PERCEZIONI UMANE O PULSIONI TECNO-OSSESSIVE?
Volendo acquistare un vpr ho pensato che una consultazione dei forum specializzati potesse essermi di aiuto, ma dopo aver letto ceninaia di discussioni comincia ad insinuarsi in me il dubbio che tutto questo discutere sia animato da una sorta di patologia che chiamerei ossessione tecno-compulsiva. Mi spiego meglio. La tecnologia è uno strumento, ha una funzione meramente applicativa, serve a raggiungere uno scopo, nel caso specifico la finalità di un vpr è quella di proiettare un immagine, è utile nella misura in cui esalta la qualità e il godimento di un'esperienza visiva. Leggendo i tanti post del forum si ha l'impressione che la tecnologia non sia più uno strumento ma sia diventata il fine, e quello che dovrebbe essere il vero movente di una proiezione, la
bellezza del film (o del videogame), sembra diventato solo un pretesto, un modo per applaudire le performance tecnologiche del proprio videoproiettore. E così trasformando quello che dovrebbe essere uno strumento nel fine assoluto ecco che il videoproiettore diventa un oggetto di culto, feticcio di una religione fanatica ed intransigente. Quante volte vi siete accapigliati per difendere la superiorità del vostro modello preferito ? E' come se si fossero create in questo forum delle sette, delle idolatrie esoteriche, ognuna venerante il suo dio di riferimento (tw600, z4, panny, z3000,benq 7700, etc. ), ognuna pronta a rivendicare la sua assoluta oggettività e buona fede. vi chiedo: non ci si sarà spinti un po' troppo oltre ? Quando io guardo un film (con un vpr come con qualsiasi altro strumento) voglio vedere il film non la profondità del nero, la luminescenza del bianco o la nitidezza delle figure, è chiaro che tutti gli elementi della visione contribuiranno in vario modo ad esaltare o diminuire il mio godimento, ma al centro della mia esperienza e del mio giudizio ci sarà sempre il film e la sua unità visiva. Mi viene il dubbio che andare a sminuzzare la visione di un film nei suoi aspetti ottici e parametrali, focalizzare la propria attenzione sulle piuù piccole percezioni colorimetriche, significhi pregiudicare l'unità della visione e la sua godibilità estetica.
Detto questo vi chiedo: per chi voglia godere di un film come esperienza artistica e non come performance tecnologica esistono in termini di visione delle differenze reali, umanamente percepibili, tra proiettori assimilabili alla stessa generazione evolutiva (svga, xga, sxga)? O si tratta piuttosto di un estenuante discutere su dettagli secondari e tutto sommato trascurabili ?