La traduzione dell'Holy focus manual
Chiunque voglia tradurre ed aiutare con le correzioni delle pagine già tradotte è gradito ospite del 3ad :D :D :D
Beh..... io ci provo (ma voi datemi una mano a dargli una limatina!!! :rolleyes: )
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PREFAZIONE:
Mettere a fuoco e collimare (puntare letteralmente) un proiettore CRT è un'impresa scoraggiante. Esso implica due sistemi di proiezione che lavorano in serie - il fuoco ottico (delle lenti?) ed il fuoco elettronico. Problemi in un sistema rendono difficile vedere i problemi nell'altro. Come risultato ,i proprietari alle prime armi cadono a volte in confusione ad identificare il sistema che genera il problema. Aggiungete a questo il bisogno di correggere l'astigmatismo dei tubi catodici ed il basculaggio delle lenti (LENS FLAPPING) ed il nuovo setup del CRT potrà collocarsi ben lontano dal settaggio ottimale del videoproiettore.
Leggete questo testo nella sua interezza prima di procedere. Inizialmente sembrerà che alcuni passaggi siano discussi in ordine casuale. Ho cercato di presentarli in sequenza ma si devono eseguire alcune operazioni in modo iterativo/sequenziale per ottenere il risultato finale. Si dovranno rivedere i passaggi precedenti perchè gli ultimi passaggi renderanno i precedenti più facili da settare con maggior accuratezza.
ATTREZZATURA RACCOMANDATA:
Un DVD con dei test di calibrazione (non letterale) come l'AVIA o il SOUND AND VISION TUNE-UP od un generatore di segnali di test che fornisca i segnali necessari all'allineamento.
Un buon binocolo che possa mettere a fuoco a BREVI distanze è molto utile per osservare con precisione l'effetto delle correzioni.
Un rotolo di nastro 3M etichetta blu a facile rilascio per segnare il centro della superficie dello schermo ed i lati. Non sostituitelo con un altro tipo di nastro.
Un metro a nastro per trovare il centro di ogni lato dello schermo.
Un puntatore laser od una riga PULITA per trovare il centro dello schermo.
P.S.
Chiunque abbia voglia di correggere le "bestialità" che avrò sicuramente scritto ..... è ben accetto (grazie vinmen per le correzioni):D
Satisfactory.
Seconda pagina dell'Holy focus manual
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RASTER, AREA DELL’IMMAGINE E CENTRATURA SULLA SUPERFICIE DEI TUBI DEI MODELLI DI TEST INTERNI (al videoproiettore).
La centratura dell’immagine sulla superficie fosforosa (tavanata?) dei tubi catodici viene eseguita centrando il raster sui fosfori del tubo catodico e dopodichè eseguendo la centratura dell’immagine attuale all’interno del raster. Dovreste iniziare agganciando e rendendo visibile una sorgente video.
RASTER: L’area dei fosfori del tubo elettronico che viene “dipinta” (eccitata …. ma stava poco bene….ehm…ehm…) dal pennello elettronico.
Normalmente solo una parte del raster viene effettivamente utilizzata per produrre l’immagine. Il raster può essere visto sbirciando attraverso le lenti dopo aver abbassato il contrasto quasi del tutto (da verificare la trad. di nearly all the way) e dopodichè alzando la luminosità (BRIGHTNESS) in modo da illuminare il raster che normalmente è nero (tavanata?).
Questo procedimento evidenzia l’intero raster leggermente. Potrebbe essere necessario aprire i controlli di sinistra/destra/alto/basso del BLANKING (oscuramento) per permettere l’intera visualizzazione del raster.
BLANKING: Regolazione presente in alcuni videoproiettori che permette di oscurare le estremità dell’immagine proiettata in modo da occultare eventuali imperfezioni della stessa e di creare una cornice nera capace di esaltare la brillantezza e la profondità dei colori.
La grandezza del rastrer viene regolata usando i controlli di dimensione verticale ed orizzontale (detti anche AMPLITUDE). E’ meglio mantenere i raster abbastanza piccoli da assicurare che l’immagine video non si estenda mai oltre o vicino ai limiti dei fosfori (leggasi: della zona del tubo catodico coperta dai fosfori).
Mantenere almeno da 7 a 10 millimetri di fosfori non utilizzati su tutti i lati aiuta a prevenire il catastrofico guasto ai tubi catodici che accadrà se l’immagine attiva viene proiettata oltre o troppo vicina ai limiti dei fosfori. Sebbene il rastrer sia solitamente più largo dell’attuale (normale?) area dell’immagine e normalmente sia l’energia dell’area dell’immagine che può causare danni, alcuni installatori permetteranno al raster di estendersi oltre i limiti sebbene ancora mantenendo l’area dell’immagine all’interno della porzione sicura dei fosfori.
Quando viene vista sullo schermo, la porzione più a sinistra del raster viene disegnata (mediante eccitazione dei fosfori da parte del raggio elettronico) subito dopo (trad. incerta di FIRST AFTER) che il pennello elettronico ha completato il ritracciamento orizzontale (????). Guardando all’interno delle lenti di proiezione l’orientamento è invertito.Durante la prima parte del movimento orizzontale il raggio elettronico non si è ancora completamente stabilizzato e qualcuno potrebbe vedere alcune ondulazioni nell'immagine se l'estremo limite sinistro del raster viene utilizzato. Alcuni installatori posizioneranno intenzionalmente il raster leggermente più a sinistra in modo che l'immagine attiva venga visualizzata su di una porzione del raster più stabile ed avanzata (rispetto all'estremo limite sinistro del raster/non letterale).
La centratura del raster viene eseguita mediante l'impiego dei magneti di centratura posizioniati sul collo dei tubi catodici , appena dietro i gioghi di deflessione (?). I magneti di centratura sono un paio di anelli con delle piccole alette di regolazione. Ruotando gli anelli l’uno rispetto all’altro ed anche attorno al collo del tubo catodico , si può spostare il raster sulla superficie dei fosfori (rispetto alla superficie dei fosfori). Molti proiettori hanno anche i controlli elettronici della posizione statica per correzioni precise (fini) della centratura del raster. E’ meglio utilizzare il meno possibile (non letterale) la correzione elettronica per ridurre lo sforzo (la deformazione ?) nei sistemi dei circuiti di convergenza. Si può fare questo centrando i controlli elettronici prima di centrare il raster con i magneti di centratura. Su alcuni proiettori (come i NEC della serie XG) , non ci sono magneti di centratura e la centratura del raster viene eseguita puramente con i controlli elettronici per la centratura dello stesso nascosti in un menu di servizio. Anche su macchine di questo tipo è ragionevole centrare i controlli di centratura a livello utente (non letterale) prima di settare i controlli di centratura del raster del menù di servizio (e cioè quelli che dovrebbero essere settati da personale qualificato).
AREA DELL’IMMAGINE:La porzione del raster che è veramente utilizzata per visualizzare l’immagine video.
All’interno del raster viene visualizzata l’immagine video attiva. Spesso il proiettore possiede controlli di posizione o di spostamento dell’immagine (POSITION/IMAGE SHIFT) che permettono movimenti dell’immagine all’interno del raster. Il nome di questo controllo varia da marca a marca. Potete verificare che possedete il corretto controllo rendendo il raster visibile e guardando se l’immagine si sta muovendo rispetto al raster ma il raster non si sta muovendo quando utilizzate tale regolazione (non letterale).
Satisfactory :D :D :D
Terza pagina dell'Holy focus manual
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Se il raster si muove assieme (non letterale) all’immagine , stai regolando la posizione del raster e non la posizione dell’immagine all’interno di quest'ultimo.
Idealmente , l’area dell’immagine è centrata sia verticalmente che orizzontalmente sulla superficie dei fosfori. Potete ottenere questo risultato neutralizzando dapprima i controlli di linearità (linearity controls) e dopodichè centrando il raster relativamente ai limiti dei fosfori (della superficie dei tubi catodici coperta dai fosfori). Dopodichè centrate l’area dell’immagine all’interno dei limiti del raster. Una volta che entrambe (le regolazioni) sono state fatte, visualizzate una schermata bianca (white field pattern) emessa da un disco di calibrazione (AVIA , SOUND AND VISION HOME THEATER TUNE-UP ) e verificate che l’area attiva sia centrata sui fosfori. Discuteremo questo (procedimento) con maggior dettaglio più tardi.
A PROPOSITO: Non utilizzate un modello di test interno per verificare la centratura (perché spesso non sono essi stessi (i test interni) centrati rispetto ai segnali esterni) finchè non avete anche seguito i punti indicati di seguito in questa nota.
MODELLI INTERNI DI TEST (internal test pattern): Sono i test di calibrazione persenti “a bordo” del videoproiettore; hanno spesso il difetto di non essere sincronizzati con il segnale proveniente da una sorgente esterna (es. DVD).
CENTRATURA DEI MODELLI DI TEST INTERNI
I generatori di modelli di test incorporati non coincidono necessariamente con il reale segnale video per ciò che concerne la loro sincronizzazione (non letterale). Essi tendono ad essere fuori centro e non esattamente agganciati per corrispondere al vero segnale. Questo significa che calibrare (far apparire corretto) un modello di test interno non significa necessariamente ottimizzare il videoproiettore per un vero segnale. Comunque, i modelli di test interni sono comodi (non letterale) ed alcune macchine come quelle della NEC vi richiedono addirittura di impostare la loro sincronizzazione rispetto al segnale video (esterno) ed ai controlli di convergenza prima delle altre regolazioni della geometria e della convergenza. Se possedete una macchina che consente la regolazione della sincronizzazione del modello di test interno, è possibile centrare il modello di test interno in modo che coincida con il centro del vero segnale video. Questo (procedimento) è molto più semplice da fare se la convergenza meccanica dei tubi catodici è già stata eseguita. Nella prossima sezione sarà esaminata (non letterale) la centratura meccanica dei tubi catodici perciò “saltate avanti” (alla prossima sezione) ed eseguitela. Dopodichè impostate la centratura del modello di test interno (PHASE) come descritto sotto (di seguito).
FASE (PHASE): Centratura del modello di test interno rispetto al reale segnale video (proveniente da una sorgente esterna al videoproiettore stesso).
Per esempio , il controllo di fase (PHASE) dei proiettori NEC DEVE essere impostato prima delle regolazioni della geometria e della convergenza quando si crea un nouvo blocco di memoria (input memory). Il controllo di fase (PHASE) cambia la sincronizzazione del generatore del modello di test interno ed anche la sincronizzazione del sistema di convergenza legato al segnale video. Dato che avete già centrato la convergenza meccanica dei tubi catodici ed avete centrato l’immagine sullo schermo e sulla superficie dei fosfori, aggiustare la fase (PHASE) per rendere il generatore interno (del modello di test) centrato sullo schermo inoltre centrerà (non letterale) quest’ultimo con il centro dell’immagine video. Regolate la fase (PHASE) per rendere la linea verticale centrale del generatore interno (del modello di test) centrata a destra e a sinistra rispetto allo schermo. Dopodichè regolate la fase (PHASE) per rendere il DEFLECTION BLIP (sapete come tradurlo???) centrato sulla linea verticale centrale (quella in mezzo allo schermo). Il BLIP mostra la centratura del sistema di convergenza. Se può facilitarvi , proiettate il modello di test interno a croci (cross center) al posto del modello a linee ortogonali (CROSSHATCH). Mentre regolate la fase (PHASE) ignorate la forma strana delle linee, concentratevi principalmente sulla posizione del punto di mezzo della linea verticale centrale e sul BLIP.
Dato che non c’è nessun controllo per spostare verticalmente il modello di test interno, l’unico modo per ottenere la coincidenza verticale dell’immagine ed del modello di test interno è il controllo di posizione dell’immagine. Uno volta fatto, potreste aver bisogno di risistemare l’angolo d’inclinazione del videoproiettore (TILT) per rendere la proiezione centrata sullo schermo. Completando tutto (il procedimento esposto) ottenete la possibilità di usare sia il modello di test interno che quello esterno (proveniente cioè da una fonte esterna quale,ad esempio, il segnale video di un lettore DVD) con un buon grado di precisione.
Satisfactory :D :D :D