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Citazione:
se fossimo in crisi economica, si avrebbe un calo nella produzione, con conseguente calo dei redditi ed in seguito dei prezzi (vedi deflazione); in realtà, assistiamo invece ad un aumento dei prezzi, ciò significa dunque che c’è un eccesso di domanda di beni, dovuta alla possibilità di spendere, dunque nessuna crisi economica.
C'è anche una crisi economica, ed è la più pericolosa, che ad una scarsa capacità di spesa e di domanda associa una aumento dell'inflazione ed è quella, ad es., che sta interessando gli Stati Uniti. I prezzi salgono perchè le materie prime sono alle stelle ma la domanda non cresce perchè il reddito disponibile sta diminuendo drasticamente. Il reddito disponibile non è dato solo dallo stipendio e/o dai compensi per il proprio lavoro ma anche dagli investimenti finanziari e dagli immobili che in questo momento stanno facendo soffrire troppe persone (giusto per farti capire, pensa che negli Stati Uniti il valore di molte abitazioni è sceso così tanto che conviene non onorare il mutuo e comprarsi un'altra casa!).
Ciao.
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Guarda che il nepotismo purtroppo e' una realta' anche negli USA,te lo dice uno che conosce bene quella realta' e che reputa gli States ancora,tutto sommato,un posto dove poter creare la propria fortuna,con idee e volonta'.Quanto ad Alitalia,credo sia l'emblema di certi osceni meccanismi all'italiana:hanno elargito per decenni ai piloti pensioni plurimiliardarie,e a capo dell'azienda hanno piazzato veri e propri incapaci,pagati 15 miliardi l'anno e capaci solo di portare la societa' allo sfascio.Poi pero' lo Stato,pur con numeri da fallimento,"deve" mantenere Alitalia in vita.A me dispiace per i dipendenti,ma quella e' una societa' che deve fallire.E ci sarebbe anche da discutere sugli aiuti statali verso una "certa" casa automobilistica...
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A parte che nn credo nella teoria "la preparazione necessaria a svolgere la professione crea la casta" perchè ho fatto colloqui a Ing. e credetemi voti alti alti ma preparazione bassa perchè ci sono molte professioni che
creano la professionalità con il tempo e nn sui libri comunque questo è un'altro discorso....
Perchè invece nessuno parla che stiamo diventati degli spendaccioni in tutto e per tutto: Macchine sempre più belle e più grosse con relativi costi di manutenzioni alti, cellulari sempre più nuovi e costosi, tutti vestono firmato come nn mai, tutti vogliono e vogliono....tutto a rate
mai come in questo periodo stanno rifiutando prestiti a bizzeffe per
problemi di impegno però cambiano macchina, vanno in ferie e tutti.
Io credo che la differenza fra prima e adesso è che avevano con sacrificio ora abbiamo tutto a rate.
Un ragionamento che facevo a Pasqua con un cugino che si lamenta che nn ci stà dentro con 1300 euro mese poi dice che ha macchina, moto (appena comprata), palestra, calcetto ecc ecc fare ore al sabato nn esiste e poi salta fuori che vuole cambiare macchina perche insomma fa un sacco di km e dopo 4 anni è da cambiare.
Ma io dico fa 30000 km anno, lavora a 4 km da casa quindi facciamo che fà 10 km al giorno per lavori 300 giorni all'anno sono 3000 km l'anno e gli altri 27000km come li fà.
Anche secodno me l'Italia nn è in crisi, questo è il giochetto che fanno i politici, telegiornali per far passare in secondo piano problemi ben diversi..è ovvio che c'è un momento di contrazzione dei mercati ma questo è dovuto al fatto che negli due anni sono uscite tanti di quelle leggi leggine che hanno portato in confusione tutti e ora si stà cercando di capire cosa succederà con il nuovo governo.
ciao a tutti
ps per Luipic la mia di professionalità nn me l'ha data l'università ma solo e solamente il lavoro e la voglia di essere professionale perchè è ora di smetterla di pensare che e' la scuola a darti la professionalità anche perchè ho conosciuto molti muratori, elettricisti, idraulici, tornitori, fabbri, tecnici diplomati che in fatto di professionalità sono avanti anni luce rispetto ad altri ing. dott. arch. ecc ecc
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Allora, che ne dite di un piccolo sondaggio, sempre evitando di sfociare in politica, ma esprimendo quali dovrebbero essere secondo noi i punti fondamentali di partenza per governare economicamente il nostro belpaese?
Inizio io, sono curioso, anche se immagino già le risposte dei più...
Dico questo dopo aver sentito le ultime, a parer mio incredibili dichiarazioni dei ns. politici per guadagnarsi preferenze....Se entrambi i due schieramenti in un momento del genere promettono a profusione aumenti delle pensioni ed affini (in pratica promettono che lo stato darà ANCORA di più, ancora più spese), evidentemente sanno che è ciò che la gente vuole sentirsi dire.....
Da parte mia vorrei finalmente sentire qualcuno che ha il coraggio di sparare a zero su tutta la quantità di furbi profittatori che stanno mettendo in ginocchio la nostra Italia, che ha il coraggio di dire che lo stato deve spendere di meno, MOLTO di meno, con una rigorosissima analisi degli sprechi....
e badate, non sto parlando dei loro stipendi, non me ne può fregà de meno, sono una goccia nello stagno, se ci governano bene, che guadagnino pure, mi sembra giusto....
Per farla in breve altro che aumenti, ci sono centinaia di migliaia di persone (forse milioni) che dovrebbero semplicemente andarsene a casa e trovarsi un nuovo lavoro, hanno attinto dalla fonte_stato_regalo anche troppo, è ora di togliersi di torno....
Invece chiunque vorrebbe di più...Il tuo vicino sta rubando la rata della pensione da quando ha 39 anni?Invece di inca§§arti e cercare di far finire tutto ciò, l'italiano medio fa di tutto per fregare anche lui, e pararsi il cu/o.....
I ns. politici ci trattano così perchè sono consapevoli della ns. ignoranza, sanno che sarebbe fortemente impopolare (per loro) accusare direttamente qualche categoria, e fanno finta di niente, e continuano a promettere, tanto c'è ancora chi ci crede....
Il mio sogno è un Italia con un radicato senso civico, che si scandalizza se un ospedale viene costruito (con le ns. tasse) e non viene mai utilizzato....
che si scandalizza se esistono poco di buono che fingono un handicap e si intascano un invalidità alle spalle nostre....
Questo è ciò che sta rovinando il nostro paese, lo stato incassa anche troppo, deve imparare a gestire le proprie spese....
Ma rimarrà un sogno, l'italiano purtroppo ragiona con la morale, non coi conti alla mano....
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Citazione:
Originariamente scritto da Granderanda
in realtà, assistiamo invece ad un aumento dei prezzi, ciò significa dunque che c’è un eccesso di domanda di beni, dovuta alla possibilità di spendere, dunque nessuna crisi economica.
come ti ha fatto notare giustamente qualcuno, l'aumento dei prezzi è dovuto all'aumento del prezzo delle materie prime. L'aumento è dovuto dal fatto che a parità di disponibilità è aumentata notevolmente la domanda dei paesi emergenti. Diciamo le cose come stanno, cinesi e indiani hanno cominciato a consumare ;)
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Veramente gli Italiani a parole di scandalizzano tantissimo ma nei fatti ognuno "fa di tutto per fregare anche lui".
Credo anch'io che sarebbe ora che qualcuno che vuole amministrarci dica che vuole eliminare tutte le storture italiane ma chi lo voterebbe uno del genere? Chi voterebbe uno che dice che vuole licenziare i fannulloni (non quelli volenterosi) della pubblica amministrazione che ci pesano una volta per lo stipendio ed una per il mancato lavoro e che magari dica contemporaneamente che non vuole dare più i soldi alle imprese private e che dica che debba essere abolito l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori con contemporaneo aumento degli stipendi minimi?
La vedo dura, molto dura. Ogni volta che si va al voto ci sono sempre gli stessi che fanno sempre le stesse cose e i cittadini alla fine votano sempre per gli stessi.
Appoggio anche il fatto che stiamo diventando spendaccioni. Io e mia moglie spesso ci chiediamo come fanno molti nostri amici e conoscenti a vivere ad un livello superiore al nostro pur con stipendi inferiori di un buon 30% se non 50%. Noi con le spese correnti (quindi escludo spese straordinarie per casa e per l'acquisto di auto) ci mangiamo il 40% delle nostre entrate e mettiano in conto un 20% per le spese straordinarie, 20% per la pensione integrativa, 10% per imprevisti e 10% per il futuro di nostro figlio e se arriverà un altro sarà anche da aumentare. Alla fine non ci resta niente se non qualche regalo dei nostri genitori che sfruttiamo per toglierci qualche sfizio e le tredicesime che utilizziamo per una vacanza ogni 2-3 anni o per qualche spesa voluttuaria.
Capisco che spendendo quel 20% di pensione integrativa, quel 10% per gli imprevisti e quel 10% per il futuro dei figli si avrebbe la possibilità di avere una vita più agiata ma possibile che quasi tutti pensano che tra 20-30 anni saremo tutti morti?
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da BARXO
Allora, che ne dite di un piccolo sondaggio, sempre evitando di sfociare in politica, ma esprimendo quali dovrebbero essere secondo noi i punti fondamentali di partenza per governare economicamente il nostro belpaese?
Aderisco con il mio programma di governo :p :
- Il ritorno hai piani quinquennali/decennali di sviluppo, manca una visione di prospettiva a medio/lungo termine (tutte le promesse elettorali si concentrano sui primi 100 giorni...e poi???);
- drastica riduzione della spesa pubblica (lo stato fà lo stato, le imprese fanno il resto);
- blocco delle assunzioni nel pubblico impiego per 5 anni;
- aliquota fissa al 10% per i primi due anni per i lavoratori dipendenti (così magari mettono da parte 2 lire...per la casa o altro);
- nessuna tassazione sugli affitti per le coppie neo-sposate (primi due anni);
- ritorno (e veloce) all'energia nucleare;
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Citazione:
Il ritorno hai piani quinquennali/decennali di sviluppo
Ottimo.
Citazione:
drastica riduzione della spesa pubblica (lo stato fà lo stato, le imprese fanno il resto)
Ottimo. Odio lo stato che decide cosa conviene comprare o no (vedi vari incentivi e detassazioni)
Citazione:
blocco delle assunzioni nel pubblico impiego per 5 anni;
Più che blocco che c'è già in parte ma che penalizza le strutture che hanno pochi dipendenti (es. comune con 2-3 dipendenti che non può assumere un altro lo metti in ginocchio) direi di iniziare a vedere dove ci sono eccedenze da ricollocare in altri posti e di iniziare ad eliminare i fannulloni.
Per il resto non sono daccordo. Più che per le detassazioni auspicate da te io direi di tassare l'eccesso di reddito (considerare reddito solo la parte non spesa per vivere, quindi non spesa per almeno la casa, il mangiare, il vestire, per l'istruzione, per la salute e per i costi sostenuti per produrre il reddito come i costi sostenuti per recarsi al lavoro).
Ormai per l'energia nucleare "classica" siamo fuori tempo ed è meglio destinare queste risorse alla ricerca "seria" sulle energie alternative (anche la fusione nucleare la metterei tra queste energie). In questo modo si acquisisce un know-how su un settore avanzato e per una volta non rimaniamo indietro a tanti altri paesi.
Ciao.
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Economia, crisi eventuale, rimedi urgenti, senza parlare di politica?
Mi sembra davvero difficile, forse perché politica l'ho fatta (non lo dico come merito, anzi di solito lo tengo un po' nascosto) e continuo a ritenere che tutto è innanzitutto politica, anche la mia scelta personale di non andare fra qualche domenica a votare.
Qualche fatto, comunque, invece delle opinioni: ho fatto per parecchi anni (purtroppo, perché preferirei essere disocccupato ma avere l'età per essermi laureato la settimana scorsa) il manager nell'industria privata (marketing o ancor più risorse umane), e da parecchi anni faccio l'imprenditore (in una azienda di più di cento persone, quindi una piccola-media azienda ma comunque necessariamente strutturata), eppure oggi assisto a fenomeni di una certa singolarità. Qualche piccolo esempio, qualche quisquilia:
- dalla busta paga precisa di dipendente di basso livello ma assunto a tempo indeterminato: lui o lei guadagna netto 1.208 euro e all'azienda ne costa 2.728 compreso il tfr da versare all'INPS (tornerà mai indietro?) ma non tutto davvero tutto compreso (ci sarebbe da scrivere parecchio per elencare tutti i possibili costi qui ancora non quantificati);
- se dobbiamo assumere un italiano, in poche ore si porta a termine l'operazione; se vogliamo assumere uno straniero comunitario (comunitario!!!) ci vogliono almeno due mesi comprese le file allo sportello unico, eccetera eccetera; e non posso tacerlo: in più di qualche mio collaboratore o collaboratrice respiro quel malcelato tipico e ben definito turpe sentimento che comunemente è chiamato razzismo;
- i neolaureati in sede di selezione spesso citano come loro interesse preferenziale il marketing, possono disquisire per ore su Kotler, sul marketing operativo e su quello strategico, ma dichiarano in maniera asettica che non vogliono interessarsi di vendita. Anche quando nessuno propone loro un lavoro che abbia a che fare con la vendita, l'avversione per quest'ultima è -direi- culturale, pregiudiziale, appunto a priori; da vecchio trombone (e pensare che da giovane teorizzavo una sorta di rivoluzione..) non riesco a riconoscere il confine tra marketing e vendita, ma sarà un mio limite;
- se viene in azienda qualche funzionario di banca (specie se dedicato al cosiddetto "corporate", come dicono loro al maschile), attenzione perché è sempre meno preparato attraverso gli anni anche sul suo lavoro spicciolo (figurarsi in economia e finanza un po' più ampie); attenzione soprattutto perché è una sorta di piazzista senza scrupoli che deve innanzitutto rifilare qualche pacchetto fregatura che nemmeno ha capito cosa sia (alla faccia del marketing strategico o operativo...);
- noi importiamo materiali primi dall'oriente: sono sicuramente convenienti e ormai non inferiori a quelli occidentali; gli orientali mi sembrano ancora piuttosto disorganizzati sul piano logistico, commerciale, marketing, finanziario, ecc. Attenzione, però: superati certi limiti dovuti al tempo, per prezzo e qualità del prodotto non avranno concorrenti, con buona pace di tutti i protezionismi più idioti e inutili;
- se arriva in azienda qualche controllo sulla sicurezza, attenzione: i controllori non sanno di cosa stanno parlando, se l'azienda non è avveduta può direttamente pensarci santo lavoratore (che è la versione adulta della santa pupa di cui parlava mia madre quando mi vedeva giocare senza alcun ritegno); ed ovviamente trascuro quanto il tutto (il controllo, intendo) sia irritante e costoso per l'azienda, senza alcun riscontro oggettivo in termini di sicurezza. E per pudore non cito le norme che regolano la certificazione in qualità, che pure noi "vantiamo": frescacce di carta burocratizzata che nulla hanno a che fare con la qualità reale del servizio offerto e con la soddisfazione del cliente;
- se arriva in azienda un controllo fiscale, altro che attenzione: si è ostaggio dei peggiori "birbantelli" ignorantelli e incapacetti che si possa immaginare (spero che i vezzeggiativi mi risparmino l'ira dei moderatori); nessuna utilità per lo stato, semmai tutto l'opposto;
- in molte provincie italiane è praticamente scomparso l'apprendistato perché sono lievitati i costi a dismisura (senza che lo stipendio sia aumentato di un euro) e si sono complicate le procedure, fino a tot ore di istruzione esterna presso un ente locale bilaterale che per lo più ancora non esiste, ovvero quell'assunzione è di fatto impossibile: bella maniera di combattere il precariato e il lavoro nero.
Potrei continuare davvero a lungo con simili piccole cose che qualche significato pure hanno, ma mi fermo qui, per chiedermi soltanto: tutto questo ha a che fare con la politica? Con il decadimento della scuola? Con la perdita della selezione tramite il merito? (per uno che voleva da giovane "combattere" la società di classe, mi pare frase un po' azzardata, ma l'imbecille da quello bravo come lo distingui? Con la tessera di partito?)
La soluzione non la conosco. Certo è che quando sento ancora parlare di diritto e dovere nel voto, sarò diventato vecchio, sarò persino un po' intollerante, ma un po' lo confesso, mi inc.... (non trovo altro termine che abbia proprio quel significato e che sia ugualmente comprensibile da tutti).
Ciao
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sono un mediatore creditizio.
la crisi c'è eccome.
non crediate che quando c'è crisi si facciano più finanziamenti, è l'opposto.
si comprano meno case, meno auto, meno mobili: quindi meno finanziamenti.
in particolare questa crisi del credito che sta arrivando dagli usa riguarda proprio il sistema finanziario.
il grosso della crisi deve ancora arrivare.
perchè l'italia sta male? i motivi sono tantissimi.
il problema più grave è che noi stiamo peggio degli altri per cause non recenti.
quindi durante il grosso della crisi che verrà noi saremo uno dei paesi che ne risentirà maggiormente.
non dimentichiamo che abbiamo perso la seconda guerra mondiale e quindi abbiamo accentuato le nostre debolezze.
anche durante la guerra fredda noi eravamo uno dei paesi più in bilico tra i due blocchi ed il rischio di diventare come la romania, la jugoslavia, la polonia o la bulgaria è stato molto forte.
detto questo, ad oggi siamo penalizzati dalla mancanza di infrastrutture (strade, ferrovie, porti), dalla mancanza di materie prime, dalla mancanza di centrali nucleari.
A queste circostanze "strutturali" bisogna aggiungere la svendita dell'iri, della sme e di tutte le aziende a partecipazione statale che resero l'italia una della prime potenze mondiali. hanno distrutto la sip, l'enel, l'eni ecc.
al tempo delle privatizzazioni hanno svenduto i gioielli di famiglia.
al riguardo sarebbe il caso di informarsi su un incontro avvenuto sul britannia negli anni novanta. lì è stato deciso di smantellare l'italia.
in questo quadro rientra anche l'attacco alla lira ad opera di soros con le conseguenti speculazioni che ne derivarono.
così arriviamo all'euro... fatto troppo in fretta e con un tasso di cambio sbagliato imposto da potenze straniere e tecnocrati comunitari. non era necessario essere trai primi paesi ad entrare nell'euro nè era il caso di mettere un cambio a quasi 2k lire. inoltre la moneta di carta da un euro era fondamentale.
infine arriviamo ai giorni nostri. un carrozzone statale inutile ed inefficiente, troppa burocrazia, troppe regole, tribunali lenti ed ingolfati, percezione di una giustizia ingiusta, senso di insicurezza, di impunità, di illegalità.
troppi dipendenti pubblici spesso assunti con concorsi truccati, troppi parassiti di stato, precarietà del lavoro.
Ormai senza raccomandazione non si va da nessuna parte e serve "l'amico" prima di entrare in qualsiasi ufficio statale anche per un semplice certificato.
La criminalità organizzata è padrona indiscussa e indisturbata di intere zone del paese.
l'università è un esamificio.
La tassazione è alle stelle ed "al pagato" non corrisponde nessun servizio.
in questo marasma siamo governati da un classe dirigente incapace, avida, corrotta ed inamovibile al servizio della finanza, della multinazionali, di poteri occulti e di potenze straniere.
In questa situazione ci avviciniamo ad un crisi da proporzioni e conseguenze imprevedibili.
i contraccolpi maggiori arriveranno da india e cina che basano la loro crescita improvvisa ed incontrollata sulla richiesta di consumi americani.
ma non tralasciamo un altro aspetto non meno importante a determinare il decadimento, al sfiducia e la crisi generale: la questione morale ed etica.
oggi valori come fedeltà, onore, coraggio, rispetto, patria, sangue, suolo, famiglia sono stati abbandonati e condannati.
oggi è figo avere l'amante, essere bisex, drogarsi nel we, spendere, apparire.
metter su famiglia è da fessi, risparmiare è da "vecchi", credere in Dio da "medioevali".
oggi gli onesti sono considerati degli "illusi" ma una società così non va da nessuna parte.
questa è l'italia come la vedo io. il punto della situazione.
per le proposte ci vorrebbe un altro topic...
-edit-
aggiungo una considerazione: una sensazione per me molto frustrante è il senso di precarietà diffuso. non mi riferisco solo al lavoro. si vive come se non ci fosse un futuro. tutti arraffano in fretta come se non si dovesse dar conto mai a nessuno del proprio operato. a comportarsi in questo modo è anche la classe dirigente, i personaggi dello spettacolo, gli intellettuali, chi ci governa. questo modo di fare fa precipitare le cose e ci fa entrare in un circolo vizioso. ci si comporta come se la nave stesse affondando e tutti "arraffano" in fretta quello che possono anzichè pensare a riparare la falla. è come se ci fossimo arresi ad un destino inevitabile, prossimo e senza scampo.
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Che post,FuoriTempo.Mi sono riconosciuto in ogni sillaba del tuo Verbo.
Un abbraccio.
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Citazione:
Originariamente scritto da FuoriTempo
ma non tralasciamo un altro aspetto non meno importante a determinare il decadimento, al sfiducia e la crisi generale: la questione morale ed etica.
oggi valori come fedeltà, onore, coraggio, rispetto, patria, sangue, suolo, famiglia sono stati abbandonatati e condannati.
oggi è figo avere l'amante, essere bisex, drogarsi nel we, spendere, apparire.
metter su famiglia è da fessi, risparmiare è da "vecchi", credere in Dio da "medioevali".
oggi gli onesti sono considerati degli "illusi" ma una società così non va da nessuna parte.
Porca miseria ...... analisi perfetta.
Ho letto due volte il tuo post ..... , complimenti per la capacità di sintesi e di trasmettere quello che hai voluto dire ....... , che credo incontri il pensiero di una larghissima fetta di noi.
Complimenti ancora.
Saluti
Alberto :cool:
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leggere i vostri complimenti mi ha emozionato. grazie
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Certo che in una fase cosi' critica,forse ai massimi storici,fa un certo effetto avvicinarsi alle prossime elezioni.Credevo(ingenuo!)che almeno stavolta ci avrebbero risparmiato la solita caterva di manifesti di facce uguali,di quelle che si rivedono ogni 4-5 anni,con slogan cosi' tristi,deprimenti e banali da far cascare le braccia.In piu' sono ancora,inevitabilmente e disperatamente,gli stessi.Credo siano gli ultimi a non aver ancora capito che aria tira.----Edit------
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credo che stai prendendo una deriva politica... ti consiglio di editare... cmq il commissariamento europeo non esiste giuridicamente e a ridurci in questo stato sono stati proprio i tecnocrati europei al servizio dei poteri forti.