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Citazione:
Originariamente scritto da miky9585
@ DMD: Tu che consigli di fare? eliminare 3+3 JFET o cambiare lo stadio differenziale
A mio avviso se si vuole solo inserire dei finali per avere più potenza su carichi bassi , eventualmente prima misurare la corrente di collettore di Q2 e poi forse "ritoccare" qualcche resistenza. iIl circuito differenziale lo lascerei così com'è altrimenti si rischia di riprogettare tutto lo stadio finale.
Un saluto
Domenico
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AGGIORNAMENTO: Sempre allo stesso link di cui a pagina precedente, ho inserito un brd con qualche ponte in meno, in modo da evitare svariati buchi da fare con l'instabile trapanino!
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Mi prendo una pausa dal progetto perchè probabilmente puntero' su qualcosa di piu' veloce come un modulo in classe D o un kit nuova elettronica....
comunque seguiro' volentieri la discussione e magari vi daro' una mano!!!
CIAO!!
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Vivissimi complimenti a Sthealt e al padre ( se non sbaglio mi pare di aver capito che ci ha messo le mani pure lui).
Ma siamo sicuri che per tutto questo Ben di Dio bastino 600 Euro?,...mi sembra strano ...
cmq rimango invidiosissimo
max996
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domanda ai guru (tra cui DMD):
Devo selezionare i transistor! Mi sembra di dover capire che devono avere un parametro particolare per poter essere selezionati e per poter andare bene per il circuito.
Che parametro è e come lo posso testare?
600€ ora forse ci compri solo i trasformatori (se non ti accontenti di cose scadenti!)
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I parametri fondamentali che tengo conto in genere sono 2:
1)- Il cosidetto guadagno (beta) che per i tutti i transistori impiegati dovrebbero avere lo stesso valore e sopratutto il massimo per la categoria per i quali gli stessi appartengono, e per questo un semplice prova transistor dovrebbe andar bene
2)- La tensione massima di lavoro o di rottura (Break-Down) se non dispone di un tracciacurve ci si potrebbe affidare ad un circuito alternativo un po meno preciso ma abbastanza indicativo di quello che è la massima tensione di lavoro.
In poche parole applicando una tensione elevata attraverso una resistenza in serie, la giunzione C-E si comporta come un diodo zener, attestandosi su un valore che è quello appunto di "rottura"
http://img141.imageshack.us/img141/7...nsistoryg7.jpg
Ovviamente per i fratelli NPN le polarità andranno invertite, e l'alimentatore ad alta tensione sarà a bassa corrente d'uscita inoltre si valuterà come ottenere un tale valore, magari tramite un duplicatore etc..
Devo avere da parte qualche accrocchio che ho costruito tempo fa anche per i Mosfet, se lo trovo lo posto.
Un saluto
Domenico
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da qualche parte, non ricordo dove però, ho letto anche che Ids deve essere la stessa per tutti i transistor (ovviamente con lo stesso nome) usati. Ora trattandosi di Ids (drain-source) penso si riferisse ai mosfet! Ho detto un hazzata oppure c'è un fondo di verità?
Dove lo recupero un trasformatore 220-->300v a bassa corrente?
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Si può utilizzare anche un trasformatore a tensioni più basse, magari utilizzando un duplicatore di tensione
http://img167.imageshack.us/img167/5...ensionezk6.jpg
o un moltiplicatore (x n quanti sono gli stadi) a diodi, e la corrente disponibile sarà inversamente proporzionale ai valori di tensione, beh la potenza del trasf è sempre la stessa. Qui ti rimando ad un link http://www.microst.it/Tutorial/diodi_rett_6.html
Per la selezione dei mosfet, con il metodo "economico" si può stabilire la VDSMax e la tensione di soglia, per tutto il resto occorre un tracciacurve.
p.s. non farti venire in mente, come qualcuno ha fatto, utilizzando la tensione di rete, anche se la cosa può andare a buon fine, è meglio essere isolati dalla rete sul banco di lavoro.
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Se non si dispone di un trasformatore adatto, poichè il dispositivo può servire solo per questa volta, si può ovviare alla cosa se in casa si hanno già due trasformatori con secondari uguali, ad esempio 220/12 oppure 220/6 o qualsiasi altro vaore di secondario, purchè uguali in tensione.
Si collegano i due secondari tra di loro, in questo modo si ottiene un trasformatore separatore 220/220 a cui collegare il raddrizzatore e relativo filtro con cui alimentare il tester, con un raddrizzatore a onda intera si dovrebbe ottenere un valore intorno ai 310 V.
Fate comunque molta attenzione nell'usarlo, sono tensioni da trattare con rispetto.
Ciao
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Mi pare serva per trovare le connessioni dei transistor!
Ho trovato il mio accrocchio per i mosfet posto lo schema fatto a mano
http://img88.imageshack.us/img88/202...amosfetjx3.jpg
La possibilitaà di variare la VGS con due portate di sensibiltà (i Mosfet Hitachi la soglia è sui 0,6 volt mentre gli IRF sui 3,5 Volt).
Sul gate resistenza da 1K e diodi zener di protezione e un deviatore 4 vie
Mi scuso dell'artigianalità della realizzazione, ma a me interessa solo per quanto progettavo finali, ed era per uso personale, tanto che per la VGS max lo collegavo separatamente all'alimentatore dei 300
http://img88.imageshack.us/img88/679...toprovalt0.jpg
Nota: IL CICUITO SERVIVA PRINCIPALMENTE PER CONOSCERE LE TENSIONI DI SOGLIA DEI MOSFET, quindi per la VDS max il gate deve essere interdetto altrimenti si ha la conducibilità
Un saluto
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Nel caso aveste voglia di approfondire o proseguire sull'argomento di questo o altri circuiti di misura dovreste però aprire una discussione apposita.
Grazie e ciao.
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Accidenti mi son lasciato prendere la mano, chiedo scusa a stealth82 se ho "stravolto" quello che era la discussione inziale. :)
Un saluto
Domenico
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ma i mosfet irpf240 nn riesco a trovarli vanno bene anche gli irfp240 http://www.datasheetcatalog.net/it/d.../IRFP240.shtml
ecco il datashet
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Già, in effetti qualcuno ha inavvertitamente invertito un paio di lettere nella sigla dei Mosfet.
Mi sembra nei primi schemi, quelli pubblicati recentemente hanno la sigla giusta.
Ciao