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Il codice da Vinci: torna l'Inquisizione
Alessio Tambone - 31/05/2006, 08:29
“In Sardegna uno spiacevole episodio legato alla battaglia della Chiesa contro Il codice da Vinci. Un ritorno al passato che misura il livello di pazzia del mondo moderno. Cinema, ma anche vita quotidiana”

In queste settimane abbiamo letto di tutto riguardo Il codice da Vinci. Proteste più o meno violente, distribuite in tutto il mondo, che visti gli incassi del film non hanno sortito alcun effetto. Anzi. Ma quello che vi andiamo a raccontare in questa news non ce lo saremmo mai aspettati. In Italia per giunta.

Siamo ad Arzana, piccolo centro di circa 2.700 abitanti in provincia di Nuoro. Il parroco del paese don Vincenzo Pirarba ha appena terminato la processione della Madonna Regina Pacis e tutti i fedeli sono raccolti per la predica finale. L'ardito religioso tira fuori il libro di Dan Brown, base per la sceneggiatura del film, sottolineando di non averlo comprato ma esserne venuto in possesso a causa del "pentimento" di un fedele. Inizia la predica, riprendendo il concetto esternato dal francescano Cantalamessa durante l'omelia della notte di Pasqua in Vaticano.

"Dan Brown con il tuo libro e il relativo film hai venduto Gesù, come Giuda, non per 30 danari ma per più di 30 miliardi di dollari. Hai offeso gravemente i sentimenti più profondi dei cristiani, dissacrato la persona più cara e santa al mondo". E continua. "Non sarai tu a distruggere il Cristianesimo. Anche il celebre filosofo Nietzsche aveva gridato: 'Dio è morto'. Ma Dio è più vivo che mai, mentre Nietzsche è morto dopo essere finito in manicomio".

Sul sagrato della chiesa viene quindi acceso il "fuoco purificatore", che brucia rapidamente la copia del libro scagliata dal parroco, che prosegue il suo sermone. "Esorto tutti i veri cristiani, che incautamente hanno acquistato questo maledetto libro, a bruciarlo, chiedendo perdono al Signore". Quindi un "pensiero" allo scrittore americano autore del best-seller. "Se non ti convertirai, brucerai per l'eternità all'inferno, come io ora sto bruciando giustamente il tuo libro".

Applausi dei fedeli. Qualche rappresentante politico abbandona la scena. Noi non abbiamo parole.