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D'altra parte, considerando che quando si parte da presupposti errati come nel tuo caso è impossibile cedere anche davanti alla realtà dei fatti, mi spingerò oltre.
Prendiamo un laser "verde" con spettro purissimo centrato a 530nm e con ampiezza di 0,001 nm (mi fermo qui poiché non credo esista uno strumento con risoluzione più elevata di un millesimo di nanometro).
Immaginiamo di proiettare con tale laser uno spot su una superficie lambertiana di riferimento. Misuriamo (anche un Eye-One Pro andrebbe benissimo) e avremo innanzitutto coordinate nella tavola CIE sul bordo e un grafico dello spettro che è una sola linea, centrata appunto a 530nm. Ipotizziamo infine che la luminosità misurata sia di 10 cd/mq.
http://download.avmagazine.it/forum/..._01_17_g4s.png
Ora prendiamo altri 10 identici proiettori laser e li puntiamo tutti sullo stesso spot.
Con il nostro strumento leggeremo lo stesso identico grafico (quindi sempre linea centrata a 530 nm) ma la luminosità sarà naturalmente aumentata.
http://download.avmagazine.it/forum/..._01_17_g5s.png
La saturazione nelle due condizioni sarà identica e cambierà solo la luminosità.
Sei d'accordo?
In sintesi, sarei più propenso a definire la saturazione come "purezza" del colore intesa come minima ampiezza di banda. In pratica un colore con banda così ristretta (o pura) come nell'esempio del laser che ho fatto, avrebbe una saturazione massima oltre la quale non sarebbe possibile andare.
Il limite di saturazione sarebbe quello di un singolo fotone con frequenza a 530 nm ma non credo sarebbe misurabile con la normale strumentazione di laboratorio.
Aumentando il numero di fotoni, tutti sempre alla medesima frequenza, aumenta la luminosità ma alla saturazione, ovvero alla purezza, non succede nulla.
Inserendo nel fascio di luce altri fotoni, con frequenze adiacenti a quella di 530 nm, l'analisi spettrale ci darà una banda via-via crescente e la saturazione di quel colore diminuirà, fino a raggiungere quota ZERO, che poi non sarebbe altro che il bianco.
Visualizzando quest'ultima processione sul grafico CIE 1931, come ha detto Luciano i punti dal bordo andranno verso il centro...
Detto questo, attendo una tua risposta prima di procedere oltre, trasferendo il tutto alla sintesi additiva.
Emidio
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Sono andato un po' a ritroso nei primi post e ho trovato un paio di cose che dovrebbero mettere fine alla discussione sulla saturazione in modo da passare ai complementari. La prima è questa:
Dal post n. 35:
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Quando parliamo di saturazione del colore, parliamo del massimo grado di purezza raggiungibile dal colore stesso, che si raggiunge nel punto più distante dal punto di minima purezza, cioè quello di saturazione 0...
. Pienamente d'accordo.
Nello stesso post, hai pubblicato una immagine per riassumere quella che secondo te è la variazione di saturazione del rosso. Controllando con il contagocce le componenti, ho visto solo ora che l'aumento con la stessa proporzione degli altri primari (rosso e blu) aggiunti al rosso vengono considerati nel tuo stesso esempio proprio a saturazione inferiore.
Ne ho indicati giusto un paio:
http://download.avmagazine.it/forum/...1_17_sat01.png
Quindi, due sono le cose: hai sbagliato a postare immagine oppure non l'hai interpetata bene.
Poiché quell'immagine con quello che dici dall'inizio non vanno molto d'accordo:
Dal post n. 14:
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
La saturazione riguarda solo la singola componente cromatica, non le possibili mescolanze.
Se il rosso rimane a 255 rimarrà alla sua saturazione massima sempre.
E poi ancora:
Dal post n. 7:
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
In RGB la saturazione di un colore va dal 100% del colore stesso al 50% di ognuna delle componenti colore.
Se al 100% di un colore cominci ad aggiungere altre componenti colore, non ottieni una diversa saturazione ma, per via della sintesi additiva, un diverso colore.
Nel tuo esempio il rosa pallido è composto da un colore saturo, il rosso, ed un altro colore, in questo il complementare ciano che è dato dalla somma del verde e del blu in parti uguali.
Quello che ottieni è un Rosso 100% + Ciano 50% = Rosa pallido che appare meno saturo del rosso pieno solo per via dell'aggiunta della luminosità degli altri due colori ma la singola componente cromatica, il rosso, sarà sempre al massimo della sua saturazione.
Ripeto: tu dici che se la componente rossa rimane a 255, sarà sempre alla massima saturazione ma poi il bianco (255R, 255G, 255B) che ha la componente rossa al massimo lo classifichi come saturazione minima.... E classifichi a saturazione inferiore anche le miscele 255R, 70G, 70B e 255R, 134G, 134B.
Una delle due Girmi: o sei d'accordo con noi e con l'esempio che tu stesso hai inserito (sebbene sul nero non siamo d'accordo), oppure mi sembra l'ennesima prova che hai fatto un po' di confunsione.
Se sulla definizione di "saturazione" possiamo quasi concludere essendo praticamente d'accordo, credo che se riuscirai a ragionare sulle differenze tra sintesi additiva e sottrattiva e anche sull'aggiunta del "bianco" al "rosso", l'esorcismo potrà essere davvero completo ;)
... continua
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A proposito di sintesi sottrattiva...
Nel post n. 35 scrivi:
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Supponiamo ora di avere a disposizione la tavolozza ed i colori di un pittore e prendiamo uno dei colori spettrali, il solito rosso ad esempio.
Possiamo usarlo puro oppure combinarlo con del nero per scurirlo o con del bianco per schiarirlo o, infine, con parti uguali di entrambi...
Il "bianco" del pittore riflette quasi tutto lo spettro delle frequenze del visibile. Ecco perché, mischiato al "rosso" (che invece ne riflette solo una parte), gli fa diminuire la saturazione.
Poiché nella "pittura", come sintesi sottrattiva, non bisogna dimenticare la luce che cade sulla tela. Luce che - si presume - sia di colore "bianco" e che abbia quindi uno spettro il più completo possibile.
Sulla tela illuminata dalla luce a spettro completo, il rosso rifletterà solo quella porzione di frequenze che lo caratterizzano. Mischiandolo in proporzioni variabili con il bianco, verranno riflesse anche le altre frequenze, con il risultato che la saturazione sarà diminuita e la luminosità aumentata.
Forse è questo che ti lascia pensare che, visto che il rosso è sempre quello, mettendone sempre il massimo la sua saturazione non cambia. Eppure, se a questo rosso aggiungi il bianco, la sua saturazione scende poiché riflette sempre più frequenze e la sua purezza (intesa nel tuo stesso identico modo) diminuisce.
In poche parole, aggiungendo il "bianco", aumenterà la luminosità e diminuirà la saturazione.
Aggiungendo il nero, diminuirà la luminosità poiché i pigmenti assorbiranno la luce di tutto lo spettro ma il rosso rifletterà comunque quello stesso spettro di frequenze. In maniera minore ma quello e basta. Con l'aggiunta del nero, quel rosso non rifletterà più frequenze con il risultato di compromettere la sua purezza come nel caso dell'aggiunta del bianco.
Per la stampa il discorso è appena differente poiché non è che si usi proprio il "bianco" ma il concetto è simile poiché sarà la densità più o meno elevata del rosso mischiata al foglio bianco che permetterà di riflettere in maniera diversa le varie frequenze dello spettro e controllare quindi saturazione ovvero purezza del colore.
Con la speranza di aver aggiunto altri tasselli utili al ragionamento, rimango in attesa di ulteriori messaggi :)
Emidio
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Citazione:
Originariamente scritto da Luciano Merighi
Ora che ci penso potresti ricordarmi la tua definizione di saturazione?
http://www.avmagazine.it/forum/showp...5&postcount=64
Citazione:
hai interpretato in modo arbitrario l'immagine del vettorscopio, il valore 75% che indichi, è l'intensità del verde, non la sua saturazione...
In modo arbitario?
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Il quarto frame invece mostra la sezione
vettorscopio che è lo strumento che misura saturazione e tinta.
Ti riporto dal manuale di FinalCut Pro:
"You should only evaluate color bars using a calibrated video scope, such as a waveform monitor (which measures video luma—the black and white signal) or a vectorscope (which measures chroma—color saturation and hue). Judging color bars by eye is not particularly helpful, except in the broadest terms: If a red color bar has turned green, you know your equipment needs to be adjusted, but you still need a scope to correct the problem precisely."
Però il Vectorscope di FCP mi sembra meno chiaro dell'altro che ho usato che inoltre
permette l'attivazione di una funzione di puntamento, che non ho messo nelle animazioni, che rileva i valori di saturazione e tinta del punto campionato.
http://img508.imageshack.us/img508/8...orscopesf7.png
Questo campione ha una
Saturazione del 75% e valori UV di 44%+44%.
Inoltre, da fonte non sospetta:
"Come di consueto pubblichiamo alcuni frame del film e la loro analisi con il vettorscopio di Adobe Premiere, che mostrano essenzialmente l'elevata saturazione delle immagini accennata in precedenza."
Alessio Tambone.
http://www.avmagazine.it/articoli/dv...stici-4_5.html
"Buona anche la resa cromatica, che sposa le varie colorazioni scelte da Kaminski."
Alessio Tambone.
http://www.avmagazine.it/articoli/dvd/86/munich_11.html
"L'analisi con il vettorscopio di Adobe Premiere conferma le sensazioni avute durante la visione del film. Abbiamo preso come riferimento due immagini del film. La prima (cap. 2 - L'incarico) dimostra l'utilizzo di sfumature sabbiate con colori abbastanza saturi. La seconda invece (capitolo 5 - La chiesa sepolta) conferma una scena con colori meno saturi, con un bilanciamento cromatico tendente leggermente verso tonalità più "fredde"
Alessio Tambone, Emidio Frattaroli.
http://www.avmagazine.it/articoli/dv...d-e-dvd_3.html
Il Vectorscope è lo strumento usato per valutare la resa cromatica e misurare la saturazione di un segnale video.
Il Waveform Monitor, o Videoscopio, fà quello che dici tu, misura l'intensità, cioè la quantità, dei segnali di luma e croma, non la loro qualità.
Citazione:
Ovviamente meglio guardare anche le definizioni di pienezza e brillanza, oltre al resto...
Appunto. Non puoi estrapolare una frase da un contesto ed adattarla alle tue teorie senza conoscere i principi esposti in quel contesto.
La brillanza riguarda la luminosità riflessa da un colore ed è un concetto che si avvicina molto a quello della luminanza, ma mentre questa è una grandezza fotometricamente misurabile, la brillanza ha a che fare solo con la percezione della luminosità del colore.
La brillanza oltre che per la quantità dell'illuminante, ed al contrario della luminanza, può cambiare per mille motivi: lucidità del supporto, grado di assorbenza della carta, grado di trasparenza dell'inchiostro, ecc…, ad ogni modo riguarda i colori in modo superfice, come li chiama Boscarol, cioè quelli stampati, dipinti, materici, ecc….
Citazione:
Insomma se cali il nostro caro rosso 255,0,0 fino a 128,0,0, abbassi la brillanza…
Quindi non puoi usare la brillanza in questo modo senza evidenziarne i limiti a cui già mi riferivo.
Rileggi bene quelle pagine dalla 14 alla 26.
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da Emidio Frattaroli
Sul fatto che tu abbia glissato su alcune inesattezze (es. sullo spettro di un proiettore che non ha il giallo etc.), tornerò dopo come anche sui colori complementari etc.
I motivi per cui ho glissato sullo spettro sono ben diversi da quelli che supponi o insinui. Ma dato che insisti…
Ho proiettatto una schermata completamente nera tranne che per un piccolo punto bianco di 2x2 pixel per ottenere un raggio di luce il più sottile possibile.
Non disponendo di un prisma di cristallo ho preso una lente molto grande, ovviamente positiva.
Visto il suo spessore, ruotandola ed inclinandola opportunamente posso ottenere la separazione dello spettro del Mitsu.
Esempio.
http://img301.imageshack.us/img301/329/lentehq1.th.png (cliccare per ingrandire)
Vista la curvatura della superficie, l'effetto che si ottiene non è la linea che otterrei con un prisma, ma la scomposizione della luce è comunque apprezzabile.
Non è stato facile trovare la posizione e l'inclinazione migliore ed ho scattato diverse foto.
Questa mi sembra quella più chiara:
http://img167.imageshack.us/img167/9...itsuww2.th.png (cliccare per ingrandire)
e questo è l'istogramma dell'immagine, spero tu sappia leggerlo.
http://img237.imageshack.us/img237/4...ttroim5.th.png (cliccare per ingrandire)
Io mi astengo da qualunque commento. Aspetto i tuoi.
Citazione:
Eppure continui a dire che lo stesso monitor con verde 0R, 255G, 0B e 0R, 128, 0B ha due saturazioni diverse. Per farti capire che ti sbagli ho proceduto nel modo seguente.
Ma cosa hai dimostrato con quelle misure? Che un monitor da 100 cdm2 quando riproduce una schermata all'80% ha lo stesso spettro di quando è a 80 cdm2 ma riproduce una schermata al 100%?
E grazie al ca……libratore, ma non è quello che dico e che ho dimostrato.
Rifai quel test lasciando invariate la luminosità del monitor e ripassando le stesse schemate.
Ovviamente imposta i grafici su Assoluto, non su no Normalizzato ;)
Quando avrai ripostato il test risponderò al resto dei tuoi quesiti.
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
[url]
Appunto. Non puoi estrapolare una frase da un contesto ed adattarla alle tue teorie senza conoscere i principi esposti in quel contesto.
La brillanza riguarda la luminosità riflessa da un colore ed è un concetto che si avvicina molto a quello della luminanza, ma mentre questa è una grandezza fotometricamente misurabile, la brillanza ha a che fare solo con la percezione della luminosità del colore.
La brillanza oltre che per la quantità dell'illuminante, ed al contrario della luminanza, può cambiare per mille motivi: lucidità del supporto, grado di assorbenza della carta, grado di trasparenza dell'inchiostro, ecc…, ad ogni modo riguarda i colori in modo superfice, come li chiama Boscarol, cioè quelli stampati, dipinti, materici, ecc….
Rileggi bene quelle pagine dalla 14 alla 26.
.
scusami ma forse dovresti rileggerle bene anche tu
se tu avessi letto, avresti visto che sono croma e chiarezza che riguardano solo i colori in modo superficie. (pag.18)
Pienezza, brillanza, tinta e saturazione riguardano anche i colori in modo illuminante, come ad esempio l'emissione di un monitor (che infatti è citato negli esempi relativi a brillanza p.18 e pienezza p.20).
e non mi pare di aver certo "adattato alle mie teorie" la definizione di saturazione di Boscarol...
Tu hai definito la saturazione di un colore:
"La saturazione cromatica è un concetto molto preciso: è il massimo grado di purezza di un colore"
Allora perchè un verde, mostrato da un monitor, in totale assenza degli altri due primari, non dovrebbe essere sempre al suo massimo grado di purezza anche a diverse intensità luminose? Vorresti forse dire che la purezza dipende dall'intensità? A questo punto dovresti definire anche "purezza"...
dimenticavo, come giustamente hai scritto, il vettorscopio misura la saturazione di un segnale video cioè l'ampiezza del segnale delle componenti di crominanza rispetto alla luminanza non la saturazione percettiva di un dato colore, della quale ti invito nuovamente a leggere la definizione a p.20...
la parola saturazione va contestualizzata, chimica, colori, segnali o maroni che siano...:D
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Ma cosa hai dimostrato con quelle misure? Che un monitor da 100 cdm2 quando riproduce una schermata all'80% ha lo stesso spettro di quando è a 80 cdm2 ma riproduce una schermata al 100%?
E grazie al ca……libratore, ma non è quello che dico e che ho dimostrato.
Girmi, ho solo tentato di farti capire che la saturazione di un verde 0R, 255G, 0B può essere la stessa di un verde 0R, 205G, 0B ma vedo che è sempre più inutile.
Cerco di seguire un filo logico segnalandoti le tue contraddizioni ma conitnui a mischiare le carte oppure ti limiti a rispondere solo a quello che ti pare.
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Rifai quel test lasciando invariate la luminosità del monitor e ripassando le stesse schemate.
Ovviamente imposta i grafici su Assoluto, non su no Normalizzato ;)
Evidentemente ti sei distratto Girmi poiché i primi due grafici sono proprio su "assoluto". Solo il terzo grafico l'ho messo su relativo. Ma è proprio questo il punto.
Visto che avevi ammesso che display a differente luminosità potevano avere un verde alla stessa saturazione, volevo solo utilizzare questa tua "apertura" per farti capire dove sbagli.
Ci riporovo. Ammesso - e non concesso - che tu non abbia cambiato idea, mi sembra di capire che convieni che due display a diversa luminosità, entrambi alimentati con un segnale 0R, 255G, 0B, possono riprodurre un verde con saturazione massima, nei limiti del triangolo di gamut di riferimento, identico per premessa per i due monitor.
Pensa di mettere a fianco i due display, uno con il verde più luminoso e l'altro meno luminoso ma entrambi saturi al 100%. Io ho simulato i due display a differente luminosità variando il contrasto, modificandone il valore. Non vedo perché non sia un esempio calzante.
Ebbene, con questa simulazione ti ho dimostrato che alimentando il display con un verde 0R, 205G, 0B posso ottenere la stessa saturazione e luminosità di un verde 0R, 255G, 0B.
Per essere ancora più esplicito ho fatto l'esempio del laser. Eppure su questo secondo esempio hai taciuto.
Hai evitato di rispondere anche all'analisi dell'immagine che hai postato sulla saturazione del rosso e che vorrei segnalare di nuovo alla tua attenzione:
http://download.avmagazine.it/forum/...18_01_08s0.png
Cosa devo pensare?
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Quando avrai ripostato il test risponderò al resto dei tuoi quesiti.
Girmi, fai un po' come ti pare. A questo punto a me sembra di aver fatto il possibile e non sono ancora passato ai complementari...
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
I motivi per cui ho glissato sullo spettro sono ben diversi da quelli che supponi o insinui. Ma dato che insisti…
Io non insinuo proprio nulla. Mi sembra di essere stato fin troppo esplicito. Lo spettro di un display o proiettore che funziona per sintesi additiva non si può dire che abbia uno spettro completo come quello che hai pubblicato. Ma soprattutto non ha assolutamente il magenta.
Il magenta girmi NON C'E'.
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
e questo è l'istogramma dell'immagine, spero tu sappia leggerlo.
Istogramma di che cosa? Delle componenti RGB? Misurato con che cosa? Attraverso una fotocamera che ha sensori con CFC RGB e Photoshop????
Ma cheddici???????
A me sembra la conferma che gli elementi di sintesi additiva continuano ad essere un tabu.
Ma voglio essere più preciso.
In questa discussione, dici una serie di castronerie imbarazzanti che iniziano con una premessa interessante:
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
... Prendi il tuo proiettore e mettilo ad 1 mt dallo schermo e proietta un'immagine completamente bianca...
... prendi un prisma e provi a rifare l'esperimento di Newton...
...quello che ottieni è la scomposizione del fascio di quella luce bianca nello spettro cromatico che la compone.
Questo (nei limiti di una rappresenta grafica ovviamente)
http://img529.imageshack.us/img529/1...ttroqz5.th.png
...
Questo qui in basso è lo spettro di un Mitsubishi HC5000:
http://www.htprojectors.com/htprojec...0IRE%20cal.jpg
Mi indicheresti per cortesia dov'è lo spettro del magenta nella lettura fatta dall'Eye-One del Manuti? Magari finisce che dici che lo spettrofotometro del Manuti è rotto... :rolleyes:
Il Magenta Girmi NON c'è.
Il magenta viene ricreato dal nostro sistema occhi-cervello, stimolando i coni sensibili al rosso e al blu.
Infatti nella tavola CIE1931 il "lato" che va dal blu al rosso non si riferisce ad alcuna frequenza.
Anche per questo ti continuo a dire che è uno dei modi più intelligenti di rappresentare graficamente il colore generato da display e proiettori che funzionano per sintesi additiva.
E conlcudo, per l'ennesima volta, segnalando che i tuoi presupposti sono errati.
Ma dico: dopo 9 pagine di discussione (e che discussione!), soprattutto alla luce di quello che hai detto sullo spettro di un proiettore e in particolare sul magenta, inizia ad avvicinarsi il dubbio che, forse forse, sei partito da premesse non corrette e che non hai ben chiara come funziona la sintesi additiva?
In ogni modo, sulla presunta inutilità nel misurare i complementari vorrei tornare dopo aver concluso la querelle sulla saturazione. Quindi mi basterebbe sapere avere da te solo qualche risposta, sia su dov'è il magenta nello spettro di un videoproiettore come il tuo, sia un commento a quello che ho segnalato circa l'esempio del laser e del fascio di fotoni, sia dell'altro esempio postato da te sulla saturazione del rosso.
Più chiaro di così...
Emidio
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volevo solo aggiungere che questa immagine rappresenta semplicemente la fetta relativa alla HUE (tinta) del rosso, dal doppio cono dello spazio HSI e che nella direzione della saturazione, questa aumenta al calare delle componenti G e B, diventando massima in loro assenza, a qualsiasi livello di intensità... A scanso di equivoci e per favore, non mi si dica che la freccia saturazione rappresenta l'asse x di un piano cartesiano! A buon intendere...
Tornando ai segnali video e al vettorscopio...
Il bello dei segnali component, è la possibilità di variare la potenza dei segnali di crominanza e luminanza in modo indipendente.
Quindi un'ipotetica tinta di un'ipotetica immagine, può essere manipolata abbassando ad esempio solo la potenza del segnale di croma.
Lasciando costante la luminanza, potremo rendere quella tinta meno piena, fino a lasciare sullo schermo solo un grigio a intensità luminosità sostanzialmente equivalente alla luminosità originale.
In questo caso, coerentemente con la formula percettiva citata da Boscarol Sat. = pienezza/brillanza, si potrà dire che la saturazione del colore sia calata.
Ma se sullo stesso segnale component, agiamo solo sulla luminanza, otterremo in primo luogo un calo della brillanza e in secondo luogo, a causa della relazione nelle formule YUV>RGB anche un calo uniforme di tutte le componenti RGB risultanti, in sostanza sullo schermo un colore che cala in penezza e brillanza contemporaneamente, che sempre secondo la solita formula percettiva, darà un risultato costante.
In soldoni è giusto dire che se caliamo solo U e V rispetto a Y caliamo la saturazione, il colore va verso il bianco (o il grigio) ma se caliamo solo Y rispetto U e V, S rimane costante.
Quando i recensori parlano di saturazione sono quindi nel giusto, perchè intendono crominanza verso luminanza.
Un'altro interessante esempio si trova a pagina 27 di video demystified vol.4, purtroppo non posso fare cut&paste (consiglio quindi l'acquisto...)
Dove sono riportati i valori HSV calcolati dalla misura di una classica schermata, le cosiddette color bars 75%, i valori HSV risultanti, mostrano ovviamente per ogni barra l'opportuna Hue, Intensity 0,75 ma S sempre uguale a 1 (scala da 0 a 1) cioè il massimo, tranne che per la barra bianca e la barra nera per le quali è a 0.
Perciò le classiche barre al 75% intendono al 75% di intensità ma non di saturazione. Non potrebbe essere altrimenti perchè la loro rappresentazione sullo schermo nell'inevitabile RGB, contiene solo i primari o i complementari specifici di ogni barra.
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ritornando alla fine al motivo del thread, cioè quali pattern creare per fare una misura sensata, anche dimenticandosi della parola saturazione, l'utilità della schermaglia in corso è stata quella di stimolarmi a cercare di documentarmi.
Alla luce di tutto, credo che sia più sensato ai fini dei tipi di misure che si fanno normalmente, creare dei pattern colorati a luminosità costante che vadano a cadere in posizioni equidistanti sui segmenti che uniscono primari e complementari al bianco, sul diagramma di cromaticità, relativamente al gamut adottato.
E' probabilmente più facile e immediata per la valutazione, una serie di punti equidistanti.
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Citazione:
Originariamente scritto da Luciano Merighi
Vorresti forse dire che la purezza dipende dall'intensità?
Direi proprio di sì.
Se tu volessi bere un bicchiere di buon Brunello e ne avessi davanti 3:
• il primo con il 90% di Brunello ed il 10% di Prosecco, che ne varia colore e gusto
• il secondo con il 100% di Brunello
• il terzo con il 90% di Brunello ed il 10% di acqua, che non ne altera il gusto ma lo attenua.
Quale di questi diresti che contiene Brunello puro?
Allo stesso modo giudica questa scala di rossi, dove è il calo di intensità a "diluire" il gusto del colore:
••••
Citazione:
A questo punto dovresti definire anche "purezza"...
Lascio che lo faccia chi ha più autorevolezza di me:
"2a fig., qualità di ciò che mantiene i caratteri originari senza commistione con elementi estranei: p. di un colore"
http://www.demauroparavia.it/89075
Dato che i colori "originali" di una periferica video sono solo tre, •••, secondo te uno di questi colori al 70% può dirsi puro?
Il calo di luminosità o l'ingerenza di altri colori non sono ugualmente elementi estranei al colore stesso?
Citazione:
dimenticavo, come giustamente hai scritto, il vettorscopio misura la saturazione di un segnale video cioè l'ampiezza del segnale delle componenti di crominanza rispetto alla luminanza
Appunto e l'ampiezza delle componenti cromatiche non varia in base alla luminosità del segnale video, come molto chiaramente dimostrato dalle animazioni che ho postato: http://www.avmagazine.it/forum/showp...8&postcount=66
e che ti riassumo in questa animazione che presenta lo spettro pieno, più luminoso del 75%, desaturato al 75% e meno luminoso del 75%
http://img185.imageshack.us/img185/1...5l75anifd0.gif
Nel primo frame vedi nel videoscopio l'intensità del segnale dello spettro (la riga più ampia e variabile) e quello delle altre schermate che hanno un'ampiezza molto minore (che già indicano una minore saturazione sapendo qual'è il riferimento) e sono poste ai diversi livelli di luminosità.
Nel secondo e terzo frame vedi l'ampiezza dei livelli di crominanza con quello più ampio dello spettro pieno e quelli meno ampi e sovrapposti delle altre porzioni. Anche qui, conoscendo il riferimento dello spettro pieno, si può già affermare che le altre porzioni sono meno sature e lo sono in egual misura.
Il quarto frame indica solo la saturazione del segnale ed indica la linea più esterna corrispondente allo spettro pieno, quindi al 100% di saturazione, e le tre linee sovrapposte (che appaiono come una linea più spessa) al 25% di saturazione.
Questo dimostra che in quelle porzioni c'è sempre un 75% di qualcosa (più luma, meno chroma e meno luma rispettivamente) che toglie purezza a quei colori.
Citazione:
non la saturazione percettiva di un dato colore, della quale ti invito nuovamente a leggere la definizione a p.20...
Mi spieghi come fai a misura la percezione, che è una "sensazione"?
Citazione:
la parola saturazione va contestualizzata, chimica, colori, segnali o maroni che siano...:D
Appunto, io ne ho parlato in relazione al segnale video ed alle perferiche di visualizzazione fin dall'inizio.
Poi c'è chi ha cominciato a filosofeggiare su concetti astratti e poco attinenti.
Se vogliamo rientrare nei binari a me va benissimo.
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da Emidio Frattaroli
Io non insinuo proprio nulla. Mi sembra di essere stato fin troppo esplicito. Lo spettro di un display o proiettore che funziona per sintesi additiva non si può dire che abbia uno spettro completo come quello che hai pubblicato. Ma soprattutto non ha assolutamente il magenta.
Il magenta girmi NON C'E'.
Prima non c'era il giallo, adesso non c'è il magenta :rolleyes:
[Edit]
Mi sono reso conto della differente interpretazione che abbiamo dato alla parola spettro.
Tu parli dell'emissione elettromagnetica, io parlo di quella cromatica.
Lo spettro elettromagnetico del mio Mitsu è completo, dal rosso al violetto come si vede nella foto sopra e come dimostrano gli istogrammi. Comprende il ciano ed il giallo e non solo i primari.
Il magenta invece appare, quando giro, la lente come complementare del verde.
http://img101.imageshack.us/img101/55/magentasn5.png http://img101.imageshack.us/img101/8726/magenta2tp3.png
Quindi anche il magenta c'è, come c'è il ciano e tutti quegli altri colori che ritroviamo nelle immagine proiettate e non può essere altrimenti dato che rientrano nello spettro cromatico di questo o quel vp.
Prima di proseguire aspetto i risultati dei tuoi post sui complementari e intanto mi rileggo tutto.
Ciao e buona guarigione.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Quale di questi diresti che contiene Brunello puro?
guarda che se diluisci il brunello, questo diventa più rosa, non piu nero...
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Quindi il magenta c'è eccome, come c'è il ciano e tutti quegli altri colori che ritroviamo nelle immagine proiettate e non può essere altrimenti.
Avevo glissato su questo proprio per non mettere in evidenza un'altro tuo clamoroso svarione.
Talmente grosso che avevo pensato che non fosse il caso di sottolineare il fatto che non sai che la luce bianca contiene sempre tutto lo spettro cromatico.
Anche quando viene composta dai tre colori primari puri.
Una volta che il fascio luminoso viene ricomposto, contiene tutti i primari e tutte le loro variazioni e modulazioni.
ma per favore! Se permetti questa è la vera minchièe extraordinaire...
leggi e stavolta fallo per favore, le pagine 4 "Spettro luminoso" e 10 "Sensibilità dei coni"
http://www.boscarol.com/pages/fondamenti/1_colore.pdf
la luce bianca contiene solo colori spettrali (il magenta non è spettrale) e i tre tipi di coni dell'occhio perdono l'informazione legata alla frequenza o lunghezza d'onda ma reagiscono solo alla quantità di fotoni assobiti, ciascuno nel proprio range di frequenze.
Restituiscono in pratica solo informazioni quantitative relative al verde al rosso e al blu.
Il magenta è creato dal cervello, non corrisponde ad una radiazione a una data frequenza! E' la risposta del cervello all'azione combinata degli stimoli rossi e blu!
E' proprio grazie a questa struttura dell'occhio che è possibile stimolare opportunamente la percezione dei colori spettrali e anche di quelli non spettrali, usando solo tre lampade...
Un proiettore non proietta luce magenta, che non esiste, proietta contemporaneamente due luci rosse e blu, le quali nel loro insieme vengono interpretate dall'occhio/cervello come colore magenta!
Citazione:
Dato che i colori "originali" di una periferica video sono solo tre, •••, secondo te uno di questi colori al 70% può dirsi puro?
se gli altri due mancano, si!
comunque vada... prosit!!!
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Citazione:
Originariamente scritto da Luciano Merighi
Il magenta è creato dal cervello, non corrisponde ad una radiazione a una data frequenza! E' la risposta del cervello all'azione combinata degli stimoli rossi e blu!
Quindi la mia Pentax K10D è un macchina psicografica?
O quello fotografato non è spettrale ma è il solo fantasma di Magentina, cugina povera di Azzurina, il fantasma di Montebello.
Citazione:
Un proiettore non proietta luce magenta, che non esiste, proietta contemporaneamente due luci rosse e blu,…
E per il giallo come fa?
E per il ciano?
Citazione:
comunque vada... prosit!!!
Quello sempre :cincin:
Ciao.
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Citazione:
Originariamente inviato da Luciano Merighi
comunque vada... prosit!!!
Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Quello sempre :cincin:
Ecco, benissimo, l'importante e' che non sia a rischio la prossima crescentinata ;)
Credo che questo sia uno dei thread piu interessanti dell'intero forum, anche se i toni sono concitati sono certo che trovereTe una soluzione, poi magari chiamiamo anche Emidio che non sa neppure cosa sono le nostre specialita' :D
:cincin: