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Originariamente scritto da
Greg64
Sul rumore rosa va bene anche quello del sinto, così come il file esterno è uguale, e la procedura che hai fatto è corretta.
Continuo a non capire come possa essere corretto misurare in direct i valori di una calibrazione visto che il direct spegne la calibrazione. Come non è vero che è corretto usare il tono di test interno (AIX records anyone?). Misteri dei forum, cmq fate vobis :O
PS: la piramidina di Audyssey lascia il tempo che trova
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Il mio marantz in direct lascia i livelli impostati da audyssey ma spegne solamente l'equalizzazione, infatti quando metto direct e poi faccio partire il rumore rosa i livelli impostati rimangono sempre quelli e non tornano a zero.
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Appunto, per una comparazione dei livelli è a posto così. Intendevo questo, ossia misure di verifica, che tanto lasciano il tempo che trovano a prescindere coi mic e fonometri giocattolo di 50 €.
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Ragazzi, negli ultimi post sono state scritte diverse inesattezze: per prima cosa, se si usa il test tone interno dell'AVR non solo viene bypassata l'equalizzazione Audyssey, come è giusto che sia, ma anche la posizione del Master Volume impostata, così come eventuali altre impostazioni di ascolto, come il Direct. Quindi non serve mettere il volume a 0dB prima, per essere certi che il livello dei diffusori sia corretto. Lo è a prescindere (diverso il discorso ovviamente se si usa un segnale di test riprodotto da una sorgente esterna collegata all'AVR), proprio perché la parte dei livelli e delle distanze è esterna al processo di equalizzazione (tanto che altri software di equalizzazione non la prevedono nemmeno nella loro routine, ma va impostata manualmente dall'utente in una fase antecedente l'EQ stessa).
Seconda precisazione, a proposito del microfono in dotazione con gli AVR: potete pensarla come volete, ma anche i giocattolini a piramide come quelli Audyssey fanno il loro lavoro accuratamente. Servono solo per lo scopo di EQ di un AVR, non in ambito professionale, quindi hanno tutti delle tolleranze (più che accettabili per lo scopo che devono assolvere), ma garantiscono comunque un ottimo lavoro. Non commettete l'errore di confondere strumentazione professionale, che serve a ben altro, con ben altri stringenti limiti di tolleranza quindi, con l'equalizzazione amatoriale di un impianto casalingo che molto spesso costa, nel suo complesso, poco più di un solo microfono professionale.
Io ho esperienze dirette, confrontabili graficamente con ben due differenti software (REW per ogni diffusore, ARC Genesis per il solo subwoofer), con il microfonino Audyssey, con un UMIK 1 e con l'analogo microfono del Perfect Bass Kit di Martin Logan/Anthem, da usare appunto in ARC Genesis, e vi assicuro che le differenze nei grafici della risposta in frequenza da uno all'altro sono davvero minime, e limitate ben dentro le tolleranze dei microfoni stessi. Anzi, all'inizio ho addirittura usato il mio iPhone con la ARC Mobile APP, e le differenze rispetto all'uso del microfono esterno del PBK erano praticamente inesistenti. Questo per sfatare anche un altro diffuso mito (infatti Anthem stessa indica i microfoni onboard nei dispositivi Apple più che adeguati per lo scopo, a differenza di quelli Android che sono decisamente inferiori...). Tutto questo solo per mettere un po' di ordine su alcuni concetti che possono confondere e passare un messaggio sbagliato: in questo ambito, e a questo livello, il limite non è la precisione della rilevazione del microfono in dotazione al proprio AVR, che non sarà mai paragonabile a quella di un'apparecchiatura professionale, ma il software di correzione stesso, la capacità di elaborazione dell'elettronica e la possibilità - teorica ed eventuale - di poter trasferire al software di equalizzazione, e poi alle nostre orecchie, ulteriori teoriche ed eventuali rilevazioni più accurate concesse da microfoni con tolleranze inferiori.
Per quelli poi più interessati all'argomento, c'è un 3d di qualche anno fa sulla questione, non mi ricordo se su AV Forums o AVSForum, con una illuminante comparativa proprio fra UMIK, microfono Audyssey e altri... ;)
Ettore
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Originariamente scritto da
Tacco
Ragazzi, negli ultimi post sono state scritte diverse inesattezze: per prima cosa, se si usa il test tone interno dell'AVR non solo viene bypassata l'equalizzazione Audyssey, come è giusto che sia, ma anche la posizione del Master Volume impostata, così come eventuali altre impostazioni di ascolto, come il Direct. Quindi non serve mettere il volume..........[CUT]
Concordo.. e l'ho anche ripetuto piu' volte.. per usare REW non e' necessario comprare un UMIK. Siamo pur sempre in campo amatoriale/hobby dove la differenza di 1/2 db non credo proprio sia percepibile delle nostre orecchie. Nel mio piccolo per esempio ho prima fatto partire Audyssey. Poi ho collegato il microfono del Marantz al pc per vedere i reali risultati ottenuti. Successivamente ho usato l'applicazione Audyssey per fare ulteriori modifiche alle singole coppie di casse (visto che Audyssey alcune volte applica strane curve). Infine per i sub ho usato l'app SVS. I risultati li potete vedere nel link in firma.
PS. Ricordate di regolare la fase tra sub ed altri speaker.. questo audyssey non lo fa in automatico e per me e' stato fondamentale.
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Citazione:
Originariamente scritto da
DRuY
...ho collegato il microfono del Marantz al pc ...
Tempo faho postato i datidi calibrazione del microfono audyssey trovati su avsforum (c'é anche il link al post originale).
https://www.avmagazine.it/forum/142-...47#post5059547
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Citazione:
Originariamente scritto da
DRuY
Concordo.. e l'ho anche ripetuto piu' volte.. per usare REW non e' necessario comprare un UMIK. Siamo pur sempre in campo amatoriale/hobby dove la differenza di 1/2 db non credo proprio sia percepibile delle nostre orecchie. Nel mio piccolo per esempio ho prima fatto partire Audyssey. Poi ho collegato il microfono del Marantz al pc per vedere i rea..........[CUT]
In realtà il mio discorso era comunque riferito al microfono Audyssey, all'interno del sistema di eq proprietario, e relative considerazioni sulla sua validità generale.
Con REW credo sia invece decisamente importante utilizzare un microfono USB compatibile, come appunto l'UMIK (il cui costo è comunque assolutamente irrisorio sul valore di un impianto multicanale anche entry level). Tanto più che per usare un microfono in un simile software serve un file di calibrazione, senza il quale il software non saprebbe come ponderare le rilevazioni del microfono stesso (cosa che il mic di Audyssey non consente, dato che le sue caratteristiche sono lette e riconosciute direttamente solo da Audyssey).
Detto ciò, Audyssey regola la fase del sub, come ogni altro software analogo. Quello che fai con REW è una cosa diversa, ossia un fine tuning della stessa regolazione (fattibile utilizzando anche la regolazione della distanza invece che quella dalla fase), che è comunque un compromesso, dato che devi scegliere un diffusore (in genere in HT si usa il canale centrale) e il risultato ottenuto, per quanto buono, non sarà necessariamente altrettanto valido con gli altgri diffusori del tuo sistema.
Ettore
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Riguardo al tono di test di Audissey:se lo uso per testare i singoli diffusori il volume master si può alzare o diminuire,quindi influisce sulla prova.Testato personalmente.Riguardo la validità di tale test non discuto,ma per livellare tutti i diffusori per me è stato più che sufficiente.
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Citazione:
Originariamente scritto da
DRuY
Concordo.. e l'ho anche ripetuto piu' volte.. per usare REW non e' necessario comprare un UMIK. Siamo pur sempre in campo amatoriale/hobby dove la differenza di 1/2 db non credo proprio sia percepibile delle nostre orecchie. Nel mio piccolo per esempio ho prima fatto partire Audyssey. Poi ho collegato il microfono del Marantz al pc per vedere i rea..........[CUT]
Io continuo a dire che se guardiamo la scala logaritmica, è un macello, nel senso... trovi i livelli con mic o fonometro entrambi economici, prendiamo esempio sul sub: lo regoli a X dB perché quello è il valore trovato. Se fai la misura con attrezzatura professionale e quindi con strumenti che hanno una valenza anche legale in tribunale e questo ti dice che il valore REALE del suddetto sub è 3 dB in meno di quanto l'hai impostato con gli strumentini in oggetto, avrai come risultato un sub che ha lavorato fino a quel momento al doppio di quello che doveva lavorare, e se si possiede un subbettino a cubetto molto carino e coccoloso, quei 3 dB (sempre come esempio) in più, sono mortiferi dato che lo manderai a fine corsa prima, lavorerà in un range non ottimale, tirato per il collo e via dicendo.
Stessa cosa lato sinto e diffusori eh: già un sinto con un solo alimentatore può soffrire per pilotare 5,7 o più diffusori, figurati se lo imposti al doppio, o addirittura alla metà del valore reale. Infatti in molti fonometri ricordo che c'è la forbice di errore di 2/3 dB, e come detto tre è un raddoppio che può dare difficoltà se non si hanno impianti al di sopra di ogni sospetto capaci di lavorare in tranquillità per quanto riguarda volumi e pressioni sonore.
Quindi OK utilizzare i mic e fonometri basici (anche perché io non ce l'ho mille euro per un fonometro vero) in questo campo che giustamente è un Hobby, ma non ci fasciamo troppo la testa.
Anche le mie misure saranno affette da errore, ma tanto non mi frega perché il volume Reference non lo posso raggiungere per limiti di elettroniche e ambiente, e mi accontento solo di tenere tutto equalizzato, livellato e in fase, ma tutto ciò sempre affetto da un minimo di errore dati gli strumenti in gioco. Ci si può convivere.
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Io ormai ho perso il conto di quante calibrazioni ho fatto negli anni, ma posso garantire che sui livelli , auyssey, difficilmente sbaglia.
Voglio anche ricordare a chi non lo sapesse che i livelli li fa solo alla prima misura che è quella nella seduta centrale.
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Ho perso il conto anch'io di quante ne ho fatte di calibrazioni, ho deciso di godermi quello che ho senza stare a smanettarci oltremodo.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Elven
Io ormai ho perso il conto di quante calibrazioni ho fatto negli anni, ma posso garantire che sui livelli , auyssey, difficilmente sbaglia....
Assolutamente così.
Se si pone attenzione nel posizionare correttamente il microfono nel PAP, in ogni equalizzazione che si effettua nel tempo, le distanze e i livelli sono sempre analoghi se non identici (dando ovviamente per scontato che null'altro sia cambiato nella stanza o nell'impianto). Le distanze addirittura al centimetro.
Sulla questione dei livelli, poi, secondo me si sta anche perdendo di vista il punto fondamentale: al di là della tolleranza del microfono che si usa, quel microfono si discosterà dal reale in maniera identica per tutti i diffusori dell'impianto, quindi ognuno di loro sarà posto allo stesso corretto livello degli altri in senso reciproco. E l'equilibrio tra i diversi canali è l'obiettivo primo del sistema. Anche perché l'SPL varierà a seconda del Volume d'ascolto di ogni sessione, e dubito che qualcuno prima di guardare un film o ascoltare il suo album preferito utilizzi un fonometro per capire a quale SPL corrisponda l'attuale volume d'ascolto, tanto più che come noto il livello reference è posizionato in corrispondenza al Master Volume di 0dB.
Ettore
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Citazione:
Originariamente scritto da
Tacco
Assolutamente così.
Se si pone attenzione nel posizionare correttamente il microfono nel PAP, in ogni equalizzazione che si effettua nel tempo, le distanze e i livelli sono sempre analoghi se non identici (dando ovviamente per scontato che null'altro sia cambiato nella stanza o nell'impianto). Le distanze addirittura al centimetro.
Sulla question..........[CUT]
Sono d'accordo Ettore. Infatti anch'io ho sempre pensato (e detto) che con questi strumenti non serve conoscere il reale valore poniamo dei livelli, perché se esso è affetto da errore, l'errore è riversato su tutti i diffusori, e va benissimo così. È tutto uguale e quindi poco male, e sull'ascolto generale 2/3 dB, sul volume generale, non cambia molto.
Quello che dicevo io è che se ci sono tot. dB di differenza rispetto ad un valore reale che può darti solo roba da migliaia di Euro, errori in eccesso se vogliamo, quei 2/3 dB ipotetici e quindi quel raddoppio potrebbe farsi sentire in componenti più delicati, come sui sub non proprio prestanti che io lo continuo a dire: sono l'anello debole della catena, perché se abbiamo volumi di ascolto molto alti, e quel sub è affetto da errore di livello di 2/3 dB, rischia di incorrere in quello che ho scritto nel commento precedente, non so se mi sono spiegato bene. Provate a mettere 2/3 dB in più, solo per prova, su BD come Dunkirk ad esempio, vi renderete conto che sono molto problematici. Altro che errori di 2 dB sono il nulla.
Poi certo, magari Audyssey ti imposta il valore molto vicino alla realtà e questi problemi possono non porsi, ma che ne sappiamo? Se Audyssey mi mette il sub a -7 e invece nella misura reale dovrebbe stare a -10, questa cosa può incidere eccome, magari non nella vita di tutti i giorni ma magari se facciamo ascolti a 0 (Reference) o giu di li, o anche a -10 col Dyn. EQ che a sua volta incrementa il sub e quindi ulteriore gain in più.
Condivido anche il fatto che quando guardiamo film o sentiamo musica non è che dobbiamo star lì a misurare, cioè non sarebbe più un Hobby ma una tortura. Infatti ho smesso. :D
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Io personalmente da quando ho il 7015 e faccio degli affinamenti da 0.5/1db ad orecchio per ottenere il suono che più mi piace, ed adesso ho alzato centrale e torri di 0. 5 e diminuito i surround di 0.5 edonestamente la differenza si sente.
Quello che invece secondo me non va alterato è la proporzione tra i diffusori...se per esempio il centrale deve stare a 1.5db in più delle torri per mantenere la coerenza questa differenza deve sempre essere mantenuta quando si fanno delle piccole regolazioni.
Poi si se uno si fissa su le mille variabili non si gode nemmeno l'impianto...tanto si parla sempre di setup casalinghi.
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Ognuno la pensa come vuole, ma direi che:
1 Eventuali problemi hardware dovuti a errato rilevamento del corretto livello di un diffusore sarebbero credibili solo se tali errori fossero di svariati dB, e fossimo soliti ascoltare l'impianto sempre e solo a livelli reference. Fra l'altro, io normalmente imposto nell'AVR il limite massimo raggiungibile dal Master Volume, più per comodità di tipo famigliare e condominiale che per sicurezza, mentre riguardo al sub esiste l'apposita procedura utile a valutare la catena del gain, proprio per evitare problemi di clipping e danni al sub stesso.
2 Non ho mai avuto strumentazione professionale simile, ma sono più che convinto che l'effettivo SPL, per quello che ci serve, venga assolutamente rilevato correttamente dai microfoni che usiamo con REW e/o con Audyssey, Anthem etc. etc., con tolleranze più che sicure a garantire l'assenza di problemi ai diffusori.
Ettore