Presentiamo i lungometraggi che sono in concorso nella sezione più prestigiosa della 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Oggi in programma: Promises written in water di Vincent Gallo, Balada triste de trompeta di Álex de la Iglesia e Noi credevamo di Mario Martone
Una trama agghiacciante quella di Promises written in water, che segue la
vicenda di una bella ragazza afflitta da un male incurabile. Il suo unico
desiderio è che dopo la sua morte venga cremata e chiede ad un fotografo di
assicurarsi che le sue volontà vengano rispettate. L’uomo accetta la proposta e
trova lavoro in un'impresa di pompe funebri, così da poter essere egli stesso ad
eseguire il lavoro di cremazione. Promises written in water è il terzo film da
regista dell’attore Vincent Gallo, dopo Buffalo ’66 e The Brown Bunny, anche
nelle vesti di attore, sceneggiatore, produttore e montatore.
Álex de la Iglesia in Balada triste de trompeta ci fa rivivere le atmosfere
della guerra civile spagnola. Javier e Sergio, due clown del circo innamorati di
una bella trapezista, vengono reclutati con la forza e costretti ad unirsi alle
milizie ancora vestiti in costume da clown.
Liberamente ispirato a vicende storiche realmente accadute e al romanzo
omonimo di Anna Banti, Noi credevamo di Mario Martone racconta attraverso
quattro episodi la storia di tre ragazzi del sud Italia, che in seguito alla
feroce repressione borbonica dei moti del 1828, maturano la decisione di
affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. La clip sopra si riferisce
al quarto episodio del film, dove compaiono Luigi Lo Cascio e Michele Riondino.
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