Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
c'era un forte ronzio che era ovviamente un problema di messa a terra. Dopo alcune ricerche ho scoperto che era curabile collegando un cavo dalla terra del preamplificatore al punto di messa a terra di una presa. È una soluzione abbastanza ben documentata sul web
Ma và? C'era bisogno di "andare sul web" per documentarsi sul fatto che se si mette a terra un apparecchio si riduce/elimina l'eventuale ronzio?
Lo spindle è il perno su cui si infila il disco e che supporta il piatto.
Però di per sè non ha nulla di particolare rispetto al piatto stesso (se è metallico), solitamente non ha nulla a che fare con il motore, che si trova di lato ed aziona il piatto tramite una cinghia o puleggia, se invece il giradischi fosse a trazione diretta allora il piatto e relativo perno sarebbero parte integrante del motore stesso, ma allora in questo caso il campo magnetico sarebbe tutto attorno al piatto.
Andrebbe accertato se il rumore è di natura meccanica, ovvero vibrazione/risonanza a bassissima frequenza, oppure di natura elettromagnetica generato dal motore stesso o dal cablaggio del giradischi/mancanza di schermature; in questo secondo caso potrebbe anche essere la testina particolarmente sensibile ai campi esterni.
Rimango sempre più della mia idea: va bene sfruttare la moda del vinile, ma almeno imparare a fare i giradischi con un minimo di decenza non sarebbe male.
Il difetto in un pezzo singolo può capitare, ma sul forum leggo periodicamente di problemi di rumore con questo produttore.
Nel mio intervento precedente ho citato i giradischi Russco (vere bestie), che utilizzavano un motore da 1/2 cavallo alimentato direttamente a 220 V, con potenza tale da fare la partenza istantanea senza bisogno di alcun sistema particolare e, come si vede dalla foto, di dimensioni ragguardevoli e cablaggi, filtri, condensatori vari, come da questa foto:
http://www.stefanopasini.it/images/Sparta-under.jpg
Eppure nessun rumore di fondo, nè elettrico nè meccanico (notare il telaio in pressofusione).
Questo è l'oggetto:
http://home.earthlink.net/~russcoinfo/Fin1.jpg
notare la mancanza di sospensioni ed il braccio in legno, senza tanti fronzoli attorno.
-
Scusate mancava il link che ora ho aggiunto, cioè https://forums.stevehoffman.tv/threa...roblem.689571/
Credo che eventuali verifiche (avendo in casa il "problema") siano necessarie a verificare se l'ipotesi dell' alimentatore come causa è corretta prima di investirci denaro.
-
Un normalissimo alimentatore stabilizzato da 15 Vcc, 1-2 W è più che sufficiente, non switching.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
evh5150
Ciao Matteo, si avevo visto quel kit. Ma non so se possa funzionare. Ho già provato a fermare il motore libero con viti e feltrini da isolamento, ma il risultato nn cambia, si tratta proprio di un vero effetto risonanza quello che arriva alla puntina. Quel motorino di per se non fa rumore (ed infatti col braccio a riposo non passa nulla) ma ruotand..........[CUT]
ma quando sposti il braccio verso il disco puoi avvertire "a tatto" una microvibrazione nel braccio anche senza abbassare la levetta dell'alzabraccio ? Perché se fosse così sembra proprio che stai descrivendo un problema comune a molti giradischi Pro-Ject di vecchia generazione (Debut III, RPM 5, ecc). Per esperienze pregresse posso assicurarti che il kit se non risolve il problema sicuramente lo diminuisce del 90 %. Se il giradischi ha diversi anni sulle spalle verifica anche lo stato dell'elastomero su cui è sospeso il motore
-
No, nessuna microvibrazione sul braccio. Arriva dal piatto, attraverso la puleggia.
-
Però quel giradischi è del tipo con trazione tramite cinghia, pertanto è molto difficile che le vibrazioni vengano trasmesse al piatto tramite questa.
-
Eccomi signori.Anche io vittima del ronzio a motore spento mi sono fatto fare un lineare pulito.
Il ronzio è sparito a motore spento, ma ora lo sento azionando il piatto, al contrario di prima.
Se utilizzo il metodo della messa a terra del negativo alimentatore su giradischi, spariscono tutti i ronzii.
Ma perchè?
-
La segnalazione di ronzio che scompare con messa a terra (ma anche attaccandolo a grandi masse metalliche come uno scaffale) sembra ricorrente. Tecnicamente il problema nasce dal fatto che il segnale delle testine è straordinariamente piccolo, deve essere amplificato moltissimo (diciamo mille volte se non di più) e viene amplificato ancora di più sulle frequenze basse che non su quelle alte (vedi curva di equalizzazione RIAA).
Sulla provenienza si possono ipotizzare diverse cause, come la presenza di disturbi a radiofrequenza o capacità spurie negli impianti di alimentazione nei vari apparecchi.
Forse il passaggio al digitale ci ha semplicemente disabituato a quella che per oltre un secolo è stata la bestia nera dei tecnici di impianti audio.
-
Scusate se riesumo questo thread, ma ho un prolema simile.
Credo di essere di fronte ad un problema di ground loop, ma non ne sono sicuro.
In pratica ho recuperato un vecchio giradischi Technics, ed un amplificatore A/V JVC.
L'amplificatore non ha l'ingresso phono, quindi ho comprato un pre-phono (che è alimentato) per amplificare il segnale del giradischi.
Ora... la cosa strana è che quando il pre-phono è collegato all'alimentazione, dalle casse si sente un forte ronzio (insieme alla musica).
Se stacco l'alimentazione dello scatolotto il ronzio smette e l'audio è perfetto per alcuni secondi, finché reggono i condensatori.
Il ground loop si dovrebbe verificare quando i dispositivi hanno la spina con il polo centrale collegato a terra.
Ecco... nel mio caso né l'amplificatore, né il pre-phono, né il giradischi, hanno il polo centrale.
Ho provato ad ruotare le spine su sé stesse, ho collegato la massa del giradischi con quella del pre-phono e poi l'ho collegata anche con lo chassis dell'amplificatore; ho provato a collegare il pre-phono ad una presa di corrente lontana, ho provato ad usare un altro ingresso analogico sull'amplificatore per il pre-phono.
Ad un certo punto ho pure pensato che fosse un guasto dell'ampli, così ho collegato il lettore CD in analogico, ma in questo caso niente ronzio.
Ho esaurito i tentativi... qualcuno ha un'idea di cosa posso controllare?
Grazie
-
Il ronzio varia variando il volume o è costante?
Visto che l'imputato numero 1 è l' alimentatore del pre phono dovresti dire che modello è. Se non è di un marchio "importante" potrebbe essere semplicemente difettoso o inefficiente lo stdio di alimentazione (anche se meno probabile vale per tutti i marchi).
Dovresti confermare che il cavo di massa del giradischi (di norma serrato con una vite all' apparecchio a cui è collegato il giradischi) è collegato al pre-phono.
-
Se aumento il volume, il ronzio aumenta di volume, ma non cambia la frequenza.
Il pre-phono è il Pro-Ject Phono Box.
E (l'ho scritto prima) il cavo di massa del giradischi (quello con il simboletto che somiglia ad un rastrello) l'ho collegato al morsetto a vite del pre-phono.
La cosa strana è che ho un altro pre-phono (una cinesata) che ha lo stesso comportamento: quando è collegato alla corrente dalle casse sento ronzio, e quando lo scollego il ronzio sparisce per alcuni secondi finché c'è corrente nei condensatori.
Mi sembra strano che 2 pre-phono hanno lo stesso problema con l'alimentatore.
[EDIT]
Ho appena provato a collegare la massa del giradischi, insieme alla massa del pre-phono, al polo di terra di una presa elettrica.
Il ronzio diminuisce abbastanza, ma è ancora molto presente.
Collegando allo stesso polo di terra anche lo chassis dell'amplificatore, non cambia niente.
-
Concordo con te su quanto deduci dal test con il secondo pre, ma l' assoluzione del pre non è una buona notizia.
Il secondo test mi ispira la seguente ipotesi: è possibile che ci sia un disturbo (per difetto di schermatura nel giradischi o altro) che scompare con il collegamento a terra, e che il ronzio (meno forte) che si sente con il collegamento a terra sia (quello sì) un ground loop.
In altra discussione emerse che il ronzio spariva utilizzando una sorta di messa a terra artificiale, collegando la massa al telaio metallico (massiccio) di una libreria. Una indicazione in questo senso potrebbe venire semplicemente toccando con le dita il contatto di massa (eliminata la messa a terra provvisoria) per sentire se varia l'intensità del disturbo.
Il fatto che la frequenza nei vari test non cambi non è invece molto significativo, in genere hum e ronzii sono caratteriizzati dalla frequenza di rete (50Hz) o multipli (100).
-
Ho appena fatto un'altra prova: ho recuperato un vecchissimo amplificatore, risalente all'epoca del giradischi.
L'amplificatore è Technics anche lui, ed ha l'ingresso phono. Anche lui ha la spina a 2 puntali, senza terra.
Ho collegato la massa del giradischi al morsetto apposito sull'amplificatore Technics.
L'OUT del giradischi va all'IN phono del Technics.
L'OUT "tape rec" del Technics va ad un IN analogico dell'ampli JVC.
Ho lasciato le casse collegate al JVC.
Il ronzio adesso è praticamente nullo. Si sente se sollevo la puntina dal disco, e il volume è alto.
-
In pratica hai usato il Techincs come pre, giusto?
Mi sorge un dubbio, che i due pre abbiano un alimentatore switching (ci sono indizi in questo senso?) e che questo sia, per motivi che ignoro, incompatibile con il JVC. (Guardando rapidamente con google mi sembra di aver visto un alimentatore lineare per project phono box ma non ho approfondito).
Invece, a voler trovare un aggancio con la ipotesi del mio post precedente potrei immaginare che la somma della massa (intesa in senso newtoniano) dei due ampli funga come la libreria metallica citata nel post precedente.
(non è ovviamente questione di peso ma di capacità (intesa come grandezza elettrica) se non erro il collegamento a terra funge come una capacità virtualmente infinita)
-
Esatto.... ho usato l'ampli Technics come pre.
Ho appena controllat, ed entrambi i pre (il Pro-Ject ed il cinese) hanno un alimentatore switching... c'è scritto sopra.
Devo vedere se trovo un altro alimentatore per provare.
Altrimenti non saprei che pesci pigliare.