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@chiaro_scuro
La tua conclusione apodittica non è scientificamente corretta rispetto alla prova effettuata.
Come già nel caso del confronto SACD vs. RBCD molto dipende dalla neutralità dell'impianto, dalla qualità della registrazione, dalla capacità analitica di chi ascolta, etc... Ora non è garantito che tutte queste premessa siano state rigorosamente verificate nel nostro test, che comunque ritengo altamente significativo e istruttivo.
E' stato un primo passo necessario ma non sufficiente e neanche conclusivo.
Ciao,
sc_ita
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Citazione:
Originariamente scritto da chiaro_scuro
Le differenze, se e quando ci sono e se e quando qualcuno riesce a sentirle, sono così piccole da essere praticamente ininfluenti.
Ciao.
Analisi corretta,ma solo nei limiti del test effettuato.
Ma allora se vogliamo dare fittiziamente un valore di assolutezza al test,saremo costretti anche a dare da ora in poi maggiore fede a chi dice di sentire le differenze.
Infatti il livello di differenze,seppure non elevato in assoluto, sentite in chiaro da ogni partecipante al test in modo diverso, è stato poi confermato in cieco.
Insomma se vogliamo dare un valore assoluto a questo test dovremo allora dire che in esso la suggestione è rimasta fuori dalla porta.
In termini relativi possiamo dire che almeno in questo caso essa non ha avuto luogo.
Se invece fingiamo ancora un valore assoluto per il test allora esiste un altro elemento interessante su cui riflettere,e cioè:
posto che il cavo ciofeca (cavo coassiale con relativa schermatura ) possa essere assunto come stato dell'arte io sono riuscito a simulare questo cavo (se vogliamo semplificare, dicendo che non è stata rilevata alcuna differenza) con un cavo la cui complessità,che al minimo potrà essere giudicata superflua, Antani stesso ha potuto rilevare.
Eppure posto come ipotesi il cavo ciofeca come stato dell'arte,un altro cavo che nella sua struttura se ne discosti in modo così accentuato dovremmo dedurre che con alta probabilità ci porga un suono notevolmente degradato.Siccome ciò non si è verificato possiamo dare due possibili spiegazioni:
1.Fallo come vuoi,sempre ciofeca è.Mettici la schermatura non mettercela(nel mio non c'era)non cambia nulla,fai qualunque cosa o non farla,non cambia nulla.
2.L'impianto di Antani ha mostrato di essere sostanzialmente insensibile ad ogni cambio di cavo.
Ciao,Sebastiano.
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Ora che ho un minuto dirò anche la mia opinione sul test.
Innanzi tutto devo riconoscere una estrema onestà intellettuale da parte di Iano, che non ha esitato a mettere in gioco le proprie creazioni in un test alla cieca. In MP prima del test gli avevo fatto notare che si trattava di un debutto molto rischioso, ma non per questo ha desistito.
Un test di questo tipo significa necessariamente farsi sparare addosso, cavi in prima battuta, impianto in seconda e ascoltatori in terza.
Detto questo, sulla base dell'ascolto e dei risultati del test, sono propenso a ritenere che il punteggio non sia stato casuale, e che effettivamente una qualche differenza ci fosse. Sia Iano che Sc_ita sono stati consistenti fra le due sessioni.
La differenza era tuttavia estremamente contenuta, al limite dell'udibile.
La mia spiegazione è semplice: il cavo ciofeca era davvero una ciofeca, e portava un certo degrado sul segnale. Sono anche convinto di poter misurare questo degrado, stasera se ho tempo mi ci metto e vi faccio sapere.
Viceversa il cavo di Iano mi è parso di buona fattura, con cavi multifilari di notevole spessore e un buon contatto sui connettori. Unica pecca l'assenza della schermatura, ma questo non ha portato problemi, probabilmente per via della struttura intrecciata.
Che cosa concludo? Che se le differenze fra 2 cavi, uno pessimo e uno buono, sono di tale sfumata entità, le differenze fra cavi di buon livello sono con ogni probabilità inferiori e molto probabilmente inudibili.
Per quanto mi riguarda il test è stato interessante e conclusivo, non ritengo personalmente necessario approfondire l'argomento. Ne esce rafforzata la mia idea che fra tutti gli elementi dell'impianto i cavi siano gli ultimi da prendere in considerazione e gli ultimi su cui investire, come soldi e come tempo.
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Citazione:
La tua conclusione apodittica non è scientificamente corretta rispetto alla prova effettuata.
Lo so ma aiuta a rafforzare quello che la mia esperienza mi porta a pensare.
Troppo spesso mi sono sentito preso in giro da chi racconta di impianti che a seconda dei cavi cambiano dalla notte al giorno :(
Mi riferisco, tra i tanti, a certi giornalisti di Audioreview che in quanto "autorevoli" dovrebbero essere responsabili di quello che dicono.....
Comunque quoto al 100% Antani.
Il mio pensiero è: un buon cavo e passa la paura (ma buono non come lo intendono gli audiofili ma come lo può intendere un elettricista :) ....evoluto ;) ).
I problemi sono altrove.
Ciao.
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@antani
sì, in definitiva concordo sul 90% di quanto scrivi. Infatti nella (contro-)prova d'appendice (in chiaro) tra cavo di iano e un cavo NVA di qualità ottima, e sul mio impianto (il che mi facilita l'interpretazione del suono) non avrei dato la preferenza a nessuno dei due. E' di fatto la mia tesi (e anche la tua se non sbaglio): tra due cavi di segnale analogico ben fatti secondo i classici parametri elettro-tecnici, in un impianto neutro, e in una connessione tra elementi con impedenza non troppo alta, non si apprezza sostanziale differenza.
Rimangono fuori da questo ragionamento il collegamento tra pre-passivo e finale (alta impedenza in genere) e quello tra testina e pre-phono (problemi di schermatura e di capacità ottimale). In questi due casi un minimo di ricerca del cavo ottimale è sempre opportuna. Ma senza esagerare.
@chiaro_scuro
ok, per una volta son d'accordo col tuo post :eek:
Per i cavi non spenderei mai più di un 5% circa del budget dell'impianto. Ma col cavo ciofeca saremmo a meno allo 0.1%.
Ciao,
sc_ita
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Citazione:
Originariamente scritto da sc_ita
@antani
sì, in definitiva concordo sul 90% di quanto scrivi. Infatti nella (contro-)prova d'appendice (in chiaro) tra cavo di iano e un cavo NVA di qualità ottima, e sul mio impianto (il che mi facilita l'interpretazione del suono) non avrei dato la preferenza a nessuno dei due. E' di fatto la mia tesi (e anche la tua se non sbaglio): tra due cavi di segnale analogico ben fatti secondo i classici parametri elettro-tecnici, in un impianto neutro, e in una connessione tra elementi con impedenza non troppo alta, non si apprezza sostanziale differenza.
Ciao,
sc_ita
A seguito del test effettuato e delle piacevoli discussioni fatte dal vivo con voi,mi sento più vicino a questa tua posizione,e più in generale mi sento di più con i piedi per terra.
Magari l'effetto non è del tutto piacevole per me,ma non si possono ignorare i dati di fatto.
Mi rimane comunque una chance,se è vero che sono giunto allo stesso buon risultato cui è possibile giungere usando la sana teoria elettrica,ma non avendola usata .Indirettamente mi confermi cioè che la nuova strada da me seguita appare promettente,il che mi incoraggia a continuare a percorrerla.
Così rimando di stupirvi al prossimo incontro,test o non test,sperando così di rivedervi presto.
Ciao,Sebastiano.
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Citazione:
Originariamente scritto da iano
posto che il cavo ciofeca (cavo coassiale con relativa schermatura )
ohpps... siamo sicuri? Avete usato i cavi di collegamento x i segnali video?
Potrebbe nn essere la ciofeca che credete, con buona probabilità è un rame argentato isolato teflon, sopra mettono lo schermo e la guaina in pvc come gli altri... Al segnale video viene riservato un certo riguardo.
Citazione:
Originariamente scritto da iano
2.L'impianto di Antani ha mostrato di essere sostanzialmente insensibile ad ogni cambio di cavo.
Brutto segno, capita frequentemente con gli impianti non sinergici o poco equilibrati, oppure con l'esatto contrario, l'impianto è talmente a posto che i cavi diventano ininfluenti. :D
Mettiamola così, se ci si aspetta differenze come col cambio dei diffusori credo che le 56 pagine di 3d siano fatica sprecata! Qualcuno pensa veramente questo?:eek:
Il cavo può togliere veli e restituire armoniche, se cambiando cavo cambia nettamente la timbrica dell'impianto c'è qualcosa di sbagliato, o nel cavo o nell'interfacciamento dei componenti.
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@Antani
Capisco le tue considerazioni statistiche e nn possono essere tralasciate, che il valore della casualità debba essere conosciuto è necessaro per valutare correttamente l'incertezza del dato da misurare.
Solo che va notato che un tester ha riconosciuto correttamente il cavo nel 70% delle prove in condizioni nn ottimali.
In questo test secondo me vale il singolo, nn il valore medio del gruppo, sicuramente però il numero delle prove test è basso x una statistica veritiera ad essere rigorosi...
Anche sa a noi va bene così;)
Era buono il pesto?:cry: :D
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Citazione:
Originariamente scritto da antani
Sessione 1
Tester 2: 3/10
Altra precisazione doverosa che mi ero dimenticato di fare ieri.
Questo risultato è da considerarsi al contrario. Per due motivi:
1) Gli ascolti per conoscere impianto e brano sono stati insufficienti per formarmi un giudizio. In chiaro, ho notato qualche leggera differenza.
2) Ho attribuito l'ascolto più piacevole al cavo di Iano, che ho segnato come "A" nei fogli dei risultati, quando invece la preferenza era per l'altro.
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Citazione:
va notato che un tester ha riconosciuto correttamente il cavo nel 70% delle prove in condizioni nn ottimali
Per me, le differenze per essere prese in considerazione devono essere riconosciute quasi al 100%, altrimenti non vale la pena perderci tempo.
Possono esserci, possono essere statisticamente vere ma se sono faticosissime da rilevare ad un orecchio esperto e sensibile me ne fregeherei della loro esistenza.
Ciao.
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Dico la mia...Pur non avendo un impianto top come Antani od altri, le differenze sui cavi (potenza in primis e segnale un po' di meno) le ho sempre riscontrate negli anni....
Non ho mai dato importanza a particolari come i cavi di alimentazione, sinceramente credo si entri in un campo che necessiti davvero di impianti top, non è il mio caso...
Io al momento, piloto i due speaker frontali in biwiring con cavo quadripolare da 1,5 mm di sezione (quello da elettricisti, per intendersi) e vi assicuro che le differenze tra un cavo e l'altro sono abissali, al mio orecchio...
Non ho mai effettuato misure, ma è assolutamente assodato che esistono cavi più neutri, più morbidi, più secchi...
Io ad esempio ho optato per il quadripolare perchè relativamente più morbido al mio orecchio, odio le alte frequenze troppo invadenti, ottenendo una risposta forse meno analitica, ma maggiormente piacevole....
Il cavo non fa diventare un impianto hifi se non lo è, semplicemente è un buon modo per interfacciare ampli e diffusori, sfumando o esaltando caratteristiche nella risposta degli stessi....
Sui cavi di segnale, allo stesso modo, esistono differenze, eccome...
Io ho un cavo hi end (comprato più di 10 anni fa, insieme agli speaker) che ho collegato tra lettore e ampli (chiaramente sull'uscita analogica) che asciuga la risposta in maniera drastica, soprattutto sui bassi....
Per me francamente un po' troppo (infatti ascolto sempre in digitale) ma magari qualcuno con una gamma bassa troppo gonfia ne trarrebbe beneficio...
In ambito digitale invece, IMHO, i cavi di segnale hanno perso praticamente ogni senso, tranne per distanze molto elevate, dove la qualità costruttiva non buona potrebbe portare a perdite di segnale....
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Citazione:
asciuga la risposta in maniera drastica
E meno male che si classifichi come cavo hi-end!
Un cavo del genre un audiofilo lo dovrebbe mettere intorno al collo di chi lo produce e lo vende :)
Ciao.
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se non asciugano i cavi di Iano! sembrano i salsicciotti per contenere fuoriuscite di liquido :D
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Un buon cavo non è quello che "dà" ma quello che non "toglie".
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ai cavi di iano dovrebbero conferire la palma per il cavo dalla foggia piu' strana!:D