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HD Forum: molto fumo e niente arrosto!
Gian Luca Di Felice - 21/11/2008, 11:56
“Nelle sede romana della Rai si è svolta ieri una conferenza organizzata dall'associazione HD Forum dove è stato fatto il punto della situazione sull'Alta Definizione in Italia”

"Un'altra occasione sprecata!" Questa è stata la sensazione provata ieri pomeriggio andando via dalla conferenza annuale indetta dall'associazione HD Forum e svoltasi nella sede romana della Rai in Viale Mazzini. Il tema della conferenza era: "L'Alta definizione: verso un servizio fruibile dalle piattaforme di diffusione". L'obiettivo è dunque quello di assicurare al nostro Paese uno sviluppo armonico dell'Alta Definizione e che la fruizione sia disponibile su tutte le piattaforme di diffusione: satellite, digitale terrestre, IPTV e i cosiddetti package media (Blu-ray, digital tapes...).

Di rilievo anche gli ospiti: Benito Manlio Mari - Presidente HD Forum Italia,  Luigi Rocchi - Direttore Strategie Tecnologiche della Rai, Marco Pellegrinato - Vice Presidente HD Forum Italia, Andrea Ambrogetti - Presidente DGTVi, Marcello Berengo Gardin - Affari Istituzionali Sky Italia, Luca Pesando - Steering Committee Open IPTV Forum, Roberto Bedani - Segretario Generale ANIE, Mauro Vergari - Responsabile Settore nuove tecnologie ADICONSUM, Mario Frullone - Direttore delle ricerche Fondazione Ugo Bordoni e Roberto Viola - Segretario Generale AGCOM.

Allo stato attuale i dati ci dicono che in Italia sono installati 9,4 milioni di TV HD (HD Ready e Full HD) con un trend decisamente in crescita e che dovrebbe arrivare a oltre 15 milioni entro la fine del 2009. Altro dato significativo riguarda il sorpasso previsto per metà 2010 del numero di TV HD installate nelle case rispetto ai tradizionali CRT 4:3. Il che tradotto in parole povere significa che urge quanto prima il passaggio alle trasmissioni in HD o quanto meno in 16/9. Ma veniamo alle varie piattaforme: le famiglie con un decoder digitale terrestre in casa (anche integrati direttamente nel TV) sono già 7,3 milioni, mentre quelle con accesso alle trasmissioni DVB-T sono 6.3 milioni. Per quanto riguarda il satellite, gli abbonati a Sky sono 4,6 milioni e solo 100.000 di questi abbonati hanno anche sottoscritto il pacchetto HD (che prevede già 7 canali e a dicembre ne arriverà un'altro - Sky Cinema HD 24). Poi abbiamo l'IPTV con 300.000 abbonati a Fastweb TV (con due canali HD) e 200.000 ad Alice Home TV.

Capite da soli che la situazione italiana attuale è desolante: niente HD in chiaro (se non i fortunati abitanti della Sardegna e della Valle d'Aosta e le rare proposte di Rai Test HD per Roma, Torino, Milano, Sardegna e Valle d'Aosta), pochissimo 16/9 (Rai Sport Più, ogni tanto Rai 4 e le partite di Champion's League trasmesse in chiaro da Rai 2), mentre HD e 16/9 sono per ora assicurati unicamente da offerte a pagamento su satellite e IPTV (solo per chi è raggiunto da ADSL da 20 Mbit). Ancora più grave è scoprire che la Rai ha intenzione di partire con un primo canale HD in chiaro su DVB-T nel corso del 2009 (quando non è dato sapere!!) e Mediaset per ora tace.

Infine, veniamo ai decoder: attualmente abbiamo la possibilità di acquistare decoder e TV con DVB-T integrati dotati di un bel bollino di certificazione DGTVi, ma questa certificazione assicura unicamente il pieno funzionamento degli apparecchi con le offerte in chiaro e a pagamento in Standard Definition. Le specifiche per quanto riguarda l'HD sono state appena stilate dall'HD Book presentato appunto ieri dall'HD Forum e ovviamente riguardano per ora unicamente le trasmissioni in protocollo DVB-T, mentre si fa solo accenno al DVB-T2 che dovrà quindi prevedere una nuova release delle specifiche. In tutto ciò ci è stato annunciato che, a partire da aprile 2009, non potranno più essere venduti TV senza sintonizzatore DVB-T integrato, ma di tipo SD, mentre per quanto riguarda i modelli HD, DGTVi e HD Forum stanno pensando di proporre un nuovo bollino di certificazione per i decoder e TV DVB-T HD pienamente conformi alle specifiche dell'HD Book a partire da fine 2009.

Questo approccio all'alta definizione è semplicemente scandaloso e un vero e proprio inganno per i poveri consumatori: nessuna tutela degli acquisti, una garanzia di piena compatibilità solo temporale, nessuna certezza sulle date, nessuna strategia e pianificazione di un'offerta HD in chiaro. Il bello è che ieri i responsabili Rai hanno ribadito più volte il loro orgoglio per la sperimentazione della trasmissione in Super Hi Vision 8K in collaborazione con NHK e BBC. Insomma, come al solito tutto fumo e niente arrosto...dateci un'offerta HD 2K che all'8K ci penseranno se tutto va bene i nostri nipoti!

Per maggiori approfondimenti: HD Book DTT 1.0

Fonte: Redazione