DVHT e articolo di GPM sui subwoofer
Trovo sempre più interessanti questi articoli di GPM che svelano alcuni segreti di carattere generale su come ottenere una buona installazione dei diffusori.
Unica cosa mi viene da rimproverare Lucchesi (o chi per lui) per le poche pagine che dà a GPM per questi articoli!:mad: ;) :p
A parte i convenevoli mi è piaciuto molto l'approccio seguito, partendo dalla "realtà" ossia dal colpo di grancassa e dalla sua analisi spettrale.
Volevo però qualche ulteriore chiarimento, se possibile: nell'articolo si parla di 60-80Hz come frequenza di incrocio ottimale, per tutta una serie di ragioni spiegate nell'articolo stesso.
Si spiegano, infatti, i vari motivi per cui non è consigliabile salire in frequenza con la frequenza di incrocio, ma non si spiega perchè non andare più in basso.
Penso sia dovuto al titolo dell'articolo, che parla esplicitamente di interfacciamento fra sub e satelliti, quindi intendendo come satelliti diffusori non particolarmente dotati in gamma bassa.
Ora però i miei diffusori principali arrivano a circa 30Hz linearmente in ambiente (misura con ETF), quindi volevo completarli con un buon sub e pensavo di incrociarli a 40Hz tramite il crox digitale del Rotel RSP-1098 che si occupa anche di tutte le codifiche.
Controindicazioni per questa frequenza di incrocio? Meglio salire a 60Hz anche se i diffusori non hanno problemi sino ai 40Hz?:confused:
Re: subwoofer ed ambiente
Citazione:
Giampy ha scritto:
Calma ragazzi, calma. Non sta scritto da nessuna parte che una risposta in ambiente regolare in gamma bassa sia foriera di un buon equilibrio timbrico a tali frequenze. Non dimenticate che per evitare picchi ed avvallamenti strettissimi il software di misura opera una integrazione abbastanza pesante, così che si condensa in un solo valore la somma di molte rilevazioni. Il rumore rosa per sua natura è abbastanza variabile in gamma bassa, e le riflessioni delle pareti, a seconda della posizione relativa microfono-diffusori ci mettono del proprio falsando la misura. In linea di massima possiamo allora affermare che un perfetto equilibrio in ambiente fino a 20 Hz non ci para da errori vistosi, come ad esempio alla frequenza la cui lunghezza d'onda corrisponde al doppio della distanza dalle pareti più lontane al diffusore. Per ottenere risultati più credibili occorrerebbe sommare molte rilevazioni ottenute spostando il microfono, ancora comunque poco identificative circa lo smorzamento ed il comportamento delle pareti che spesso si comportano come sistemi a massa/cedevolezza, risuonando ferocemente o mangiandosi completamente una frequenza. Ad esempio nella mia (ex) sala da musica con le pareti spesse circa 80 centimetri non ho mai avuto problemi con le basse, ma lo stesso diffusore, corretto e valido in gamma bassa si dimostrava carente appena spostato in una sala d'ascolto dei miei amici, tanto che per ottenere un buon basso ero costretto a sommare almeno tre decibel alle misure che eseguivo da me. Senza contare il fatto che il rumore rosa a terzi di ottava non ci dice niente sulla fase acustica che, come abbiamo visto, è fondamentale.
Giampiero,
con ETF si possono fare più misure, anche in punti diversi, e poi sommarle e mediarle.
Dicci quindi qualcosina in più: partendo dal punto di ascolto che raggio ritieni si debba coprire nell'effettuare queste misure?
Inoltre con ETF la risposta in ambiente può essere visualizzata sino a 1/12 di ottava e in scala lineare, quindi anche qui nessun problema.
Suggerisci quindi di abbandonare la misura a 1/3 di ottava in gamma bassa per passare a....?
Citazione:
C'è ancora da lavorare. Spero di progettare qualcosa di utile in questo range di frequenze per avere idee un pò più chiare.
Giampy
Ma quel sub presentato al TAV?:confused:
Re: Re: subwoofer ed ambiente
Citazione:
Michele Spinolo ha scritto:
Giampiero,
con ETF si possono fare più misure, anche in punti diversi, e poi sommarle e mediarle.
Dicci quindi qualcosina in più: partendo dal punto di ascolto che raggio ritieni si debba coprire nell'effettuare queste misure?
Inoltre con ETF la risposta in ambiente può essere visualizzata sino a 1/12 di ottava e in scala lineare, quindi anche qui nessun problema.
Suggerisci quindi di abbandonare la misura a 1/3 di ottava in gamma bassa per passare a....?
Ma quel sub presentato al TAV?:confused:
Michele, sto dicendo che probabilmente la sola misura a terzi di ottava (o a dodicesimi) non è del tutto esaustiva nei confronti della linearità timbrica proprio per l'integrazione abbastanza lunga e quindi perchè nella misura entra un sacco di roba oltre alla risposta del sub, mentre l'orecchio magari ascolta solo questo. Con ETF potrai fare le misure che vuoi, ma non credo che il punto stia li. Nella mia esperienza, ti ripeto, mai una risposta lineare fino a 20 Hz è stata foriera di un buon bilanciamento timbrico. Tutto qui. Il sub verrà pubblicato, sta tranquillo.
Giampy
Re: Re: Re: subwoofer ed ambiente
Citazione:
Giampy ha scritto:
Michele, sto dicendo che probabilmente la sola misura a terzi di ottava (o a dodicesimi) non è del tutto esaustiva nei confronti della linearità timbrica proprio per l'integrazione abbastanza lunga e quindi perchè nella misura entra un sacco di roba oltre alla risposta del sub, mentre l'orecchio magari ascolta solo questo. Con ETF potrai fare le misure che vuoi, ma non credo che il punto stia li. Nella mia esperienza, ti ripeto, mai una risposta lineare fino a 20 Hz è stata foriera di un buon bilanciamento timbrico. Tutto qui. Il sub verrà pubblicato, sta tranquillo.
Giampy
Quindi Giampiero in pratica cosa ci consigli di fare ?
Di verificare ad orecchio se la misura e' "realistica" ?
Saluti
Marco
Ps. Il Vs. test su AR del Velodyne HGS15 se ricordo bene era lineare fino a 20Hz. e nelle note non mi sembra fosse riscontrato uno sbilanciamento timbrico o forse non ho capito bene e parliamo di due cose diverse ?