Antani,
è indubbio che chiunque di noi, approcciando l'acquisto di un prodotto, se ha la sensazione che gli si stia alleggerendo le tasche con destrezza prova un minimo di irritazione.
Ho aperto questo thread per due ragioni fondamentali.
La prima è che, su questo come su altri forum, la opinione abbastanza diffusa è che tutti coloro che sono al di là del bancone, per così dire, sono una massa di truffatori che si arricchiscono alle spalle dei poveri utenti finali.
La seconda è che cerco, nel mio piccolo, di capire cosa vuole la gente per migliorare il mio modo di operare e, conseguentemente, far crescere l'azienda che possiedo.
Relativamente al primo punto ho pensato che un modo come un altro per far capire alle persone che di qua non siamo tutti dei ribaldi sia quello di aprire un pò le porte delle nostre attività, per consentire di dare uno sguardo alla raltà con la quale gli operatori hano a che fare ogni giorno.
Ti dirò che molti miei colleghi sono inorriditi da ciò che sto facendo qui, e se ne tengono ben lontani, non per voler tenere nascosto qualcosa, ma perchè hanno la convinzione che sia un tipo di dialogo impossibile. in altre parole, il cliente finale viene visto, spesso, come qualcuno che vuole solo pagare di meno fregandosene di qualsiasi considerazione a margine, e che è pronto ad ogni bassezza pur di tenere in tasca 10 euro e pensare di essere stato lui a fregare il commerciante.
Ora, la cosa che mi sembra demenziale è questa sfiducia serpeggiante da entrambe le parti: operatori che non si fidano dei clienti, e clienti che non si fidano degli operatori.
Sarò un visionario, ma secondo me, finchè qualcuno non cercherà di rompere questo circolo vizioso, il mercato di questa tipologia di prodotti non potrà che soffrirne, e cerco di fare quello che posso (sarà poco, ma non è un buon motivo per non agire) per cambiare questo stato di cose.
Tutti quanti lavoriamo per ricavarne un profitto, e chiunque di noi fa quello che può per cercare di incrementarlo: il dipendente crca di ottenere un aumento di stipendio, l'imprenditore di fatturato o di profitto, ma il succo è lo stesso.
Dopodichè, in un contesto generale fatto di aziende serie e con un'etica, ci sono sicuramente alcuni che fanno la pipì più o meno fuori dal vaso, ma credo che gli utenti dovrebbero darsi da fare per identificare queste realtà ed isolarle: sto solo cercando di dare qualche strumento di valutazione in più, agli utenti finali, per poter discriminare meglio.
In senso generale, se dico che qualcosa che costa 1000 dollari negli USA si può rivendere a circa 1200 euro in Italia, dando da mangiare e guadagnare onestamente a tutta la catena che sta alle spalle, dò un primo termine di paragone: nel senso che se un prodotto da 1000 dollari mi viene offerto a 2000 euro non è detto che qualcuno mi stia necessariamente truffando (come giustamente fai notare tu), ma è anche lecito che sappia che chi vende sta realizzando un guadagno piuttosto sensibile, ed è quindi opportuno che, come consumatore, valuti se i servizi offerti a latere del prodotto valgano tale differenza.
In questo mondo non si fanno ancora i conti in tasca alle aziende per un fenomeno di cultura: in altre realtà industriali, dove la trasparenza dei costi è indispensabile anche solo per poter discutere con il cliente, è normale presentare offerte e prezzi con un dettaglio delle voci di costo, chiarendo anche i margini operativi, spesso con dettagli che vanno al singolo componente: forse è questo tipo di retaggio che mi rende così scellerato da parlare di dettagli economici sensibili senza troppe remore.
Relativamente al secondo punto, invece, cioè il capire cosa vuole la gente, è il cuore dell'attività di chiunque tratti dei beni non indispensabili indirizzati al commercio al dettaglio, e siccome questo mi sembra un posto come un altro per parlare con gli utenti, pongo delle domande sperando di avere delle risposte.
Vedo molti negozianti tirare avanti con difficoltà, e sono sempre persone come me e te che hanno debiti da onorare, bollette da pagare e un piatto da mettere in tavola possibilmente ogni giorno: io di negozianti con la porsche sotto il sedere ne conosco ben pochi, in Italia, non so cosa ne pensino la maggioranza dei forumiani....Sono convinto che qualcosa debba cambiare, in tutto questo bailamme, e mi pongo domande su quali aspetti siano più sensibili o suscettibili di miglioramenti.
Il prezzo è certamente un parametro importante, ma non è tutto; inoltre , prodotti diversi devono avere, probabilmente, metodologie di vendita diverse.
Proverò a lanciare un sondaggio o due, dopo averne parlato con Emidio ed avere avuto la sua approvazione, per cercare di capire e leggere meglio questo nostro mondo dell'audio video: credo che se ne possa ricavare solo informazioni utili a tutti, operatori e consumatori.
Ciao,
Andrea