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Citazione:
ango ha scritto:
secondo me ha ragione Andrea.
la prova è semplice, mettiti delle cuffie...
l'ambienza muore all'istante :( (almeno con le mie è così)
Ilario.
Esatto !! ;) mi hai preceduto...
Tanto più è lineare la cuffia, tanto più senti quello che in teoria volevano trasmetterci tramite supporto ;) .... il resto è interazione tra diffusori è ambiente d'ascolto.
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Mi sono letto con fatica tutti i post ultimi.
Secondo delle conclusioni più o meno condivise da tutti si dice che solo in pochissimi casi di registrazioni dal vivo con ripresa bi-microfonica, si hanno informazioni di ambienza, per il resto è tutto inventato dall'ambiente.
Io invece la penso così: franncamente me ne frego del tutto di quello che è inciso davvero, davvero, davvero nel CD o SACD di turno.
Personalmente quando sento la musica cerco di ricreare quella stessa emozione che provo quando vado a vedere un concerto (ed ultimamente cerco di vederne il più possibile) e la stessa credibilità degli strumenti.
Ad esempio ho notato quanto, in quasi tutte le registrazioni, la batteria sia sempre registrata in modo più eufonico di quanto non avvenga in realtà, dove spesso è sovrabbondante rispetto agli altri strumenti (acustici, ovvio). La batteria dal vivo spesso è molto più caciarona....
Ma tornando in topic, se la disposizione dei diffusori, in sinergia con l'ambiente e con qualsiasi accorgimento possibile, inventano un qualcosa che però ha il merito di riprodurre delle sensazioni analoghe ad un concerto dal vivo, ben venga.
Se Alta fedeltà deve essere massima fedeltà di riproduzione del supporto, non so che farmene. Preferisco intendere Alta fedeltà come tentativo massimamente credibile di riprodurre sensazioni simili alle irragiungibili sensazioni che si provano durante un evento live....
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Mirko ha scritto:
Io gli farei comunque due spallette a 5,40 larghe 0,80 ed una architravatura a 2,10, magari ad arco schiacciato stile portico. I posteriori li sentiresti comunque. Tre metri non sono un po' troppi tra le casse? Non noti l'effetto buco in mezzo alle casse?
Sono la distanza esatta in relazione alla posizione di ascolto.
Che sarebbe l'effetto buco ?
Gli strumenti al centro si sentono alla perfezione, cosi' come quelli ai lati.
Saluti
Marco
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Puka ha scritto:
Ma allora smettiamo di rivolgerci al multicanale nella visione dei film, tanto la scena sonora è virtuale e non esiste in realtà.
La scena sonora di un film "ricreata" in studio, pur se artificiale (non credo facciano atterrare una vera astronave alle spalle) è pensata appositamente per dare l'effetto di full immersion (che poi ci riesca più o meno bene è un altro discorso) e tutto il lavoro relativo alla parte sonora è teso a questo scopo.
Nella registrazione di un supporto musicale, qual che sia, credo che le esigenze di cui sopra non passino neanche lontanamente per la testa dei tecnici/produttore, se non nel caso di registrazione multicanale e con lo scopo di mantenere intatta l'ambienza originale, non per creare effetti particolari.
Ciao
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maurocip ha scritto:
Se Alta fedeltà deve essere massima fedeltà di riproduzione del supporto, non so che farmene. Preferisco intendere Alta fedeltà come tentativo massimamente credibile di riprodurre sensazioni simili alle irragiungibili sensazioni che si provano durante un evento live....
Fatti le Klipsch RF7. Dammi rettaaaaa;)
Ciao,
Luigi
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Citazione:
Microfast ha scritto:
Sono la distanza esatta in relazione alla posizione di ascolto.
Che sarebbe l'effetto buco ?
Gli strumenti al centro si sentono alla perfezione, cosi' come quelli ai lati.
Saluti
Marco
Ogni cassa ha un suo effetto radiante, esistono quelle più direzionali e quelle meno. Senza cambiare il punto d'ascolto prova ad allargare le casse ascoltando una voce, quando sentirai il cosidetto buco, quello è il limite massimo. Oppure stringile e vedi se ti rafforza il fuoco della voce. Tre metri sono tanti per dei monitor.
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Citazione:
Locutus2k ha scritto:
Fatti le Klipsch RF7. Dammi rettaaaaa;)
prima di consigliarmi qualcosa che conosco, vieni a sentire il mio impianto...:D :D
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Citazione:
Mirko ha scritto:
Ogni cassa ha un suo effetto radiante, esistono quelle più direzionali e quelle meno. Senza cambiare il punto d'ascolto prova ad allargare le casse ascoltando una voce, quando sentirai il cosidetto buco, quello è il limite massimo. Oppure stringile e vedi se ti rafforza il fuoco della voce. Tre metri sono tanti per dei monitor.
Mirko, le Micro Utopia Be, non penso si possano definire monitor, nel senso tradizionale del termine.
Io comunque ho risolto il problema orientandole asimmetricamente verso il punto di ascolto, esattamente come poi mi ha pure consigliato GPM e se lo dice lui c'e' da fidarsi, come in effetti e' successo.
Non posso ne allargarle ne stringerle piu' di qualche cm. ( cosa che ho gia' fatto ed ottimizzato mentre cambiavo l'orientamento ), altrimenti mi cambierebbe il punto di ascolto ottimale che e' praticamente obbligato per altri motivi ( posizione dei surround, per evitare la porta del locale ), evitare una zona di profonda cancellazione in bassa frequenza ed il punto di visione ottimale del proiettore.
Ti ripeto buche non ce ne sono assolutamente, solo la focalizzazione spinta e' critica da raggiungere, penso che 70cm. dai lati sono un po pochini, ma non mi lamento dei risultati ottenuti.
Saluti
Marco
Ps. Guarda che io non iniziato il thread perche' non sono soddisfatto, ma per discutere i metodi utilizzati per raggiungere l'optimum della scena, come pure i vari tipi di riproduzione ottenibili dai vari diffusori, gusti etc etc
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Citazione:
Microfast ha scritto:
Guarda che io non iniziato il thread perche' non sono soddisfatto, ma per discutere i metodi utilizzati per raggiungere l'optimum della scena, come pure i vari tipi di riproduzione ottenibili dai vari diffusori, gusti etc etc
Consigli:
Dietro le casse non ci deve essere niente, al limite lo schermo. Se hai l'impianto, i mobiletti bassi e non chiusi. E' buona norma mettere dei tube Trap almeno negli angoli con lo schermo riflessivo rivolto verso l'ascolto. Io ho tolto la colonna centrale perchè il suono era troppo a fuoco troppo costruito. Se vi manca il fuoco e la separazione dei canali è consigliabile averlo, magari anche basso sotto lo schermo o per appoggiarci il centrale. Bisogna bilanciare in modo giusto l'assorbenza della stanza, se poco rimbomba, se troppo si ha un suono ovattato, quindi addio scena.
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Citazione:
ango ha scritto:
secondo me ha ragione Andrea.
la prova è semplice, mettiti delle cuffie...
l'ambienza muore all'istante :( (almeno con le mie è così)
Ilario.
NOoo, un calcio ben assestato nelle parti basse mi faceva meno male :D
Partiamo dal presupposto che l'ascolto in cuffia lo odio :D , proprio perchè sento il suono con la testa in mezzo e ne ho sentite di valide, ma valide e non riesco proprio a farmele piacere :cool:
Porto ad esempio: quando provo a confronto il mio Marantz sa-17 con il mio Philips 963, riesco a "sentire" almeno un paio di metri in più come profondità e 1 per lato, percepisco anche l'altezza della scena in maniera evidente, oltre a far sparire acusticamente i diffusori.
Forse ho capito male io la questione o stiamo parlando della stessa cosa :confused:
Ciao
Antonio
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Citazione:
nordata ha scritto:
La scena sonora di un film "ricreata" in studio, pur se artificiale (non credo facciano atterrare una vera astronave alle spalle) è pensata appositamente per dare l'effetto di full immersion (che poi ci riesca più o meno bene è un altro discorso) e tutto il lavoro relativo alla parte sonora è teso a questo scopo.
Nella registrazione di un supporto musicale, qual che sia, credo che le esigenze di cui sopra non passino neanche lontanamente per la testa dei tecnici/produttore, se non nel caso di registrazione multicanale e con lo scopo di mantenere intatta l'ambienza originale, non per creare effetti particolari.
Ciao
Ma se è da quando è stata inventata la stereofonia che ci sono fior fiore di tecnici/fonici che cercano di darci delle buone incisioni :rolleyes:
Ciao
Antonio
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Citazione:
Puka ha scritto:
Ma se è da quando è stata inventata la stereofonia che ci sono fior fiore di tecnici/fonici che cercano di darci delle buone incisioni :rolleyes:
Ciao
Antonio
Antonio,
non mettimo insieme fichi e mandarini, dai.
I fonici cercano di curare, nella stragrnande maggioranza dei casi, dinamica, equilibrio dei vari strumentisti, intelleggibilità, ma quasi mai l'ambienza è un aspetto tenuto nel benchè minimo conto.
Ho una parte di batteria, ad esempio, datami da Cabala (per inciso: non so chi l'abbia registrata, ma non lui), stupenda per naturalezza ma improponibile per dimensione dello strumento; sicuramente uno splendido lavoro (mi immagino la cura nel posizionamento dei microfoni, con tutti i trucchi che avevo visto applicare anni fa da un caro amico, come l'aggiungere scotch e cotone alle pelli),ma mixata in modo assurdo: neanche il batterista dei Muppets riuscirebbe a pestare contemporaneamente su un tom ed un charleston lontani tre metri...
L'elenco è lungo, e lo potremmo fare in tanti.
CHe poi esistano uno sparuto numero di registrazioni curate anche nell'ottica di riproporre una certa ambienza in stereo, può essere, ma la qualità cui di solito si punta, da parte di chi registra, è un'altra cosa.
Andrea
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Citazione:
andrea aghemo ha scritto:
CHe poi esistano uno sparuto numero di registrazioni curate anche nell'ottica di riproporre una certa ambienza in stereo, può essere, ma la qualità cui di solito si punta, da parte di chi registra, è un'altra cosa.
Andrea
Che ci siano dei cani come fonici è risaputo, ma affermare che non si possono eseguire ottime registazione per quanto riguarda il soundstage è un'altra ;) .
Vi sono etichette che tengono in dovuta cura questo aspetto, se poi le confrontiamo con il ragattotto di turno che aleggia nelle Hit :rolleyes:
Antonio
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Antonio,
siccome da te ci sono stato e ricordo alcune cose, ti spiace darmi due dati?
Ossia, vorrei sapere a quanti album ammonta la tua collezione di dischi (cd o vinile, è indifferente) e di quanti di essi hai certezza che i fonici abbiamo particolarmente curato la registrazione per la resa dell'ambienza se riprodotti con impianto stereofonico (da note di copertina che citano la cosa, o quant'altro).
Ciao
Andrea
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Almeno un migliaio di CD e almeno 250 LP, ma non sono così malato da mettermi a contarli :)
Ti posso sicuramente dire che di questi molti di "Jazz" hanno una buona ricostruzione scenica, altrettanti di classica, dei dischi sampler è ovvio e poco o niente della musica cosidetta "commerciale" che oramai non ascolto quasi più.
p.s. certo che se con il mio impianto dovessi ascoltarci solo gli U2, sarei stato un pazzo scatenato a spendere tanti soldi per quanto siano scandalose le loro registrazioni.
Ciao
Antonio