• Confronto TV, proiettori e ampli al Roma Hi-Fidelity il 15 e 16 novembre

    Sabato 15 e domenica 16 novembre, all'hotel Mercure West, AV Magazine vi aspetta nella sala Domitilla dalle 10:00 alle 18:00 con un confronto tra TV OLED e tra amplificatori con un diffusore di riferimento. Nella sala adiacente di Gruppo Garman vi aspetta invece un confronto tra videoproiettori Epson LS9000 e QB1000 con un sistema home cinema Dolby Atmos con integrato Denon AVC-A1H e diffusori Focal EVO. Maggiori informazioni a questo link.

  • JVC NZ900 + NZ500 da Videosell il 14 e 15 novembre a Milano

    Venerdì 14 e sabato 15 novembre, presso la showroom di Videosell a Trezzano sul Naviglio, sarà possibile osservare all'opera il videoproeittore JVC DLA-NZ900 (alias DLA-RS4200) con il nuovo firmware 2.0 da poco disponibile. Sarà in funzione anche un eccellente DLA-NZ500 (alias DLA-RS1200) che è un campione del rapporto qualità prezzo. Appuntamento quindi a venerdì 14 novembre, dalle 15:30 alle 20:30 con aperitivo "videofilo" gratuito e anche sabato 15 novembre, sia la mattina dalle 9:30 alle 13:30 e poi il pomeriggio dalle 14:30 alle 16:00. Maggiori informazioni a questo link.

Doppio isolamento nelle apparecchiature alimentate dalla rete elettrica

br1

New member
La mancanza della connessione di terra nelle apparecchiature elettroniche viene comunemente bollata come una mera economia, ma se invece si trattasse del risultato di un preciso studio di ingegneria elettronica applicato alle normative di sicurezza elettrica?

Per iniziare prendiamo coscienza che utilizzare un cavo di alimentazione con il conduttore di terra, in sede di produzione costa una cifra irrisoria.
E allora perché non mettere la terra?
Per quali ragioni si scarta l’ipotesi di mettere a terra un’apparecchiatura?

I costi aggiuntivi non sono certo elencabili tra i motivi, ma i vantaggi tecnologici certamente si.
Perché la precisa scelta di non utilizzare la terra è una tecnica applicata.
La scelta deriva dalla conoscenza della terra elettrica, delle sue proprietà e dei suoi limiti, come pure dei vantaggi e degli svantaggi che si incontrano nelle condizioni pratiche anziché in quelle ipotetiche.
Pur sapendo che la connessione a terra potrebbe dare innegabili vantaggi, succede che in sede di progetto dopo aver fatto le valutazioni pratiche, si arrivi a dovervi rinunciare.


Queste sono le premesse per il prossimo post, che darà maggiori spiegazioni riguardo gli aspetti costruttivi.

Br1


Per alcuni esempi reali riguardanti la terra elettrica ed i problemi correlati vedere qui sotto:

http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=88584&page=3
 
Ultima modifica:
Vediamo qualcosa in merito al doppio isolamento, visto che se ne parla poco, potrebbe essere utile cercare un po’ di chiarezza (ben inteso che non conosco tutti i trucchi).

Mitologia pura
Da un apparecchio a doppio isolamento uno si aspetta che aprendolo si ritrovi davanti ad un secondo isolamento e non si acceda direttamente a parti elettrice pericolose.
Non è così: anche per il comunissimo alimentatore a muro fornito con il telefono, viene segnalato il doppio isolamento, ma aprendolo ci si ritrova davanti a parti esposte alla tensione della rete elettrica.
Viene spontaneo chiedersi: dov’è finito il “doppio isolamento”?
O meglio la domanda dovrebbe essere: in che cosa consiste il doppio isolamento?


Doppio isolamento nelle apparecchiature alimentate dalla rete elettrica
Per garantire un’adeguata sicurezza all’utente finale, il doppio isolamento rende elettricamente isolate e poco accessibili tutte le parti collegate direttamente alla rete elettrica.

Identificazione di un prodotto a doppio isolamento
Doppio isolamento significa avere due barriere, due sicurezze contro la folgorazione dell’utente.
Il rispetto di queste norme garantisce il doppio isolamento e viene segnalato dal fabbricante apponendo sul corpo dell’apparecchio il disegno di un quadrato dentro un quadrato più grande.
Tale simbolo è talmente presente che nessuno ci fa più caso (a parte gli enti certificatori :D).


Primo isolamento (elettrico)
All’interno dell’apparecchiatura, tutti i collegamenti a tensione di rete detti “caldi” sono montati su superfici opportunamente isolate dal telaio (ad esempio il circuito stampato, rondelle isolanti ed altro).

In certi casi le cose vengono fatte ancora meglio: ad esempio l’interruttore della rete elettrica che va ad alimentare il trasformatore viene coperto da un foglio di plastica isolante, stesso trattamento per l’eventuale fusibile di rete, ma queste sono delle sicurezze in più per chi deve operare con l’apparecchio aperto.


Secondo isolamento (meccanico o anche elettrico)
Alla fine è la scatola che costituisce da secondo isolamento. Di fatto è impossibile dall’esterno toccare le parti collegate alla rete elettrica, perché sono inscatolate.
L’utente può toccare senza pericolo tutte le parti metalliche esterne, quali sono i connettori di segnale le viti metalliche e il contenitore, che sono isolate dalla rete elettrica.

Se la scatola esterna è metallica, allora il primo isolamento deve essere particolarmente efficiente e curato: in certi casi si utilizza una tecnica di “isolamento rinforzato”. Significa che essendo di metallo conduttivo il guscio esterno, si deve fare molto affidamento al primo isolamento, aumentandone proporzionalmente le prestazioni isolanti.


Cavo di rete (cordone di alimentazione)
Anche il cordone di alimentazione esterno deve avere un doppio isolamento: i 2 fili conduttori sono rivestiti individualmente da una guaina isolante e poi entrambi da una seconda guaina esterna.



NOTE IMPORTANTI PER LA SICUREZZA
Per i più curiosi che vogliono andare a vedere se è tutto vero quello che affermo:
è pericoloso toccare l’interno di un apparecchio collegato alla rete 220V ... ma anche quando è completamente scollegato!
Se qualcuno apre un apparecchio lasciandolo collegato alla rete elettrica, corre seri rischi di folgorazione specie entrando in contatto con i circuiti elettrici “caldi” posti all’interno quali: fusibili, terminali elettrici nudi, transistor, dissipatori, condensatori ... Proprio questi ultimi componenti in certi casi possono rimanere carichi ad alta tensione anche dopo alcuni mesi che abbiamo scollegato l’alimentazione.
Raccomandare tanta prudenza può sortire anche l’effetto opposto, e qui parlo di me stesso, che sono sopravvissuto a decine e decine di condensatori ben carichi, sembra proprio per sconsigliare le mie dolorose imprudenze ai più curiosi.

Bruno :)
 
Auguri di buone feste anche a te e ai tuoi cari.

Grazie per aver detto "accurate", in realtà è un insieme di normative e di "interpretazioni" inerenti il doppio isolamento fatte da vari costruttori.

Nonostante le differenze che ho riportato, si tratta comunque di prodotti regolarmente certificati, dove non sempre migliore significa obbligatoriamente costoso.
Rimango spesso stupito vedendo come un marchio minore, diciamo pure "emergente", curi la sicurezza rispetto un marchio consolidato e prestigioso.
Senza fare nomi, basta sfogliare qualche rivista Audio/Video per capirci.

Appena possibile scrivo 2 note riguardanti la sicurezza del doppio isolamento.

Buon Natale e buone feste a tutti

Bruno
 
Tutto molto bello, ma non è che il doppio isolamento sia una panacea a tutti i mali...anzi, sulle strutture metalliche è di una pericolosità incredibile, soprattutto se queste vengono montate da installatori incompetenti (e ce ne sono...) :asd:

Ciao :)

Andrea
 
La rinuncia alla terra da parte dei principali produttori asiatici mi ha fatto riflettere: quanti problemi di anelli di massa ronzanti si riescono ad evitare con il doppio isolamento?


La sicurezza elettrica invece è uno dei prossimi argomenti e qui le cose non sono come appaiono: terra=sicurezza da accertare.

Es. Quanti Ohm ha un impianto di terra?
Senza considerare dei particolari che potrebbero giocarsi la resa acustica di un impianto audio.


La mia posizione spero sia chiara: utilizzare le apparecchiature così come sono state progettate, la modifica pro o contro la terra elettrica, è un caso estremo da considerare solo dopo aver riscontrato delle pesanti incompatibilità ( http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=88584&page=3 ).


Tornando al doppio isolamento, si tratta di una delle possibili soluzioni al problema della sicurezza elettrica, io la considero una possibile alternativa all'utilizzo della terra. Bisogna considerare che questa soluzione/alternativa potrebbe costare di più rispetto all'utilizzo di un cordone di alimentazione con la connessione di terra.

Ti chiederai perché mai costa di più mettere un filo elettrico in meno nel cavo di alimentazione?
Proprio nei filtri RFI, la disponibilità della terra semplifica il progetto, riducendo sensibilmente gli sforzi necessari a far rientrare nelle tabelle di omologazione certi apparecchi.

Con la terra si potrebbe spendere molto di meno per abbassare le Interferenze a Radio Frequenza, ma a quale costo?
Al costo della compatibilità con le altre apparecchiature.

Per affermare queste cose, devo dimostrare quali sono le reali problematiche, prima del lancio di pomodori ed uova marce! :D
Non trovi corretto? O non trovi le uova marce? :D

Nel thread della terra elettrica, che ho messo sopra, ho faticato di più a spiegare che a capire il problema, adesso gli argomenti da trattare risalgono agli anni '30.
Per uno come me, nato nell'era dei circuiti integrati e delle Compact Cassette, si tratta di un lavoro di archeologia, spero che l'argomento risulti utile ed interessante nelle cose pratiche, non noioso e fine a se stesso.
Buone feste.

Bruno ;)
 
br1 ha detto:
O non trovi le uova marce? :D

A dir la verità non ho capito se ti rivolgevi a me ;)

Comunque, ripeto, il doppio isolamento su carcasse metalliche è pericoloso...e te lo dico per esperienza personale

Ciao :)

Andrea
 
Mi riferivo a me stesso Andrea, non si deve offendere nessuno (regolamento del forum) ed aggiungo che si rischiano le uova marce quando si va a toccare certi argomenti sensibili.

Ti dirò con la massima sincerità quello che penso della terra: #@*€% ??!!

Un giorno ho appoggiato la mano su un lampione della luce che doveva essere a terra... ma non lo era: hai presente Zio Fester quando accende la lampadina che tiene in bocca? :eek:

Ho fiducia nella terra elettrica solo quando la posso testare prima di toccarla con la mano.
Ci siamo capiti? :D

Bruno
 
Ultima modifica:
Già appunto...te ne sei accorto anche tu che il problema non è la terra, ma sono le carcasse metalliche senza collegamento a terra, e con conduttori attivi all'interno

Ti racconto qualche anneddoto

Tempo fa un mio amico mi fa notare che sua madre era rimasta attaccata alla cappa della cucina (per fortuna senza conseguenze)

In seguito ad un controllo si scopre che un cavo era stato semitranciato dai mobilieri e la cappa, metallica a doppio isolamento, era andata in tensione...ovviamente in queste condizioni il differenziale neanche se ne accorge

Se n'è accorta lei quando l'ha pulita per la prima volta...

Un artigiano ci fa sapere di aver acquistato delle stufe elettriche per una saletta di un capannone...le stufe erano ovviamente a carcassa metallica e con un intelligentissimo doppio isolamento

L'elemento riscaldante di una stufa, per un difetto, dopo essersi riscaldato portava in tensione la carcassa (a volte lo faceva, a volte no)...quindi toccandola a volta si pigliava una bella botta

Il bello è che il guasto non franco era unito ad un differenziale piuttosto alto (ora non ricordo se fosse 300 o più mA) e quindi, nonostante tutto, le protezioni non intervenivano

Ora, per tornare al nostro discorso, sei proprio sicuro che sia così saggio costruire delle apparecchiature a carcassa metallica senza collegamento a terra?

Ho smontato tantissime apparecchiature e ho sempre visto implementazioni assolutamente scorrette...persino il piccolo stereo che ho qui di fianco a me è un classe II, a carcassa metallica...e l'alimentazione ha un TR (meccanicamente collegato alla carcassa) che è tutto fuorchè doppio isolamento!

E' questo il punto...per portare una carcassa in tensione in un sistema collegato a terra necessitano 2 guasti, uno all'apparecchio e uno all'impianto di terra. Se invece ho un doppio isolamento mi basta il guasto interno, che, a volte, accade con la stessa probabilità del guasto in classe I

Ciao :)

Andrea
 
Restiamo con i piedi sulla terra

Di storie queste potremo raccontarcene a non finire.
Forse una cosa devo dirtela: non preferisco gli apparecchi con la terra o quelli senza.
Mi basta che siano realizzati a regola d'arte, senza vizi nascosti e sorprese.

La mia vorrebbe essere un'analisi neutrale dei motivi che spingono un prestigioso a spendere di più pur di non mettere la terra.

All'inizio delle mie esperienze ero a favore della terra ad ogni costo - compreso modificare un apparecchio senza la terra per renderlo più sicuro -, poi con gli impianti audio ho subito un “lancio di pomodori”, ma non me la sono presa, ho quindi deciso di vedere da vicino le ragioni per le quali si evita di mettere la terra in sede di progetto.
Le ragioni in questione non sono quasi mai dettate dall'economia del progetto, ma da precisi studi fatti sul campo.


Doppio isolamento
Questa è la mia conclusione: le apparecchiature a doppio isolamento funzionano ( o almeno potrebbero funzionare ) con minori problemi di interfacciamento elettrico e non dipendono dalla qualità della terra che l'utente dispone in casa, perché non ne fanno uso.

Doppio isolamento con la terra
Certamente degli apparecchi perfetti con la terra e connessi ad una terra elettrica perfetta sono preferibili, ma nei casi pratici togliendo di mezzo la perfezione, devo moderare l'entusiasmo: potrebbero essere preferibili.


Avrai capito che non sto parlando di lavatrici, scaldabagni o friggitrici.
Sto parlando dei tuoi “elettrodomestici” preferiti: hanno tutti la terra sulla spina di alimentazione?
Fammi sapere, la cosa potrebbe diventare interessante per noi due.

Ciao ;)
Bruno
 
il focus del discorso secondo me è sbagliato.
L'avere un isolamento doppio o un rinforzato non è una differenza abissale dal punto di vista della sicurezza se sono ben fatti.
Purtroppo le aziende odierne non sono obbligate a passare attraverso un ente di certificazione, che valuta il lavoro fatto dai progettisti e ne valida a mezzo prove tutti i risultati (a meno che il prodotto sia altamente pericoloso... chessò una sega circolare ad esempio). Tant'è vero che oramai la marcatura CE sanno tutti che significa China Export o altre simpatiche interpretazioni... se ci spostiamo nei paesi del nord europa, la sola marcatura CE non è sufficiente perchè il mercato rifiuta prodotti senza marchio di qualità.
In america e canada il discorso è ben più accentuato, provate a vendere senza marchio di qualità, è impossibile.
In italia però prezzo ed estetica hanno il sopravvento, cosicchè i produttori spendono più in estetica/pubblicità ed affinazione dei processi produttivi per la riduzione costi piuttosto che investire sulla qualità dei loro prodotti.
Non ci si può far nulla, saremo sempre qui a parlare di sicurezza elettrica finchè la mentalità dell'italiano non cambierà.
Iniziate a cercare un marchio di qualità nell'etichetta dati oltre ai fasulli W dichiarati e vedrete che non ci sarà da preoccuparsi per isolamento rinforzato o doppio.
Idem per il governo... se si investisse un pelo nel controllo e si applicasse solamente la legge già esistente non avremmo tanta fuffa in commercio... peccato che la legge c'è ma non viene applicata o non ci sono mezzi per fare controlli seri e così non ci resta che il terno al lotto per trovare il prodotto più sicuro e tutte le aziende spostano la produzione all'estero restituendoci prodotti che sembrano, dal punto di vista della sicurezza, di 30 anni fa :rolleyes:
 
Caro Monzese (come ti chiami?), se osservi i prodotti elencati nella tua firma, noterai che si tratta di apparecchi commercializzati in tutto il mondo con piccole ed opportune modifiche (di solito: trasformatori, fusibili e spine di alimentazione).

Marchio CE e altri

Escludiamo l'Italia perché pensiamo di essere i peggiori al mondo (anche se lo escludo nel mio pensiero), ma vedrai con i tuoi occhi che dentro a certi prodotti certificati seriamente ci sono delle differenze costruttive che fanno la differenza a livello di affidabilità, ma non cambiano nulla ai fini dei test a cui vengono sottoposti prima di ottenere quelle certificazioni tanto ambite quanto obbligatorie per poter commercializzare in tutto il mondo un apparecchio.
Forse il marchio CE è quello meno severo come dici tu, ma se gli altri marchi che tu reputi seri e severi ci sono tutti, credi che i fabbricanti abbiano contraffatto anche le altre certificazioni?


Doppio isolamento (da non confondere con le norme per l'inasprimento del carcere duro)

Per quello che mi era possibile ho esposto i dettagli del doppio isolamento, che dietro ad un nome spesso confuso con “doppia schermatura” si nasconde il minimo dei requisti di sicurezza necessari ad ottenere l'omologazione.
Il minimo non il massimo: meno di così l'utente rimarrebbe secco e non potrebbe più acquistare altre apparecchiature di consumo. Questo potrebbe essere il pensiero delle industrie relativo alla sicurezza.

Se hai presente che il tuo alimentatore/caricabatterie del tuo telefono è fatto come l'ho descritto io nel secondo post, capirai che di meno non era assolutamente possibile fare senza rischiare di perdere clienti causa possibili folgorazioni :D .


Certificazioni e qualità

Scordati che la certificazione sia indice di una certa qualità o della durata del prodotto, se poi trovi una certificazione ISO, sappi che potrebbe essere un sinonimo di lentezza e burocrazia fine a se stessa (sarebbe possibile certificare che se un qualcosa non funziona come serve, va sicuramente bene così, come puoi vedere nei vari software in eterno aggiornamento e in quelli mai aggiornati).

Watt

Per i Watt, trovi subwoofer rinomati, che pur consumando 100Watt dichiarano amplificazioni da 400Watt RMS, poi trovi lampadine a risparmio energetico certificate in tutto il mondo, che dichiarano 23Watt ma consumano 50Watt.

La massima del giorno:
La fiducia è una cosa seria e il mondo è paese.

Ciao

Bruno
 
Ciao Bruno, mi chiamo Davide, passo a rispondere ai tuoi punti.

Le apparecchiature nella mia firma denotano solo che il mio livello sociale è medriocre e non mi permette di spendere quanto vorrei per avere un prodotto ad hoc per le mie orecchie/occhi :D
detto questo, tutti i prodotti di questa fascia, come tu stesso sottolinei sono prodotti "mondiali" in quanto con piccoli accorgimenti vengono venduti in tutto il mondo, se così non fosse la denon non potrebbe pagare tutta la pubblicità che fa ai suoi prodotti:D .

Marcatura (e non marchio) CE (giusto per sottolineare la differenza tra marchio di qualità e marcatura CE) significa che il prodotto è conforme a tutte le direttive applicabili. Al fine di soddisfare tali direttive le aziende potrebbero applicare le normative (normalmente europee, che nel 99% dei casi copiano e incollano i requisiti di quelle internazionali con minime differenze) ma non sono obbligate a farlo, tant'è vero che l'applicazione delle normative dà alle aziende una "presunzione di conformità". Ciò significa che tu domani ti crei un ampli, fai una auto dichiarazione di conformità (alle direttive non alle norme;) ) e metti in commercio il tuo prodotto. Fatto ciò hai in Italia il 99% di possibilità di passarla liscia in caso il tuo isolamento doppio artigianale ceda e il tuo primo acquirente rimanga folgorato e resusciti in tempo zero.
Il marchio di qualità presuppone l'intervento di un ente terzo (quindi un qualcosa in più rispetto alla tua auto dichiarazione) che applica normative europee/internazionali per valutare il tuo isolamento doppio e rilascia a seguito di conformità riscontrata la possibilità di applicare un marchio ulteriore rispetto al CE. Mettendoci la faccia però, l'ente terzo ti impone un regime di controllo, ovvero arrivano ispettori a caso (inteso senza preavviso) nella tua azienda per verificare che i prodotti che tu fai sono identici a quello che hai fatto verificare all'inizio e qualora riscontrassero anomalie gravi ti impongono il ritiro dal mercato e hai delle penali che metterebbero in ginocchio molte grosse aziende.
Detto ciò volevo solo affinare la tua percezione sulla distinzione tra marcatura CE (autodichiarazione) e marchio di qualità (verifica di terza parte sulla base di normative e regime ispettivo). L'utente finale (ovvero tutti noi) dovrebbe preoccuparsi di doppio isolamento secondo te in entrambi i casi?
La qualità (in termini di prestazioni) non è sicuramente direttamente dipendente dai marchi di qualità (che ne certificano la sicurezza - e quindi il tuo doppio isolamento) ma indirettamente ne è influenzata. Ti invito a comprare 4 frullatori di varie marche con e senza marchi di qualità, aprili e dimmi quali sono secondo te quelli "fatti meglio"... sicuramente non è detto che quello fatto meglio funzioni meglio, ma in campo audiovideo soprattutto, a parità di componentistica utilizzata, quando è fatto meglio ha meno possibilità di creare "problematiche" di compatibilità elettromagnetica o correnti di fuga ecc ecc che fanno scadere la qualità prestazionale del prodotto

Riguardo al doppio isolamento se vuoi entrare nello specifico normativo possiamo entrarci, parliamo dunque di PTI, GWI, spessori, distanze, working voltages ecc ecc. Parlare di doppio isolamento senza entrare nello specifico è per me poco stimolante (da buon ing:D ).
Ricorda che, per quanto da te non menzionato esiste l'isolamento rinforzato, che ha pari prestazioni del doppio isolamento ma a differenza di esso non è sottoponibile a guasto.
In merito al caricabatterie del mio telefonino, che come il 70% è costruito da ST in marocco, è fatto con un tipo di plastica che ha caratteristiche di autoestinguenza, conducibilità elettrica, resistenza all'accensione e distanze tali da soddisfare i requisiti di un isolamento rinforzato, ammesso dalle normative internazionali applicabili al mio caricabatteria.

Riguardo al paragrafo Certificazione e qualità anche qui non hai ben chiara la differenza tra normativa in ambito di qualità di prodotto e normative in ambito di qualità d'azienda (le ISO 9000/14000 ecc appunto). Le prime valutano aspetti tecnici di prodotto, le seconde valutano i processi aziendali.
Il tuo usare il condizionale in quel "potrebbe" mi conforta. Apri la tua mente e collabora a livello aziendale per migliorare la qualità del tuo lavoro e vedrai che otterrai risultati migliori e produrrete oggetti migliori. I sistemi di qualità aziendali non devono essere "imposti" ma "plasmati" sui lavoratori. Una procedura aziendale è solo la scrittura su carta di quanto già fai volentieri nella realtà. Se si tramuta in una imposizione di determinate azioni significa che il tuo responsabile di qualità pensa al suo stipendio piuttosto che all'azienda in cui lavora;) .

riguardo ai Watt ritorni sul mio discorso. un conto è marcatura CE (auto certificazione) un conto è marchio di qualità. E ti posso assicurare che sul consumo energetico le normative sono stringenti. Acquista prodotti con marchio di qualità che non rispettano i consumi e sottoponimi la lista, li vedrai presto sulle prime pagine dei giornali.

Il mio augurio per l'anno nuovo:
riacquista la fiducia persa e apri la tua mente ad un nuovo modo di pensare/operare altrimenti saremo la prossima Cina;)

Davide
 
Non ho ancora avuto tempo di leggere tutta la discussione con attenzione ma volevo puntualizzare due cose.

Innanzitutto "doppio isolamento" o "isolamento rinforzato" è relativo alla protezione dai contatti indiretti. Contatto indiretto è il caso di chi prende la scossa toccando la carcassa della lavatrice. La carcassa è un conduttore normalmente isolato ma che per un guasto all'isolamento va in tensione.

Il termine "doppio isolamento" significa che fra l'eventuale carcassa metallica e le parti in tensione c'è un secondo isolamento che la mantiene isolata. Ma se la carcassa è in materiale isolante (es carica telefonino) è sufficiente un unico strato di isolamento, sufficientemente robusto. Diciamo che il "doppio isolamento" in questi casi è implicito (anzi, qualche autore sostiene che nemmeno dovrebbe chiamarsi doppio isolamento se non vi sono masse esposte).

E' ben noto (cfr. Carrescia, Sicurezza Elettrica) che ai fini della sicurezza il doppio isolamento sia molto più efficace del collegamento a terra,e va sempre preferito quando possibile. La messa a terra non è una panacea e a volte crea seri problemi.

Inoltre è probito il collegamento a terra delle masse in ogni apparecchio a doppio isolamento.

Vi è da dire che in molti apparecchi elettronici si rinuncia la doppio isolamento e si attua il collegamento a terra non per protezione ma per EMC (per filtri e scaroicatori).
 
off topic

Walk, don't run

Ciao Davide, non correre troppo, nel mio secondo post trovi quello che dici riguardo l'isolamento rinforzato che avevo menzionato a livello di cenni pratici.

Non intendo dare lezioni a nessuno, a mio parere l'intento del forum è costruttivo non soporifero, è uno stimolo a ricercare le cose, non proporre formule teoriche (utilissime peraltro a chi ci lavora nel settore) che pochi potrebbero apprezzare, non ho voluto citare le formule relative alle tensioni monofase e bifase (127 e 220 Volt) nel thread della terra, ma qualcuno è andato a cercarsele per capire meglio come stavano le cose.
Con questo non credo di dire che le tue considerazioni siano inutili o distruttive, voglio invece dire che se intendevo fare un esposto dettagliato andavo a scrivere su un altro forum dedito all'elettronica.
Il mio intento è di smitizzare certe convinzioni, per proseguire nelle soluzioni pratiche e nelle valutazioni delle differenze costruttive, che forse è poco o forse è troppo.


Full off topic

QUALITA'


Tra i miei trascorsi ci sono CE EMC ISO9000, tra i miei trascorsi ci sono richiami per gravissimi problemi di sicurezza di strumentazioni dedicate alle prove di sicurezza, poi prodotti venduti da società certificate per la qualità che nonostante dichiarassero protezioni stratosferiche al minimo accenno di cortocircuito facevano molto fumo.


EMC RFI

Valuta che se 20 anni fa ci mettevi sotto ad un televisore acceso una radio a modulazione di ampiezza non sentivi grandi ronzii, adesso con tutte queste cose certificate non si riesce più ad ascoltare niente dalla radio.


WATT vs. VA

C'è un sito australiano che denuncia la differenza tra Watt dichiarati e consumi pratici delle lampade a risparmio energetico, spiegando come riescono ad avere ragione i fabbricanti quando invece hanno torto. Hanno pure spiegato perché tali prodotti affatichino la vista rispetto le tradizionali lampade ad incandescenza ...


RISPARMIO ENERGETICO

A te posso dire che alcune lampadine a risparmio energetico delle principali marche emettono un flusso luminoso maggiorato del 30% solo nel primo minuto dall'accensione, falsando la percezione qualitativa e quantitativa di chi le utilizza. Tieni conto che 10 anni fa non c'era questo effetto speciale nelle lampadine. Ma adesso le lampadine le fanno in Asia ... costano la metà ma valgono anche meno della metà.


OGGI

Adesso non voglio mandarti al fronte a scontrarti con queste miserie, perché 10 anni fa lo avrei fatto, ma oggi proprio no, non ti ci mando.
Ho conosciuto persone valide come te, rodersi per non poter fare ciò che credevano giusto, le ho viste dimettersi dal lavoro, poi ho visto persone nuove che pur di avere quel lavoro hanno taciuto.
Se hai una coscienza retta, saprai come spingere gli altri ad essere onesti, senza arrivare a questi estremi, senza correre, ma camminando con costanza fino ad arrivare alla meta.

Oggi è un giorno nuovo, è ora che le persone vivano a conoscenza dei fatti, escludendo dalla loro vita le cose scadenti e le pubblicità fuorvianti, so che sono parole grosse ma ho la speranza in questo, qui vedo l'utilità del forum come strumento di comunicazione.

Se non ti arreco offesa, metterò un ultimo post per chiarire ancora qualcosa della sicurezza del doppio isolamento, poi resterò ad ascoltare (o meglio a leggere) quanto di utile devi ancora dire, perché nella vita c'è sempre da imparare.

Con rispetto e stima

Bruno
 
6367 ha detto:
Vi è da dire che in molti apparecchi elettronici si rinuncia la doppio isolamento e si attua il collegamento a terra non per protezione ma per EMC (per filtri e scaricatori).

Giusto, la tua esposizione indica per quali ragioni venga prevalentemente utilizzata la terra.

Quello che ribadisco è che non si deve credere che con la terra i risultati pratici siano superiori, quanto invece i costi di produzione potrebbero essere inferiori rispetto il doppio isolamento.

Bruno

PS: ma come ti chiami 6367 :confused:
 
Quello che ribadisco è che non si deve credere che con la terra i risultati pratici siano superiori, quanto invece i costi di produzione potrebbero essere inferiori rispetto il doppio isolamento.

Certo! soprattutto gli elettricisti nostrani che per rifare gli impianti elettrici hanno utilizzato come motivazione la mancanza della messa a terra, ci hanno convinto che quel filo giallo e verde sia un indispensabile sinonimo di sicurezza e qualità. Si vedono delle assurdità, come collegamenti a terra ed equipotenziali quando proprio non sarebbero necessari o addirittura controproducenti. Persino le plafoniere di plastica hanno il morsetto di terra... collegato a niente, per placare la voglia di terra dell'elettricista!

Ovvio: quando ci vuole ci vuole. Un conto omettere il collegamento a terra quando ci vorrebbe (isolamento classe 1), potrebbe essere molto pericoloso.

Un conto non metterlo perchè il progettista ha provveduto diversamente, con sistemi altrattanto efficaci o più efficaci, come il doppio isolamento, la separazione elettrica o la bassissima tensione.

PS
Mi chiamo 6367! c'è qualcosa di strano???? :p
 
SICUREZZA PER L’UTENTE FINALE

Sicurezza offerta dal doppio isolamento

Il doppio isolamento permette di evitare l’utilizzo della connessione a terra, questo vale per gli apparecchi dal consumo elettrico contenuto, che non entrano in contatto con sostanze liquide e che non siano vincolati da obblighi di legge, quali sono ad esempio le apparecchiature elettromedicali professionali, le lavatrici, i frigoriferi ecc.

Al giorno d’oggi è consigliabile disporre di impianto elettrico con almeno una protezione differenziale (salvavita) a completamento della sicurezza personale: ogni cosa per quanto ben realizzata potrebbe guastarsi, neppure il doppio isolamento è una soluzione perfetta, ciononostante rimane sempre una soluzione accettata a livello mondiale.


Sicurezza assolta dal fabbricante di un’apparecchiatura a doppio isolamento

Analizzando l'apparecchiatura sorge un dubbio: se il corpo esterno dell’apparecchio è metallico, potrebbe trasmettere una corrente elettrica pericolosa per l’utente, proveniente da altre apparecchiature collegate tramite i cavi di segnale. In sostanza è questo che si potrebbe obiettare al fabbricante che non abbia previsto un collegamento elettrico di sicurezza verso terra.

La risposta del fabbricante sarebbe che l’oggetto è doppiamente sicuro perché ha un doppio isolamento contro le folgorazioni, ed è in regola con la legge e le norme di sicurezza. Da notare che anche gli altri oggetti collegati al nostro devono rispettare le normative di sicurezza, quindi essendo anche questi intrinsecamente sicuri (almeno in teoria) il problema non sussiste.


Situazione di rischio sicurezza indotta da fattori estranei all’apparecchio

Risulta forse evidente che, se accidentalmente, la tensione della rete elettrica arrivasse al corpo metallico del nostro apparecchio a doppio isolamento potremmo farci molto male anche solo sfiorandolo: ma come potrebbe accadere, quando in commercio ci sono prevalentemente apparecchi omologati con il doppio isolamento o che comunque rispettano le normative di sicurezza?
Non dovrebbe mai accadere, salvo casi particolari.

Potenzialmente tale pericolo potrebbe provenire dalle apparecchiature dotate di connessione a terra, limitatamente ai casi di un impianto di terra non efficiente o interruzioni del collegamento di terra.
Quindi, proprio se l’apparecchiatura dispone di una connessione a terra sul cordone di alimentazione, bisogna prestare maggior attenzione all’integrità del percorso della terra: dalle prese, alle prolunghe, agli adattatori, all’impianto elettrico ecc.

Un caso pratico

Consideriamo ora la possibilità di un guasto al cordone d’alimentazione di un’apparecchiatura o alla presa d’alimentazione:

A) Interrompendosi uno dei 2 fili di alimentazione, il difetto è evidente: l’apparecchio rimane spento (unica possibilità per il doppio isolamento).

B) Interrompendosi invece il filo di terra, l’apparecchio si accende regolarmente, il guasto non è affatto evidente e l'apparecchio diventa pericoloso mancando un fattore primario della sua sicurezza elettrica.

Si può osservare che le apparecchiature dotate di connessione di sicurezza verso terra siano potenzialmente più sicure se tutto è a posto, mentre sono più pericolose in certe condizioni plausibili.

Saluti a tutti

Bruno ;)

PS: nel prossimo post concluderi l'argomento per poi proseguire verso altri aspetti inerenti la terra ed il doppio isolamento.
 
Il doppio isolamento resta comunque il miglior metodo di protezione contro i contatti indiretti.

Alcune precisazioni.

Il differenziale serve innanzitutto per la protezione dai contatti indiretti, per questo deve funzionare i coordinamento con la terra.

Quindi in caso di doppio isolamento, il differenziale è inutile! Non può funzionare.
Non c'è il collefamento a terra e il differenziale se c'è non serve per la protezione dai contatti diretti.

C'è perchè lo si mette sempre. Ma può servire solo per la protezione addizionale, per esempio per proteggere in caso di danneggiamento del cordone di alimentazione.
 
Il differenziale non è (quasi) mai inutile

6367 ha detto:
Quindi in caso di doppio isolamento, il differenziale è inutile! Non può funzionare.

Non c'è il collegamento a terra e il differenziale se c'è non serve per la protezione dai contatti diretti.

Scusami l'ora tarda, ma non ho capito il senso dell'inutilità del dispositivo di protezione differenziale.

LA RETE ELETTRICA E' CONNESSA A TERRA

Nel thread della terra avevo esposto dove si nasconde il collegamento di terra: dentro la cabina di trasformazione, il centro del trasformatore a stella è collegato alla terra.

Nella distribuzione monofase la connessione del neutro viene attaccata al filo della terra.
Pure nella distribuzione elettrica bifase la terra è connessa al trasformatore, solo che qui arrivano in casa 2 fili "caldi" che potrebbero folgorare l'utente.

Per chi non sia dentro il discorso elettrico: per motivi di sicurezza tutta la rete elettrica è collegata a terra da qualche parte "in qualche maniera".


IL DIFFERENZIALE CI PROTEGGE ANCHE SE MANCA LA TERRA NELLE PRESE DI ALIMENTAZIONE

Se per ipotesi avessimo un guasto al doppio isolamento e una fase elettrica arrivasse al telaio, avremmo una situazione di pericolosa.
Una persona non isolata da terra (piedi nudi al suolo per capirci) potrebbe rimanere folgorata toccando l'apparecchio.
In questo caso il differenziale è utilissimo, e funziona proprio perché le fasi elettriche della rete a 220 Volt sono riferite verso terra (collegate a terra da qualche parte).


QUANDO UN DIFFERENZIALE NON PROTEGGE L'UTENTE

A livello locale certi laboratori hanno un trasformatore di isolamento per ragioni tecniche e di "sicurezza particolare" (che non riguarda le abitazioni civili), solo qui il dispositivo di protezione differenziale non può funzionare correttamente.


Spero sia chiaro, almeno a grandi linee, perchè ho consigliato il differenziale.

Ciao

Bruno ;)



Mannaggia 1: mi sa che era meglio descrivere la rete elettrica in un apposito thread invece che in quello della terra
Mannaggia 2: mi sa che era meglio aprire un thread relativo ai differenziali
Mannaggia 3: mi sa che sono 2 volte offtopic, meglio sparire prima di venir sospeso :D
 
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