Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
vernavideo ha scritto:
Questa discussione verte sulla liberta' di informazione in italia (al 74 posto nella classifica redatta da freedomhouse rispetto all'11mo posto del lussemburgo)
Se vuoi parlare del riciclo denaro sporco perche' non apri una discussione dedicata?
Ciao,
Stefano
Depuro il mio precedente post della parte OT:
Santoro è un parlamentare, adesso non può fare un bel niente.
P.S. Vedo che sulla legge ad personam, che si è fatto confezionare Prodi nella passata legislatura, nessuno ha detto nulla: come mai le televisioni italiane non l'hanno inculcato nella testa di tutti i poveri italiani residenti in Italia?!?:)
-
Re: Centro
Citazione:
pino lettieri ha scritto:
Ecco Stefano, è il punto che non capisco. A quale punto siamo arrivati? Cosa c'è che non va di così grave in Italia?
Al punto che:
Nessun telegiornale ha riportato che un importante rivista ha accussato (con tanto di prove) il il priimo ministro berlusconi
Nessun programma televisivo ha trasmesso una pubblicita della televisione di stato svedese incentrata sulla liberta di stampa avente per protagonista il primo ministro berlusconi
La quasi totalita' dei telegiornali ha spudoratamente mentito riguardo la conclusione del processo andreotti
Per non menzionare la non copertura di eventi non graditi al primo ministro berlusconi
Potrei continuare per ore e ore (mi basta sfogliare l'archivio del tageblatt)
Ma credo che il messaggio e' chiaro:
Come riporta giustamente freedomhouse in italia vige una liberta' di espressione parziale
Il resto,come si dice, e' fuffa!
Ciao,
Stefano
-
Citazione:
chicchibio ha scritto:
Riguardo ai tuoi integerrimi amici lussemburghesi fammi dire che la ricchezza di quel minuscolo staterello e' costruita sulla m..da economico finanziaria del resto d'Europa. Non credo proprio che dovrebbero mancarti, se solo lo volessi ma non lo credo, argomenti non dico per difendere il tuo paese, che non e' solo Berlusconi (o Santoro dico io) ma per indurli a riflettere che non e' da loro che possiamo accettare prediche.
Immagino che, ben conoscendo la provenienza della condizione di benessere del loro staterello, l' informazione locale che si fregia dell' undicesimo posto, parlera' tutti i giorni di questo strano status di stato fondato sull'illegalita', me lo puoi confermare?
Se non lo fanno potrebbe occuparsene Santoro......
Amen.
-
Citazione:
erick81 ha scritto:
Depuro il mio precedente post della parte OT:
Santoro è un parlamentare, adesso non può fare un bel niente.
P.S. Vedo che sulla legge ad personam, che si è fatto confezionare Prodi nella passata legislatura, nessuno ha detto nulla: come mai le televisioni italiane non l'hanno inculcato nella testa di tutti i poveri italiani residenti in Italia?!?:)
Non so' a cosa ti riferisci, ricordo bene che prodi fu indagato e assolto diverse volte. puoi essere + specifico? Qualche post fa avevi messo un link (non so se correlato) ma non riesco ad aprirlo.
Ciao,
Stefano
-
Citazione:
vernavideo ha scritto:
Non so' a cosa ti riferisci, ricordo bene che prodi fu indagato e assolto diverse volte. puoi essere + specifico? Qualche post fa avevi messo un link (non so se correlato) ma non riesco ad aprirlo.
Ciao,
Stefano
http://liberopensiero.ilcannocchiale...blogdoc=666536
Visto che non tutti ci credono, ecco la storia della legge salva-Prodi
Roma, 27 SET (Velino) (...) ma come ando' la vicenda del falso in bilancio? La vicenda e' relativa al '96:Prodi era iscritto nel registro degli indagati del tribunale di Roma. Nata da una serie di esposti e notizie apparse sui giornali, l'inchiesta voleva far piena luce sulla privatizzazione della Cirio-Bertolli-De Rica. Il pm della procura della Repubblica di Roma Giuseppa Geremia, al termine dell'inchiesta chiese il rinvio a giudizio per Prodi e altri, compresi i componenti del consiglio di amministrazione dell'Iri. Conflitto d'interessi, violazione delle direttive del Cipe sul miglior prezzo, modifica delle condizioni a favore dell'acquirente, violazione dell'obbligo della continuita' produttiva, queste le ipotesi di reato allora contestate. Quando la Geremia chiuse l'indagine il Parlamento, nel frattempo, aveva gia' modificato la struttura del reato di abuso d'ufficio. Ministro della Giustizia dell'epoca era Giovanni Maria Flick, che fino alla nomina a Guardasigilli era stato l'avvocato di fiducia del Professore, anche davanti ai magistrati romani. Il Gip prese atto dell'avvenuta riforma e con la "formula del fatto non sussiste" boccio' la richiesta della procura. La Geremia avrebbe potuto opporsi e riaprire l'inchiesta, ma il Csm la promosse aggiunto presso la procura generale del tribunale di Cagliari.(...) Fu Antonio Di Pietro a chiedergli infatti perche' voleva vendere la Sme e lo stesso magistrato ancora recentemente ha sostenuto che "vendere una realta' imprenditoriale al prezzo che veniva offerto da De Benedetti (497 miliardi) era chiaramente una svendita. Capisco che Craxi si incazzasse".(...) (vum)
Quanto ad Europa 7, ripeto che, grazie alla malvagia legge Gasparri, può legittimamente trasmettere 4 o 5 canali in DTT. Perchè non lo fa?
Sempre attenendosi alla stessa legge, Elemedia (gruppo a cui fa capo L'Espresso), ha potuto acquistare RETE A, grazie alla quale trasmette un intero MUX DTT.
Riccardo
-
Veramente, dai.
Davvero: forse siamo andati oltre alle considerazioni di partenza.
Ognuno di noi, ha legittimamente "detto la sua" , ognuno di noi pensa legittimamente il contrario ideologico dell'interlocutore di segno contrario. Entrambi riteniamo di avere la verità in pugno, ma non è così, per nessuno dei due. La cosa si chiude con l'affermazione "chi non ha peccato scagli la prima pietra" , lo so è banale, ma credo che tutti noi dovremmo prenderla con un pochino di leggerezza in più. Le affermazioni "definitive" se non sono dei "vissuti", non contano. Non conta che un giornale o una proprietà editoriale dica peste e corna di un avversario politico: è troppo facile. Il 74 posto? Se ci credete davvero...Mah.
Per il resto, non temete/miamo: tra un po' Santoro, e tutta l'armata, ritornano, statene certi. Non appena quel cattivone di arcore sarà bandito (funziona anche come sostantivo!) tutto ritornerà come dice D'alema alla normalità, un Paese Normale.
I girotondini, non avranno più nulla da obiettare e nessuno spaccherà e distruggerà più Genova. Bertinotti sarà paladino della classe di quelli che guadagneranno un bel po' di più ed i pensionati saranno strafelici, vedrete: tutto sarà sublime. Soldi per tutti e tutto per tutti gratis, ovviamente. Più informazione per pranzo, cena e a volte anche a colazione: un po' più magri ma vuoi mettere: più informati. Mangeremo tutti meglio e di più, andremo in vacanza per anni non per giorni perchè l'economia farà passi da gigante , non verrà "umiliata da un governucolo di incapaci"; Santoro diventerà la voce delle libertà, Luttazzi il giullare di corte unico comico autorizzato, la guzzanti finalmente potrà dire ciò che vuole( ma che avrà da dire poi?) , Biagi ritornerà a ridire pèer la ottantesima volta che " la fidanzata di quel tale era incinta ma solo un po'" frasi assolutamente imperdibili; e udite udite, il prode Marco finalmente non scriverà più: cosa potrebbe dire a quel punto?
-
Citazione:
chicchibio ha scritto:
Voglio essere schematico:
Berlusconi rappresenta un grave problema sul fronte dell'informazione e anche della divisione delle risorse del mercato pubblicitario. Un problema che va risolto, senza crociate ma con determinazione. Punto.
Il problema dell'informazione non si risolve pensando a una informazione libera perche' fatta da gente alla Santoro, capace giornalista ma uomo pericoloso per il modo scorretto e fazioso con cui usa le risorse di tutti.
Ricordo di aver sentito diversi interventi suoi in varie occasioni alle Feste dell'Unita' in diretta su Radio Radicale (apro una parentesi, l'unica emittente a fare da sempre servizio pubblico in Italia). Era il tempo in cui lavorava ancora in Rai ma l'accanimento e la ferocia inaudita con cui se la prendeva con la sinistra per non aver neutralizzato Berlusconi li ricordo con sgomento.
In Rai invece millantava distacco e imparzialita' salvo costruire sapientemente i suoi famosi agguati mediatici.
Ripeto, un uomo intellettualmente disonesto, surclassato da questo punto di vista, anche da quella macchietta di Emilio Fede.
E chi ha mai detto che Santoro fosse imparziale? E' uno dei giornalisti piu' faziosi che io abbia mai sentito.
Ti ricordo che stiamo parlando di pluralismo dell'informazione che riporto testualmente da Dizionario di quel (comunista) che è il De Mauro significa: "condizione per cui in una società sono consentite e favorite l’espressione e la divulgazione di una pluralità di opinioni e credenze politiche, ideologiche e religiose anche se diverse da quelle della maggioranza ". Stop.
Vuol dire poter accendere la TV e non doversi sempre ritanare nella "risorsa indiana" di RAI3 per poter aver una versione diversa dai fatti.
E la volta che la maggioranza si "pappasse" anche l'ultima voce televisiva fuori dal coro? Non verrebbe anche ai piu' moderati un leggero brivido lungo la schiena in relazione allo stato di salute della pluralità di informazioni nel settore televisivo?
-
X Luigi
Sono in pieno accordo con te. Si puo' fare informazione all'inglese, cercando di tenersi sopra le parti, oppure accettando che ognuno porti in modo esplicito una propria visione delle cose e che l'informazione nasca dalla numerosita' e dalla qualita' dei tanti contributi.
Da questo punto di vista l'Italia di Berlusconi non e' peggiore di quella di alcuni anni fa in cui regnava un desolante appiattimento culturale sulle posizioni della sinistra.
La Rai dei professori ne e' una testimonianza efficace.
Negli anni 80 e 90, che io mi ricordi, tutte, dico tutte le trasmissioni di approfondimento politico sono state affidate a giornalisti di sinistra, Andrea Barbato (in contemporanea direttore dell'Unita'), Enrico Deaglio, Gad Lerner, Lucia Annunziata, Michele Santoro e parecchi altri.
Per decenni le informazioni arrivavano filtrate da questo solido conformismo, erano i frutti di quella politica consociativa che avrebbe portato l'Italia allo sbando.
Allora io ti dico che allora ero contro come sono contro questa finta rivoluzione liberale di Berlusconi.
Io credo di avere tutte le carte in regola per contrastarne la politica, anche quella dell'informazione, non mi pare invece che chi lo contrasta con lo scopo di tornare ai bei tempi di una volta, mai esistiti, sia altrettanto credibile.
Questo sempre secondo me,
ciao,
-
Citazione:
chicchibio ha scritto:
X Luigi
Sono in pieno accordo con te. Si puo' fare informazione all'inglese, cercando di tenersi sopra le parti, oppure accettando che ognuno porti in modo esplicito una propria visione delle cose e che l'informazione nasca dalla numerosita' e dalla qualita' dei tanti contributi.
Da questo punto di vista l'Italia di Berlusconi non e' peggiore di quella di alcuni anni fa in cui regnava un desolante appiattimento culturale sulle posizioni della sinistra.
La Rai dei professori ne e' una testimonianza efficace.
Negli anni 80 e 90, che io mi ricordi, tutte, dico tutte le trasmissioni di approfondimento politico sono state affidate a giornalisti di sinistra, Andrea Barbato (in contemporanea direttore dell'Unita'), Enrico Deaglio, Gad Lerner, Lucia Annunziata, Michele Santoro e parecchi altri.
Per decenni le informazioni arrivavano filtrate da questo solido conformismo, erano i frutti di quella politica consociativa che avrebbe portato l'Italia allo sbando.
Allora io ti dico che allora ero contro come sono contro questa finta rivoluzione liberale di Berlusconi.
Io credo di avere tutte le carte in regola per contrastarne la politica, anche quella dell'informazione, non mi pare invece che chi lo contrasta con lo scopo di tornare ai bei tempi di una volta, mai esistiti, sia altrettanto credibile.
Questo sempre secondo me,
ciao,
Argomentata in tal modo mi piace molto come risposta. Circostanziata come argomentazioni anche se dalla sponda ideologica giustapposta alla mia.
-
Citazione:
Luigi Somenzari ha scritto:
Argomentata in tal modo mi piace molto come risposta. Circostanziata come argomentazioni anche se dalla sponda ideologica giustapposta alla mia.
Credo che se ci si avvicina al problema con serenita' di giudizio una soluzione la si possa trovare: concordiamo ad esempio sul fatto che l'informazione e' completa non se si finge obiettivita' ma se si presentano tutte le molteplici sensibilita' culturali e politiche. Quindi un equilibrio di alto profilo garantito dalla sovrabbondanza dei contributi.
Allora ritorno sulla mia idea:
Vendere 2 reti RAI e aprire ad un nuovo operatore il mercato TV spezzando il monopolio RAI-Mediaset.
Affidare alla rete rimasta sovvenzionata col canone obbligatorio il compito di garantire il servizio pubblico dell'informazione privilegiando la formula della diretta senza commenti: sedute parlamentari, congressi dei partiti, convegni, dibattiti, comizi, fili diretti, approfondimenti di ogni genere, 24 ore al giorno, fuori da ogni logica di Auditel.
Tanto per capirci e' cio' che fa da decine di anni una radio di partito, Radio Radicale, da questo punto di vista un esempio per tutti.
-
Citazione:
chicchibio ha scritto:
Io credo di avere tutte le carte in regola per contrastarne la politica, anche quella dell'informazione, non mi pare invece che chi lo contrasta con lo scopo di tornare ai bei tempi di una volta, mai esistiti, sia altrettanto credibile.
Non mi sembra che in queste discussione qualcuno abbia rimpianto i bei tempi andati. personalmente ho ricordato quando proprio con berlusconi c'e' stata una ventata di liberta' nell informazione.
Quiello che mi manca dei bei tempi che furono era semmai il pudore politico.
Ciao,
Stefano
-
Mah...
Oggettivamente, di pudore, in Italia...mah. Vabbeh, mi aggrego alle speranze dei due Amici qua su, e aggiungo: Telesogno, è stato concettualizzato da Costanzo Santoro, per diversi anni, anni insospettabili, nei quali se ci fosse stata davvero innanzitutto la voglia, e poi gli investimenti, boh, forse si sarebbe potuto verificare, ma: investire milioni di euro in una realtà televisiva, senza nessun ritorno politico, sognatevelo. Non si muovono capitali immensi senza muovere la politica e credetemi, per fare una televisione e a che diventi una realtà sociale concreta, ce ne volgiono molti, moltissimi di milioni. Non bastano le telecamerine alla Report per capirci: dietro ci vuole la Rai, o simile. Redazioni contratto nazionale dei giornalisti, dei montatori, sindacati, uffici, fondi pensionistici e quant'altro. in poche parole, dipendenti, stipendi. Altro che libertà d 'informazione: diritto a mangiare. E' sotto questi auspici che si deve guardare al concetto: occupazione, dipendenti, frequenze, e mondializzazione delle stesse: oggi le tv via satellite, ci arrivano da luoghi in cui l'ordinamento è diverso dal nostro e la massa di denaro investito, la dice lunga sulle possibilità che una televisioncina può contro quei mostri. E' una questione di appeal, non di retorica. Si guarda innanzitutto ciò che è fatto bene tecnicamente ed artisticamente. Se no, non ci saremmo incontrati su questo forum. In secondo luogo a ciò che si dice. Ergo, per fare bene ci vogliono soldi, molti soldi. E dove ci sono quelli, c'è o dovrebbe esserci anche la possibilità di fare e dire di politica. E' ammissibile molto di ciò che dite nei termini del confronto televisivo guidato da più conduttori di diversi schieramenti politici. E' questa la vera panacea: Lerner/Ferrara. La formula è perfetta e fa anche ascolto. Allora mi chiedo perchè non si è utilizzata anche in Rai per fare programmini carini in cui il contraddittorio avrebbe potuto sodisfare palati fini e non? Semplice: lo temevano e lo temono tuttora. A sinistra, il contraddittorio è visto come la peste. Alle feste dell'Unità così come nelle manifestazioni come quella di ieri dell'unione, si sparano cannonate e bordate inaudite contro la destra, tranne poi scoprire che si poteva utilizzare una economicissimo ammazzamosche. O meglio come nel caso di specie, un acchiappafantasmi. La bugia come veicolo di trasmissione del virus dell'odio sistematico verso ciò che non è visto come un avversario politico, ma che viene indicato come il nemico da abbattere conogni mezzo e complicità. Mediatica,e giustizialista. Un saluto cordiale a tutti. Chiudo qui. A domani.
-
Solo una considerazione di carattere legale, anche se non lo sono, e sarebbe interessante sentire il commento di un addetto ai lavori, possibilmente "disinteressato" :p .
Riguarda la sentenza per Andreotti.
Leggendo quanto riportato nel post precedente ho pensato questo:
- in prima istanza assoluzione per il capo A (pre-'80)
- ricorso in Appello
- nel frattempo viene introdotto un nuovo termine per la prescrizione
- la Corte, a quel punto, non entra più nel merito della precedente sentenza (innocente o colpevole) in quanto non interessa più essendo sopravvenuta prescrizione e chiude il tutto per sopraggiunti termini.
Se questa interpretazione è giusta, il fatto che non sia stato assolto non vuol dire che sia automaticamente colpevole, ma solo che il fatto non era più rilevante (l'unica sentenza emessa su FATTI processuali è stata quella di assoluzione), sostenere che è colpevole sulla base del pensiero "SE fosse stato pocessato sicuramente sarebbe stato condannato" mi sembra un esercizio puramente intellettuale; credo che la realtà sia: assolto per il primo capo, assolto per il secondo (mancanza di prove, che può anche voler dire che non c'erano perchè non potevano esserci),
Ciao
-
Citazione:
vernavideo ha scritto:
Non mi sembra che in queste discussione qualcuno abbia rimpianto i bei tempi andati. personalmente ho ricordato quando proprio con berlusconi c'e' stata una ventata di liberta' nell informazione.
Quiello che mi manca dei bei tempi che furono era semmai il pudore politico.
Ciao,
Stefano
Scusa ma la tua beatificazione di Santoro cosa sarebbe se non un elogio dei bei tempi in cui l'informazione sarebbe stata garantita?
Se rileggi i tuoi interventi ti renderai conto che hai speso fiumi di parole per distruggere l'odiato Berlusconi mentre le tue critiche al sistema consociativo dell'informazione precedente al Cavaliere si riducono a poche parole per lo piu' sollecitate dai miei interventi.
Rispetto la tua posizione ma non mi pare che sia equilibrata.
-
Citazione:
chicchibio ha scritto:
Scusa ma la tua beatificazione di Santoro cosa sarebbe se non un elogio dei bei tempi in cui l'informazione sarebbe stata garantita?
Se rileggi i tuoi interventi ti renderai conto che hai speso fiumi di parole per distruggere l'odiato Berlusconi mentre le tue critiche al sistema consociativo dell'informazione precedente al Cavaliere si riducono a poche parole per lo piu' sollecitate dai miei interventi.
Rispetto la tua posizione ma non mi pare che sia equilibrata.
Mi piacciono le trasmissioni di Santoro (soprattutto quando stava in mediaset), non ho opinioni riguardo la faziosita' (se torni indietro, vedrai che ho chiesto esempi di faziosita' - richiesta ancora disattesa, ma pino ha confermato che usa metodi non ortodossi per condurre le sue trasmissioni. in questo non ci trovo assolutamente niente di male: per dirla con le parole di luigi/di mauro sono l'espressione di una pluralità di opinioni e credenze politiche, ideologiche e religiose anche se diverse da quelle della maggioranza.
(in realta l'unico giornalista televisivo che stimo davvero e' oliviero beha)
Credo che in la liberta di espressione in rai abbia vissuto diverse stagioni 'buie' con e senza berlusconi
Ho addirittura elogiato berlusconi come editore (e lo credo veramente)
Non ho assolutamente niente contro berlusconi, semmai con noi italiani che abbiamo permesso a un plurigiudicato di diventare presidente del consiglio senza neanche togliergli il potere mediatico. (scusate l'ot)
Denuncio l'attuale pericolo per la liberta' di espressione in italia.
La mia posizione e' semplicemente questa.
Ciao,
Stefano