cronaca di una suggestione.
I nuovi cavi che sto sperimentando mi fanno uno strano effetto.
1.Estremo rilassamento e godimento del suono.Avete presente quando vi rilassate tirando un profondo sospiro?
2.Senso di un suono troppo lento quando il suono comunque è lento.
3.Senso di un suono esageratamente veloce,quando il suono è comunque veloce.
Avete suggestioni simili da raccontare?:)
Ciao,Sebastiano.
cavi ed armoniche di alto numero
Il Pre Attivo è nato col Phono,ma visti gli ottimi risultati che si ottengono anche con sorgenti di alto livello,se non ci fosse ,bisognerebbe inventarlo.Perchè?Cosa c'è in un segnale di alto livello che richiede un pre attivo?
E se fossero le armoniche di basso livello,cioè quelle di alto numero?
Se ciclicamente rispunta fuori l'argomento del " come mai con una sorgente di alto livello non riusciamo a rinunciare ,nei termini della piacevolezza del suono, all'apporto di un pre attivo" ,non sarà che il motivo di ciò deriva dal fatto che stiamo proprio trascurando l'apporto delle armoniche di alto numero alla piacevolezza del suono?
Se così è allora il pre attivo non è propriamente un elemento in più nè di troppo sul percorso del segnale.
Di sicuro se ne può fare a meno.Si può rinunciare,secondo la mia ipotesi ,ad un adeguato trattamento delle armoniche di alto numero (il cui livello energetico immagino possa essere confrontato con quello del segnale che esce da una testina analogica), in favore di una filosofia minimalista.
Quello che conta come al solito è il bilancio finale.
Ma nel caso si scelga la soluzione minimalista,oltre all'altissimo livello richiesto dal pre passivo come deduco dai molti post sull'argomento sui vari forum,nella mia esperienza un elemento molto critico diventano,indovinate... i cavi.Fra l'altro,nel bilancio finale, questo potrebbe spiegare anche il perchè dell'opportunità o meno di uno schermo per i cavi,che per mia esperienza non darei sempre per scontata.
Perchè a pensarci bene che fine fanno le armoniche di alto numero quando transitano attraverso un cavo?
Di sicuro sono le più delicate,e quindi quelle che subiscono maggior danno.
Mi pare insomma che tutte queste questioni possano avere una origine comune.
Tenete conto che non può essere un caso ,che non esiste "feroce" detrattore dell'importanza dei cavi che non faccia eccezione per i cavi phono.
Il tutto è molto sospetto.Molto significativo.Perchè le cose non dovrebbero stare così?Trovate qualche pecca nel mio ragionamento?
Non pensate che la diversa sensibilità alla differenza percepita all'ascolto dei cavi possa avere la stessa origine in qualche modo?Diverso trattamento/ sensibilità dei cavi/orecchio alle armoniche di alto numero?
Ciao,Sebastiano.