
Un articolo pubblicato da Digital Music News, riferisce di un brevetto relativo a un nuovo processo per produrre dischi in vinile. L'articolo descrive un metodo di masterizzazione, provvisoriamente definito "HD Vinyl", che alla tradizionale incisione meccanica della lacca sostituisce una tecnica laser basata su un software di modellazione 3D. Il nuovo sistema consentirebbe la creazione di dischi analogici di migliore qualità e in aggiunta superiori del 30% in durata e livello, rispetto alle attuali registrazioni analogiche.
Non meno importante, con la nuova tecnologia si avrebbe un contenimento dei costi pari al 50% e tempi di produzione ridotti del 60%. Gli attuali master in vinile utilizzano attrezzature piuttosto antiquate, con procedimenti ormai riservati a un numero molto limitato di attrezzature e tecnici. La nuova tecnologia con mappatura 3D permette invece di definire con precisione vari parametri, come la distanza dei solchi, l'errore radiale e la risposta in frequenza.
Nonostante appaia scontata la necessità di apparecchi specifici per sfruttare pienamente le caratteristiche delle nuove incisioni, va sottolineato come si tratti di una tecnologia totalmente retrocompatibile con i comuni giradischi. La soluzione HD Vinyl potrebbe risultare sicuramente gradita anche all'industria discografica, attualmente in difficoltà nel soddisfare l'inatteso aumento della domanda di musica analogica.
Il deposito del brevetto non garantisce naturalmente che il progetto vada a buon fine. Tuttavia la solidità delle due società austriache coinvolte, Joanneum Research (uno dei più grandi istituti di ricerca della nazione centroeuropea) e Rebeat (una compagnia specializzata nella distribuzione di musica digitale), sembra garantire qualche possibilità di successo. Secondo il CEO Rebeat, Guenter Loibl, la tecnologia HD Vinyl consente di modellare le superfici a livello di nano-strutture, consentendo una precisione della forma d'onda molto superiore alle procedure tradizionali.
Fonte: AVSForum -What Hi-Fi
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