mamma mia quanto e bello quel ampli
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mamma mia quanto e bello quel ampli
am audio fa roba tosta...io ho quello stereo e ne sono contentissimo
Matte...consiglio spassionato...in futuro con il finale che hai non tralasciare l’ idea di passare a lettore con analogiche e pre multicanale totalmente analogico...magari Am audio...io l’ ho fatto 2 anni fa e non tornerei più indietro. Le sezioni pre dei sintoampli sono pietose ed il rischio è di utilizzare il finale al 50% delle sue possibilità.
Confermo...pre Am Audio e finale Rotel...ad oggi ho smesso di inseguire upgrade sulla parte audio...tutto merito del pre che per me è n punto fermo...agrari upgrade sui finale ma senza fretta...magari proprio con Amaudio...Un pre del genere non ha niente da spartire con la sezione pre di un sintoampli.
Il pre am audio è solo analogico se non ricordo male, giusto? Niente decodifiche affidate ai lettori con uscite 5.1( o anche 7.1) o sto sbagliando? Direi se è come mi pare ricordare è una ottima , anzi eccellente soluzione per avere il migliore audio ( teoricamente) possibile.
Totalmente analogico con stadio di uscita stratosferico...niente decodifiche ne software di calibrazione a bordo.
La decodifica la faccio fare al lettore come pure livelli, ritardi audio ecc...
Sono solo alcuni piccoli limiti ma in cambio ricevo una sonorità ed una timbrica generale di altro livello.
Per quanto riguarda la dinamica poi...lasciamo stare.
In passato ho avuto anche ampli audio/video top di gamma ma non ci sono paragoni...
Concordo assolutamente sui vantaggi della componentistica seria in termini di pre-amplificazione e finali, ma ritengo non si debba fare l'errore di sottovalutare l'importanza della corretta gestione del segnale a monte, fino a quando è nel dominio digitale.
Dico questo perché chi opta per una sezione pre-finale seria, di solito completa la catena con una sorgente, tipo oppo 205 e simili, a cui affida la decodifica dei segnali e il bass management. Questo purtroppo porta a due limitazioni: 1)la sezione di bass management dei lettori è ben poco flessibile e qualitativamente non all'altezza. 2) Non si dispone di alcuna forma di correzione acustica, elemento fondamentale nella costruzione di un sistema AV veramente performante.
La risoluzione di queste due problematiche, unita magari all'utilizzo di una sezione multi-sub per la gamma bassa e a un minimo di correzione acustica passiva per i tempi di riverberazione e la diffusione della gamma medio-alta possono portare al raggiungimento di risultati di eccellenza assoluta, almeno secondo i miei parametri.
Bisogna tener conto di un infinità di fattori (se ci fosse una soluzione ideale sceglierebbero tutti quella)ma in definitiva metti un disco e lo ascolti! Se ti piace tieni quella configurazione. Se non ti piace provi a cambiare qualcosa in base ai tuoi gusti.
L'importante, secondo me, è non inseguire sempre qualcosa solo per il gusto di inseguire.
Certo, i gusti personali sono sempre leciti, ma se si vuole parlare di prestazioni di un sistema a 360 gradi bisogna tenere conto di molti elementi.Del resto teniamo anche conto che chi arriva a pre e finali separati, magari analogici e di costo importante, è già in una nicchia di "estremisti". Questo perché la popolazione "normale" usa il solo audio del televisore o al massimo una asfittica soundbar. Poi ci sono quelli che si spingono fino ad un integratino con le scatolettine in plastica per diffusori,quelli con integrati di livello e buoni diffusori, chi arriva al pre e finale giapponese e diffusori di qualità elevata e in fine, la nicchia della nicchia, quelli che pensano a componenti di cui si parla qui. Solo per questo mi sono preso la briga di postare le mie considerazioni.
Come per il settore video, dove i puristi pensano giustamente all'uso di macchine con ottiche in vetro di altissima qualità per avere la massima resa cromatica e la minore distorsione, ma se poi non effettuano una seria calibrazione strumentale non otterranno assolutamente un risultato all'altezza, con il rischio che un vpr con ottiche modeste, ma ben calibrato possa dare risultati globalmente migliori.
negli utmi anni i software di correzione hanno fatto miracoli.
Per quanto scadente una sezione pre da sintoamplificatore oggi arriva a fare cose impensabili per un avr. Gestire 9ch da cinema.
D altra parte basta guardare le temperature sono un ottimo indicatore.
Nella mia cofigurazione il pre si manteneva tiepido con semplice audyssey.
Dopo multieq è diventato hot con tutta un altra resa per scena sonora.
Chi viene da queste sitiuzione probabilmente è obligato a passare ad un pre di generazione pari o superiore per strumenti di correzione.
sto facendo anche io delle prove, dal suono equalizzato con curve personalizzate (sopratutto per il sub, a cui mancava un po' di corpo) di uno yamaha cx a5000 al suono di un oppo 203 collegato via rca ai finali.
con l'oppo si apprezza una maggiore luminosità della scatola sonora, ma a discapito di un suono un po' appiccicato ai diffusori e una spazialità meno coinvolgente . nota più dolente il sub , che emette in maniera poco profonda, senza quel punch che mi piace sentire.