Libero mercato..... una utopia ?
Ho seguito con molto interesse questa discussione, ma con una perplessità: questo è un libero mercato ... o no ?.
In altre parole la mia domanda è la seguente: perchè caricare Avforum (nella fattispecie) di una responsabilità che non ha ?
Un forum è soltanto un “luogo” dove si incontrano delle persone che esprimono liberamente le loro opinioni, le loro valutazioni, le loro aspettative, e così come è lecito che parlino bene o male di un negozio, di un produttore, di un prodotto, deve essere anche lecito che si diano da fare per associarsi nell’ acquisto di un prodotto a prezzo favorevole o per una qualunque altra attività legale.
Non capisco nemmeno le “pruderie” di non divulgare pubblicamente il prezzo del prodotto: se il cobuy è pubblicamente ammesso, se è lecito, non si capisce perchè il prezzo dovrebbe rimanere “privato”, così come il nome del “fornitore”.
A mio modesto parere Avforum non dovrebbe assolutamente impegolarsi nella questione, ne impedendolo, ne partecipando direttamente alla sua organizzazione/gestione/moderazione, ma mantenendo in materia la neutralità di un mezzo di informazione che pretende di avere una sua autorevolezza.
Posso comprendere la preoccupazione di Emidio per la “raccolta pubblicitaria” che potrebbe sfuggirgli, ma vorrei dirgli che in un libero mercato “morto un Papa se ne fà un altro”, magari lo stesso “fornitore” del cobuy...... o i suoi potenziali “concorrenti”.
D’ altro canto, dal momento che il produttore non si preoccupa che un suo prodotto venga venduto a prezzo di saldo prima ancora di apparire sul mercato segando i margini alla sua catena di distribuzione, e che quest’ ultima non lo mandi a quel paese cessando la vendita dei suoi prodotti, non vedo perchè della cosa si dovrebbero preoccupare Avmagazine/Avforum o qualunque altro mezzo divulgativo o di informazione.
E’ un pò la stessa situazione della diatriba contro l’ e-commerce: un bel giorno tutti i produttori dovranno smettere di tenere furbescamente il piede in due scarpe e decidere se vendere i loro prodotti attraverso la catena di distribuzione tradizionale o attraverso l’ e-commerce.
Detto questo spero che Avmagazine decida in materia di cobuy per la maggior libertà possibile.
Un saluto a tutti.