Evidentemente, non hai compreso ciò che ho scritto: se un mix è fatto bene ed è all'altezza dei moderni mezzi di riproduzione, non vedo necessità di rimettervi mano. Se invece è difettoso, come in questo caso, va corretto/rifatto. Punto.
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Leggendo la discussione, abbastanza ridondante, ma comunque di interesse, ho come la sensazione che si difenda, magari inconsciamente, la "sacralità" del film preferito, piuttosto che l'edizione in sé, che è una conseguenza.
Credo sia fuorviante e non serva a granché guardare al vecchio cofanetto blu ray.
È trascorso troppo tempo dalla sua uscita, le tecnologie si sono evolute, gli appassionati hanno (o dovrebbero avere) maturato una coscienza critica differente, più specifica. Ciò che "poteva" essere accettato, o perdonato, allora, non è più possibile oggi. È la stessa identica questione del comparto video. Alcune edizioni del passato, accettate o, addirittura, elogiate, adesso non sono più promuovibili, in virtù del fatto che la tecnologia digitale (leggi scanner) ha fatto passi da gigante, così come l'approccio filologico dei tecnici del settore. Il che si traduce, generalmente, in master video impeccabili come standard, di cui non si può più fare a meno.
Quindi, una nuova edizione definitiva, realizzata oggi, veicolata sul migliore supporto disponibile, destinata principalmente agli appassionati e/o collezionisti - e non alla sempreverde casalinga di Voghera - per di più con un costo così importante, poteva e doveva essere perfetta.
Sacrosanto, dunque, il concetto:
Senza se e senza ma. Accontentarsi, vedere il bicchiere mezzo pieno, sebbene comprensibile, alla fine dei conti, non sono poi così sicuro aiuti davvero il nostro mercato. Anzi.Citazione:
Originariamente scritto da cabala
Naturalmente, ho espresso soltanto la mia opinione, nell'indiscusso rispetto di tutte le altre.
@ Cabala e @ Dario65
State evitando comunque di commentare il fatto che i recensori di AVMagazine (sicuramente non semplici appassionati di passaggio), diedero VOTO 9 (che a casa mia rasenta l'eccellenza anche dopo 10 anni) alla traccia del blu-ray. Molti film della stessa epoca e con la stessa valutazione, sono considerati quasi da riferimento anche oggi. E, ripeto, il 90% delle tracce degli ultrahd nostrani, hanno gli stessi master che avevano i film alla loro uscita nelle sale; quindi il discorso "evoluzione" audio è molto diverso da quello video. Due pianeti diversi.
A 10 anni di distanza, una traccia pressochè identica, può ribaltarsi in una grave insufficienza? Parliamo di una traccia che all'epoca nemmeno io avrei valutato così positivamente, come è ormai risaputo che presenta i già stra-citati problemi.
Dario65, per il fatto che si poteva fare di più, come è stato fatto per la traccia cinematografica, siamo tutti d'accordo.
Il filo del discorso, ripeto, è confrontare la traccia del blu-ray problematica, con quella 4K problematica.
Dire che la seconda rispetto alla prima sia inascoltabile è oggettivamente fuori luogo e porta tendenzialmente fuori strada chi si approccia all'acquisto, soprattutto per chi ha sempre apprezzato il blu-ray, a meno che non si venga influenzati fortemente dalla delusione nel non aver avuto ciò che ci si aspettatava dopo anni. Ciò non toglie che le tracce vanno valutate per ciò che sono, non per "quello che sarebbero dovute essere".
La realtà dei fatti Cabala, è che le tracce sono problematiche più o meno allo stesso modo. Se sia il blu-ray che il 4K sono venduti ancora insieme, penso sia corretto informare che le stesse tracce, portano purtroppo diversi difetti di varia natura, più o meno percepibili in base alla cultura/aspettativa finale dell'ascoltatore.
Se una persona non lavora nel settore audio-video a livello professionale, ma ha una cultura musicale a livello accademico e professionale, non può valutare un’equalizzazione? Non può quindi giudicarla, “problematica ma ascoltabile”? O qui o è tutto bianco o è tutto nero? Mi sembra che i ragionamenti procedano ad algoritmo 0-1.
Identica, nel senso che ha la stessa base ma con problematiche più o meno differenti. Per me il pitch, per una persona che non si è limitata ad ascoltare solo quella traccia, ma conosce la colonna sonora o ha guardato il film spesso in lingua originale, è un difetto immediato da riconoscere e più importante del taglio di frequenza che, relativo a quella traccia ( e mi riferisco a quella traccia e al confronto con il BD, perchè è solo quello con cui si deve confrontare, non con le lingue straniere), risulta più trascurabile. Per le voci clippate poi non ne parliamo. Ognuno di noi sarà più "sensibile" verso alcuni problemi rispetto ad altri.
Per contro, mi stupisco se si possa preferire la traccia del blu ray a quella del 4K. Piuttosto ascolto la lingua inglese che rasenta la perfezione.
Sinceramente, il discorso delle valutazioni di un recensore o dell'altro non c'entra assolutamente nulla con la problematica in sè. Se una traccia è difettosa, lo è e basta. Come ho scritto, non è una questione di opinioni: è una realtà scientifica. Fare i paragoni con la traccia presente sul Blu Ray porta invece nel campo del gusto e dell'opinione personale e distoglie l'attenzione dal vero problema presente su questa edizione 4K.
Può indubbiamente farlo, in maniera soggettiva ma equilibrata, se è solo se dispone di un impianto audio adeguato e, soprattutto, ben calibrato. Premesse queste condizioni, affinché le sue opinioni siano davvero credibili, deve inoltre possedere una certa educazione all'ascolto. Se queste condizioni non sussistono, la sua attendibilità in merito è pari a zero. Se assaggio un cibo e ho il gusto alterato, il mio giudizio non può infatti avere alcuna validità.Citazione:
Se una persona non lavora nel settore audio-video a livello professionale, ma ha una cultura musicale a livello accademico e professionale, non può valutare un’equalizzazione?
Nel caso in esame, lo ribadisco, esiste una conferma scientifica della difettosità della traccia. Andava corretta e basta.
Va bene Cabala, tutto quello che vuoi, ma il termine "inascoltabile" non è corretto con qualsiasi analisi tecnica.
Mi rendo conto che tale termine assuma in sé caratteristiche di giudizio perentorio ed assoluto ma il messaggio che volevo trasmettere è invece relativo: un confronto tra "com'è" e "come avrebbe dovuto essere" scatena rapidamente giudizi di questo tipo. Per chiarire meglio: niente è in assoluto "inascoltabile", dal momento che lo puoi udire :D, ma diventa "inascoltabile" relativamente a un termine di paragone qualitativamente valido. Diciamo che un termine più corretto, parlando in assoluto, sarebbe "di bassa qualità".
Ora mi (e ti) domando: ci vogliamo accontentare di una colonna audio italiana di bassa qualità (e che ha la piena possibilità di essere ampiamente migliorata) in una edizione giudicata definitiva e da Collezione?
La mia risposta la conosci. Mi fa piacere che sia condivisa anche da altri su questo Forum.
@Winters
Scrivo da utente che si è trovato incidentalmente a dover eseguire operazioni di editing audio e per questo ho utilizzato strumenti assolutamente gratuiti e per nulla professionali, questa minima esperienza mi permette comunque di scrivere senta tema di smentita che:
1) Oggi come oggi (ma anche ieri... inteso 15 anni fa), con programmi attuali anche gratuiti, esiste la possibiltà di variare il tempo senza intaccare il pitch.
2) Senza avere strumenti professionali ... potrei tranquillamente prendere le tracce separate pronte per il mix 5.1 e singolarmente, su una limitata sezione temporale, applicare una equalizzazione. In pratica non serve piallare tutti i canali per tutta la durata del film per correggere qualcosa.
Quindi è sicuro che anche senza agire nel modo ottimale (a monte del mix... direttamente sulle tracce che poi vengono miscelate per ottenere il canale), ci sarebbe stata la possibilità di agire in modo migliore.
Un altro punto ... questo è un dialogo prevalentemente maschile ripreso in ambiente:
https://freesound.org/people/dobroide/sounds/63352/
Questo è il relativo spettro di frequenze:
https://i.ibb.co/LYgDtcK/Male-conversation.jpg
image con
Andiamo ben oltre gli 8 KHz, non è un caso che, anche nei lontani anni '70 ... per definirsi Hi Fi un media doveva raggiungere almeno i 15 KHz.
In particolare fino a 12 KHz c' è ancora una buona quantità di contenuto audio... sopra i 15KHz diventa meno importante dato che quando arrivano gli "anta" sono frequenze che si perdono.
Quindi il primo film, dove c' è questo difetto, non sarà inascoltabile specie se si ascolta con i diffusori della TV oppure con soundbar.
Per chi invece ha un impianto dove ascolta con livelli "da cinema" il giudizio potrebbe essere più negativo (a dir poco).
Si sa qualcosa sul cofanetto che dovrebbe uscire questa estate?
Qui ancora qualcuno non riesce a distinguere i livelli di discussione.
Andava fatta una traccia italiana da riferimento? Assolutamente sì, lo abbiamo ribadito in tutte le salse ma qualcuno fa finta di non capire.
Si sente come un citofono? Assolutamente no (e @cabala, partire dall'idea che solo tu puoi giudicare non è solo irritante, ma è maleducato).
Se mi si chiede: se lo compro, l'audio della versione extended della Compagnia è ascoltabile? Assolutamente sì, se ti andava bene quello del BD, questa è leggermente meglio.
Infatti qualcosa si nota sulle voci... Io ho avuto la sensazione che alla voce narrante di donna all'inizio del film mancasse "qualcosa"...
Comunque continuo anche io a pensare che il termine inascoltabile non sia assolutamente corretto per definire l'audio di questo film.
Mai detto questo: non sono né mi ritengo certo il solo a poter giudicare sulla questione. Tuttavia, ho scritto sopra quali caratteristiche deve avere chi vuole esprimere un parere attendibile. Ti prego quindi di voler leggere con più attenzione ciò che scrivo, prima di fare simili affermazioni.
Sul punto 1) devo in parte correggerti: è possibile farlo ma non senza introdurre alterazioni timbriche e di fase più o meno evidenti, a seconda dell'algoritmo utilizzato. Sulle tracce multicanale, inoltre, il discorso si complica ulteriormente e l'effetto phasing è sempre dietro l'angolo...
Sul punto 2) mi trovi totalmente d'accordo: e se puoi farlo tu, a maggior ragione può farlo un professionista.
Come infine giustamente affermi, si poteva (e si doveva) fare un lavoro migliore (e corretto).