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Solo una piccola precisazione, che forse è sfuggita: nelle ultime citazioni si parla sì di perdita di colore, ma se si prosegue e si legge bene si fa anche riferimento agli effetti che "potrebbero" avvenire in presenza di prodondità di colore maggiori, il famigerato Deep Color inventato anni fa perchè faceva colpo scriverlo sulle brochure e praticamente mai entrato in un uso, forse in qualche demo di alcune fiere importanti.
Non sapevo che tu utilizzassi materiale con risoluzione colore a 16 bit, potevi drlo subiro, probabilmente avendo tu un lettore in grado di leggere cotanta profondità di colore, in possesso di materiale originario con questa profondità e, ovviamente, un display in grado di visualizzarlo è probabile che ci voglia un cavo con banda passante maggiore (anche qui si rimane nelle normali spiegazioni); comunque gli effetti non sono quelli descritti da te.
Per chi invece usa ancora i normali DVD o BD, con i lettori DVD o BD attuali e con i display pure loro attuali il problema della necessitò di una maggiore larghezza di banda che ORA potrebbe dare quei problemi descritti, non si pone, basta che si seguano le certificazioni attuali, il 90% o più dei cavi lo fa.
Un'altra precisazione: ho letto la parola "cinesata" riferita ad un cavo; domanda: perchè quelli belli con la calza esterna colorata e tante belle scritte, forniti in scatola di legno raro dove sono invece realizzati e da chi? Per caso forse in Cina e quasi sicuramente dalle stesse ditte OEM (un po' il discorso relativo al famoso capo griffato realizzato dallo stesso operaio a Prato, uno poi venduto nella grossa e lucente Boutique, in una bella scatola, l'altro sulle bancarelle, se con o senza lo stesso marchietto famoso dipende poi solo dall'onestà del venditore della bancarella, se vuole guadagnarci 50 senza marchio o 1000, ma con il marchio - non sono supposizioni fantasiose, ma cose dimostrate da ormai molte inchieste). :D
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bella colorita e fantasiosa risposta, molto istruttiva!
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Citazione:
Originariamente scritto da
simonh
allora non si vuol capire...
Ti assicuro che ho capito benissimo e nel link gentilmente offerto da Marco non c'è nulla che si avvicini ai difetti che hai notato tu, per il resto l'ultima precisazione di Nordata è stata fin troppo esaustiva...
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Secondo me nell'ordine di pochi metri non esiste nessuna differenza. Pero' sulle lunghe distanze (nel mio caso 20 metri) spendere qualcosa in piu' e' molto molto utile. Purtroppo la tecnologia HDMI non e' il massimo sulle lunghe distanze.
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Già detto più volte e visti i costi di un cavo serio, ripeto: serio, non esoterico, e molto lungo, per cui ci vorrà comunque un extender onde evitare problemi inevitabili, ritengo sia conveniente inserire direttamente un trasmettitore Wi-Fi e ci si libera da qualsiasi schiavitù, con minore libertà si può passare alla trasmissione su cavo cat6 tramite apposito convertitore (giusto per precisare in anticipo: per ora non esistono cavi cat6 esoterici, ma solo quello che si trova nei rivenditori di materiale imformatico e venduto a metri, magari se la cosa si diffondesse arriverebbe subito il venditore che tirerebbe fuori un cavo di rete ultra e costosissimo, lo hanno già fatto con i cavi USB).
L'ultimo Epson, nella versione che costa circa 200 € in più, ha già incorporato il trasmettitore Wi-Fi ( fornito assieme al relativo ricevitore).
Ciao
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Scusate se rispondo soltanto ora ma ero impegnato con un esame di certificazione Oracle (passato, fuck yeah!)...
innanzitutto grazie infinite a simonh per la sua proposta di ospitalità che conto davvero di accettare la prima volta che passerò per Pisa.
Sono il primo che sarebbe estremamente curioso di ricredersi quindi il test in cieco singolo lo farei davvero volentierissimo.
Resta il fatto che tutti gli articoli che avete citato presentano delle ottime ragioni per un cavo di qualità contro un cavo di bassa qualità, ma si riconducono proprio all'esempio sul "cavo difettoso", ovvero un cavo semplicemente inadatto per svolgere il proprio compito.
Un cavo di bassa qualità (ma sarebbe più corretto dire "un cavo inadatto") può introdurre errori, che a loro volta possono portare a comportamenti impredicibili in fase di decodifica del segnale digitale; i comportamenti sono impredicibili per il semplice fatto che non siamo a conoscenza degli algoritmi di gestione e correzione degli errori implementati dai DAC audio e video, che presumibilmente potranno usarne di diversi a seconda delle scelte del costruttore.
La cosa fondamentale, però, è ricordare che in nessun caso questo errore introdotto potrà essere un errore "analogico" come ad esempio la perdita di definizione o la riproduzione di colori meno brillanti; l'immagine potrebbe risultare corrotta (quadratoni, artefatti) o si potrebbe avere la perdita di alcuni frame con frequenza più o meno casuale. Prendo per possibile che alcuni DAC particolarmente evoluti potrebbero "richiedere" alla sorgente una versione a risoluzione (non definizione) più bassa in modo da ridurre la banda necessaria; questo onestamente non so se sia possibile, credo sia estremamente più probabile che semplicemente avvisino l'utente che una certa risoluzione (più alta) non è supportata e stia poi all'utente stesso impostare la sorgente in modo che utilizzi una risoluzione più bassa.
Questi sono i comportamenti di una catena digitale. Se invece vediamo cambiamenti che stanno nel campo dell'analogico c'è davvero poco da fare... stiamo prendendo un abbaglio. Il motivo è tra l'altro semplicissimo: non esiste un algoritmo che possa fare una cosa del genere, e non esisterà mai. Se, paradossalmente, volessi scrivere un algoritmo di error correction che in presenza di errori riducesse la brillantezza dei colori o riducesse la definizione dell'immagine, potrei anche farlo... ma il costo di sviluppo sarebbe superiore a quello di un algoritmo di error correction che gestisse semplicemente gli errori! Dovrei in sostanza PRIMA sviluppare un algoritmo di error correction, e poi un algoritmo che data l'immagine ne abbassa la definizione e la brillantezza... sarebbe stupido, starei spendendo soldi per degradare volontariamente la qualità di quello che riproduco...
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Citazione:
Originariamente scritto da
nordata
Già detto più volte emi..........[CUT]
Vero, all'epoca valutai tutte le possibilità però preferisco il cavo anche perchè lo metto una volta e non ci penso più, poi il wi-fi almeno in casa l'ho bandito già stiamo troppo ai cellulari.
Però sui 20 metri ebbi modo di provare un cavo "scrauso" che mi dava problemi mentre dopo aver messo un onesto ricable across (130 euro circa) risolvetti ed i problemi finirono. Probabilmente era dovuto alla laghezza di banda.
Ci sta da dire che il cavo scrauso mi dava problemi solo quando attivavo dal mio Oppo le modalità colore al massimo, ed il 3D.
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Citazione:
Originariamente scritto da
cinemaniaco
modalità colore al massimo, ed il 3D
Appunto, con distanze significative l'attenuazione del segnale diventa eccessiva ed appena si scende sotto una certa soglia si innescano i problemi.
C'è anche da dire che a parità di cavo può anche influire il livello del segnale in uscita e la sensibilità dell'ingresso collegato, dovrebbero essere tutti standard, ma si sa che ci possono essere delle variazioni anche da modello a modello, in un caso tutto funziona ancora bene, in un altro si innescano i problemi.
Mi pare che la lunghezza del cavo per cui viene ancora garantita la piena funzionalità del segnale HDMI sia 15 m., per lunghezze superiori si dovrebbe inserire un extender.
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Si infatti il venditore mi parlo di 15 metri e non mi dava certezze per i 20 metri. (però poi ho letto che l'oppo anche da questo punto di vista è dotato)
E comunque il difetto che si verificava non coinvolgeva la qualità dell'immagine, (si vedeva comunque bene) ma il fatto che il segnale diventasse intermittente.
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Dopo i 15 metri entra in gioco il noto fattore denominato "lato B". :D
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Citazione:
Originariamente scritto da
cinemaniaco
E comunque il difetto che si verificava non coinvolgeva la qualità dell'immagine, (si vedeva comunque bene) ma il fatto che il segnale diventasse intermittente.
Esattamente quel che dicevo nel mio post precedente... se c'è un errore e il software del dac non riesce a ricostruire correttamente l'informazione, semplicemente non la mostra, sicuramente non se ne inventa una più scadente...
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Un normalissimo cavo HDMI che, su quella distanza, funzionerà perfettamente.
L'importante è che i connettori rispettino le tolleranze dimensionali delle prese, in ogni caso non ci sarà un "degrado" dell'immagine ma una immagine ballerina, ad intermittenza, magari non sempre, dipenderà dai microspostamenti del connettore nella presa.
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okk grazie ! e per il discorso contatti dorati? davvero necessari? obbligatori? è sicuro che ci sara' ossidazione?
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Per prima cosa tieni presente che non tutti i connettori "gialli" sono dorati, ma vengono usate leghe apposite per combattere l'usura che può verificarsi sui contatti stessi con l'uso continuo.
Da tantissimi anni i contatti dei relè sono pure loro gialli, mi pare che siano rodiati, poichè nella loro vita devono sostenere un lavoro di migliaia di contatti e relativi microrimbalzi (che sono dannosi, specialmente se scorrono correnti elevate), ma non sono in oro.
Il cavi dei nostri impianti solitamente non vengono staccati ed attaccati di continuo, salvo casi rarissimi una volta che tutte le apparecchiature sono state messe in opera magari non ci saranno interventi in tal senso per anni e anni (nel mio impianto alcuni connessioni credo di averle scollegate proprio oggi, per la prima volta in quasi 10 anni in quanto sto rifacendo tutta la saletta).
Pertanto credo che si debba scartare l'usura causata dal continuo uso.
Rimane la corrosione causata da cause esterne, ovvero ambientali.
Per questo motivo i contatti che si usano in campo aerospaziale dove si opera in condizioni estreme, a volte nello spazio su satelliti e sonde, sono dorati, lo stesso dicasi per gli apparecchi elettronici che possono essere usati in ambienti ostili, ad esempio piattaforme marine e campi petroliferi in qualche foresta tropicale o deserto, sono pure loro dorati, specialmente negli strumenti di misura, che devono avere una affidabilità estrema, lo stesso dicasi per le apparecchiature elettromedicali, ma già qui non tutti i contatti esterni dei cavi sono dorati, prevedendo che quel tipo di apparecchio non verrà mai impiegato in condizioni estreme.
Solitamente nel nostro salotto le condizioni ambientali sono leggermente migliori (spero per voi) di quelle appena elencate e le protezioni impiegate nelle leghe utilizzate nei connettori sono più che sufficienti a garantirne l'integrità, anche se abitate al mare.
Rimane un'ultima considerazione: la conduttività.
Qualcuno usa i contratti dorati (parlo di quelli veramente dorati, come ho accennato all'inizio) perchè essendo in oro sicuramente andranno meglio, piccolo errore: l'Oro ha una resistività superiore a quella del volgare e plebeo Rame, che è secondo in classifica dietro all'Argento, l'Oro è appunto terzo.
In ogni caso le differenze sono di millesimi di Ohm, per metri e metri di conduttore, figuratevi le differenze su un contatto di qualche millimetro (o su cavi di un paio di metri al massimo, ma anche fossero qualche decina non cambia praticamente nulla dal punto di vita della resistività).
Invece di questa spiegazione tecnica avrei potuto scrivere, nuovamente e più semplicemente: non farti paranoie, ma forse leggendo le mie parole qualcuno deciderà di spendere i proprio soldi in qualcosa di veramente più importante ai fini del risultato che non dei connettori dorati o dei cavi esoterici, specialmente per usi normalissimi e per brevi tratti.