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Originariamente scritto da
Samu1
E invece lo sappiamo. Mi stupisce che un addetto ai lavori non conosca Kaleidascape.
Attualmente è appannaggio di pochi fortunati visto il prezzo molto alto e la necessità di FTTH, ma la tecnologia è lì, attuale, presente, utilizzabile e utilizzata.
Con Kaleidascape è tuo, o perlomeno lo è finché il server client non smette di funzionare (ma q..........[CUT]
Ma… guarda. Anche se compri un movie dalla Apple te lo scarica sulla Apple TV 4K, tralasciando lo storage molto limitato che ha, e rimane lí fino a quando non si rompe.
Il fatto è che BluRay è uno standard internazionale, come vhs, betacam. Se devi leggere vhs o betacam trovi ancora lettori, probabilmente ne costruiscono pure di nuovi, come trovi i giradischi per il vinile. Mentre sistemi proprietari come quelli di Apple o Kaleidoscope, ti cambiano il loro standard proprietario ed è tutto bello che fumato. Basta il push di una versione di TvOS e devi riscaricare i film nel nuovo formato con drm.
E poi gli aspetti legali. Kaleidoskepe ne ha avute tante di rogne legali …e probabilmente ne avrà ancora in futuro. Senza contare che paese dove vai, normativa di copyright che trovi. In base all’attuale normativa italiana, rippare un bd è un illecito, anche in caso di copia privata domestica.
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La differenza fondamentale però sta nella qualità della copia che possiedi, con Kal è uguale al fisico, con Apple, per quanto buona no, specialmente per l'audio lossy.
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Citazione:
Originariamente scritto da
giannia
Ma… guarda. Anche se compri un movie dalla Apple te lo scarica sulla Apple TV 4K, tralasciando lo storage ..........[CUT]
Direi che funziona cosi solo su mobile
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rippare un bd è un illecito, anche in caso di copia privata domestica.
Da quello che ho capito Kaleidoscope non permette più il "ripping" dei dischi ma solo l’acquisto dal catalogo. Presumo con modalità diverse da quello che si può fare con la musica sugli store come Linn. DA notare che anche per l musica non è consentita la rivendita del file o la semplice cessione a un familiare (per ovvie ragioni) a differenza del dischetto che lo possiamo vendere come usato cosa che mi aveva consentito di fare l'upgrade al 2k di molti DVD.
Comunque sognerei un servizio con download UHD su file. :) passerei al 4k senza resistenze.
Ciao
Luca
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Sì anche che sappia io Kal ha avuto problemi legali anni fa quando si potevano rippare i propri DVD, ma da allora si è spostata solo sulla vendita e noleggio di copie digitali pari al fisico, con accordi di copyright a priori.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Samu1
Sì anche che sappia io Kal ha avuto problemi legali anni fa quando si potevano rippare i propri DVD, ma da allora si è spostata solo sulla vendita e noleggio di copie digitali pari al fisico, con accordi di copyright a priori.
Vero. Ma io confido che la qualità di tutti i servizi di streming iniziera inesorabilmente e vertiginosamente a salire. A breve inizieranno a scannarsi fra loro, per me è inevitabile, il bacino di utenza non è poi cosí grande (o meglio, lo è, ma tutti se lo vogliono accaparrare per intero). Il fatto che Amazon si è comprata MGM la dice tutta.
Quindi questa ricerca di alta qualità inizierà a venir meno. Resteranno invece le limitazioni d’uso di quello che compri, con non sarà minimamente versatile come i DVD e BluRay. Basta vedere quello che fanno con i libri.
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Anche questa, se pur sgradevole, è una concreta possibilità...
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l'esempio del mondo della musica potrebbe essere ripreso dall'industria del cinema...prima soltanto mp3 scadenti, poi qualche timido servizio che alzava la qualità, poi qualità CD quasi per tutti (manca Spotify ma arriverà presto) e addirittura qualità superiore al CD per moltissimi album su Qobuz, Apple Music, Tidal etc...nuove modalità di fruizione esclusive dello streaming (audio "spaziale" di apple, comando vocale di amazon, app comode e veloci, sincronia multi-room a prezzi bassissimi, algoritmi personalizzati per playlist infinite etc...). Di fatto comprare CD ha senso solo per i collezionisti o per le edizioni ancora mancanti nei negozi digitali, ma il supporto è già tecnicamente defunto (seppure sempre disponibile con prezzi ottimi) senza alcun problema per gli amanti della qualità.
Mi auguro che possa accadere lo stesso per il cinema, qualità sempre migliore, offerta che supera anche quella legata ai limiti di un supporto fisico (opzioni per lo stesso film di versioni diverse, con aspect ratio diverso, montaggi diversi, link a contenuti esterni sempre aggiornati...) e che possa comunque resistere un qualche formato per chi ama collezionare ed esporre in libreria, anche se per i film ha molto meno senso che per i dischi imho. Nella mia umile esperienza degli ultimi 30 anni, ogni volta che ho voluto rivedere un film della mia collezione c'era già in circolazione una versione migliore che avrei potuto acquistare e godere in modo migliorativo. Per me non avrà più molto senso collezionare qualcosa di così precario e instabile, ma capisco benissimo e stimo chi lo fa a prescindere anche quando il cinema potrà essere venduto come un servizio più che un oggetto da possedere
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La qualità non interessa, noi qui ci divertiamo a parlarne,anche con animi accesi ma siamo una nicchia. Gli abbonamenti vanno alla grande e alla gente interessa la quantità di contenuti che ha a disposizione a poco prezzo. Qualità e quantità non è un binomio che funziona lo sappiamo.
Qui qualcuno decanta il dolby atmos dello streaming da core doldy digital plus, tra l'altro é uno standard che non esiste, l'atmos vero parte da core true HD, quindi quello di Apple è già un downgrade partendo da dd+ (invenzione Disney per lo streaming se non erro).
Tra l'altro il dd+ mi ha quasi sempre deluso, mi sembra sottotono rispetto anche al classico DD, pur avendo bitrate minore quest'ultimo, figurati che bello l'atmos da core dd+!
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imho non c'è motivo di temere che in futuro non arrivino versioni audio perfette anche in streaming, è solo questione di costi di rete e velocità del download, è chiaro che oggi ci sembrano tanti 100gb così come qualche anno fa era impensabile un servizio di streaming audio HD
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Ciao a tutti,
ma perché date per scontato che la concorrenza porterà i servizi di streaming a fornire flussi di migliore qualità?
5G, banda ultralanga sicuramente consentiranno questi scenari ma è anche vero che le aziende tentano di fornire il 'minimo sindacale' ottimizzando i profitti.
Vincenzo
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Citazione:
Originariamente scritto da
Rain
dolby atmos dello streaming da core doldy digital plus, tra l'altro é uno standard che non esiste, l'atmos vero parte da core true HD, quindi quello di Apple è già un downgrade partendo da dd+ (invenzione Disney per lo streaming se non erro).
Il DA su "base" DD+ esiste anche sui dischi da anni, non è un'invenzione per lo streaming di Apple/Disney (sono su base DD+ tutte le tracce DA audio inglesi dei BD francotedeschi che le prevedono, ad es.)
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Intendevo che è uno standard che non esiste al cinema,dove il master originale per atmos è il true HD, il riferimento dovrebbe essere sempre quello della sala.
Che poi fanno i magheggi per certe edizioni sui dischi sono contrario anche a quelli, che sono già dei downgrade rispetto alla controparte dei dischi americani.
Temo che abbia ragione ronf, banda o non banda, concorrenza o meno, interessano i guadagni e se per trasmettere 10 film atmos spendono il doppio che farli in DD scelgono la seconda strada. Stesso discorso hdr sdr e dv naturalmente.
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È ovvio che i servizi di streaming AV miglioreranno col tempo, abbiamo l’esempio lampante della musica liquida.
Troppa gente è ancora ancorata al concetto di avere un feticcio fisico da sfoggiare sugli scaffali.
Se si pensa quante volte un film possa essere rivisto dopo la prima volta forse si può capire meglio il concetto.
Senza contare il lato puramente ecologico: non oso immaginare quante musicassette, vhs, cd, dvd, ecc. hanno intasato le discariche nel tempo e, statene sicuri, succederà anche coi cari BD4K.
È il progresso, è inevitabile.
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Il paragone con lo streaming musicale ha senso fino ad un certo punto. Un conto è un brano musicale della durata di massimo 6-7 minuti, un altro conto è un film che dura come minimo 90 minuti in cui, oltre all'audio, c'è anche il video.
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Originariamente scritto da
Bond, James Bond
Il paragone con lo streaming musicale ha senso fino ad un certo punto. Un conto è un brano musicale della durata di massimo 6-7 minuti, un altro conto è un film che dura come minimo 90 minuti in cui, oltre all'audio, c'è anche il video.
Suvvia col 5G alle porte sarà uno scherzo trasferire GigaByte di dati in pochi secondi.