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HEVC: nuovo accordo sui diritti
Riccardo Riondino - 29/12/2015, 12:37
“Rivisti al ribasso i costi di licenza relativi al codec di adozione per il video 4K, finora sottoposto a royalties sempre più elevate, accordo che faciliterà la diffusione di contenuti Ultra HD anche HDR”

A frenare la diffusione dei contenuti 4K hanno finora contribuito anche gli elevati costi di licenza richiesti per utilizzare il codec HEVC, ideale successore del formato H.264/MPEG-4. Oltre ad essere più onerose, alle royalties imposte sull'HEVC non era stato neppure fissato un tetto massimo, creando così un serio problema sia ai produttori hardware che ai fornitori di servizi streaming.

La situazione si è ulteriormente aggravata sei mesi fa con la formazione dell'HEVC Advance, gruppo formato da General Electric, Technicolor, Dolby, Philips e Mitsubishi Electric, che ha ulteriormente aumentato le tariffe per concederne l'uso. La nuova associazione si è potuta costituire a causa dell'elevato numero di brevetti coinvolti nello standard, le cui licenze non sono completamente gestite dal consorzio MPEG LA, il quale detiene anche i diritti sul formato AVC/H.264.

Come conseguenza sette grandi compagnie, tra cui Amazon, Netflix, Google e Microsoft, si sono riunite nell'Alliance for Open Media per creare un nuovo codec video non soggetto a licenze. Questa mossa ha indotto HEVC Advance a ritornare sui propri passi, riducendo sensibilmente il costo delle royalties e ammettendo diverse eccezioni e limiti. Le nuove regole stabiliscono che i siti web come YouTube, che offrono contenuti liberamente fruibili, sono ora esenti dal pagamento dei diritti. Per i grandi produttori hardware, come Samsung e LG, è stato fissato a 40M di dollari la massima quota annuale delle royalties, ridotta a 5M $ per i principali servizi di streaming a pagamento.

Alle compagnie che devono ancora sottoscrivere i relativi accordi verrà inoltre offerto uno sconto significativo nella fase iniziale. Le royalties meno onerose favoriranno anche la diffusione di contenuti HDR, non ancora supportati dal formato alternativo VP9 di Google, sempre più spesso implementato nei TV di ultima generazione assieme all'HEVC, così come la riduzione della banda necessaria per trasmettere sia contenuti 4K che video a risoluzioni inferiori.

Fonte: Flatpanels HD