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IFA: le specifiche preliminari Blu-ray 4K
Emidio Frattaroli - 09/09/2014, 18:26
“In occasione di IFA 2014, tra annunci pił o meno espliciti e rumors, parte il conto alla rovescia per il nuovo formato fisico a risoluzione 4K che vedremo entro la fine del 2015”


Victor Matsuda, Presidente BDA

Berlino, settembre 2014. In leggero affanno per "colpa" dei srvizi di streaming che sembrano in netta crescita, la Blu-ray Disc Association ha scelto l'IFA 2014 per le prime dichiarazioni sullo stato delle cose del nuovo formato ottico che in molti chiamano già Blu-ray 4K, dopo le prime indiscrezioni che avevamo pubblicato a Maggio in questo articolo. Tra le varie conferenze stampa e alcuni meetings informali, le dichiarazioni degli esponenti della BDA in qualche caso sono state anche in leggera contraddizione. In questi giorni abbiamo raccolto le dichiarazioni di Victor Matsuda, Alan Parsons  e Ron Martin della Blu-ray Disc Association sul futuro del Blu-ray Disc 4K e le abbiamo analizzate con attenzione. Quello che sembra assodato è che le specifiche del prossimo supporto ottico 4K sono quasi pronte e secondo Matsuda i primi prodotti potrebbero essere in vendita già tra poco più di un anno, a Natale 2015.

Secondo Ron Martin, che è anche Vice Presidente di Panasonic Hollywood Lab, il nuovo supporto 4K dovrebbe essere compatibile anche con i vecchi lettori Blu-ray Disc HD, il che fa pensare che i dati a risoluzione 4K saranno su layer differenti. Lo stesso Martin dà per certa anche la presenza di encoding nel formato HEVC, alias H.265. Da qui in poi è un lungo elenco di "potrebbe", ad iniziare dalla possibilità che i colori saranno codificati secondo il nuovo spazio colore BT.2020. Se sarà così, ovvero se i nuovo Blu-ray saranno codificati nello spazio colore BT.2020, sarà indispensabile anche una codifica a 10 bit per componente cromatica, in modo da evitare solarizzazioni. Tra i "potrebbe" più importanti c'è il data-rate e la capacità complessiva dei dischi che potrebbero essere da 50GB, 66GB e 100GB, con data-rate rispettivamente di 82 Mbps per i dischi da 50GB, 108 Mbps per quelli da 66GB e 128 Mbps per i dischi da 100GB.


Ron Martin, BDA - Panasonic Hollywood Lab

Con molta probabilità all'interno della BDA si discute ancora alacremente sulla protezione dei contenuti e se sia il caso di "aprire" il formato anche al mercato IT, con lettori e masterizzatori anche per computer. Qualche esponente della BDA vorrebbe imitare il formato audio ad altissima risoluzione chiamato SACD, che è sempre stato "impermeabile" al settore IT e "bucato" solo recentemente, grazie alle falle che furono trovate nei primi esemplari della Playstation3. Un disco a vari strati, uno da 25GB compatibile con i lettori Blu-ray Disc HD, esattamente come il SACD era compatibile con i lettori CD Audio. Gli altri strati compatibili solo con i lettori da tavolo e senza hardware per computer.

Secondo altri analisti, me compreso, il ritardo della BDA non dipende solo dai tempi tecnici per trovare accordi tra le aziende e per trovare la tecnologia necessaria per realizzare il tutto ad un prezzo accettabile dal mercato. Il vero problema è anche che al momento i contenuti che sfrutteranno la risoluzione 4K sono davvero molto, molto pochi. Ed è proprio il netto aumento di risoluzione che farà più presa verso i consumatori. Poco importano il gamut più ampio, un aumento delle sfumature e della gamma dinamica e la riduzione dei rumore di codifica... Il vero problema è che per quanto riguarda la risoluzione, la stragrande maggioranza della post produzione dei film viene effettuata ancora oggi a risoluzione 2K, senza parlare della gran quantità di film che vengono girati - quando va bene - a risoluzione inferiore a 3K...

Per maggiori info: cnet.com