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nordata ha scritto:
Rimane poi sempre valida, credo, la mia riflessione postata all'inizio.
Se si tratta di registrazioni in studio, buonanotte all'ambienza.
Si può benissimo aver registrato un organo elettronico in studio in quasi totale assenza di riverbero ed avergli poi aggiunto degli effetti tali da far sembrare l'esecuzione all'interno di una chiesa, il giorno dopo aver tolto l'organo e, nello stesso punto dello studio, averci messo il chitarrista e in fase di mix-down averlo inserito alla sinistra.
All'ascolto del cd/vinile possiamo sistemare le nostre casse anche capovolte e appese al soffitto, se quella è la posizione che per noi ricrea la migliore ambienza dell'evento in fase di ripresa, sarà solo e sempre un gusto personale, ma non ricreeremo nulla di reale.
Discorso diverso, a volte, può essere fatto per gli eventi dal vivo, se sono stati ripresi con tecniche rigorosamente a due microfoni, collocati opportunamente.
In questo caso si riuscirà ad ricreare meglio la disposizione 2D della scena, non credo molto di più.
Le informazioni relative alla profondità, registrate e presenti, usciranno dai diffusori e se ne andranno in giro per la stanza assieme al tutto il resto, ma nulla dirà al nostro orecchio che quelle sono le informazioni da trattare come profondità, se non una diferenza di livello, che può essere interpretata inconsciamente come strumento più distante.
Le tecniche muticanali potrebbero offrire molto di più in tale senso, anche qui per eventi dal vivo, con 2 micro per i frontali e altri due rivolti verso le spalle degli esecutori, per riprendere solo i riverberi vari.
In questo modo si potrebbe già, forse, ricreare maggiormente l'ambienza.
Ma finchè il multicanale verrà usato per incisioni da studio (vedasi quanto detto prima) o per registrare il pianoforte davanti e la chitarra dietro, sicuramente l'ambienza la possiamo salutare.
Ciao
Sicuramente e' come dici, pero' all'atto pratico, con il passaggio da B&W a JMLAB mi sono dovuto ricredere.