RETE ELETTRICA MONOFASE E BIFASE
Buon giorno, prima di partire con la fase elettrica della spina di alimentazione (roba di 50 anni fa almeno) riporto alcuni dettagli tecnici da non trascurare:
Trifase alla fonte
Nelle centrali elettriche l’energia viene generata come nell’alternatore dell’automobile: trifase.
Il motivo è da ricercare nel maggior rendimento elettrico del sistema trifase, poi alla fine per l’utilizzatore a 220 Volt, è come se l’energia fosse bifase (almeno in apparenza).
220 Volt monofase
la rete di distribuzione elettrica attuale è prevalentemente monofase.
Significa che arriva in casa una fase ed un filo chiamato neutro.
- Il filo di fase detto “caldo” trasporta 220 Volt rispetto la terra.
- Il filo neutro invece risulta essere connesso a terra presso la cabina di distribuzione elettrica, ma non è proprio inoffensivo: in casa si possono misurare anche 30 Volt rispetto la terra, a causa della distanza tra la presa di corrente e la cabina di distribuzione.
La rete elettrica monofase è stata sviluppata principalmente per risparmiare sui costi di distribuzione dei gestori (il rame per primo).
220 Volt bifase
Esiste ancora la distribuzione elettrica bifase, di solito in prossimità delle zone industriali storiche, ma è una rarità destinata a sparire col tempo.
In questo caso entrambi i fili che portano la tensione elettrica sono "caldi".
Il vantaggio della distribuzione bifase si nota negli uffici informatizzati, dove si sentono pochi “pizzicorini” toccando le apparecchiature sprovviste di terra, ma anche le rare volte che “saltano” i dispositivi di protezione differenziale (in gergo salvavita).
La fase della spina di alimentazione e connessi problemi
- Togliamo un dubbio: in entrambi i casi (rete monofase e rete bifase) va ricercata la corretta fase della spina di alimentazione.
- Visto che ci siamo togliamo una credenza: le spine di alimentazione polarizzate vanno bene soltanto se l’impianto elettrico domestico risulta perfetto e se il costruttore dell’apparecchiatura dotata di spina polarizzata aveva le idee ben chiare ...
- Visto che siamo in tema: come mai nelle apparecchiature A/V made in Japan più costose manca la connessione di terra?
Bruno
Ringrazio Lauretano per aver aperto la discussione: io non me la sentivo di farlo, per timore di accendere la miccia .;)
Come ottenere 220 Vac da una linea trifase.
Citazione:
Originariamente scritto da andybike
Posso avere un sitema trifase + neutro e ottenere il monofase 230V portando fuori una fase più il neutro. Ma posso ottenere i 230V anche portando fuori due fasi invece che la fase e il neutro.
Al fine della comprensione ritengo importante precisare che vengono generati due differenti sistemi di energia elettrica trifase:
- il più comune ha come d.d.p. tra fase e neutro Vf=220V e tra due fasi Vl=380V
- il meno comune ha come d.d.p. tra fase e neutro Vf=127V e tra due fasi Vl=220V
I moduli delle d.d.p. sopra citate sono legati comunque dalla relazione Vl=√3 Vf.
La distribuzione monofase è ricavata solo dal primo sistema di generazione prelevando la tensione fra una fase ed il neutro, infatti il modulo è Vf=220V.
La distribuzione bifase è ricavata solo dal secondo sistema di generazione prelevando la tensione fra due fasi, infatti il modulo è Vl=220V.
Le questioni esoteriche legate all'inversione della spina le lascio a voi :D.
Saluti, Giuseppe.
le cause del “problema” fase
Alimentazione dalla rete elettrica
Le principali cause della sensibilità al verso dell’inserimento della spina di alimentazione si individuano nel tipo di alimentazione che è a tensione alternata, poi secondariamente il fatto che l’alimentazione è sempre riferita alla terra elettrica (ossia in qualche maniera collegata alla terra elettrica).
Appare scontato affermare che le apparecchiature alimentate a batteria non hanno problemi di fase dell’alimentazione ... visto che non vengono alimentate dalla rete elettrica.
Prelevare dell’energia dalla rete elettrica è una soluzione comoda e pratica, ma ciò comporta alcuni inconvenienti che influiscono sulle prestazioni dell’apparecchiatura.
Punto di inizio: il campo elettromagnetico dei trasformatori di alimentazione non c’entra con il problema della fase elettrica, anche perché vi sono delle apparecchiature prive del trasformatore di alimentazione che risentono della fase.
Un componente imprevisto
Il problema della fase viene generato da un condensatore (Cy) insito nel circuito elettrico complessivo dell’apparecchiatura, il che equivale a dire che il condensatore Cy non appare sullo schema elettrico, ma risulta misurabile, quindi una volta misurato si conferma che esiste realmente.
(le misurazioni si possono eseguire con uno strumento chiamato capacimetro)
Questo condensatore Cy esiste in pratica sia nelle apparecchiature alimentate con trasformatore che in quelle prive del trasformatore di alimentazione.
Si tratta dunque di un qualcosa di indesiderato, volendolo chiamare per nome: Cy è un componente parassita.
Dove è inserito il condensatore Cy?
In pratica questo condensatore è connesso tra la rete elettrica e i circuiti a bassa tensione delle nostre apparecchiature: da qui iniziano i “problemi di fase” della spina di alimentazione.
Bruno ;)
(Per dare spiegazioni tecniche su Cy intendo aprire un argomento specifico sul forum negli “Argomenti generali”, sarà un qualcosa che qui non tratto, per poter mantenere una certa comprensibilità a chi con l’elettronica non ha a che fare e neppure intende addentrarsi)