E-Onkyo Music: album in Dolby TrueHD 5.1

Non mi risulta che Dolby (così come DTS) faccia pagare royalties sulla codifica di un software! (film, musica) ;) E comunque anche se fosse, non andrebbe ad incidere in maniera così forte sul prezzo finale.
Io utilizzo per creare file Dolby Digital e DTS software che si paga una tantum, ma che permette di creare tali file illimitatamente. Eccone alcuni: Sony Vegas, Nero Vision, Cyberlink Power Producer, e molti altri (di cui alcuni gratuiti!). Ho creato alcuni CD-Audio con audio Dolby Digital Ex e DTS (oltre a DVD e Blu-ray con audio fino 5.1 canali). Quando vado a salvare il file, non compare mai alcuna dicitura che m’invita a pagare le royalties.
Pertanto, confermo che le royalties non incidono per niente sui costi!
 
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Sulla carta puoi dire tutto.
Ma se io ti mettessi una benda e mandassi in play 2 file, uno DSD e uno PCM, mi sapresti dire qual'è uno e qual'è l'altro?

Quando vado a salvare il file, non compare mai alcuna dicitura che m’invita a pagare le royalties.
Anche io mi diverto a mixare le canzoni in 5.1, e esportando in DD, ma credevo che quando poi si passasse a vendere il prodotto, fosse una cosa diversa.
 
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Contenti voi, se vi piace il PCM. Provate anche ad andare al prossimo Top Audio Video Show o Milano hi-end e chiedere alla gente e agli addetti ai lavori.

Gli addetti ai lavori ovviamente spingono quello che possono vendere. Visto che il DVD-Audio è morto (non che il SACD stia *molto* meglio, eh...) e il BD-Audio è appannaggio soprattutto di hardware consumer, cioè c'è poco da sfruttare per chi vende hi-end, è chiaro che spingono su quello che gli permette di lavorare con buoni margini, quindi Vinile e SACD.

Anche a me piace il SACD (come pure il vinile), e ho una discreta collezione, e ho anche diversi dischi in *quadrupla* versione, Vinile, CD, SACD e DVD-Audio.

Il DSD è indubbiamente migliore del PCM 44/16, ma quando si parla di PCM ad alta risoluzione, non sarei così convinto.

Parliamo dei problemi del DSD, non solo dei pregi:

- E' un algoritmo di noise-shaping, il che vuol dire che nella parte ultrasonica dello spettro, c'è una notevole quantità di rumore digitale.

La cosa buffa è che quando la Sony ha lanciato il sistema, ci ha fatto una testa tanta dicendo che la percezione audio globale va ben oltre i 20-20000 hz, citando anche studi sul fatto che alcune informazioni aggiuntive ci giungono pure per via cutanea, quindi la banda più ampia del SACD sarebbe servita a riprodurre anche queste "utili" informazioni ultrasoniche. Peccato che, quando strumenti alla mano si è dimostrato che in banda ultrasonica c'è solo il rumore residuo dell'algoritmo di noise-shaping del DSD, non si è più parlato di percezione di ultrasuoni. Anzi, quasi tutti i lettori SACD hanno un filtro ANALOGICO oltre i 50 khz, proprio per evitare questo problema.

- Un effetto secondario del contenuto ultrasonico, è che altera la temperatura dei tweeter, modificandone il comportamento. Quando questo faccia bene o male, si può discutere, ma non credo che migliori il suono...

- C'è pochissima scelta in ambito professionale come offerta di prodotti per lavorare in DSD. Qualche anno fa c'erano solo SADIE e Sony, poi la SADIE è fallita e quindi acquistata da Prism, e ora si occupa di prodotti diversi, in PCM. Per cui, è rimasta solo Sony a produrre workstation per il DSD.

- In produzione audio, nessuno lavora nativamente in DSD, in quanto tutti i tool aggiuntivi, plug-in, hardware esterno, software di editing, lavorano in PCM, molto spesso 32 bit floating point. Le stesse workstation DSD, quando si edita lavorano in quello che pudicamente viene chiamato DSD-Wide, che è fondamentalmente una conversione al volo DSD-PCM-DSD ai fini di editing.

- Per i motivi di cui sopra, a meno che non si parli di registrazioni dal vivo, senza nessuna mixaggio, post-produzione o altro, quindi un ambito molto ristretto di classica/jazz, è quindi molto probabile che un SACD sia il risultato di una CONVERSIONE dal master di studio, che è stato lavorato in PCM ad alta risoluzione. E' evidente che, per quanto buona possa essere una conversione, l'originale PCM ad alta risoluzione sarà sempre superiore, in quanto E' IL MASTER. Il DSD può avere senso per convertire un vecchio nastro analogico, posto che non lo si debba rielaborare troppo.

Ma andiamo a vedere l'unico test che davvero conta: un bel ABX-Double-blind, fatto dalla AES (Audio Engineering Society) nel 2004, con modalità rigorose e ascoltatori professionisti, confrontando DSD contro PCM 24/176.4

http://old.hfm-detmold.de/eti/projekte/diplomarbeiten/dsdvspcm/aes_paper_6086.pdf

Le conclusioni:

These listening tests indicate that as a rule, no significant differences could be heard between DSD and high-resolution PCM (24-bit / 176.4 kHz) even with the best equipment, under optimal listening conditions, and with test subjects who had varied listening experience and various ways of focusing on what they hear

E anche:

Though less readily formulated with mathematical equations, the high level of frustration felt by many subjects during their tests left quite a strong impression. These people, for the most part, were well accustomed to critical listening on a professional level, but they found that they could not even begin to recognize any sonic differences.

Non credo che si possa dire altro, il problema è stato già scientificamente affrontato allora, e le conclusioni sono chiare: dal punto di vista audio, non ci sono reali differenze tra un sistema e l'altro.

PERO'

Il PCM ha tutti i vantaggi di essere un formato aperto, più diffuso, più compatible, più facile da lavorare, più economico da usare quindi, posto che è stato provato che dal punto di vista audio NON ci sono differenze, globalmente il PCM è una scelta migliore.
 
Era il 2004, con le macchine attuali (DSD128) non ci sono più dubbi.

Ascoltare per credere http://www.sonicstate.com/news/2012/01/21/wnamm12-korg-updates-roundup/ Un gioiello.

Con la DAW della Sonoma nessun problema di editing, tutto nel dominio DSD. NO CONVERSION, nemmeno DXD.

E poi, ne sapete più voi di certi mastering engineers di fama internazionale?

Il tempo passa e le cose cambiano, in questo caso in meglio.

Come diceva la Sony nel 1982: a new era in audio.
 
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Il DSD è il digitale analogico. Io mi fermo qui.

E per fortuna aggiungerei!!!
Digitale analogico ma che stai dicendo?

Molte di queste credenze saltano fuori da chi ha un apparecchiatura che funziona meglio con un formato che con un altro. Il dsd comunque rimane nella totalità delle registrazioni odierne una codifica da materiale pcm, di che stiamo a parlare?
Io non sarei nemmeno così convinto che l'audio ad alta risoluzione si senta meglio del buon vecchio 44/16

E poi fidatevi, ve lo dice uno che abita a 30 m dalla casa natale di Toscanini. :)

a beh... se credi che questo chiuda la questione. Io ho una zia che abita davanti alla casa natale di Guido Monaco, direi che sono circa 7 metri di distanza.
 
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Buon vecchio 44/16?
Questa è proprio bella.
O c'è anche gente che dice che gli mp3 vanno più che bene.
Si per ascoltare musica con l'Ipod.
E' il tipo di suono che è analogico, mai sentito?
 
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Era il 2004, con le macchine attuali (DSD128) non ci sono più dubbi.

La teoria del DSD non è ovviamente cambiata. Sempre di noise shaping si tratta, sempre e solo rumore in banda ultrasonica c'è...


E da dove si capisce, che con quello stesso apparecchio, che supporta sia DSD che PCM fino a 196 khz, sia auto-magicamente meglio il DSD, e che comunque si possa sentire la differenza ?

Con la DAW della Sonoma nessun problema di editing, tutto nel dominio DSD. NO CONVERSION, nemmeno DXD.

Peccato che sulla stessa *brochure* della Sonoma, viene posizionata come prodotto da usare in uno studio analogico:

http://www.superaudiocenter.com/images/Mytek Sonoma Web.pdf

With a sonic character like analog tape, the Sonoma is the ideal multi-track recording and editing solution for the analog studio.

Realize Your Analog Studio’s True Sonic Potential with the Sonoma DSD Multi-track Recording and Editing Workstation

ESATTAMENTE quello che ho detto, bene per lavorare con classica/jazz dove si registra molto in diretta, oppure per riversare un master analogico, ma non appena si entra nel dominio digitale e ci si deve interfacciare con il "resto del mondo", dove tutto è PCM (dai plugin, agli outboard, agli stessi *strumenti* musicali digitali ) e lo Standard è Pro-Tools, si torna alla conversione in PCM, usando questi apparecchi:

http://www.superaudiocenter.com/Sonoma Pricing.htm

8X192ADDA DSD/PCM AD and DA

As of October, 2007, the Mytek 8X192ADDA supports the Sonoma Optical ST interconnect. The Mytek 8X192ADDA is a low cost high quality DSD converter that also offers PCM conversion up to 192kHz. Some Sonoma DSD Multitrack customers are using the Sonoma as a front end for Pro Tools HD. The Mytek 8X192 equipped with both the Sonoma Optical I/O and the Pro Tools HD I/O is the ideal converter for this scenario.

E poi, ne sapete più voi di certi mastering engineers di fama internazionale?

Ci sono sound engineer di fama internazionale che sostengono esattamente il contrario, ad esempio Chuck Ainlay, ecco il curriculum:

http://chuckainlay.com/disc.php

Dice questo:

I think both the SACD and DVD-Audio products sound great,” enthuses Ainlay. “However, from the purist point of view, I do prefer the 24-bit Meridian Lossless Packing (MLP) DVD-Audio (on the DualDisc) over the DSD hybrid-SACD version. On a previous Mark Knopfler album, ‘Shangri-La’, we mixed to lots of different formats: We had a Nuendo session running 96/24; We also mixed to a DSD Sonoma system. Interestingly, as much as we had heard about how great DSD recording technology was, we nevertheless felt that it altered the sound to some degree, whereas the 96/24 LPCM was more representative of the original mix straight out of the console. In addition, we also mixed it to half-inch analogue tape at 30 IPS, as well as to 15 IPS, one-inch tape in two-track. And everyone in the room had the same opinion that the 96kHz 24-bit PCM was the closest representation of the console bus, and coming second was the 15 IPS one-inch analogue tape. Thereafter, it was a toss-up of which came in third and fourth — i.e. was it the Sonoma DSD, or the half inch 30 IPS tape? So going forward now, we have basically determined that we prefer 96kHz 24-bit PCM for recording over the Sonoma DSD. I was really surprised at that. I thought that I would like the Sonoma DSD recording the best, but after speaking with other people and Bob Ludwig himself — who is highly knowledgeable of DSD — we feel there is nevertheless is an inescapable ‘softening’ effect which DSD imparts. To me this seems to emulate analogue to some degree, but is not necessarily the closest representation of the console output.

Interessante il commento sul fatto che il DSD "ammorbidisca" il suono, creando qualcosa che *sembra* analogico, ma in realtà è meno fedele della registrazione originale e di quello che si sente in diretta dal banco di missaggio.

Abbastanza spiegabile anche in teoria, visto che è un effetto collaterale del noise-shaping.
 
Anche io mi diverto a mixare le canzoni in 5.1, e esportando in DD, ma credevo che quando poi si passasse a vendere il prodotto, fosse una cosa diversa.
Al momento non sto vendendo musica, ma libri di mia produzione. Comunque, nel contratto che avevo fino pochi mesi fa, toccavano all’editore eventuali spese extra per i CD su cui lavoravo (anche se per motivi tecnici erano con audio Wave Stereo a 44.100 Hz). I lavori con audio DTS e DD 5.1 che ho creato, erano per uso personale.

Una costatazione: anche per i file MP3 nei software di encoding è presente una licenza d’uso. Col ragionamento che si debba pagare per creare un file AC3 o DTS, si dovrebbe pagare anche per creare un file MP3. Eppure, quanti programmi di encoding per file MP3 gratuiti esistono? In tal caso, non è questione di qualità ma di concetto.;)
 
Però ti spiego meglio il mio ragionamento, se ascolti una canzone con i tuoi amici a casa non devi pagare la SIAE, se fai una serata come DJ in pubblico devi pagare i diritti.
Era per questo che credevo che dovendo poi distribuire e vendere un prodotto si dovessero pagare le royalty.
 
Buon vecchio 44/16?
Questa è proprio bella.

Sì infatti è proprio bella che ci siano persone che pretendono di migliorare la sensazione di ascolto affidandosi alla fantascienza dei formati ad alta risoluzione, mentre però ascoltano tramite strumentazione inadeguata anche per un mp3 :Perfido:
 
Però ti spiego meglio il mio ragionamento, se ascolti una canzone con i tuoi amici a casa non devi pagare la SIAE, se fai una serata come DJ in pubblico devi pagare i diritti.
Era per questo che credevo che dovendo poi distribuire e vendere un prodotto si dovessero pagare le royalty.
In questo hai pienamente ragione. Non stavo pensando all’esecuzione pubblica. Mi ero fermato, nel ragionamento scritto, solo alla creazione.
 
non entro nel merito della diatriba tra formati e 5.1 vs stereo,le questioni per me sono 2:non tutti hanno un impianto capace di far apprezzare differenze tra i differenti formati (io per questioni di spazio a stento riesco a far entrare 2 torri da pavimento!) ma soprattutto possono rilasciare tutti i formati che vogliono ma se non aumentano la qualità del mixaggio finale rimangono fini a sé stessi.La compressione dinamica da loudness war di molti cd odierni (e persino di alcuni storici remaster) sta uccidendo quel pò di musica ancora godibile.
 
ma soprattutto possono rilasciare tutti i formati che vogliono ma se non aumentano la qualità del mixaggio finale rimangono fini a sé stessi.La compressione dinamica da loudness war di molti cd odierni (e persino di alcuni storici remaster) sta uccidendo quel pò di musica ancora godibile.

Concordo pienamente e sottoscrivo!!....e questo vale anche per il multicanale (anche quello cinematografico)...ultimamente sono davvero poche le tracce che mi convincono (anche in originale senza doppiaggio)

Gianluca
 
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