Visualizzazione Stampabile
-
progressi del digitale
Ciao a tutti,
vorrei chiedervi un' opinione su un dilemma generico del quale non ne sono venuto a capo nonostante mi sia prodigato nella ricerca in discussioni e forum.
Il mio vecchio lettore cd, un vecchio Philips, sta tirando la gambetta e vorrei cambiarlo rimanendo nell’ambito dei lettori cd/dvd (per ora niente musica liquida, ci penseremo + avanti…); il budget è piuttosto scarno, diciamo sui 250 euro, e per quella cifra ho letto impressioni favorevoli nei confronti del multilettore Oppo 980, che sembra abbia ottime qualità audio. Però, per la stessa cifra sul mercato dell’usato si possono prendere lettori cd di marche ben note in campo audio, come i soliti Marantz, Rotel, Cambridge, Arcam, anche se di qualche annetto fa’….è questo il punto: visti i veloci progressi nel campo del digitale, può valerne la pena comprare oggi un cdp di una decina di anni fa’, oppure a questi l’Oppo gliele suona?! Ho visto su ebay degli Arcam Alpha 7,8 venire via a cifre molto ragionevoli, ma secondo voi suonano meglio? Sicuramente una prova di ascolto non farebbe male ma considerate che questa non è agevole visto che i negozianti hifi (sempre meno peraltro) non dispongono di diversi cdp usati.
Grazie a tutti
Un saluto
Paolo
-
Premesso che in un lettore CD, secondo me, la qualità finale dipende principalmente dal DAC e dalla meccanica di lettura e in secondo ordine dalla sezione analogica di uscita e dall'alimentazione, i progressi tecnologici dei chip DAC degli ultimi anni sono enormi ed innegabili. Personalmente non spenderei soldi per lettori CD che hanno convertitori di qualche anno fa o addirittura dieci anni fa come dici tu.
L'Oppo che indichi non l'ho mai sentito, ma sicuramente c'è di meglio.
-
E' un po' quello che supponevo anch'io; ma dopo quanti anni riterresti un cdp vecchio e quindi non + conveniente nell'acquisto? 10?
-
Se dovessi acquistare un lettore CD ora, personalmente, acquisterei un lettore con un DAC di non più di 5 anni fà di progettazione. I DAC attuali sono costituiti da chip più veloci ed efficienti, hanno maggiore capacità di risoluzione (fino a 32 bit), implementano algoritmi dei filtri digitali più evoluti, hanno migliori rapporti di segnale/rumore.
-
Contrariamente a quanto postato sopra, a mio avviso tra i migliori lettori "onnivori" considererei proprio l' Oppo..ne ho recentemente ascoltato uno in una saletta al Gran Galà di Padova e, messo a confronto con macchine di valore anche triplo, non ha assolutamente sfigurato...
-
Che modello era? L'Oppo 980, ripeto, non l'ho mai ascoltato, se invece era il nuovo BDP-83 allora sono d'accordo anche io sulle ottime qualità
-
Allargando un po' il discorso, ma quanto incide la sorgente su un impianto?
Vale la pensa investirci, oppure meglio migliorare casse e ampli?
-
Se hai possibilità di spendere non vedo il problema, altrimenti, seguendo il buon senso, deve essere adeguata, nel senso di equilibrata, al resto dell'impianto.
Oggettivamente parlando però, personalmente, ritengo molto più importanti l'ambiente di ascolto e i diffusori.
-
Anche io ritengo i diffusori il punto focale dell'impianto, ma se dovessimo ridurre a freddi numeri il grado di importanza e quindi di investimento (e comunque non posso spendere un gran che.....), come scomporresti il fatidico 100% nelle tre componenti hifi, ossia ampli, cdp e diffusori?
-
Dedicherei la maggior parte del budget ai diffusori e all'amplificatore, quello che rimane per la sorgente e cavi vari.
-
mi dispiace ma io sono nettamente contro corrente a quello postato sopra.
Ritengo che un buon cdp "puro" di gamma alta di qualche hanno fà suoni meglio di un un player onnivoro anche se attuale.
Ho fatto dei confronti usando un denon dvd2930 dal prezzo di listino di 820€ (quindi un buon multipalyer) che ha anche la modalità "pure cd".
è stato paragonato ad un cdp due telai micromega, e non erano nemmeno confrontabili, ma la stessa cosa è valsa anche nei confronti di un più economico cdp musical fidelity cd2.
Il suono migliorava se collegato ad un dac puramente stereo, molto più datato del denon.
Quindi non ritengo che il miglioramento dipenda dall'anno del dac, ma dalla qualità di esso(€),dalla sua competenza(stereo o cinema), e dal progetto complessivo del cdp.
un cdp arcam alpha 7 è un gran lettore.
il problema dell'usato è che si deve mettere in conto qualche spesuccia in caso di malfunzionamento della meccanica.
P.s.: non ho mai ascoltato oppo.
-
quoto roger: non sono un esperto e potrei essere smentito, ma mi risulta che il lavoro del dac inteso come processo di conversione d>a sia molto semplice (ed "economico") e che già i convertitori inseriti nei primi lettori cd fossero in grado di farlo senza alcun problema.
casomai la parte del leone la fa sicuramente la meccanica di lettura, ma anche la sezione di uscita analogica e di alimentazione. ho provato sul mio impianto un lettore vrds Teac con dac audionote, roba di 10 anni fa, e sono rimasto impressionato..
-
Ognuno ha fatto le proprie esperienze, ma negare l'evoluzione tecnologica dei DAC basandosi su un confronto di due o tre lettori CD mi sembra poco corretto. Mi trovo d'accordo invece sull'importanza della qualità del DAC, anche alcuni chip moderni non sono validi.
Che il processo di conversione digitale/analogico sia semplice ed economico poi, lo trovo ancor meno credibile.
-
Io sono d'accordo con Roger....il DAC da solo non suona e un DAC vecchio implementato in un progetto valido suona molto meglio di un DAC recente montato su un Multistandard.
-
onestamente non ne capisco molto in quel campo specifico ma mi sono fatto un'infarinatura quando ero in procinto di acquistare il dac in firma e, chiedendo ad amici audiofili e cercando qua e la, più o meno tutti convenivano su questa teoria.