In pratica ti pigli l'oled entry level a 1000 euro, però ti devi portare a casa per esempio un frigorifero con altri 1000... :D
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In pratica ti pigli l'oled entry level a 1000 euro, però ti devi portare a casa per esempio un frigorifero con altri 1000... :D
O magari ti prendi un prodotto Apple che poi rivendi in un attimo :D
L'offerta è comunque ottima.
Anche, ottima idea...
per queste comunicazioni concentriamoci su questo thread...
http://www.avmagazine.it/forum/140-d...vo-il-mio-oled
vorrei fare domande qui ma non vorrei essere sospeso di nuovo...
Tempo fa i primi OLED di Sony erano passivi. Più recentemente è probabile che siano attivi, anche se informazioni dirette e sicura da parte del produttore sembra che non ci siano. A proposito: sai indicarmi la fonte per cui siano a matrice attiva? Te ne sarei molto grato.
Attivi o passivi che siano, resta un fatto: il tempo di persistenza del singolo pixel è sovrapponibile a quello di un CRT, ovvero nettamente inferiore ai 3 millisecondi (modello Sony PVM-2541), con tempi di salita quasi identici (1,3 ms) al CRT ma con tempi di discesa estremamente più rapidi (anche questi di circa 1,3 ms):
http://www.avmagazine.it/i/n/2014_04..._oled_time.png
Fonte: NCBI - NLM
Con la soluzione di Sony, che simula in pratica il refresh di un vecchio CRT, prima di tutto c'è ovviamente la tendenza al flickering (sfarfallio), effetto che può essere ridotto o eliminato aumentando la frequenza di quadro (Sony la chiama modalità "flicker free"). E infatti problemi (parlo per esperienza diretta) non ce ne sono.
L'altro "effetto collaterale" è la straordinaria nitidezza delle immagini in movimento, caratteristica purtroppo sconosciuta ai display W-AMOLED del produttore coreano. Nel nuovo modello da 30" a risoluzione 4K, Sony ha "sbloccato" anche il limite del picco di luminanza, che ora sale fino a 1000 (mille!) candele su metro quadrato, sebbene per aree molto piccole, rendendolo di fatto un display perfettamente compatibile per contenuti HDR.
Aggiungo che, per il problema della durata del sub-pixel blu, Sony ne ha raddoppiato le dimensioni e dichiara che la durata generale del pannello OLED dei suoi monitor "Trimaster EL" è di almeno 30.000 ore (fonte: Gary Mandle, product manager OLED Sony in un'intervista ad OLED-info.com), più che sufficienti per qualsiasi applicazione consumer e per molte applicazioni professionali.
Franco
Grandissimo post non c'è che dire.
Sarebbe bello se sony decidesse di portare al consumer questa tecnologia... E tornare al top... Ma io dico la tecnologia ce l'hai pure in casa... perche no!?!?
si, ma non sottovalutare il potere delle economie di scala... quanti ne venderanno di sti oled? Devono praticamente ripagarsi le linee con pochissimi clienti...
A meno che non siano fatti con materie prime preziosissime (tipo platino...) il prezzo potrebbe scendere tantissimo... e avremmo finalmente dei crt piatti :D
Hai ragione sulle economie di scala, ma penso che il problema degli scarti non sia del tutto trascurabile su tagli di maggiori dimensioni.
E' vero che questi sono destinati esclusivamente ad un utilizzo professionale, da cui le dimensioni proposte, ma ho la netta sensazione che i costi produttivi, anche su larga scala, di pannelli con polliciaggio elevato (>50") risultino incomparabili con quelli degli OLED W-RGB di LG.
P.S. Ovviamente, se Sony riuscisse a fare un 65" OLED con tale tecnologia per.... diciamo..... 10.000€, probabilmente molti sarebbero disposti a fare la pazzia!
proprio quel grafico che hai mostrato ti dimostra che sono attivi, è vero che i tempi di salita e discesa della luminanza dei pixel sono simili ai crt se non molto più rapidi grazie alle caratteristiche dell'oled, ma la persistenza non è la stessa, quel grafico ti dice che il pixel rimane acceso per 8 ms all'interno del frame, mentre un crt rimane acceso per circa 2 ms (il tempo di spegnimento del pixel), su un tolale di 16,7 ms di durata del frame. Quegli 8 ms non sono certo il tempo di spegnimento dell'oled, che è molto più rapido anche di un crt, vuol dire che c'è un controllo attivo del pixel che lo tiene acceso per 8 ms (7,5 per essere precisi).
http://i.imgur.com/lwxDr5V.jpg
In questo modo sony riesce a simulare in qualche modo un crt ed ottenere una riduzione consistente del motion blur e al tempo stesso mantenere una luminosità soddisfacente. In teoria potrebbe essere possibile giocare con questo trade off tra motion blur e luminosità e aggiungiamoci flicker variando i tempi di persistenza, cosa che forse era pure in progetto per i modelli futuri.
In merito alla durata degli oled blu, il problema era già stato risolto da tutti i produttori di oled rgb, samsung compresa, appunto raddoppiando le dimensioni del subpixel. Il problema degli oled rgb non è il pixel blu, non è la durata, questa è uguale bene o male a quella degli oled wrgb, ma il processo produttivo necessario. Al contrario degli oled wrgb che possono usare un TFT simile a quello usato per gli lcd, per gli oled rgb è necessario realizzare un LTP TFT con FMM per separare i tre oled e all'aumentare delle dimensioni gli errori diventano tali da generare scarti che rendono antieconomica la produzione.
Ti ha già risposto plasm-on, comunque il classico processo produttivo per gli oled rgb ha un'efficienza sufficiente fino a dimensioni di 10" o poco più, aumentando le dimensioni gli errori aumentano esponenzialmente e gli scarti per difetti diventano eccessivi