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Originariamente scritto da chiaro_scuro
Perchè hai dovuto quotare solo: "e b&w se ti piace un suono più dolce"?
Ho quotato solo quello per via della mia esperienza con b&w. Appena ho visto la parola dolce, non c'ho visto più! ;)
Citazione:
Tra l'altro b&w con la serie cm non si può proprio definire glaciale, oltre al fatto che ci sarebbe anche da dire su quelli che hanno il suono "dolce" ma falso. Hai presente quei diffusori che fanno suonare il violino setoso? Bene, quelli non sono diffusori dolci ma diffusori falsi e, per i miei gusti, neanche da prendere in considerazione.
Ovviamente siamo audiofili, è dato per assunto che nessuna elettronica o diffusore siano glaciali/dolci/neutri/e-così-via di per se.
Citazione:
In ogni caso il discorso era tra focal e b&w e la mia frase era riferita a questo confronto. Il problema è che i pregiudizi annebbiano la vista e non fanno capire neanche una frase così semplice :(
Beh, la mia frase non è un pregiudizio. E' una osservazione basata sulla mia esperienza ormai ventennale con la cosidetta fedeltà del suono. E' un forum, no? Io do la mia versione tutto qui.
Citazione:
Quale sarebbe?
Per il mio modesto parere l'unico suono accettabile è un suono che normalmente si definisce neutro o inglese secondo altri. Quello in cui le elettroniche e i diffusori ti restituiscono la musica così come è: immondizia se registrata male, sublime se ben eseguita e riportata. Senza nessun suono dolce da valvole, freddo da transistor o tutto quello che si sente dire in giro. Come puoi vedere in firma la mia scelta è andata proprio su una catena che dopo mesi di ascolti mi dava proprio le caratteristiche che cercavo e mi pare per le quali il marchio rega è noto.
Per concludere, volevo solo dire la mia su una filosofia di diffusore che non fa proprio quello che io chiamo musicale: cioè caratterizza troppo la musica in un suo senso.
ciao, ciao
:mano:
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Originariamente scritto da uainot
su internet si legge di tutto ed il contrario di tutto. per quello che concerne il suono dolce è bellissimo, anche a me piace, ma a lungo andare va a finire che suona tutto come una canzone natalizia e stufa. prima delle b&w ho ascoltato delle casse sorprendentemente dolci, mi sono piaciute tantissimo, ma quando ho ascoltazo le b&w non ho avuto dubbi su cosa per me era meglio. per questo dicevo che non utilizzerei l'aggettivo irritante, anche i diffusori all'opposto dei miei li definisco squisiti. la differenza la fanno i lunghi ascolti o i generi di ascolto. io ascolto quasi di tutto e non voglio che suoni tutto dolce, il diffusore per me quindi deve essere, per quanto possibile (cioè impossibile :-), neutro. questo fa di me un non audiofilo per antonomasia :-)
Non potresti trovarmi più d'accordo.
Come dicevo più su al nostro amico, per me il punto di arrivo è il suono cosidetto neutro, non v'è dubbio.
L'aggettivo irritante proviene dalla mia esperienza, forse per una accoppiata poco riuscita, ma è semplicemente una mia impressione; non sono libero di usare gli aggettivi che meglio credo? ;)
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Citazione:
per me il punto di arrivo è il suono cosidetto neutro
E' il mio stesso punto di arrivo.
Infatti, forse è quello che ti è sfuggito, ho definito quelle b&w più dolci delle focal e non dolci "in assoluto".
Ciao.