In queste settimane abbiamo letto di tutto riguardo Il codice da Vinci.
Proteste più o meno violente, distribuite in tutto il mondo, che visti gli
incassi del film non hanno sortito alcun effetto. Anzi. Ma quello che vi andiamo
a raccontare in questa news non ce lo saremmo mai aspettati. In Italia per
giunta.

Siamo ad Arzana, piccolo centro di circa 2.700 abitanti in provincia di
Nuoro. Il parroco del paese don Vincenzo Pirarba ha appena terminato la
processione della Madonna Regina Pacis e tutti i fedeli sono raccolti per la
predica finale. L'ardito religioso tira fuori il libro di Dan Brown, base
per la sceneggiatura del film, sottolineando di non averlo comprato ma esserne
venuto in possesso a causa del "pentimento" di un fedele. Inizia la
predica, riprendendo il concetto esternato dal francescano Cantalamessa
durante l'omelia della notte di Pasqua in Vaticano.
"Dan Brown con il tuo libro e il relativo film hai venduto Gesù, come
Giuda, non per 30 danari ma per più di 30 miliardi di dollari. Hai offeso
gravemente i sentimenti più profondi dei cristiani, dissacrato la persona più
cara e santa al mondo". E continua. "Non sarai tu a distruggere il
Cristianesimo. Anche il celebre filosofo Nietzsche aveva gridato: 'Dio è
morto'. Ma Dio è più vivo che mai, mentre Nietzsche è morto dopo essere finito
in manicomio".
Sul sagrato della chiesa viene quindi acceso il "fuoco purificatore",
che brucia rapidamente la copia del libro scagliata dal parroco, che prosegue il
suo sermone. "Esorto tutti i veri cristiani, che incautamente hanno
acquistato questo maledetto libro, a bruciarlo, chiedendo perdono al Signore".
Quindi un "pensiero" allo scrittore americano autore del best-seller. "Se non
ti convertirai, brucerai per l'eternità all'inferno, come io ora sto bruciando
giustamente il tuo libro".
Applausi dei fedeli. Qualche rappresentante politico abbandona la scena. Noi
non abbiamo parole. |