
IMAX è per tutti sinonimo della migliore esperienza cinematografica oggi
disponibile in sala e ha fondato il suo successo sulla ricerca senza compromessi
della migliore qualità: qualità che passa dallo sviluppo di macchine di
ripresa, pellicole, proiettori, sistemi di diffusione sonora e allestimenti
delle sale (IMAX Dome) proprietari e che devono rispondere a dettagliate
specifiche. Senza entrare troppo nelle specifiche tecniche del formato, i film
in IMAX utilizzano una pellicola che viene in gergo chiamata 15/70, visto che ha
15 perforazioni su un fotogramma di 70mm. A causa delle dimensioni e del peso -
in virtù di una pellicola con un substrato ESTAR sviluppato da Kodak che
risulta più rigida e precisa - non vengono utilizzate le bobine convenzionali
ma i rulli di pellicola sono adagiati su grandi piatti. Di conseguenza anche i
proiettori sono proprietari e la lente è alta il doppio dell'altezza della
pellicola. mentre l'otturatore rimane aperto circa il 20% in più rispetto ad
un'attrezzatura convenzionale 35mm. La fonte luminosa non è da meno e utilizza
lampade allo xeno con potenze di 12-18 kW. La traccia audio, dal canto suo, non
"viaggia" sulla pellicola ma viene fornita in 6 canali non compressi
su supporto separato (ora su hard-disk che viene gestito da un PC dedicato con
tecnologia DATC - Digital Audio Theater Control)
Quando le riprese vengono effettuate in IMAX, il negativo 15/70 ha una
risoluzione teorica che può arrivare a 10.000 x 7.000 punti. Insomma, roba da
far impallidire, Blu-ray, 4K e anche l'Ultra High-Vision 8K. Ma tutto ciò è
anche molto costoso e vi basterà sapere che la stampa in pellicola di una copia
2D IMAX arriva a costare 22.000 dollari, mentre per la copia 3D (sì, IMAX può
anche essere tridimensionale) si arriva a 45.000 dollari. Insomma, come
sempre la qualità si paga e anche profumatamente. E lo sanno bene gli esercenti
e la stessa IMAX. Da qui la decisione di fare il grande salto nel mondo della
proiezione in digitale.
In realtà il passaggio al digitale non è una novità assoluta per IMAX,
visto che da alcuni anni i tecnici hanno sviluppato la tecnologia DMR (Digital
Remastering) che consiste nel telecinemare in 4K anche tradizionali pellicole
35mm con un minuzioso lavoro di pulizia e miglioramento della qualità delle
immagini affrontato dai tecnici IMAX fotogramma per fotogramma e che ha permesso
di stampare e proiettare in IMAX alcuni film nativamente 35mm ("Harry
Potter", "Superman Returns", "SpiderMan 3",
"Batman Begins", giusto per citarne alcuni). A questo punto il passo
verso la proiezione digitale IMAX è di fatto molto breve. IMAX ha cercato come
sempre di rendere anche l'esperienza digitale un evento unico, ma ha deciso di
non rivoluzionare il concetto appoggiandosi invece a gran parte delle specifiche
DCI, alla base delle proiezioni 2D e 3D del D-Cinema. La tecnologia IMAX Digital
utilizza, infatti, la distribuzione DCP e la protezione KDM tipiche del DCI.
Quando si utilizzano contenuti IMAX Digital, uno speciale metadata abilita
automaticamente gli esclusivi vantaggi della soluzione IMAX. Ma visto che la
tecnologia IMAX Digital è di base DCI-compliant, questo consente agli esercenti
di poter tranquillamente utilizzare l'attrezzatura anche per le normali
proiezioni D-Cinema.
Nello specifico IMAX Digital prevede al momento l'utilizzo di due proiettori
DLP 2K Christie e un server specificamente sviluppato da Doremi (ma lo sviluppo
non rimarrà esclusivo a questi due marchi). I due proiettori sono utilizzati
per aumentare la luminosità e le due immagini in arrivo ai proiettori vengono
pre-processati dal server e sovrapposte per assicurare la massima qualità di
visione possibile. La differenza più sigiificativa della specifiche IMAX
Digital rispetto a quelle DCI riguarda la luminosità di 22 Footlambert
richiesti, in luogo ai tradizionali 14 Footlambert. I proiettori utilizzano,
inoltre, delle specifiche lenti che consentono di sfruttare al meglio la
geometria richiesta per la proiezione in una sala IMAX.
IMAX Digital è, inoltre, già pronto per il 3D e i due proiettori vengono in
questo caso utilizzati per sovrapporre continuamente le immagini polarizzate
dell'occhio destro e sinistro, con indubbi vantaggi in termini di luminosità
rispetto alle normali soluzioni singolo proiettore del D-Cinema 3D. In termini
di costi, il passaggio all'IMAX Digital fa crollare il prezzo della singola
copia richiesta all'esercente e che diventa di 800 dollari (contro i precedenti
22.000 dollari!). Il primo titolo IMAX Digital sarà "Madagascar 2" il
prossimo 7 novembre, cui seguiranno tre titoli in 3D della stessa DreamWorks
Animation: "Monsters vs. Alien" (27 marzo 2009), "How to train
your Dragon" (novembre 2009) e "Shrek 4" (maggio 2010). Per
novembre saranno 35 le sale già predisposte in USA e altre 200 sale dovrebbero
convertirsi ad IMAX Digital nel corso del 2009.
Al momento IMAX è, inoltre, in trattativa con Sony per valutare la
possibilità di utilizzare la sua tecnologia 4K in futuri sviluppi IMAX Digital.
In realtà, IMAX avrebbe voluto sin da subito utilizzare i proiettori 4K di
Sony, ma questi ultimi, al momento non rispondono alle specifiche di luminosità
richiesti da IMAX per le proiezioni su grandi schermi: è risaputo, infatti, che
l'attuale gamma degli apprezzatissimi proiettori Cinealta 4K di Sony hanno il
loro tasto dolente proprio nella luminosità che non consente di proiettare su
schermi con base oltre i 18-20 metri.
Fonte: Film Journal, Media Week |