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Citazione:
Originariamente scritto da sasadf
...mica mi ero reso conto fosse così profonda!!...
l'avevo scritto qualche pagina fa citando come esempio "in casa nostra" la telecom che piu' passano i giorni piu' aumenta il numero della gente che licenzierà!
alcuni non la sentono molto, o magari fortunatamente anche punto, ma la crisi c'è ed è globale! punto! :(
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Infatti... Telecom ha annunciato 8mila tagli divisi in due periodi, e pare che in questi tagli non siano contati i rapporti interinali e le varie esternalizzazioni del personale
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Purtroppo il dato non è corretto: i tagli, dopo un primo annuncio di 8000 persone, ammontano a 16000.
La notizia la trovate su ogni sito di news.
La crisi è molto più profonda di quanto si possa pensare o meglio, ci vogliono far credere, per nn far andare nel panico la popolazione.
I numeri dell'auto vi dicono niente? TUTTE le fabbriche del pianeta, tra dicembre e gennaio, chiuderanno/ridurranno enormemente la produzione...
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Quindi cosa si propone in alternativa al consumismo o per meglio dirla al capitalismo ??
Una sorta di cooperativismo ??
Anziche fargli fare solo gli operai.... li mettiamo pure soci :eek:
Quindi non passibili di licenziamento.... al max ci rimettono pure loro se la "società" va male ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da benegi
Quindi cosa si propone in alternativa al consumismo o per meglio dirla al capitalismo ??
Quindi non passibili di licenziamento.... al max ci rimettono pure loro se la "società" va male
per metterla giù molto ma mooolto semplice:
In senso assoluto e pratico, il non licenziamento non ha senso....
Garantire il non garantibile provoca solo grandi casini....
Per quanto mi riguarda, la vita sarebbe senz'altro migliore se ci fosse il senso del lavoro, guadagnare, spendere, risparmiare e una volta fatti i soldini (se ci si riesce;) , comprarsi il comprabile)
Peccato che così, una grossa fetta dell'umanità non avrebbe possibilità di affrontare grosse spese (vedi auto, casa, yacht :cool: ), così è arrivata la possibilità di avere i soldoni subito, e dilazionarli nel tempo (che sarebbe anche una idea di una moralità notevole, offrire a tutti la possibilità di aspirare a cose a cui neanche potrebbe pensare, in qualità del suo stipendio....)
Peccato però poi che chi i soldi ce li ha sul serio (le banche), se li faccia pagare e profumatamente, anche se non sembra.....Da qui poi l'appartamento diventa villa, la macchinetta diventa fuoriserie, tanto basta solo aumentare il numero delle rate...(e non ditemi che non è così, perchè negli ultimi anni la gente si è fatta prendere la mano, eccome)
E via con mutui trentennali, prestiti personali anche per andare in vacanza....
Il modello americano, insomma, che ti fa magnare lo stipendio prima ancora di guadagnartelo, e che ripeto, va benissimo, fino a che il sistema non si incrina, per poi sfasciarsi miseramente....
E a quel punto, tu che ingenuamente hai creduto (o ti hanno fatto credere) che il tuo lavoro fosse intoccabile, ti ritrovi nella cacca....
(vedi sempre USA, ma tra un po' toccherà anche a noi)
Il capitalismo/consumismo è decollato insieme alla possibilità per i vecchi poveri di comprarsi finalmente qualcosa, creando tantissimi posti lavoro, ed un enormità di offerta....
Offerta per forza di cose in continuo rinnovo (vedi il concetto di obsolescenza del bene) altrimenti agli operai che producono il lettore dvd, cosa gli faccio assemblare, quando tutta la popolazione ha in casa il dvd, e non gli passa neanche per l'anticamera del cervello di comprersene uno nuovo?
E' una catena quasi perfetta, costruire, assemblare anche il non necessario per placare la sete di nuovo del consumatore, dare posti lavoro, creare profitti, e siamo tutti felici e contenti (o quasi, perchè poi esiste sempre il problema di chi non si accontenta, ma questo è un altro discorso)
Quindi se la Sony non vende quanto necessario a mantenere il proprio flusso di lavoro, chiaramente avrà forza lavoro in esubero e, come farebbe chiunque di voi se si trovasse in detti panni, ridimensionerà il proprio organico....
Sfido chiunque a dire che sia una bella cosa, ma anche a trovare il modo di evitarla.....
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Tanto per tornare in tema: http://www.macitynet.it/macity/aA356...3_calano.shtml
Evidenzio un passaggio:
"La crisi è accentuata dal fatto che le 378mila Ps3 vendute nel 2008 (erano 466mila nel 2007) sono comunque parecchio meno rispetto alle 836mila vendute da Microsoft con la sua Xbox 360. Che nel 2007 aveva venduto 777mila console. Inutile dire che il mercato è dominato da Nintendo con la Wii, che è passata dalle 981mila console del 2007 a novembre all'attuale cifra da infarto di 2,04 milioni! Più del doppio."
Questo a riprova del fatto che la crisi attuale non c'entra nulla con la crisi del settore videogame, che non c'è, ma tutta di casa Sony.
In sostanza, la PS3 non riesce a tenere il passo della concorrenza e cede quote importanti di mercato.
Costa il doppio della XBox ma dato che già è venduta in perdita non può ulteriormente essere abbassata.
I giochi sono pochi e meno accattivanti della concorrenza.
In compenso di leggere dei BD ai possessori di PS3 non frega una cippa.
Con queste premesse o la Sony smolla il fardello in fretta o nel prossimo videogame a base di zombie i protagonisti saranno tutti i 160.000 ex dipendenti.
Ciao.
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se la sony, casa che esiste da 40 anni e +, colosso dell'elettronica, basasse il suo profitto solo o in parte alla propria console, sarebbe proprio alla frutta!
IMHO la ps3 centra poco con la sua crisi
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Anche io la penso come Andrea. Anche perchè la Sony e la Sony SCS(cioè quella delle console) ormai son due entità belle che distinte...
walk on
sasadf
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Ma infatti, la PS3 non c'entra nulla con la crisi della Sony, la crisi è globale, Ps3 o meno
Avete letto delle Big3 delle automobili statunitensi? Parlano del rischio di piu' di mezzo milione di persone lasciate a casa (fra dipendenti e indotto) nel prossimo mese :eek:
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La borsa non lo dicono chiaramente, ma basta guardare e si capisce che tutte le SPA hanno praticamente Dimezzato, se non peggio, il loro valore: cioè a dire, hanno la metà del valore di pochi mesi fa.
Questo significa che le banche per prestare loro dei soldi per gli investimenti non si fidano più delle azioni come garanzia, e senza soldi non si va da nessuna parte.
Soldi che non si possono nemmeno raccogliere in borsa, perchè se la stessa azienda titolare vendesse parte della propria quota, farebbe ancora più collassare il mercato.
Alla fine, quello che era stato previsto da Marx(senza scendere nella politica, parlo di previsioni socio-economiche) sta accadendo, con qualche decennio di ritardo...:boh:
walk on
sasadf
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Citazione:
Originariamente scritto da pyoung
Parlano del rischio di piu' di mezzo milione di persone lasciate a casa (fra dipendenti e indotto) nel prossimo mese :eek:
ai tg parlavano di almeno 3 milioni con l'indotto! stiamo parlando di FORD:eek: GM:eek: CRAISLER:eek: mica micio micio bau bau:confused: anche se poi verranno salvate dal governo, da gennaio produrranno il 60-70% di meno:eek: .
se non è caporetto (case tedesche in crisi, formula 1 tagli in vista, honda che abbandona la F1 FIAT dopo un utile di inizio 2008 ottimo, chiude in malo modo anch'essa).
speriamo che duri non troppo!:rolleyes:
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Come farà a durare non troppo... siamo solo all'inizio :eek:
Certo se poi ci mettiamo pure il panico.... sarà ancor peggio.
diciamo che un riaggiustamento delle economie ci voleva.... solo che non sarà indolore, prima o dopo si doveva pagare le scelte poco oculate di fare profitti su guadagni che sono ancora di la da venire.... un pò come le tasse.... le paghi in anticipo su ciò che forse prenderai :cry: :cry:
Sono curioso di vedere il prox anno che succede :rolleyes:
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Originariamente scritto da andrea1972
se la sony, casa che esiste da 40 anni e +, colosso dell'elettronica, basasse il suo profitto solo o in parte alla propria console, sarebbe proprio alla frutta!
Infatti è alla frutta. Altrimenti perché lascerebbe a casa 16.000 persone?
L'incidenza della PS3 la vedi semplicemente esaminando gli ultimi bilanci, passati da una situazione di profitti alle perdite attuali negli ultimi 2/3 anni.
Purtoppo la Sony era un colosso dell'elettronica che ha perso gran parte dello smalto dei suoi inizi.
Negli anni '70/'80 parlere di amplificazione e elettroniche SONY era sinonimo di esoterismo (o quasi). Adesso dimmi se ti viene un member del forum che abbia un ampli SONY?
Il suo stesso valore in borsa ti da un idea della situazione.
Nel 2000 capitalizzata circa 7 volte il suo valore attuale, che oggi è meno di un quarto del valore di APPLE (che dal 2000 è invece cresciuta di 7 volte ai valori odierni).
Pensa che vale poco più del doppio di una piccola software house come la VMWare che ha praticamente un unico prodotto FUSION, un sw di virtualizzazione.
Quindi altro ché colosso, SONY è sempre di più un nanetto incapace di adeguarsi al passo svelto dei tempi.
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da sasadf
Questo significa che le banche per prestare loro dei soldi per gli investimenti non si fidano più delle azioni come garanzia,…
Non mi risulta che le grandi aziende diano azioni proprie in garanzia dei prestiti. Al limite ci sono state grandi intromissioni del sistema bancario in grosse aziende, da noi FIAT ad esempio, che a fronte di credito a rischio di insolvenza sono entrate direttamente nei capitali aziendali.
Ma il problema relativo all'attuale deprezzamento dei corsi azionario è ancora più vasto e devastante ed il suo effetto lo vedremo fra pochi mesi.
Secondo i famosi accordi di Bretton Woods, quelli che nel '44 stabilirono le direttive economiche, finanziarie e contabili mondiali, i valori delle partecipazioni azionarie ed obbligazionarie possono essere iscritte a bilancio al valore storico, quello dell'acquisto, fino ad un deprezzamento dei corsi attuali del 30% per le azioni e del 40% per le obbligazioni (o viceversa, non ricordo bene).
Questo significa che azioni pagate 100 ma che sono quotate a 70 possono apparire in bilancio con valore 100. Se invece sono sotto i 70 allora devono essere iscritte al bilancio alla quotazione media non ricordo bene di quale ultimo periodo.
Il problema, quindi, è che al di sotto di quelle percentuali c'è l'obbligo di svalutazione ed oggi ci sono molte azioni che sono ben al di sotto del 50%, con punte anche del -70% o -80%. La stessa Sony quotava $ 55 a inizio anno ed oggi è a $ 21 = -60%.
Quando al 31/12/2008 si dovranno redigere i bilanci societari assisteremo ad una vera ecatombe di Stati Patrimoniali soprattutto di banche e multinazionali, soprattutto quelle, come SONY, che basano gran parte del loro Bussiness su associate e controllate e che dovranno svalutare gran parte del loro patrimonio.
Allora si che ne sentiremo delle belle.
Ciao.