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Ciné: Cinemeccanica laser 6P a Riccione
Emidio Frattaroli - 03/07/2015, 11:08
“A Riccione Cinemeccanica mostra l'ultima evoluzione della tecnologia laser 6P con la proiezione in 3D del film Terminator Genisys in occasione della terza giornata delle "Giornate estive di Cinema"”


la saletta di proiezione della sala Concordia con i due proiettori e due banchi laser
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Riccione, 2 luglio 2015. Ieri sera, per l'anteprima di Terminator Genisys, il "quarto" capitolo della saga con Arnold Schwarzenegger, Cinemeccanica ha mostrato i muscoli utilizzando per la proiezione l'ultima evoluzione del nuovo sistema d'illuminamento laser 6P denominato Cinecloud Lux e proiettando su schermo da circa 15 metri di base nella Sala Concordia con 1.400 posti in configurazione 3D con tecnologia attiva ed occhiali XpanD.

 
A sinistra il Cinemeccanica DPC-80; a destra il nuovo Cinecloud Lux 6P
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Come proiettore è stato utilizzato il modello DPC-80L, il proiettore prodotto da Cinemeccanica e costruito su base Barco 32B, dotato di un sistema di raffreddamento capace di sopportare sistemi di illuminamento laser fino a 57.500 lumen. Il sistema di illuminamento è basato invece su un singolo rack - contenente diodi laser RGB - collegato al proiettore mediante un singolo cavo a fibre ottiche da circa 2 metri per un massimo di 37.000 lumen.

Il sistema prevede anche il raddoppio dei rack e anche dei proiettori, per raggiungere fino a 100.000 lumen di flusso luminoso, partendo da 19.000 lumen. Il sistema, pur presentato come 6P (sei primari: R-R', G-G', B-B') sarebbe compatibile per proiezioni stereo 3D soltanto con il sistema passivo polarizzato e con il sistema attivo con occhiali LCD e non quindi con i sistemi passivi con lenti a filtri dicroici 6P (Dolby-INFITEC).


La pianta della sala Concordia; in giallo il mio posto nella fila 11
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In sala a Riccione è stato utilizzata una configurazione classica di tipo attivo con occhiali XpanD. La proiezione, a cui ho assistito personalmente e da distanza ravvicinata (fila 11, a 12 metri dallo schermo, centrale) e che è stata effettuata su schermo bianco, mi ha pienamente convinto. Lo speckling (le "macchioline" del laser) sono visibili solo in poche occasioni, soltanto in zone d'immagine ampie e molto luminose e comunque non sono mai fastidiose. 

Il flusso luminoso, potentissimo, superava probabilmente i 12 footlambert (forse anche 14), con rapporto di contrasto sufficiente, colori naturali ma anche estremamente saturi quando necessari. Stereoscopia PERFETTA con zero cross-talk, tutte considerazioni che ho condiviso con alcuni esercenti in gamba direttamente in sala. In buona sostanza, l'esperienza al Candiani dello scorso anno è ormai un brutto ricordo.

Per maggiori informazioni: www.cinemeccanica.eu/cinema-products/light-source