...la seconda opzione: bisogna dare a tutti la possibilita` di redimersi :D
p.s.
la "a" e la "e" hanno un accento diverso perche` sto usando una tastiera in "Crucconia"...
Visualizzazione Stampabile
...la seconda opzione: bisogna dare a tutti la possibilita` di redimersi :D
p.s.
la "a" e la "e" hanno un accento diverso perche` sto usando una tastiera in "Crucconia"...
Questo è un forum indi ho votato 1 :O
Difendere la nostra lingua è un dovere civico a cui tutti siamo chiamati.
Potrei essere d'accordo per quanto riguarda il forum, ma in una società diventata ormai multietnica, con linguaggi variabili e poliedricamente espressi, dovremmo chiamare le nuove tecnologie di comunicazione in lingua Italiana " dente azzurro" eppure questo signore è realmente esistito
circa 12 secoli fà, eppure il suo nome lo usano per comunicare con i cellulari o altro. Che dire, io ad sempio scrivo con una certa difficoltà sia per la tastiera in cirillico sia per la conversione che non è precisa ma questa è un'altra storia.
Ho avuto la fortuna/sfortuna di leggere alcune pratiche scritte da avvocati, verdetti emessi da tribunali, credetemi, il ragzzino che scrive con le abbrevianze riesce a farsi capire. Molti errori di sintassi, punteggiature inesistenti, con le doppie poi.....
Credo sia più importante comunicare, certo, con modi garbati e senza supponenza, per qusto non ringrazierò mai abbastanza tutti coloro che mettono a disposizione il proprio sapere, divulgando così la conoscenza senza secondi fini (almeno lo spero).
pace e cordialità
Memo
Non uso solitamente abbreviazioni ma voto 3 e concordo in toto con Girmi.
Personalmente faccio molta più fatica a leggere chi non inserisce lo spazio dopo un punto o una virgola. Alle lezioni di dattilografia è un errore da bocciatura... :D
Ciao e buone vacanze a tutti!
Poichè qualcuno ha portato esempi in merito, ritengo sia meglio fare un pochino di chiarezza.
Nessuno ha mai pensato di rendere obbligatorio l'uso di termini italiani al posto di quelli stranieri (anche se, molte volte, esistono e sono perfettamente utilizzabili), si sta solo chiacchierano sull'opportunità o meno di utilizzare abbreviazioni nate per uno scopo ben preciso ed ora utilizzate anche dove sarebbero inutili e sulla uguale inutilità (oltre che direi, di mancanza di buongusto) di storpiare normali parole italiane.
Nessuno si sogna di chiedere che si scriva "Nuova York" anche se molti anni fa il famosissimo Ruggero Orlando iniziava i suoi interventi nei giornali radio con la celebre frase: "Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando..."
Oppure di utilizzare "elaboratore/calcolatore" al posto di "computer" o "numerico" al posto di "digitale", anche se entrambi termini perfettamente leciti ed esatta traduzione dall'inglese.
Si parla invece dell'abitudine, ad esempio, di sostituire sempre e comunque la "c" con la "k", anche quando è da sola; pura cattiva abitudine che non ha alcuna giustificazione, non si risparmia neanche un carattere.
E' poi giusto quanto alcuni hanno scritto circa l'italiano che lascia molto a desiderare di alcuni iscritti, purtroppo l'esempio viene dalla cosiddetta stampa, l'altra sera in un TG ho sentito per due volte parlare di una donna usando tranquillamente l'articolo "gli", senza alcuna vergogna (una volta può essere un lapsus causato dalla fretta, due è proprio ignoranza).
Concordo con Girmi quando scrive che il linguaggio usato nella pubblicità viene scelto in base alle persone cui ci si rivolge, mi rimane solo il dubbio di sapere quale sia il target dello spot di un famoso caffè (a me mi piace), forse gli analfabeti ?
Poi i ragazzini crescono e sono convinti che si debba dire così.
Quello è il vero itagliano, quello vivo, quello ke fa fico, mica quello dei matusa. :rolleyes:
Ciao
Questo mi fa venire in mente una delle ultime volte che sono stato negli US. Come città di provenienza nel modulo di immigrazione avevo scritto "Milano". La guardia di frontiera che mi ha accolto mi ha cazziato di brutto dicendo che il modulo andava compilato in inglese. Al che ho replicato dicendo che il nome corretto della città è "Milano", in qualunque lingua. C'è mancato poco che mi arrestasse (non sto scherzando) :D .Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Votato tre , sono piu' tollerante su certe cose.
Mi danno piu' fastidio le frasi senza punteggiatura e senza respiro.
I matusalemmi come me' hanno vissuto di ROTFL e di LOL fino all'altro giorno e adesso fanno i puristi :)
Ciao
Antonio
ho notato che gli errori più frequenti sono i monosillabi accentati
Vero ... dopo correggo ;)
però sono acronimi e non storpiature o abbreviazioni strane, come DC o AC ;)Citazione:
Originariamente scritto da ciuchino
Anche gli analfabeti o i poco istruiti bevono caffè.Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Il caffè è una bevanda di per sé molto popolare e quel marchio si colloca nella fascia bassa del mercato, non un primo prezzo ma quasi, e la comunicazione si adegua.
Il linguaggio alla matriciana del protagonista, se ci fai caso, è sempre in contrapposizione a quello della controparte, solitamente più elevata socialmente (almeno nei modi), questo proprio a sottolineare la popolarità del prodotto.
Quanto al "a me mi", oltre alle forzature dei comici, lo si sente dire anche da ministri, presentatori, attori, ecc….
Purtroppo i tempi del Prof. Manzi sono lontani e questo è quello che insegna la TV oggi :rolleyes:
Vedi, questo è proprio un esempio di quello che intendevo parlando dell'inarrestabile evoluzione di un linguaggio.Citazione:
…o "numerico" al posto di "digitale",…
Digitale non c'entra nulla con numerico ma deriva da "digitus", dito.
Fino ad una cinquantina di anni fa nessuno si sarebbe mai sognato di accostare l'aggettivo digitale a qualcosa che non fosse un impronta o altro rapportabile alle dita.
Ma poi la digitazione, cioè l'immissione tramite tastiere, di dati negli allora nascenti elaboratori elettronici ha reso quei dati digitali.
Ed oggi digitale è diventato sinonimo di numerico perché numerica è la codifica dei dati digitali e la digitalizzazione la si fa a suon di convertitori numerici e non più a ditoni.
Ciao.
@stazzatleta
Anch'io non amo troppo l'abuso ed il continuo uso di storpiature e abbreviazioni , ma una ogni tanto si tollera.
Tra X e AFAIK ... non saprei comunque cosa scegliere.
Ho proprio bisogno di ferie :)
Ciao ;)
Certo, ma di frasi inglesi che in pochi conoscono, come IMHO (secondo me), BTW (a proposito) , AKA (anche noto come) e tanti altri dei quali vedi spesso chiedere spiegazioni.Citazione:
Originariamente scritto da stazzatleta
Non vedo molta differrenza fra questi ed i tanto vituperati XKE.
Aboliamoli tutti, allora!
Ciao.
Non sono d'accordo: un acronimo è un acronimo, una "presunta" abbreviazione (o storpiatura di una parola della stessa lingua, in questi casi) è tutt'altra cosa.
Io suggerirei di non confondere acronimi o abbreviazioni la cui utilità è più o meno chiara con infatilismi quali i vari xk' ( ho visto anche questo) che sono nella totalità dei casi usati come simbolo di distinzione o perchè se non li usi sei 'out'.
Per cortesia.
E' semplice, è un luogo privato, poteva essere correttamente e comprensibilmente imposto, si è deciso democraticamente per il voto, che si voti e che decida la maggioranza.