Il 13 aprile cominceranno le riprese di The Decameron, ennesima
trasposizione cinematografica della celebre opera medievale di Boccaccio. Il
film prodotto da Dino de Laurentiis sarā girato in Italia nelle campagne
laziali, in particolare a Manziana, e a Cinecittā. Nella direzione della
pellicola č ufficiale la presenza del regista David Leland (The land
girls - Ragazze di campagna).
Non si conoscono invece ancora i nomi di tutti gli attori. Sicura la presenza
di Mischa Barton, protagonista della serie The O.C., che
interpreterā Pampinea. Sul fronte maschile da riportare la presenza di Tim
Roth (La leggenda del pianista sull'oceano, Le iene) e quella
di Hayden Christensen, il nostro nuovo Darth Vader.
I costumi sono stati affidati a Roberto Cavalli, mentre non si hanno
notizie sulla tipologia di adattamento del soggetto fatta dal regista Leland.
Ricordiamo infatti che sarebbe impossibile riproporre tutto il Decameron,
formato in realtā da cento novelle inserite in una precisa cornice narrativa.
Nell'opera, dopo un proemio dedicato alle donne, l'autore immagina che durante
una epidemia di peste tre giovani uomini e sette fanciulle si incontrino per
caso nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze e che decidano, per sfuggire
alla terribile malattia, di rifugiarsi in una villa di campagna dove trascorrono
il tempo tra canti, balli e novelle.
Ogni giorno, per dieci giorni, ciascun
ospite racconta una storia incentrata su uno specifico argomento, ad eccezione
della prima e della nona giornata che sono ad argomento libero, proposto a turno
da uno dei partecipanti nominato re (o regina) della giornata. Molto probabile una struttura simile alle precedenti trasposizioni
cinematografiche. Su tutte quella del 1971, vincitrice dell'Orso d'Oro al
Festival di Berlino, diretta da Pier Paolo Pasolini e musicata dal
maestro Morricone, che proponeva una piccola selezione di novelle unite
secondo un filo logico.
Protagonisti erano Ser Cepperello, che grazie ad una
falsa confessione veniva adorato come santo con il nome di Ser Ciappelletto;
Masetti, che veniva accolto in un convento di suore, si lasciava sedurre per poi
diventare esaurito; Lisabetta, che conservava in un vaso la testa dell'amante,
ucciso dai suoi fratelli; il pittore Andreuccio che, impegnato in un affresco,
si faceva derubare di tutti i soldi da una donna che si spacciava come sua
sorellastra; Caterina e Ricciardo, che si amavano e che venivano uniti in
matrimonio dai genitori di lei; Tingoccio e Meuccio, i quali pensavano che fare
l'amore non fosse un peccato; Danno Gianni, che con l'inganno aveva rapporti con
la moglie di un ingenuo contadino ed infine l'infedele Paronella, che convinceva
il marito ad entrare in una giara per non scoprire il suo amante, al quale si
concedeva subito dopo.
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