
"Un'altra occasione sprecata!" Questa è stata la sensazione
provata ieri pomeriggio andando via dalla conferenza annuale indetta
dall'associazione HD Forum e svoltasi nella sede romana della Rai in Viale
Mazzini. Il tema della conferenza era: "L'Alta definizione: verso un
servizio fruibile dalle piattaforme di diffusione". L'obiettivo è dunque
quello di assicurare al nostro Paese uno sviluppo armonico dell'Alta Definizione
e che la fruizione sia disponibile su tutte le piattaforme di diffusione:
satellite, digitale terrestre, IPTV e i cosiddetti package media (Blu-ray,
digital tapes...).
Di rilievo anche gli ospiti: Benito Manlio Mari - Presidente HD Forum Italia,
Luigi Rocchi - Direttore Strategie Tecnologiche della Rai, Marco
Pellegrinato - Vice Presidente HD Forum Italia, Andrea Ambrogetti -
Presidente DGTVi, Marcello Berengo Gardin - Affari Istituzionali Sky Italia,
Luca Pesando - Steering Committee Open IPTV Forum, Roberto Bedani -
Segretario Generale ANIE, Mauro Vergari - Responsabile Settore nuove
tecnologie ADICONSUM, Mario Frullone - Direttore delle ricerche Fondazione Ugo Bordoni
e Roberto Viola - Segretario Generale AGCOM.
Allo stato attuale i dati ci dicono che in Italia sono installati 9,4 milioni
di TV HD (HD Ready e Full HD) con un trend decisamente in crescita e che
dovrebbe arrivare a oltre 15 milioni entro la fine del 2009. Altro dato
significativo riguarda il sorpasso previsto per metà 2010 del numero di TV HD
installate nelle case rispetto ai tradizionali CRT 4:3. Il che tradotto in
parole povere significa che urge quanto prima il passaggio alle trasmissioni in
HD o quanto meno in 16/9. Ma veniamo alle varie piattaforme: le famiglie con un
decoder digitale terrestre in casa (anche integrati direttamente nel TV) sono
già 7,3 milioni, mentre quelle con accesso alle trasmissioni DVB-T sono 6.3
milioni. Per quanto riguarda il satellite, gli abbonati a Sky sono 4,6 milioni e
solo 100.000 di questi abbonati hanno anche sottoscritto il pacchetto HD (che
prevede già 7 canali e a dicembre ne arriverà un'altro - Sky Cinema HD 24).
Poi abbiamo l'IPTV con 300.000 abbonati a Fastweb TV (con due canali HD) e
200.000 ad Alice Home TV.
Capite da soli che la situazione italiana attuale è desolante: niente HD in
chiaro (se non i fortunati abitanti della Sardegna e della Valle d'Aosta e le
rare proposte di Rai Test HD per Roma, Torino, Milano, Sardegna e Valle
d'Aosta), pochissimo 16/9 (Rai Sport Più, ogni tanto Rai 4 e le partite di
Champion's League trasmesse in chiaro da Rai 2), mentre HD e 16/9 sono per ora
assicurati unicamente da offerte a pagamento su satellite e IPTV (solo per chi
è raggiunto da ADSL da 20 Mbit). Ancora più grave è scoprire che la Rai ha
intenzione di partire con un primo canale HD in chiaro su DVB-T nel corso del
2009 (quando non è dato sapere!!) e Mediaset per ora tace.
Infine, veniamo ai decoder: attualmente abbiamo la possibilità di acquistare
decoder e TV con DVB-T integrati dotati di un bel bollino di certificazione
DGTVi, ma questa certificazione assicura unicamente il pieno funzionamento degli
apparecchi con le offerte in chiaro e a pagamento in Standard Definition. Le
specifiche per quanto riguarda l'HD sono state appena stilate dall'HD Book
presentato appunto ieri dall'HD Forum e ovviamente riguardano per ora unicamente
le trasmissioni in protocollo DVB-T, mentre si fa solo accenno al DVB-T2 che
dovrà quindi prevedere una nuova release delle specifiche. In tutto ciò ci è
stato annunciato che, a partire da aprile 2009, non potranno più essere venduti
TV senza sintonizzatore DVB-T integrato, ma di tipo SD, mentre per quanto
riguarda i modelli HD, DGTVi e HD Forum stanno pensando di proporre un nuovo
bollino di certificazione per i decoder e TV DVB-T HD pienamente conformi alle
specifiche dell'HD Book a partire da fine 2009.
Questo approccio all'alta definizione è semplicemente scandaloso e un vero e
proprio inganno per i poveri consumatori: nessuna tutela degli acquisti, una
garanzia di piena compatibilità solo temporale, nessuna certezza sulle date,
nessuna strategia e pianificazione di un'offerta HD in chiaro. Il bello è che
ieri i responsabili Rai hanno ribadito più volte il loro orgoglio per la
sperimentazione della trasmissione in Super Hi Vision 8K in collaborazione con
NHK e BBC. Insomma, come al solito tutto fumo e niente arrosto...dateci
un'offerta HD 2K che all'8K ci penseranno se tutto va bene i nostri nipoti!
Per maggiori approfondimenti: HD
Book DTT 1.0
Fonte: Redazione |