Suvvia non è il caso di inquietarsi. Chiudo qui la "parentesi psicologica", che come ho premesso è sempre un terreno minato.
A proposito ho già scritto che gli Expressive sotto stress diventano aggressivi :D ?
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Suvvia non è il caso di inquietarsi. Chiudo qui la "parentesi psicologica", che come ho premesso è sempre un terreno minato.
A proposito ho già scritto che gli Expressive sotto stress diventano aggressivi :D ?
Antani: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo ;)
Ciao.
Edito per non aggiungere altri post:
*****, sei sicuro che tu non lo stia giudicando?
Dai, su, siamo su un forum di audiovideo, non prendiamoci troppo sul serio!
Fate la pace da bravi bimbi che tra un po' arriva la signora maestra :)
Antani adesso ho capito il perchè hai avuto dei problemi anche in altri forum. La chiudo qui così rafforzi ancora di più la tua "teoria".
Non costa neanche tanto.Si parte da 3.500 euro + annessi e connessi.Neanche il costo di un cavo.Citazione:
Originariamente scritto da stazzatleta
Ci sarebbe da divertirsi.
@ *****
Pensavo che con l'ultimo intervento di Antani la querelle potesse considerarsi chiusa, trovo abbastanza fuori posto il tuo ultimo intervento (n.1113) anche perchè considero le tue affermazioni abbastanza fuori luogo, non mi sembra che quanto scritto da Antani sino ad ora sia così offensivo da giustificare una simile risposta, ha rivolto le sue considerazioni anche ad altri iscritti e nessuno l'ha presa a male.
Gradirei comunque che la questione finisse qui, da entrambe le parti.
Grazie
Ciao
Per quel che mi riguarda non è mai nemmeno cominciata. Non era certo mia intenzione offendere nessuno.
Al di là del fatto che una protesi acustica è sicuramente meno visibile di un paio di occhiali.... non esiste ancora un'apparato che possa sostituire uno dei sensi appartenenti alla razza umana, men che meno l'orecchio che ricordo essere l'organo più complesso del corpo umano.Citazione:
Originariamente scritto da *****
Le protesi oggi in commmercio difettano sotto molti punti di "ascolto"... e, nel caso qualcuno difetti nell'udito è, per oggi, una grave lacuna impossibile da colmare a differenza della vista.
Tornando in tema: se i cavi di ***** sono riconoscibili anche a distanza di ore, sarebbe interessante effettuare una qualche misurazione, che ne dite?
Ciao.
Benegi
La mia era chiaramente una mezza provocazione. Come tu hai scritto una protesi acustica non puo sopperire ad innumerevoli sensazioni e controlli sul corpo che ti da l'apparato uditivo che è tutt'altro che perfetto, però stabilità senso di grandezza dell'ambiente in cui sei, equilibrio ecc,ecc. Anche se andiamo a misurare con uno strumento di misura noi potremo misurare solo la risposta in frequenza come misurazione attendibile che è l'unica che non cambia in modo tangibile al variare del cavo. Uno strumento di misura con un microfono non saranno MAI come un orecchio umano ed è proprio per questo che certe cose non sono assolutamente misurabili e con questo ho risposto anche a chiaro_scuro. La percezzione degli strumenti la loro locazione il senso di profondità della scena sonora non sono cose rilevabili da uno strumeno, se ne hai uno proviamo ad usarlo... L'ascolto va fatto con la musica non con una risposta in frequenza misurata da uno strumento che gia di per se è impreciso è per questo che sono convinto che i benefici di un equalizzatore risolva in parte i problemi della risposta in frequenza introducendo però innumerevoli altri problemi molto più rilevanti che vanno a discapito del buon ascolto. Spero di essermi spiegato in un modo comprensibile, spiegare certe cose è molto complesso soprattutto a chi non le ha mai sentite.
Un saluto
Almeno fino ad un certo punto è possibile misurarlo ma questo non toglie che certe "sfumature" possono non essere misurabili.Citazione:
La percezzione degli strumenti la loro locazione il senso di profondità della scena sonora non sono cose rilevabili da uno strumeno, se ne hai uno proviamo ad usarlo...
Comunque per me è sempre interessante fare una qualche misura (anche solo della risposta in frequenza) su un cavo così facilmente riconoscibile.
Ciao.
Credo che ormai lo abbiano capito tutti: le misure non mostrerebbero nulla di significativo.
Comunque io sono assolutamente pronto a riconoscere "l'orecchio" come strumento affidabile di misura, purché questo avvenga in condizioni controllate, in modo da evitare un fenomeno comunissimo non solo nell'audio, ma in qualunque aspetto della scienza, il bias.
E continuo a stupirmi che un fenomeno così comune e conosciuto, per molte persone appaia inimmaginabile, e anche qui non parlo solo dell'audio, potrei citare decine di casi veramente assurdi in cui illustri scienziati sono caduti nel tranello.
chiaro_scuro
Ti posso confermare che non ci sarà nessuna differenza nella risposta in frequenza. La misurazione della risposta di una classica traccia audio è a regime continuo e quindi non cambierebbe assolutamente nulla. Nella musica di regime continuo non c'è nulla ma sono tutti segnali impulsivi quindi cambia tutto. Nel test di risposta in frequenza ti posso garantire che le differenze fra un cavo da mercatone e un cavo top, se ci sono, sono del tutto trascurabili. Per me sarebbe una prova del tutto inutile.
Bias, ogni riferimento è puramente casuale... :)
Sui cavi di potenza.
Sintetizzando:
Vorrei che coloro che le differenze, diciamo, fra un cavo di sezione adeguata, ma economico, e uno costoso (o particolare) le "sente", rispondessero al seguente quesito:
1) Sento le differenze, ma non so a cosa attribuirle.
2) Sento le differenze, ma non sono convinto che vi sia una differenza nel trasferimento del segnale elettrico o che questa differenza non sia, allo stato, spiegabile.
3) Sento le differenze, e sono convinto che vi sia una differenza nel trasferimento del segnale elettrico per i seguenti motivi........
E' chiaro che chi risponde al 2 o al 3, deve aver cognizione di come si propaga un segnale lungo una linea in cavo.
Grazie a tutti.
Infatti...Però Antani devi ammettere che nel nostro caso il bias riguarda più che altro i cavoscettici...Citazione:
Originariamente scritto da antani
Chi non ammette che un cavo suoni diversamente da un altro ha un pregiudizio sul fatto che le differenze effettivamente esistano (magari supportato semplicemente dalla percezione personale, che non trova differenze)
Ma pur sempre di pregiudizio si tratta...
Chi crede nelle differenze non ha pregiudizi sul fatto che queste esistano...Casomai può avere pregiudizi sulla qualità di riproduzione di un cavo di basso costo, ovviabili con prove in cieco...