Articolo interessante... Che conferma che in Italia sono venduti 3 milioni di BD (almeno nel 2014)... Un decimo di quelli venduti in Germania, Francia, Inghilterra.
Visualizzazione Stampabile
Articolo interessante... Che conferma che in Italia sono venduti 3 milioni di BD (almeno nel 2014)... Un decimo di quelli venduti in Germania, Francia, Inghilterra.
Cosa da tener presente quando ci si chiede perchè il nostro mercato non è preso molto in considerazione.
Vero che bisognerebbe aggiungere anche quelli venduti nella Svizzera Italiana, ma non credo spostino molto le cifre (dò per scontato che nelle cifre italiane siano comprese anche le vendite di San Marino) :D.
Sia lodato Frozen che ha dato una bella botta all'home video.
Nonostante sia uscito ad aprile 2013 le richieste sono ancora tante, non avete idea di certe scene che ho visto in negozio con genitori disperati con i DVD terminati a correre al reparto TV a comprare lettori BRD per poter comprare il film da far vedere alla prole.
Quante cattiverie verso questi poveri appassionati... :D
No ragazzi, siete fuori strada, lasciate stare le misure di laboratorio che sono quelle che hanno portato a decretare il taglio delle frequenze non udibili nella musica digitale, senza tenere conto del fatto che la musica si “sente” non solo con le orecchie. E’ caratteristica la prova secondo cui se portate una persona cieca in un ambiente chiuso che lui non conosce e provate a parlargli, vi saprà dire esattamente le misure dell’ambiente in cui vi trovate, in quanto percepisce le vibrazioni dei riverberi della voce sulle pareti.
Ed è anche la stessa ragione per cui l’istituto Fraunhofer (brevetto MP3) sono decenni che studia per riprodurre la tridimensionalità del suono riproducibile in cuffia, senza averci cavato un ragno da un buco!
La percezione del suono è un insieme di fattori che probabilmente è soggettivo e ciascuno di noi usa ricettori diversi, ma è certo che non passa SOLO dalle orecchie.
Voi, generazione di cultori della musica in cuffia, non vi potete permettere di perculare chi “ascolta” musica da decenni, che ha costruito casa propria con una particolare attenzione all’acustica della zona di ascolto e che giudica un audio in base a come suona e non in base a ciò che gli altri dicono.
La musica digitale è si capace di riprodurre una gamma di frequenze più estesa rispetto ad una riproduzione analogica, ma la misura è fatta con uno strumento digitale, ed è qui il grande abbaglio!
Poi anch’io ascolto diverse riproduzioni di BD Audio e SACD che sono eccellenti, ma vi garantisco che alcuni vinili (pur avendo minore estensione della gamma di frequenze) godono di quella presenza e naturalezza del suono che anche alle migliori incisioni digitali mancano, vale a dire che la musica analogica si avvicina molto di più alla sensazione che si prova ascoltando la musica dal vivo di quanto non facciano mediamente le stesse incisioni digitali.
Poi se voi preferite fare acquisti in base alle prove di laboratorio e su quello che c’è scritto sull’etichetta …. AUGURI!
A tutti quanti voi cultori della superiorità indiscussa del digitale ad ogni costo, consiglio la visione del BD “Sound city” di David Grohl, tanto così per capire le origini della più bella musica di sempre, nata con l’analogico e scemata in qualità con l’avvento del digitale.
PS: nota per Nordata, compressione ed analogico sono un ossimoro.
Parole sante! ;)
Inoltre, non ascolto più il vinile, per comodità e per la tanta pigrizia che ti prende quando si incomincia ad avere un età e pochissimo tempo libero e siccome la passione c'è l'hai nell'anima, opti per il più "veloce" CD e si guarda con nostalgia la collezione di 33 giri che hai in bella vista nel salotto buono. Concordo in toto con ciò che dici ricordando le "epiche battaglie" che di tanto in tanto sostengo con le nuove generazioni sulla validità della musica digitale in confronto con la vecchia analogica dove tra le tante cose, insisto sul fatto che una buona masterizzazione dei CD agli albori del formato sia musicalmente migliore ad una rimasterizzata dello stesso disco... Ovvio che è un paradosso e su i BD le versioni rimasterizzate a dovere ti permettono di usufruire di un opera quanto più fedele alla sua versione originale, ma con la musica ogni volta che ho messo mano ad ammodernamenti al mio impianto vintage ad ascoltare versioni più moderne mi è semprato sempre di perdere un po di "calore".... Chiedo scusa per l'OT.
Si ma quei dati, che tra l'altro avevo già postato qualche pagina prima, dimostrano che il trend delle vendite (in volumi) era in salita di un +14% nel 2014, anche questo vuol dire qualcosa. Qui però i distributori, invece di aumentare l'offerta per aiutare la diffusione di un supporto, che con tutte le difficoltà del caso stava comunque crescendo, ne limitano i contenuti quasi per boicottarlo.
In effetti quella crescita è anche figlia del riposizionamento del prezzo medio, verso il basso, e quindi con la possibilità di lucrare sulle scrause edizioni che ci vengo rifilate ridotta al minimo. Ma del resto la millesima riedizione dei Goonies, per esempio, quanto potresti mai fartela pagare, se non due spicci e infilata nell'immancabile 30€ x 5 di un qualsiasi store on line.
Tutto condivisibile tranne due punti: primo la musica digitale e' da tempo che prevede le frequenze non udibili (il CD e' ormai un dinosauro, la musica digitale al giorno d'oggi e' liquida e HD per un audiofilo), secondo il vinile e' davvero valido ma e' un prodotto deperibile, che riduce nel tempo e con gli ascolti la resa proprio sulle alte frequenze.
Infatti il modo migliore per sentire un vinile, pare assurdo ma e' cosi', e' poterlo "digitalizzare" ad alta definizione al primo ascolto e poi tenerlo come reliquia ;)
Il discorso della voce con la persona non vedente non ha senso, dato che la voce umana non e' certo in grado di essere prova della capacita' di sentire oltre certe frequenze ne' che il cieco non sente con le orecchie, vero che non si sente solo con quelle (e' cosa nota da tempo) ma il discorso e' complesso e sicuramente non soggettivo e non e' assolutamente vero che ognuno di noi usa recettori diversi, usiamo tutti gli stessi ma in modo diverso, del resto un culturista muove muscoli che non sappiamo di avere ma li abbiamo, non ne ha di differenti...
Il discorso digitale con l'audio e' paragonabile al video, l'evoluzione prosegue e come la pellicola sara' superata dal digitale cosi' accadra' al vinile, e' solo questione di tempo e di evoluzione, come restera' sempre l'appasionato che preferira' l'analogico al digitale. E rispettare le misure di laboratorio, che sono quelle che vi salvano la vita quando siete malati e che rispettano tutti tranne in campo audio ;)
Questo discorso pero' non vale solo per l'Italia ma per tutto il mondo, riedizioni su riedizioni di film famosi, il problema semmai e' legato all'arretratezza tecnologica del nostro paese, che si pone ai primi posti solo quando il prodotto e' di moda o tendenza, quindi avere un televisore enorme in 4k fa "figo" come l'Iphone 6S, anche da spento, non importa come lo usi, basta possederlo, se poi ci metti un divx non solo sei figo ma anche furbo perche' non lo hai pagato e lo ottieni prima degli altri quindi in Italia sei al top...:rolleyes:
Ma per rimanere in tema, al netto dei pregi del vinile come supporto "ritornato", non credete che il BD ad oggi rimanga il miglior supporto fisico?
Se da una parte abbiamo il pregio del vinile per avere più "calore" , questo non viene offuscato dagli altri problemi?
Già se ne parlava confrontandolo col CD, ma col BD mi pare improbabile reggere il confronto. Convivere come dicevo certamente, questo almeno e' quello che penso.
Quotone....Citazione:
Originariamente scritto da Dakhan
Verissimo, ma il problema rimane comunque nel mix fatto a monte, che dall'avvento dei mixer digitali è spesso scaduto notevolmente in qualità. Oggi esistono programmi open source con cui puoi fare un mix con un computer portatile neanche fra i migliori, ma la qualità che ne deriva non è lontanamente paragonabile a quando i mixer erano analogici.
Io non sono contrario in sè all'adozione del digitale (ho alcuni BD con traccie pcm 96/24 che mi mandano in visibilio), sono contrario all'uso al ribasso che se ne è fatto, tanto più che oggi ci rendiamo conto che si stava meglio quando si stava peggio (vinile meglio della media digitale).
Il caso del cieco è un esempio citato i diversi trattati sulla percezione dei suoni, ed è valido in quanto evidenzia che una persona cieca usa in maniera diversa da una vedente i recettori del suono (e qui devo convenire con te che i recettori sono gli stessi ma usati in modo diverso).
Tu compreresti un set di diffusori basandoti sulle prove di laboratorio?:D
Davvero?
O non sai cosa vuol dire ossimoro, ma non credo, o non sai cosa si intenda per compressione in campo analogico o, molto più probabilmente, pensi che esista solo nel digitale in quanto nel perfetto mondo dell'analogico non possono esistere tali nefandezze.
I compressori esistono in campo audio quasi dall'inizio dell'era elettronica, assieme ai limitatori, e se ne è fatto uso in grandissima misura proprio nell'incisione dei vinili.
Qualche decennio fa la DBX aveva anche messo in commercio una serie di espansori a una, due e tre vie per cercare di recuperare un (bel) po' di dinamica andata persa nell'incisione dei cari vinili.
Oltre alla dinamica limitata dal rumore di fondo e dal livello massimo registrabile sul nastro multitraccia, anche nelle migliori machine da studio, con successiva perdita ancora di qualcosa nel passaggio al master, nel vinile c'è l'ulteriore problema della larghezza del solco, se mantenuta inalterata ridurrebbe la massima durata (in minuti) registrabile di parecchio, cosa che non è accettabile commercialmente, pertanto anche adottando sistemi vari per attenuare il problema, quali, ad esempio, la pre lettura del segnale da incidere in modo da variare dinamicamente la distanza tra i solchi, bisogna comprimere il segnale.
Ma tutto questo chi si affida solo allo strumento migliore che esista, ovvero l'orecchio, prestando fede alla più grande bufala che sia mia stata scritta, (sull'argomento ho già riportato diverse volte il come ed il perchè sia sta creata appositamente questa leggenda metropolitana) non se ne accorge, così come delle distorsioni intrinseche nel sistema di incisione/lettura, il suono che esce "piace", non importa se si discosta da quello reale, poi un po' di sano marketing fa il resto.