
La motivazione per cui l'associazione dei consumatori Adiconsum è arrivata a
porre questa richiesta è in realtà prettamente pratica e giustamente atta a
difendere il pieno sfruttamento di un proprio acquisto, nonché tutelarne al
meglio il corretto funzionamento. Con il sempre più diffuso utilizzo di
televisori in formato widescreen 16/9 (vedi LCD e in particolare plasma,
disponibili solo in formato wide) la visione delle tradizionali emittenti
televisive è ormai quanto mai anacronistica, con gli utenti costretti a
zoomare, piuttosto che deformare le immagini 4/3 per cercare di riempire il
quadro disponibile.
Se invece intendete rispettare il corretto aspect-ratio ecco che sarete
costretti a lasciare 2 bande nere alla destra e alla sinistra delle immagini
riprodotte, con il rischio che questo si traduca a lungo andare (ma neanche
troppo lungo) nello "stampaggio" di queste due importanti porzioni
dello schermo sui televisori al plasma e i tradizionali tubi catodici e quindi
nel danneggiamento degli stessi. Questo problema, non viene tra l'altro
minimamente coperto da garanzia da parte dei produttori.
Da qui la proposta di Adiconsum, che approfitta dell'attenzione che questa finanziaria sta dedicando al digitale terrestre. Da una parte Adiconsum applaude al fatto che i nuovi emendamenti approvati
"determinano con chiarezza la destinazione dei nuovi fondi, per consentire, così come richiesto dall'associazione, l'acquisto agevolato di decoder digitali terrestri, satellitari o via cavo alle fasce deboli della popolazione e l'avvio di efficaci campagne
informative", si legge in una nota.
Dall'altra, chiede al parlamento di fare un passo in più e aggiungere un emendamento che obblighi dal primo gennaio 2009 le emittenti a trasmettere in
16/9. Data propizia, perché da allora cesserà la vendita di TV dotate di sintonizzatori analogici.
Nel resto d'Europa, il fenomeno del widescreen ha già toccato il cuore delle emittenti: per esempio, la
RTL tedesca ha appena annunciato che dal 2008 passerà ai 16:9, mentre la BBC
trasmette già da tempo in 16/9 sul digitale terrestre britannico.
Fonte: Adiconsum, Repubblica |