
Il nuovo standard audio-video DisplayPort sembra volersi ritagliare un ruolo
sempre più importante nello strategico mercato delle connessioni digitali e
segna un ulteriore punto nei confronti dei concorrenti HDMI e UDI. Dopo la
recente approvazione
della versione 1.1 dello standard DisplayPort da parte della VESA, ieri la
stessa associazione ha dato il proprio assenso allo sviluppo
dell'implementazione di tecnologie con fotoni CMOS per veicolare il segnale
audio-video in alternativa al cablaggio in rame.
Questa innovazione è stata il frutto della ricerca della consociata Luxtera
che spera di riuscire a sostituire entro pochi anni il cablaggio in rame con
quello ottico, in modo da offrire agli utenti una migliore qualità visiva e una
maggiore affidabilità. In particolare, Eileen Robarge, a capo della divisione
DisplayPort di Luxtera si dice convinta che "il futuro delle
interconnessioni audio-video sarà basato su tecnologie a fibra ottica, in
quanto l'unica soluzione in grado di garantire una maggiore qualità visiva sia
a breve che a lunga distanza". In effetti con il crescere della domanda
di contenuti di alta qualità, la necessità di posare tanti metri di cablaggio
all'interno delle abitazioni si fa sempre più pressante e l'utilizzo del rame
sulle lunghe distanze apporta notoriamente dei problemi e l'impiego di
connessioni ottiche anche per il video potrebbe effettivamente diventare
determinante.
In attesa di valutare tutti gli eventuali sviluppi, notiamo come il
DisplayPort si stia sempre più rivelando (per ora solo sulla carta) un
agguerrito concorrente del consorzio HDMI e che nasconde sempre meno l'ambizione
di diventarne un giorno il sostituto.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al comunicato
stampa ufficiale Luxtera
Fonte: DailyTech |