Visualizzazione Stampabile
-
Fonte WhatHiFi:
"Monetarily speaking, US video disc sales amounted to $3.29 billion in 2019, $2.45 billion in 2020 and $1.97 billion in 2021. The first quarter of 2022 saw this drop another 19 per cent. Plot these figures on a graph and you can see where this might be headed."
"Da un punto di vista economico, la vendita di dischi negli USA è stata di 3,29 Miliardi di dollari nel 2019, 2,45 miliardi nel 2020 e 1.97 miliardi nel 2021. Il primo quarto del 2022 ha visto un ulteriore calo del 19%. Mettete questi numeri in un grafico e potete vedere qual'è la direzione in cui si sta andando"
In 3 anni il mercato USA si è dimezzato in termini di fatturato, e considerando che in questo periodo, la percentuale di 4K all'interno della torta totale è aumentato, significa che in termini di pezzi è anche peggio.
Sì, ci sono più 4K in un mercato complessivamente agonizzante, evviva!
-
c'e da dire che in America hanno servizi che noi ci sogniamo (se non sbaglio) e forse dal costo per pochi come kaleidescape , che se non sbaglio anni fa era disponibile in Italia con un servizio di riping legale.
con un servizio come questo , se funziona come immagino potrei rinunciare al disco.
ciao
Luca
-
Kaleidescape solo l'hardware costa quasi 10.000 dollari, senza contare il costo di noleggio/acquisto.
Se il fisico è di nicchia, questa è roba da ricchi veri.
Che poi dimostri che lo streaming di qualità uguale al fisico sia possibile, assolutamente d'accordo, ma non influenza in alcun modo il mercato attuale.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
Samu1
Che poi dimostri che lo streaming di qualità uguale al fisico sia possibile, assolutamente d'accordo, ma non influenza in alcun modo il mercato attuale.
Certamente, ma fà capire quale futuro e quale presente viviamo, se esiste lo streaming di qualità, i vari servizi di streaming proposti attualmente sono distanti come qualità dal fisico, ecco perchè il fisico sarà presente ancora per anni.
Le videoteche e il noleggio è stato sostituito dallo streaming, quello che non sostituisce lo streaming è la qualità.
-
Valutare correttamente il grado di salute dei mercati non è facile perchè , come ha detto Alpy in apertura del suo interessante intervento, molto spesso quello che osserviamo e ascoltiamo può ingannare, condizionarci e dare una visione parziale della realtà . I numeri invece non mentono mai. Almeno quelli riferiti al nostro mercato. Basta andare sul sito di UNIVIDEO e leggere gli ultimi rapporti sull’audiovisivo in Italia per constatarne lo stato di salute, costantemente peggiorato nel corso degli ultimi anni. Altrove, soprattutto in Germania e Francia se la passano decisamente meglio. Le ragioni, già espresse, sono soprattutto riconducibili alla situazione socio economico culturale che sta vivendo il nostro Paese. Il mercato globale del fisico ha sicuramente subito inevitabili contrazioni dovuti alla presenza dello streaming. Lo dimostrano anche i dati del mercato USA riportati da Samu nel suo precedente intervento. Fortunatamente ci sono ancora margini sufficienti in grado di assicurare un ritorno economico di grandezza tale da garantire l’esistenza dei dischi . Da noi la migrazione verso lo streaming è stata più massiccia che altrove. Gli anni della pandemia hanno prodotto dei cambiamenti molto profondi nelle abitudini e nelle economie dei vari Paesi. Nel cinema abbiamo assistito a dinamiche distributive che mai erano state ipotizzate e tantomeno sperimentate. La distribuzione di alcuni film in prima visione sulle piattaforme, la riduzione delle window, non ha funzionato e ha prodotto delle criticità a tutta l’industria cinematografica. In Italia, più che altrove, è stata registrata una maggiore disaffezione del pubblico nel ritornare a frequentare le sale cinematografiche. Anche lo streaming non se la passa bene. Di qualche giorno fa la notizia dei deludenti risultati trimestrali della Disney. Sotto accusa il servizio streaming da sempre in perdita . Per finire in bellezza aggiungerei anche una crisi creativa, come mai si era vista, che ha investito le produzioni. Personalmente avverto una crisi complessa, molto profonda e per certi aspetti mai vista precedentemente . In questo contesto generale cosi deprimente, che si protrae da alcuni anni, i dischi avrebbero dovuto essere già estinti. Invece, stoicamente, sopravvivono nonostante siano considerati, dalla stragrande maggioranza, antiquati, inutili e costosi. Ci sarà un motivo…. La comodità, e la disponibiltà praticamente infinita di contenuti offerti dalle piattaforme streaming, è stata una novità, di costo contenuto, irresistibile da provare. Il disco è perdente. Per la stragrande maggioranza è costoso. Comprare i dischi oggi è senza dubbio una scelta coraggiosa, in controtendenza, più onerosa ma che da il giusto valore al film che abbiamo acquistato e al tempo e di visione che gli dedicheremo. Una scelta all’insegna della qualità. Le piattaforme streaming offrono quantità infinita di contenuti e , oltre al catalogo, sono quasi condannate a rinnovare costantemente le loro produzioni originali quasi a getto continuo. Una condizione che può sacrificare la qualità delle produzioni. Inoltre, come ha scritto Oceano 60, lo streaming ha sostituito le videoteche e il noleggio. Quello che non riesce ancora a garantire è la qualità audio video che il supporto fisico è’ in grado di offrire. Maggior spazio e banda hanno un costo. L’attuale livello qualitativo dello streaming garantire una qualità audio video sufficiente a soddisfare la massa degli utenti considerando che TV e, se va bene una sounbar rappresentano le condizioni di visione /ascolto più comuni presenti nelle case. Per gli appassionati che vogliono maggiore qualità soluzioni tipo Kaleidescape sono costosissime al punto che l’acquisto del supporto fisico è più conveniente. Il servizio SONY Bravia ad alto bitrate video è invece un ottimo esempio da seguire e migliorare . Ad essere penalizzato è l’audio dei film vincolato al formato DTS half rate. Per concludere. A livello globale il mercato del fisico tiene. Le edizioni in BD 4K si susseguono e anche sul nostro piccolo mercato di nicchia gran parte delle uscite sono assicurate
-
-
A tre anni di distanza dall'apertura di questa discussione, tiro le mie personali conclusioni. In un certo senso, la mia avventura su AVM si conclude qui e mi ritiro in "pensione" per quanto riguarda i post di recensione, con la timida speranza che magari per qualche miracolo il tutto possa ritrovare un giorno nuova linfa. Ovviamente non lo dico pensando che la cosa importi necessariamente a qualcuno e voglia fare il "melodrammatico" ma semplicemente per salutare i pochi (ormai sempre meno) che ancora leggono tali post (non solo i miei) e a cui nel corso degli anni, le varie opinioni espresse su queste pagine sono state utili. Visto che ormai c'è questo thread che ho aperto io stesso, mi sembrava il posto migliore per farlo e, come dicevo, per tirare un po' le somme in generale.
Molti utenti "storici" sono scomparsi nel nulla e ricordo ancora con piacere l'inizio di questa avventura ai primordi del Blu-Ray, quando rimasi stupito di cosa finalmente potevano fare un dischetto e un videoproiettore....io che ero abituato a Kilometri di poliestere e triacetato....e che pochi anni prima non avrei scommesso un centesimo su una tecnologia elettronica/digitale che avrebbe raggiunto e superato la qualità della pellicola in sala. Altri tempi...le discussioni erano attive, l'utenza era in fermento, tante cose da scroprire e con cui meravigliarsi, specialmente per quelli della mia generazione.
Forse avrei preferito concludere l'avventura recensendo ancora qualche altro disco 4K magari tecnicamente eccellente che ho preso ultimamente (ad esempio Videodrome o Paura e delirio a Las Vegas, entrambi Arrow ed entrambi davvero eccezionali) ma qui viene a galla il problema....ossia che in realtà, nel resto del mondo sta uscendo un sacco di roba tecnicamente eccellente e anche artisticamente interessante da parte di un sacco di label estere, quindi tutta senza italiano, di cui qui da noi non frega niente a nessuno. Ma non solo....le major ci stanno snobbando, vuoi perché da noi non fanno uscire nulla, vuoi perché anche se esce, è senza la nostra lingua (perfino in saghe famosissime come Star Trek movie Next Gen. che segna in un certo senso il mio "pensionamento" come recensore non c'è l'italiano :)).
Qui da noi è ormai un mortorio a tutti i livelli e il supporto fisico si può definire morente se non del tutto defunto.
...Reparti dei negozi ormai svuotati....è un miracolo se ci sono i cosiddetti blockbusters o comunque le novità (sia BD che BD-4K), per le quali non ho mai sentito una reale necessità di leggere o scrivere a mia volta, dato che salvo errori grossolani di encoding, in genere derivano tutte da DI e magari pure da girati digitali che ormai la fanno da padrone.
Io mi sono sempre concentrato sulle uscite di film in pellicola non solo perché artisticamente mi interessavano film di quel periodo ma perché li ho sempre considerati documenti storici figli di un epoca, da trattare con i guanti e che il digitale odierno potenzialmente può far risaltare più che mai. Invece sono spesso stati trattati molto male dalle major con master inadeguati, compressioni indecenti, trattamenti digitali invasivi.... e poi col 4K è arrivato l'HDR a complicare le cose, anche se devo ammettere che poteva andare peggio e nonostante siamo in epoca "fake grain" e "registi matti" (si, perché spesso sono i cineasti a richiedere determinati trattamenti sulle loro stesse opere), continuano ad uscire ottimi lavori che si sforzano di rimanere per lo meno coerenti con la fonte da cui derivano e, fino a che usciranno, continuerò a sostenere nel mio piccolo il supporto fisico. Ringrazio l'amministrazione del forum per gli spazi che ci ha concesso e che continua a concedere e tutti gli utenti che mi/ci hanno accompagnato in questa bella avventura nel mondo dell'HT. Con qualcuno di voi ho stretto amicizia al di fuori del forum e ci si sente più o meno regolarmente. Quindi anche a livello umano è un esperienza che a me ha dato molto.
-
Ciao Andrea,
gran bel post, che lascia dentro un po' di malinconia, visto che è come se si chiudesse un'era. d'altronde quello che dici è incontrovertibile, il mercato italiano del supporto fisico è ormai definitivamente defunto. non che prima svettasse per carità, ma almeno le uscite erano costanti. ora che le majors invece hanno fatto uscire quasi tutti i franchise più famosi (indiana jones, guerre stellari, ritorno al futuro, il signore degli anelli, star trek - non da noi - e tanti altri che non sto a nominare) le stesse si stanno lentamente ritirando (tranne Paramount, che è l'unica iperattiva, ma che qui da noi fa uscire un disco su dieci, ci si verrebbe da chiedere che accordo ha siglato con Plaion/Koch) e lo spazio viene lasciato alle labels minori (kino, shout, arrow, eureka, second sight, bfi, giusto per citarne alcune) che invece stanno prendendo sempre più fette di mercato, ma che ovviamente di italiano non hanno nulla.
sono ormai anni che mi rivolgo al mercato estero, ma se una volta era relativamente abbordabile dal punto di vista economico, nel post covid i prezzi sono aumentati a dismisura ed è difficile trovare delle edizioni a meno di 30 euro. non contando che spesso si tratta di cofanetti limitati che arrivano a costare anche 50/60 euro (se ci mettiamo spese di spedizione, tasse e quant'altro). non mi stupisco quindi che il pubblico medio sia passato allo streaming, accettandone i compromessi tecnici (che cmq la maggior parte non è probabilmente in grado di avvertire). per quanto mi riguarda finché riuscirò a sostenere questa nicchia lo farò ma arriverà il momento in cui non sarà possibile ricomprare per l'ennesima volta sempre gli stessi film. il 4k per me è il punto di arrivo (non credo cmq ci saranno ulteriori formati fisici), è una tecnologia che quando ben utilizzata supera abbondantemente la qualità di quello che si vede in sala (quantomeno nella media delle nostre sale) senza però snaturare l'opera (quando non vengono utilizzate tecniche scellerate come dicevi); posto che quando parliamo di restauri dal negativo il revisionismo è automatico in tutti i casi.
quindi che dire? è stata una bella avventura che per me continua, accettando di dover guardare i film nella loro lingua originale (che per me è un plus) nonostante sia decisamente più dispendiosa. per quanto riguarda il forum invece lo leggo sempre con interesse (nonostante non ci siano più molti interventi - soprattutto in estate gli italiani pensano ad altro) ma ormai il mio punto di riferimento è il forum USA. il nostro topic calderone del 4k probabilmente non è stata la scelta più azzeccata visto che si trova di tutto, ma senza un ordine davvero preciso, è dispersivo come pochi, ma tant'è. ho sempre trovato le tue recensioni assolutamente impeccabili per competenza tecnica, ed un punto di riferimento per tutti, un vero peccato se decidi davvero di non scriverne più, AVM perde un pezzo importante se sarà così. capisco anche però che pubblicarne senza avere alcun riscontro fa passare la voglia. io da inguaribile ottimista spero sempre che ritorni un po' di vigore!
-
Grazie per le belle parole e il bel post Daniele (stima contraccambiata in pieno ovviamente, non ci sarebbe neppure bisogno di dirlo ma lo dico :)), spero anche io come scrivevo sopra, che ci possa essere una nuova sferzata di rinvigorimento ma più lo scrivo e meno ci credo :). L'importante in ogni caso è che continui ad uscire materiale tecnicamente/artisticamente interessante. Certo gli esborsi saranno sempre più ingenti. Le label sono tutte estere ma ce ne sono veramente una valanga. Qualche giorno fa con un amico ci siamo divertiti a stilare una lista....non finiva più. Certo non tutte sono come Arrow, ma rispetto alle major la media per la cura tecnica (e soprattutto il rispetto verso il materiale originale evitando trattamenti digitali invadenti o almeno limitandoli) è sicuramente più alta.
-
Cosi' va l'Italia, se pensate che anche Sky dal 01/07 ha chiuso il canale sat Cinema 4K....
-
Sono trascorsi più di tre anni da quando è stata aperta questa discussione; le condizioni del mercato italiano sono ulteriormente peggiorate. Ci sarebbe da chiedere per quali motivi la situazione italiana è drammaticamente peggiore rispetto ad altri mercati europei. Mi limito a dire che i primi segnali di criticità di un mercato in contrazione si erano presentati circa 10 anni . I segnali diventarono via via sempre più evidenti nel corso degli anni successivi ma, nonostante tutto furono ignorati…….Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo toccato il fondo. La vendita dei supporti fisici è crollata verticalmente e con essa anche il comparto dell’Hardware che equipaggiava il concetto di Home Theater. E’ finita una epoca . Felice di averla vissuta e percorsa. Partecipare a questo Forum è stato un bellissimo entusiasmante viaggio, ricco di discussioni, approfondimenti, scambi di opinioni, che hanno contribuito reciprocamente a migliorare il nostro bagaglio culturale e tecnico. Ho nuovi amici ….
Con grande dispiacere prendo atto che la partecipazione , l’ interesse e gli interventi sono ormai ai minimi storici . Per questo anche io mi ritiro e vi saluto e se mai ci sarà un rinascimento… “grunf will return”
-
Credo di averlo già scritto, proprio qua..
L’evoluzione deve essere l’acquisto online, dove a differenza di ora non compri solo un video in streaming ma ti danno una scheda film
completa di tutte le info ed in continua evoluzione, qualità del film in continua evoluzione: oggi lo compri con l’audio DD5.1 domani esce Atmos e hai l’upgrade automatico, stessa cosa per il video, oggi c’è h265, domani esce h267 e ne fruisci in automatico l’upgrade, schede attori con loro bio, filmografia, news legate a loro sul film acquistato, collegamenti social correlati al film sempre aggiornati, interviste, gossip, nnews in genere, scene tagliate, video extra in continuo aggiornamento.
Allora non si sebtirà più l’esigenza del BD, perchè si avrà qualcosa di moltomeglio.
Al momento non vedo tutto questo, l’acquisto online è qualcosa di scarno, senza alcuna garanzia che quello che acquisto oggi continui ad essere fruibile fra 5 anni. Ho speranze in Apple ma non si sa… il mercato fa ancora schifo in pò come quello degli ebook.
Per ora, nessuna vera garanzia per l’acquirente, nessuna garanzia di durevolezza di quello che compri.
-
Citazione:
Originariamente scritto da
alpy
A tre anni di distanza dall'apertura di questa discussione, tiro le mie personali conclusioni. In un certo senso, la mia avventura su AVM si conclude qui e mi ritiro in "pensione" per quanto riguarda i post di recensione, con la timida speranza che magari per qualche miracolo il tutto possa ritrovare un giorno nuova linfa. Ovviamente non ..........[CUT]
Ciao, Andrea, post malinconico e molto bello, in cui mi rispecchio totalmente.
D'altronde, in tanti anni di percorso comune nel forum, praticamente non ricordo una sola volta in cui non ci sia stata convergenza di vedute. Mica potevano incominciare a divergere proprio per il tuo commiato, no? :D
È stata un'esperienza umanamente importante, come prima cosa, tecnicamente coinvolgente, istruttiva nonché davvero interessante.
Direi di chiudere con un classico "mai dire mai", quindi formalmente nel segno della speranza.
Un ringraziamento e un grandissimo saluto a te e, visto che sono intervenuti a commento, agli amici Daniele e Mario, altri cari compagni di viaggio.
Au revoir les enfants
-
Grazie mille Dario, le tue note tecniche unite alla tua esperienza, alla tua carica umana e al tuo umorismo hanno dato tantissimo in questo forum, a me in primis.
Un grande saluto anche al mitico grunf (Mario) che oltretutto è il mio "fratello di vpr" :D da lui consigliatomi e mai acquisto fu più azzeccato.
A presto.
-
Un caro saluto ad Andrea, Daniele, Dario e a tutti . E' stato un grande piacere avervi conosciuto e condiviso la nostra grande passione per il cinema. Un forte abbraccio a tutti.