Lui parte da concetti non completamente corretti. Spendo giusto qualche minuto per analizzarne un paio, ad iniziare dalla storia sul termine mirco-LED.
Lui dice che il 110" non può essere chiamato microLED perché soltanto i LED al di sotto dei 50 micron rendono un pannello 'tecnicamente' un micro-LED. Non sono d'accordo e fortunatamente non sono l'unico.
Ci sono
tre cose da considerare in questo tipo di display
1- la distanza tra il centro dei vari pixel;
2- le dimensioni fisiche del singolo LED;
3- quindi la distanza tra i vari pixel, che non è necessariamente pari al primo valore.
Per fare un esempio, nel CLEDIS/Crystal LED di Sony:
1- la distanza tra il centro dei vari pixel è di 1,2mm;
2- le dimensioni fisiche del singolo pixel sono di 12 micron;
3- la distanza tra un pixel e l'altro è di circa 1,2mm.
Un altro esempio con il Samsung Onyx utilizzato nei cinema:
1- la distanza tra il centro dei vari pixel è di 2,5mm;
2- Samsung non dichiara le dimensioni del pixel che è incapsulato in una 'lente' che serve per evitare gli artefatti del CLEDIS che ha invece i pixel troppo lontani;
3- la distanza tra un pixel e l'altro è di circa 1,25mm.
Secondo 'Fear of Missing Out', un 75" con pixel teoricamente (!) di 70 micron, potrebbe essere comunque chiamato microLED. Ecco l'assurdità di questa nomenclatura: limitarsi a contare i micron del pixel-pitch teorico, senza avere informazioni dettagliate sulla reale struttura del singolo sub-pixel e della matrice, ovvero dello spazio 'nero' tra un pixel e l'altro.
Aggiungo che avrebbe poco senso per Samsung commercializzare un 65" microLED che costerebbe comunque un BOATO, per 'far contenti' gli onanisti della nomenclatura come 'FOMO'. Molto più intelligente far uscire prima di tutto un display microLED più grande, con dimensioni che siano scelte per andar daccordo con la 'commerciabilità' e con un occhio alle altre possibilità che offre il mercato.
In questo senso Samsung ha fatto ben di peggio negli anni passati, quando ha chiamato LED dei TV con tecnologia LCD e tutto il mercato e i consumatori hanno abboccato con tutte le scarpe. In quel caso Samsung ha avuto ragione perché in breve è diventata leader del settore, non senza merito, anche dal punto di vista tecnologico. Se penso a cosa era la qualità di un TV Samsung venti anni fa, mi viene un po' da sorridere.
Altra questione sollevata da FOMO su cosa preferire tra il 98" Sony LCD e il nuovo Samsung 110", basando tutto sulle caratteristiche tecniche dichiarate. E non sono d'accordo neanche qui. Anche perché dà per scontato che il Sony riesca effettivamente a produrre 4.000 NIT e il Samsung 2.500... E già qui siamo proprio fuori strada. Inoltre, bisognerebbe approfondire argomenti come livello del nero, effetto 'halo' ma soprattutto saturazione, dimensioni del gamut e correttezza cromatica soprattutto per i colori a bassa luminosità. In altre parole il commentatore sembra avere scarse competenze sull'argomento e basa i suoi ragionamenti esclusivamente sulle caratteristiche tecniche dichiarate dai costruttori. Mah!
Emidio