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"THE KIND OF WIRE MADE NO DIFFERENCE
It can be solid, stranded, copper, oxygen free copper, silver, etc.--or even "magic" wire--as long as the resistance is kept to be less than 5% of the speaker impedance. There is no listening difference as long as the wire is of adequate size."
Magari può interessare qualcuno vi riporto questo link di Roger Russell un progettista della McIntosh:
http://www.roger-russell.com/wire/wire.htm#thetruth
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Ho visto che si parla anche sei supporti per cavi, però come dice Jim Smith nel suo manuale, gli effetti positivi che si sperano derivino dai supporti o ricerca dalla minor lunghezza possibile del cavo vengono vanificati ponendo il rack portaelettroniche tra i diffusori.
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Io ho trovato interesssante questa affermazione:
"I credit the success of the speaker wire industry to their expert sales and marketing ability. However, it is my experience that ordinary copper wire, as long as it's heavy enough, is just as good as name brands.
Looking at this from a different perspective, there will always be those who will want expensive wire, not because there is an audible difference, but because they may value pride of ownership and prestige in a similar way to that of owning a Tiffany lamp or a Rolex watch."
Detto da un ingegnere che ha lavorato come progettista McIntosh lo trovo quanto meno interessante.
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Perché? Il fatto di essere ingegnere e aver lavorato in McIntosh gli garantisce un udito migliore o più raffinato di quello di chiunque altro? Per sentire le differenze tra un cavo e l'altro bastano le orecchie, non ci vuole mica un titolo di studio ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da ev666il
Perché? Il fatto di essere ingegnere e aver lavorato in McIntosh gli garantisce un udito migliore o più raffinato di quello di chiunque altro? Per sentire le differenze tra un cavo e l'altro bastano le orecchie, non ci vuole mica un titolo di studio ;)
Da come hai risposto, presumo che l'articolo tu non lo abbia neanche letto...magari ti può dire perchè che due cavi "suonano" diversamente e magari capisci perchè la ricerca del cavo è più legato ad un discorso di eufonia (peraltro legittimo) che a uno di fedeltà ;)
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Discussione interessante.
Io ci metterei anche un altra cosa, che può in un certo modo falsare un ascolto, ovvero la capacità del cervello di inventarsi quello che gli pare.
E racconto un brevissimo aneddoto. Alcune settimane fa mi sono imbattutto su questo forum in un link ad un sito che aveva delle frequenze di prova per testare la risposta in frequenza dei diffusori. Test piuttosto empirico, ma l'ho fatto. Sono rimasto molto stupito sul suono della "mosca", quel ronzio ad alta frequenza che le mie orecchie di trentenne non dovrebbero sentire (è sui 17.7kHz. un secondo test lo alternava a suoni a 17kHz e 20kHz, 17kHz li sento ancora); bastava spostare il cursore del mouse su una certa icona per far partire il test. La cosa che mi ha colpito è stata che, ad occhi aperti lo sentivo, nettamente, mentre ad occhi chiusi no. Evidentemente perchè le mie orecchie non erano in grado di sentire quel suono, ma se vedevo il puntatore nella posizione giusta e quindi sapevo che il suono veniva emesso, il mio cervello se lo inventava. Allo stesso modo è possibile che un certo cavo non generi differenze audio apprezzabili, ma che il cervello decida che è migliore e quindi faccia effettivamente "sentire meglio".
Io la butto lì come aggiunta pseudo-neurologica ;)
Anche perchè mi pare di capire che il massimo che un cavo può fare è evitare di peggiorare il segnale, quindi una volta raggiunta la soglia di "non intromissione" dovrebbero essere tutti uguali (parlando di prodotti adeguati).
Poi l'importante è essere soddisfatti del proprio impianto, a prescindere dai come e dai perché :D
Io quando prenderò le torri da biamplificare ci metterò del cattivissimo cavo tetrapolare da elettricista :p
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Citazione:
Originariamente scritto da Ziggy Stardust
...dal suono un pò più ambrato o....anche gli audioquest penso siano un pò 'aperti'.
Ecco la mia domanda iniziale (vedi post n°8 : "In linea teorico/pratica, il cavo è una sorta di equalizzatore;
detto cio', per caratteristiche costruttive, un cavo deve avere uno scopo, un orientamento: es."enfatizzare/correggere" un deficit di bassi o acuti, o no?")...porca zozza non mi veniva.:D
Sicuramente, dal basso della mia inesperienza, ho posto male la domanda...:confused:
Quali sono gli elementi (tipo di costruzione e/o materiali usati) che caratterizzano i "tipi di suono" di un cavo?
In sintesi:
perche' un cavo "suona ambrato" ed un altro "aperto"?
perche'/quando usare un cavo "aperto" o uno "ambrato"?
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Ci sono tanti fattori che determinano le caratteristiche soniche dei cavi, sezione, geometria del cavo, materiali del conduttore e del dielettrico, la forma del conduttore (litz, solid core o multifilare). Tutto incide sulle caratteristiche soniche di un cavo.
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Citazione:
Originariamente scritto da scubi
Quali sono gli elementi (tipo di costruzione e/o materiali usati) che caratterizzano i "tipi di suono" di un cavo?
In sintesi:
perche' un cavo "suona ambrato" ed un altro "aperto"?
perche'/quando usare un cavo "aperto" o uno "ambrato"?
Su alcuni vecchi articoli di tnt-audio (mi sembra Thorsten) hanno scritto cose al riguardo.....
relativamente all'ultima domanda, tratta i cavi come un componente dell'impianto, perchè ti piace l'impostazione che da, non c'è altro...
se qualcuno ti dice x correggere il suono del tuo impianto, allontanati da lui.
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E' questo?
http://www.tnt-audio.com/clinica/spkcbl.html
"Un cavo di potenza (universalmente) buono presenta bassi valori di resistenza e di induttanza (anche se con certi diffusori dall'impedenza non resistiva può tornare utile una certa azione compensativa) e valori moderatamente bassi di capacità.
Questo cavo dovrà impiegare più conduttori singoli dal corpo solido e sottili singolarmente isolati, oppure dovrà adoperare conduttori laminari.
Non adopererà conduttori multifilari, così minimizzando entrambi gli effetti pelle e Maxwell."
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anche un po' prima,..
e poi via a seguire la serie...
http://www.tnt-audio.com/clinica/inter.html
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Citazione:
Originariamente scritto da Agaler Layenel
Io ci metterei anche un altra cosa, che può in un certo modo falsare un ascolto, ovvero la capacità del cervello di inventarsi quello che gli pare.
"inventava" ?
Il rumore della mosca c'è, esiste, il tuo cervello non si inventava proprio niente!
Essendo però un rumore al limite della percettibilità allora interviene l'INTERCONNESSIONE TRA I SENSI, o meglio l'INTEGRAZIONE CENTRALE DI STIMOLI PERIFERICI DI TIPO DIVERSO.
Non so se hai sentito che sono state fatte prove che hanno dimostrato che anche le cose che sembrano più scontate in realtà non lo sono... Sembra per esempio che sia impossibile distinguere i sapori senza l'ausilio della vista.
A proposito di neurologia vera, è descritto che stimoli come l'insufflazione di aria calda nel condotto uditivo esterno si possa tradurre nella percezione di stimoli luminosi.
Il concetto è questo: per le
percezioni difficili, i cinque sensi si aiutano l'un l'altro.
La mosca esiste, e le differenze tra i cavi ci sono, e anche marcate (tant'è che se dai un cavo "caldo" a 10 persone che sanno capire i cavi e che non possono parlarsi tra loro, tutte e dieci ti diranno che ammorbidisce gli alti e dà un basso più rotondo...condizionamento inconscio collettivo? Suvvia...), qualcuno le capisce altri no, e comunque può venire difficile riconoscere in cieco differenze sottili che riguardano il solo udito; ci vorrà del tempo ma prima o poi si capirà che la prova in cieco è un falso scientifico perché mette il cervello in condizioni innaturali, togliendogli il supporto della vista nell'integrare gli stimoli di altro tipo che vengono dall'esterno.
Comunque sono riuscito in cieco a distinguere cavi di alimentazione, c'è anche una questione di educazione e allenamento dell'orecchio.
Citazione:
Allo stesso modo è possibile che un certo cavo non generi differenze audio apprezzabili, ma che il cervello decida che è migliore e quindi faccia effettivamente "sentire meglio".
Io la butto lì come aggiunta pseudo-neurologica ;)
Per neurologia e affini vedi sopra...
Citazione:
Anche perchè mi pare di capire che il massimo che un cavo può fare è evitare di peggiorare il segnale, quindi una volta raggiunta la soglia di "non intromissione" dovrebbero essere tutti uguali (parlando di prodotti adeguati).
Ma per evitare di peggiorare il segnale per distanze di metri ce ne vuole di qualità... E purtroppo si paga.
Chiaramente i costruttori di cavi, sanno (probabilmente lo scoprono per caso) anche come andare a fare cavi che influenzano questo o quel parametro (e che quindi possono andare a correggere squilibri della catena o problemi ambientali,o anche solo venire incontro ad un tipo di ascolto desiderato), ma per esperienza personale so che salendo di fascia con determinati cavi, anche e soprattutto di alimentazione oltre che di segnale migliorano parametri basilari come la dinamica e l'estensione della risposta in frequenza
Citazione:
Poi l'importante è essere soddisfatti del proprio impianto, a prescindere dai come e dai perché :D
Io quando prenderò le torri da biamplificare ci metterò del cattivissimo cavo tetrapolare da elettricista :p
Potrebbe andare bene come potrebbe essere il modo migliore per sprecare gran parte dei tuoi acquisti (specie se elettroniche e diffusori cominciano ad avere un certo valore), ma come dici l'importante è essere contenti del risultato...
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Citazione:
Originariamente scritto da Agaler Layenel
Io quando prenderò le torri da biamplificare ci metterò del cattivissimo cavo tetrapolare da elettricista :p
Se è così dovrò segnarmi il tuo nick, come potenziale cliente se un giorno mi metterò a fare e vendere cavi ;)
p.s.
sono uno che il quadripolare da elettricista 4x2,5 e 4x4mmq lo ha lasciato 15anni fa.
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@ biggy
Il discorso sui sensi che si aiutano l'un l'altro è molto interessante e tutt'altro che campato in aria.
Tuttavia credo sia opportuno precisare che di solito i sensi si "ingannano" l'un l'altro invece di aiutarsi.
Faccio un esempio paradossale:
se riuscissi a cogliere la differenza di sapore tra caviale rosso e caviale nero solo guardandolo prima di mangiarlo, ne deduciamo che la vista acuisce il mio senso del gusto oppure che mi fa credere di sentire differenze che in realtà non sono in grado di cogliere?
E se, tramite l'aiuto di coloranti, mi mettesero nel piatto del caviale rosso colorato di nero e del caviale nero colorato di rosso, la vista mi sarebbe ancora d'aiuto?
Il senso della vista può senz'altro aiutare a rendere più completa l'esperienza emotiva dell'ascolto musicale. Ma non ha niente a che vedere con la rigorosità scientifica di un test alla cieca teso a capire se un soggetto è in grado di distinguere il suono di in cavo da un altro.
Qualsiasi scienziato abituato a fare esperimenti seri, confermerebbe che il doppio cieco è l'unico esperimento davvero scientifico che si può fare in questi casi.
Potendo guardare quale cavo sta suonando, la differenza la sentirebbe anche un sordo. E' troppo comodo.
Se invece riesci a riconoscere il cavo alla cieca, non in un tentativo secco (anche tirando a indovinare ci sarebbe il 50% di possibilità) ma diciamo in 8 o 9 prove su 10, allora puoi senz'altro dire che la differenza c'era e l'hai sentita.
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infatti tutti i sommelier fanno gli assaggi del vino in doppio cieco per verificarne la qualità :D
lo stesso si può riferire al Grana, ed all'olio di oliva.
O i meccanismi di percezione del gusto sono diversi dall'udito?
Non cito gli sforzi epatici (per l'esperienza) che servono per iniziare a distinguere un Cabernet da un Merlot :D
L'assaggio test in doppio cieco lo lo usa grande distribuzione su consumatori generici per prodotti di massa, deodoranti, mozzarelle, pattine aromatizzate, ecc. ecc.
Sono esploso, non ce l'ho fatta più! Ho espresso liberamente il mio pensiero sul blind test. :)