Metti che alla fine riusciamo a determinare che la gran parte di ciò che chiamiamo suggestione nell'ambito di cui si discute,null'altro è stato che un semplice fraintendimento.
Ciao,Sebastiano.:(
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Metti che alla fine riusciamo a determinare che la gran parte di ciò che chiamiamo suggestione nell'ambito di cui si discute,null'altro è stato che un semplice fraintendimento.
Ciao,Sebastiano.:(
Ciao.Citazione:
Originariamente scritto da iano
Mi si passi la battuta "punto di vista audiofilo o tecnico", ma ,in questo 3d se ne sono fatte tante, anche molto piu' pungenti che credo la mia possa passare.
Direi che , come ho gia detto in altro post, qui siamo nel campo della ricerca "ipotetico-deduttiva"
"in cui niente e' dimostrato, ma tutto viene assunto" e, per dimostrato intendo nel senso analitico-matematico.
In questa ricerca, mi ci metto pure io; come ho gia detto, non posso sentire queste differenze, a causa del mio imperfetto udito, ma il numero di persone che le sente e' talmente elevato da farmici riflettere (e questa e' "deduzione").
Di quando in quando, metto misure e spezzoni di analisi tecnica, per riuscire a capire se questa ricerca viene fatta tenendone conto o a prescindere o, addirittura confutando (tutti i casi sono legittimi).
Quindi direi che:
La mia e la tua definizione di cavo sono entrambe esatte e, da un punto di vista pratico, c'e' da da prediligere la tua.
Le differenze significative, come detto piu' sopra credo possano esserci, ancorche' non confermate appieno dall'analisi tecnica.
Come puoi dedurre, le nostre posizioni non sono poi cosi' distanti.
(Non so, pero', se ho ben capito cosa intendi per varie 'categorie' di cavi).
Saluti e complimenti in quanto, dai tuoi interventi, traspare una autentica passione.
Nella mia deformazione mentale non l'avevo percepita come una battutta,ma come due punti di vista che possono collaborare e che spesso sono commiste nello stesso individuo.:) Il mio invito è sempre stato quello di non alienare alcun contributo,di provenienza esterna ed interna a noi stessi.Citazione:
Originariamente scritto da Bart's box
Per quanto riguarda la mia passione si tratta di semplice curiosità per le cose di questo mondo,che inevitabilmemte ha intersecato il mio hobby,l'ascolto della musica riprodotta.Digiuno di questioni tecniche poi m'è parso che i cavi fossero cosa semplice e accessibile in cui potersi cimentare col solo ausilio delle orecchie.Poca spesa e un laboratorio già naturalmente attrezzato.
Il mio interesse per un test sui cavi esclude i soli cavi con scatolotti.
Una categoria molto ampia comunque e ,proprio a causa della sua genericità,ben definibile,per esclusione.Praticamente quasi tutti.Quando si fà un test su questi cavi quantomeno si è ben detto cosa si sta testando.
Non esiste uno standard sui cavi.Se esistesse questo stesso ci permetterebbe di discriminare cosa rientra nella categoria dei cavi standard e cosa no.Magari semplicemente perchè ci sarebbe stampato un bel marchio ISO qualcosa.
Ecco quindi un altro esempio di categoria che non esiste,ma sarebbe meglio se esistesse.Ci farebbe sentire un pò meno ISOlati.
Per quanto sò ,che molte cose influiscono sulla percezione,una distanza dichiarata così netta sull'ascolto dei cavi,mi è sempre parsa di natura artificiosa,magari fatta anche in buona fede,semplicemente perchè si dà per scontato che si stia parlando della stessa cosa,ma non sempre è così.
Le categorie individuabili sono teoricamente infinite.
Si può ad esempio individuare la categoria di cavi che al 29 luglio 2009 costano di listino ufficiale fra i trecento e 1000 euro.Qualcuno potrebbe trovare interessante fare prove comparate all'interno di questa categoria,perchè no.Ma quello che conta è che chiunque si sempre in grado di discriminare quale cavo rientra nella categoria e quale ne è fuori.Una prova su questi cavi parte col piede giusto,perchè si è ben detto cosa si sta provando.
Si può individuare la categoria dei cavi bifilari,coassiali,che prevedano come conduttore il solo rame.Tutto qui.;)
Ciao,Sebastiano.
Chiedo scusa per la pedanteria, ma tale ragionamento lo definirei più appropriatamente di tipo induttivo e non logico-deduttivo. Approfitto dell'intervento per aggiungere anche che in questa discussione sembrerebbe che una agguerrita pattuglia di convinti logico-deduttivi tenda a soppravvalutare tale metodo, che in campo scientifico risulta pienamente produttivo solo se opportunamente affiancato dall'approccio empirico e induttivo. Trovo sempre paradossale che qualcuno mi venga a dire che io NON posso sentire una differenza di qualità sonora (che sia dei cavi, o tra SACD e RBCD, o altro...) solo in base ad un teorema che riguarda in ogni caso un modello semplificato (perché tali sono i modelli fisico-matematici) della realtà fisica e percettiva .Citazione:
Originariamente scritto da Bart's box
Ciao,
SC
Sul mio uso scorretto dei termini, ti do ragione.Citazione:
Originariamente scritto da sc_ita
Circa la percezione di differenze sui cavi, si e' sempre parlato di differenze di 'scena' di 'spazialita' e altro riguardante l'immagine stereo, tutte caratteristiche che presuppongono una buona percezione bilaterale delle frequenze medio-acute, notoriamente piu' direttive; questo, unito al fatto che, a detta dei piu', sono differenze non rilevanti, fa si che chi abbia, da un solo orecchio fortunatamente, una caduta che diventa significativa gia a 4khz, si trovi in gran difficolta'.
A volte, in particolare nell' ascolto del pianoforte, ho l'impressione che lo strumento sia troppo grande, troppo situato in basso e che si sposti lateralmente (non coerentemente con lo strumento reale) col crescere delle frequenze.
Altro e' la differenza fra audiocd e sacd o incisione buona o cattiva per la diversa caratteristica delle differenze.
Ciao.
Le differenze di scena provocate dai cambi dei cavi sono le più eclatanti.Davvero non riesco definirle non rilevanti,nonostante anche le mie orecchie non sono più quelle di una volta.
Comunque alla fine quello che vogliamo sapere è quanto siano veramente importanti i cavi perchè non desideriamo trascurare nulla al fine di godere di un buon suono.
Se potessimo fare la prossima prova con una superlativa sorgente SACD,le differenze dovrebbero risultare più marcate.
Anche il mio lettore Pioneer legge i SACD,ma data la classe dell'apperecchio le prove con i cavi rimangono a livello di suggestione.In genere i SACD si sentono peggio dei CD,ma con certi cavi mi è parso che...certo avessi un Naim,un Denon,un Linn di alto livello....
Ma il futuro è nell'info hi-fi.Anche se la mia pigrizia non mi ha ancora consentito di afforntare la questione.
Ciao,Sebastiano.
anche a me capita questo effetto di sensazione di rotazione dell'immagine sonora, però non ho mai provato ad interpretarlo in termini di cavi, ma ho sempre ritenuto che fosse un problema di casse in se che ha due elementi, tweeter e mid-range, che riproducono il suono in modo diverso per costruzione. Se avessi dovuto puntare il dito avrei detto: crossover non di qualità sufficiente.Citazione:
Originariamente scritto da Bart's box
Mi piacerebbe capire se:
- sia un problema intrinseco in certe registrazioni
- sia un problema di casse
- sia un problema di impianto in generale
- sia un problema di come l'impianto si inserisce nell'ambiente
certo che se un cavo mi rendesse l'imamgine sonora più stabile: uno dovrebbe essere facile capirlo anche in blind test (e qui forse il punto è che brano si ascolta), due potrei essere disposto a pagare per tale cavo, se a prezzo ragionevole.
Veramente io davo la colpa al mio udito, deficitario dall' orecchio destro, ma se il fenomeno e' percepito anche da altri, allora non so piu' che dire.
Anche se tutti avessimo un udito perfetto,capita a tutti di ascoltare l'impianto dopo essere usciti dalla doccia con un orecchio tappato,senza rilevare con tutto ciò una transumanza di strumenti per la stanza,o doppi tuffi carpiati di pianoforti.Citazione:
Originariamente scritto da Bart's box
Io direi che è un problema non del singolo componente,ma di iterfacciamenti,cavi compresi.
Non hai un negoziante che ti presta un Kimber,un Cardas?
Attento però,potrebbe essere una strada senza ritorno.:D
Ciao,Sebastiano.
Buona domenica a tutti.
Questa mattina mi sono recato a messa, ma il sermone era talmente noioso che mi sono messo, mio malgrado, a pensare all' argomento in
discussione ed ,in particolare ad una possibile causa tecnica da associare alle presunte differenze.
Dunque:
Non puo' essere causa delle componenti primarie, intese come concentrate; prove e misure di ogni genere ne dimostrano la piccolezza
Non puo' essere causa delle costanti distribuite, i cui valori, a lunghezze e frequenze simili, sono inezie.
Non puo' essere causa di geometrie che alterino la sussequenzialita' millimetrica della linea, a questo proposito ho eseguito recentemente
una prova come di seguito:
http://www.webalice.it/franco.mello/...o/Foto005x.JPG
Come si puo' vedere nel display di sinistra, e' rappresentato il comportamento di uno spezzone di linea bifilare collegato in modo da
formare uno 'stub', ossia un assorbimento ottenuto alla frequenza ove le componenti reattive assumono segno concorde.In sintesi, il cavo
e' maggiormente di qualita' quanto piu' netto e' questo assorbimento e quanto meno viene toccata la linea rimanente. poi ho separato i
conduttori e dato loro una diversa disposizione praticando, qua e la, degli attorcigliamenti alternati a tratti di percorsi paralleli.
Il risultato, sul display di destra lasciano pochi dubbi.Lo stretcing e' stato volutamente forte per ottenere un risultato visibile.
Puo' rimanere solo, come a detta di molti, che l'interfacciamento, dovuto a imperfezioni, sia delle uscite, sia degli ingressi , sia compensato da altrettante imperfezioni del cavo, con effetto complementare. Se cosi fosse, tuttavia, non so se sia tecnicamente corretto lavorare in questa senso e non direttamente dove si trovino le "defajances".
Che dire? Qualcuno pensera' che era piu' proficuo continuare a seguire il sermone. :)
Caro Bart's,ho trovato molto interessante il tuo sermone.Potresti ripeterlo con altre parole così forse lo capisco meglio.
E già che ci sono,siccome nella mia esperienza l'effetto di prossimità è molto importante per i cavi,non potrebbe essere questo il parametro che sfugge alle misure?
Ciao,Sebastiano.
Ciao Sebastiano; dammi il tempo di pensare a come tradurre i termini "ostrogoti" e ti rispondo.Citazione:
Originariamente scritto da iano
Se per "effetto prossimita'" intendi l'influenza mutua, ad es fra cavi paralleli, allorche' sono percorsi da correnti concordi od opposte, questo rientra nel contesto di "perdite" cosi' come l' effetto pelle e la variazione della resistenza al variare della temperatura; di tutte queste variabili, occorre stabilirne il peso, ma non sfuggono a prove strumentali, correttamente condotte.
Ciao.
Intendo la mutua influenza fra cavi paralleli percorsi da corrente in genere Bart's.
Ho poi motivo di ritenere che l'effetto più dannoso si percepisca nei cavi di tipo Litz,dove i conduttori sono percorsi tutti esattamente dalla stessa corrente.Se si considera poi che questa tipologia di cavi sarebbe deputata a eliminare l'effetto pelle,che sembra più una moda ,che una vera necessità....nel campo audio almeno.
Ciao,Sebastiano.
A me succede di valutare un modello di auto di un dato colore come il migliore desiners,e lo stesso modello di un altro colore come il peggiore.In questo caso,pur essendo ben cosciente della contradizione,per quanto mi sforzi,non riesco a sfuggire alla suggestione.Al punto che,avendo pena fiducia nel mio senso estetico,sono portato a concludere che non si tratti di suggestione,ma che si tratti di una forzatura,ai fini del giudizio estetico,separare colore e forma.Una forzatura per altri versi molto utile e di cui il nostro sistema percettivo si serve con profitto.
Non è possibile nel campo del desiner giudicare la forma distinta dal colore.
In campo audio forse si,con le prove in cieco,laddove è possibile separare la forma(suono) dal colore (suggestione visiva ed altro).
Ben vengano le prove in cieco quindi,con le quali possiamo pesare l'influenza della suggestione.
Ora forse nella letteratura in lingua inglese,che per me è arabo,esiste la descrizione di queste prove condotte in modo scientifico.Le uniche prove che conosco al momento sono quelle effettuate dagli audiofili,me compreso.
Io che ad esempio ho la memoria cortissima sfrutto questa mia qualità nella prova dei cavi,non ricordandomi mai quale sto switchando.
In questo caso le differenze fra i cavi si assottigliano(non agisce la suggestione)ma rimangono.Ma la cosa più interessante è che ho maggiore difficoltà a decidere il migliore fra quelli provati.
Per effettuare questa scelta ho bisogno di ascoltare ogni cavo per parecchie ore,e alla fine decido in funzione della fatica di ascolto.
Chiudo dicendo che non ricordo modello di auto,per quanto amato che con il tempo,non mi sia venuto a noia.
E infine mi chiedo come faccia un pianista a pigiare indefesso per ore ogni giorno sugli stessi tasti,se non riuscisse ad aggiungere suggestioni diverse ,tratte da ben altre corde.
Ciao,Sebastiano.
Per tacer dei colli di bottiglia,o meglio delle disinergie che annullano le differenze.
Ciao,Sebastiano.