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Cinema USA contro VOD Premium
Gian Luca Di Felice - 13/04/2011, 10:50
“Le principali major hollywoodiane sembrano intenzionate a ridurre la finestra di uscita dei film per i servizi Video On Demand "Premium" da 4 a 2 mesi. Gli esercenti cinematografici statunitensi sono però sul piede di guerra”

La questione della finestra di uscita Home Video per i film in prima visione è ormai un'annosa problematica che si ripropone ormai ciclicamente e che vede contrapposti gli interessi degli esercenti cinematografici contro quelli dei distributori cinematografici. Da una parte gli esercenti vogliono tutelare il proprio business, dall'altro le major sono ormai consapevoli del calo delle vendite di biglietti in sala e puntano a rientrare degli investimenti sui film il più velocemente possibile, puntando sulle prime visioni Home Video.

L'ultima proposta che sta facendo reagire animatamente gli esercenti statunitensi riguarda la probabile decisione da parte delle principali major hollywoodiane (Warner, Fox, Sony e Universal) di ridurre la finestra di uscite Home Video da 4 a 2 mesi. L'idea è quella di offrire dei servizi Video On Demand "Premium" tramite Direct TV, Comcast e Vudu ad un prezzo forfaitario di 29,99 dollari al mese, con cui poter vedere film in anteprima dopo soli 60 giorni dall'uscita nella sale.

Gli analisti hanno già messo in dubbio la fattibilità finanziaria dell'operazione e sulla loro scia gli esercenti delle sale hanno cominciato a sollevare un'orda di proteste. In particolare ha già mandato una lettera aperta agli studios coinvolti la catena AMC Entertainment che negli Stati Uniti possiede 361 cinema e 5023 sale, convinta che una simile proposta metterà in pericolo la salute già precaria del comparto. AMC potrebbe decidere di ostacolare l'offerta di servizi premium On Demand, rifiutando di mostrare trailer, promozioni e offerte commerciali dei broadcaster televisivi e web. Vedremo chi la spunterà...

Fonte: Key4biz