Indagherò su come esattamente funziona un 3D basato su XpanD ma mi pare ovvio che se fai come dice Ekke il tempo si aumenta. E continuo a non capire cosa intende con "dark time negli occhiali".
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Indagherò su come esattamente funziona un 3D basato su XpanD ma mi pare ovvio che se fai come dice Ekke il tempo si aumenta. E continuo a non capire cosa intende con "dark time negli occhiali".
Ekkehart dice che le lenti non si chiudono alternativamente bensì si chiudono entrambe e creano un "total darkness" negli occhiali per permettere all'immagine a schermo di aggiornarsi.
XpanD, su cui si basano tutti quanti, richiede un "dark time" da parte del proiettore. Gli LCD non cambiano stato istantaneamente e mentre le lenti cambiano il loro stato serve che sullo schermo non vi sia niente, altrimenti vedi le stesse immagini con entrambi gli occhi.
Il sistema che Ekkehart riporta secondo me non può funzionare: lui sostiene che sul Sony il proiettore non ha dark time, bensì le lenti LCD chiudono entrambe, permettendo l'aggiornamento dell'immagine.
Intanto le lenti non chiudono al 100%, e infatti nemmeno XpanD è immune da Ghosting, quindi chiudere entrambe le lenti non ti preclude dall'eliminare il 100% delle immagini.
Però capisco che possa essere fattibile. Ma a che scopo? Per eliminare il dark time del proiettore? Ma allunghi il tempo durante il quale le lenti stanno chiuse!! Anche se il Sony fosse molto più veloce del JVC a fare il cambio, non credo che abbia senso eliminare il dark time, in quanto in ogni caso chiudendo entrambi gli occhi stai raddoppiando il tempo richiesto dagli occhiali.
Ipotizziamo che gli occhiali richiedano 2ms per ogni lente per cambiare completamente stato. Nel primo caso abbiamo
Immagine a schermo -> Occhio dx
Proiettore oscura immagine
Occhiali cambiano stato = 2ms (sono per lente, ma lo fai simultaneamente quindi sono 2ms in totale)
Proiettore proietta immagine occhio sx.
Ti servono 2ms di dark time.
Nel secondo caso hai
Immagine a schermo -> Occhio dx
Lente destra si chiude= 2ms
Proiettore cambia immagine
Lente sinistra si apre = 2ms
Proiettore proietta immagine occhio sx.
E qui partiamo da 4ms, più il tempo necessario al proiettore.
Perché, mi domando, Sony dovrebbe fare ciò? Me lo domando per davvero, non trovo un motivo.
Forse potrebbe essere che nel primo caso aggiorni due volte lo schermo (Immagine-buio/buio-immagine) e nel secondo una sola volta. Se il proiettore è MOLTO lento questo può essere uno svantaggio alla fine e magari si preferisce raddoppiare il tempo degli occhiali piuttosto che quello del proiettore...?
edit: XpanD, almeno al cinema, richiede circa 1ms di dark time. Ergo, posso pensare di raddoppiare il tempo degli occhiali piuttosto che quello del cambio immagine solo se la mia matrice ha un tempo di aggiornamento inferiore a tale tempo. Anche se, secondo me, il ghosting si riduce se fai il cambio stato occhiali quando sullo schermo non c'è NIENTE.
Ok penso di aver capito quello che Hekkehart sostiene.
Mentre il JVC si comporta come al cinema, con un dark time su schermo, il Sony non lo utilizza, facendo il cambio frame mentre gli occhiali chiudono.
L'unica spiegazione che viene data per questo diverso approccio è che pare che i DILA utilizzino già del "dark time" per incrementare il loro tempo di risposta. Sony non la utilizza e quindi fanno diversamente.
Boh, la cosa mi perplime ma comuqnue mi è ora chiaro il suo punto di vista, confuso dal fatto che lui utilizza il termine "dark time" per indicare il momento in cui gli occhiali interrompono la luce.
Mi resta un po' di perplessità sulla scelta del metodo ma evidentemente Sony conosce meglio i suoi polli.
Sul discorso contrasto, dopo attenta lettura (sarà anche il mio inglese ma ekke non si è sprecato nel rendere ben comprensibile la cosa!) credo di capire e di comprendere.
Gli occhiali tagliano luce. Inserendo dei momenti di buio la luce percepita dal cervello è minore.
Abbiamo appurato che il Sony non ha "dark time" da parte del proiettore, tutto viene fatto a livello degli occhiali.
Gli occhiali riducono la luminosità percepita di qualsiasi scena: luminosa o scura che sia: il bianco diminuisce, ma anche il nero.
Nel JVC gran parte della diminuzione della luminosità percepita è data dal dark time del proiettore. Questo influisce sulla luminosità percepita di una scena luminosa ma non influisce su una scena scura in quanto quando il proiettore proietta nero durante il dark time, è il solito nero, non è di livello inferiore: di conseguenza il contrasto percepito è inferiore.
In altre parole mentre nel Sony quando l'occhiale chiude va giù di livello sia nero che bianco, nel JVC oltre a questo effetto c'è l'effetto del dark time del proiettore, che diminuisce la luce percepita, ma non il nero percepito.
Avrei pensato che non fosse un effetto così evidente ma a quanto pare...
A me qualcosa non torna in questi discorsi. Un dark frame lato proiettore si può usare solo con matrici veloci, ma mi pare inutile quando lo fanno già gli occhiali, anche se in modo non perfetto allo stato attuale della tecnologia.
scusate la domanda un pò ingenua... ma come è possibile a questo punto che il vpr sony funzioni sia con gli occhiali di serie che con quelli xpand universali se sono due tecniche diverse?
scusatene un altra,ma il problema qual'e'?non ho seguito la discussione per un paio di giorni,gli xpand non vanno con jvc?
Leggendo qua e la su internet ho notato che i possessori di questi nuovi jvc dicono che il vpr ha bisogno di una decina di minuti di riscaldamento
per rendere al meglio (....si parla addirittura di un miglioramento dell'allineamento delle matrici di mezzo pixel: se allaccensione c'era un disallineamento di 1,2 pixel, dopo 10' si è scesi a 0,8 !).
.....strana sta cosa (molto simile, anche se meno accentuata, a cio' che accadeva alle macchie Epson 2 generazioni fa, dove all'accensione i vpr risultavano fuori fuoco per i primi 15-20').
....stiamo un po' a vedere che succede! :)
Tutti i proiettori del mondo hanno bisogno di riscaldamento, 10' sono pure pochi, meglio 20...Citazione:
Originariamente scritto da bongrandrea79
Si, ma per quanto riguarda la colorimetria, non per l'allineamento (addirittura 1/2 pixel) delle matrici (il mio ex rs25, all'accensione era allineatissimo, spaccava il capello! poi ovvio ,dopo 10-20' i colori erano migliori!). :)
e che differenza ti fa? Se fossero stati 30minuti come dicevano prima, ero con te, inaccettabile. Ma se il tempo di attesa è 10' allora che problema c'è? Il tempo di caricare il player, attendere il caricamento, sedersi e spegnere le luci...
Attesa di che poi? chi lo nota 1/2 pixel di disallineamento? anzi, metterei una firma perché tutti i miei futuri 3lcd avessero sempre solo 1/2 pixel di disallineamento (e zero shading). Cambierei VPR tutti gli anni...
Tutto questo ammesso che ci sia davvero questa 'caratteristica'.
Io ho notato che il mio RS10 verso metà film si comincia a vedere molto meglio, rispetto la prima parte del film. Non so se è un effetto psicologico o c'è una spiegazione.
Kabuby
Io sono convinto che non sia la stessa cosa fare il dark time a schermo o oscurare gli occhiali (non lo chiamiamo dark time perché ci si confonde e basta) perché sono convinto che se fosse la stessa cosa al cinema non ci si preoccuperebbe di regolare maniacalmente il dark time del proiettore. Ma è una mia idea.
Fuoritempo
Entrambe le macchine vanno con occhiali LCD. Che poi gli XpanD siano compatibili o meno quello dipende dalla casa produttrice ma il principio è il medesimo.
Ciao
A
Ma per il cinema a che tecnologia ti riferisci 3 x DLP? Perchè non sono paragonabili le capacità di refresh di questo tipo di matrici rispetto al DILACitazione:
Originariamente scritto da Tony359
Sì mi riferisco ai DLP, eppure il DILA usa lo stesso meccanismo del DLP a quanto pare, è l'SXRD che usa un approccio diverso. Che al cinema, se non erro, si comporta come i DLP, visto che il RealD non ha modo di oscurare entrambe le lenti contemporaneamente e quindi un dark time è per forza necessario.