
Anche gli statunitensi sono alle prese con il passaggio dalle trasmissioni
televisive terrestri dal segnale analogico tradizionale a quello digitale DVB-T
che in america è identificato dalla sigla ATSC. In USA sono partiti in leggero
ritardo rispetto all'Europa e all'Italia ma sono nettamente in vantaggio, con l'ASO
(Analog Switch Off) programmato per il prossimo Febbraio 2009 ma soltanto per i
canali ad alta diffusione. Le TV locali a bassa potenza (più di 4.000) avranno
invece una deroga per molti anni ancora.
Il programma prevede incentivi in forma di sconti sostanziosi per l'acquisto
di decoder ATSC da collegare ai televisori con sintonizzatore analogico
tradizionale. Nel frattempo tutti i produttori sono costretti - da tempo - a
vendere TV che abbiano un sintonizzatore digitale a bordo. Le prime magagne
arrivano proprio dalla presunta incompatibilità dei decoder esterni. Alcuni di
questi non permettono il passaggio dei segnali analogici e di fatto renderebbero
irricevibili i segnali delle TV locali.
La rappresaglia di queste ultime non si è fatta attendere e la Community Broadcasters Association
(CBA), che rappresenta ben 2.600 stazioni locali, ha chiesto al Governo il
blocco della vendita di tutti quei decoder incompatibili con i segnali
analogici, citando una legge del 1962 che obbliga a "costruire prodotti
che ricevano tutti i segnali televisivi allocati per le trasmissioni",
quindi anche quelli di tipo analogico NTSC.
A versare ulteriore benzina sul fuoco ci sarebbero anche dei problemi di
compatibilità di alcuni decoder attualmente in vendita proprio con i nuovi
segnali televisivi digitali. Su questo fronte l'organo per la certificazione dei
decoder è al lavoro e nei prossimi giorni dovrebbero arrivare le prime conferme
o smentite sul problema. Se i problemi verranno confermati, l'ASO per gli Stati
Uniti potrebbe slittare ad una data più lontana.
Fonte: Insight Media |