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per fortuna hanno rifatto DSOTM, ma c'è solo quello...
Scopro ora che condividiamo questa brutta malattia ( i PF si sono ingrassati con me), pur considerando che c' è un discreto massacro di buona parte degli album degli anni '70 se si fa riferimento al mitico in edizione SACD (che forse è stato persino troppo ripulito) temo che il problema di fondo non sia in senso stretto il CD come media... ma il fatto che il sonud dei PF in versione anni '70 sfrutta loop di nastri e un mix a più livelli.. (cose che oggi si farebbero solo in alta risoluzione e in digitale) di nastri analogici.
In questi termini il difetto della tecnologia dell' epoca è che con queste situazioni il suono tende a divenire più opaco (anche nel passare del tempo).
La differenza fra la traccia PCM (red book) e quella DSD in TDSOTM è mostruosa in questi termini, veramente un abisso, è assolutamente evidente che in questo caso la traccia CD non abbia avuto alcuna attenzione nel trasferimento e, anzi per certiversi le edizioni su CD precedenti siano migliori.
Se si prende invece come riferimento il DVD AUDIO in circolazione realizzato da un master su nastro analogico a 24 bit 96 KHz in 4.1 bootleg :D (dal mix originale di Alan Parsons per le versioni quadrifoniche su LP) la resa è più opaca (c' è un po di soffio anche) ma molto ... ehm analogica.
Le trasposizioni dei PF su CD dei dischi in quegli anni purtroppo hanno i difetti delle registrazioni analogiche sommati a quelli di quelle digitali :(
Se prendo invece il "Live a Danzica" di David Gilmur nelle registrazioni live in studio la qualità è eccezionale nonostante la compressione DTS ...
Ora ribaltiamo la frittata una album registrato in digitale che su LP rende meglio di un CD... comincio io
Dire Straits "Brothers in arms" (inteso la versione su normale CD... non quelle "turbo " ) :D
Ciao
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Originariamente scritto da revenge72
Se si prende invece come riferimento il DVD AUDIO in circolazione realizzato da un master su nastro analogico a 24 bit 96 KHz in 4.1 bootleg :D (dal mix originale di Alan Parsons per le versioni quadrifoniche su LP) la resa è più opaca (c' è un po di soffio anche) ma molto ... ehm analogica.
Ovviamente ho anche quella e, infatti, magari non mi azzardo a dire che è in tutto migliore del SACD, ma ha sicuramente un mixaggio più "musicale", e suona proprio come dovrebbe un buon vinile.
Infatti, come dicevo prima, è stata una grandissima perdita per l'audio il fatto che il DVD-Audio non abbia sfondato, perchè secondo me era il mezzo migliore per superare il CD, visto che si collegava molto più semplicemente al modo di lavorare degli studi di incisione, che da anni ormai non lavorano più a 44.1/16. Si sarebbe potuta avere, a casa, la qualità più simile al master digitale originale, senza strane conversioni in mezzo, cosa che succede invece con il SACD, dove si arriva all'assurdo di acquisire un vecchio master analogico su ProTools a 192/24 (che sarebbe GIA' pronto per il DVD-A), si lavora in PCM per tutto il remastering, e poi si deve convertire in DSD.
Se si possiede poi un lettore SACD economico, che converte il DSD in PCM, arriviamo all'apoteosi dell'assurdo, eppure ci avevano raccontato la favola (quando venne lanciato il SACD), che il vantaggio principale del sistema è che si potevano ottenere ottime conversioni D/A anche in lettori economici, perchè il non dover passare dal PCM avrebbe eliminato un bel po' di componentistica...peccato che poi nessuno abbia sfruttato questo, e alla fine i lettori più economici, convertono in PCM...
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Dire Straits "Brothers in arms" (inteso la versione su normale CD... non quelle "turbo "
Ah, di questo ce le ho tutte: CD, Vinile, SACD e DVD-A! Ho preso apposta SACD e DVD-A, perchè mi interessava, a livello di approfondimento personale, poter confrontare i due sistemi a partire dallo stesso master, visto che la riedizione è stata fatta assieme.
Il vinile, sinceramente, è un po' che non lo ascolto, ma tra le 3, la classifica è, per me:
DVD-Audio - primo posto
SACD - suona bene, ma ha qualcosa di più "strano" nel suono, che lo rende un po' falso
CD - molto, molto indietro. E, ci sarebbe da ridere perchè, guarda caso, questo è uno dei CD più venduti della storia: è stato proprio "Brothers in Arms" che ha veramente lanciato il sistema CD...
Comunque, il record di disco inciso in digitale, che suona meglio in vinile, ce l'ha "Night and Day" di Joe Jackson: un disco meraviglioso, sia artisticamente che tecnicamente, con un suono enorme, sembra davvero di ascoltare dal vivo, e in vinile ha una dinamica che non ti aspetti, sapendo quali sono i parametri massimi di dinamica che il vinile permette. In CD la dinamica è stata completamente uccisa, non c'è più differenza tra forte e piano, e si è perso tutto quello che c'era di buono in quella incisione.
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Mi sono appassionato ai vinili di recente, con il mio impianto nn credo di poter apprezzare la superiorità dell' analogico sul CD ma li compro perchè hanno un fascino incredibile. Sono rimasto sconcertato da una stampa tedesca dell' omonimo di Tracy Chapman presa ad una fiera dell' usato, silenziosissima, sembra di ascoltare un cd in quanto a rumore di fondo, ma con suono eccezzionale ( 5 euro!) In generale sono rimasto stupito da come il vinile muove gli altoparlanti rispetto al cd, le membrane ballano letteralmente, mentre con il cd, a parità di volume e di album sono quasi ferme! ( E' solo un osservazione fatta nel mio piccolo, nulla di empirico, lo so...)
Un saluto a tutti!
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Originariamente scritto da nicolangelo
le membrane ballano letteralmente
Non è che, per caso, il tuo giradischi ha un forte rumble a frequenze infrasoniche o, comunque, molto basse, che provocano un movimento esagerato dei coni ?
Non credo che i master siano realizzati in doppio, ovvero su registratore analogico e in digitale su HDD per i due tipi di supporti, lo si relizza in digitale e da questo vengono poi ricavati i CD e, se del caso, le copie analogiche che, sicuramente, non avranno dinamica o risposta in frequenza superiori al CD.
Ciao
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Credo anche io che si tratti di un accoppiamento braccio/testina non corretto, con conseguente "ballo" dei woofer.
@nicolangelo: se hai un filtro subsonico sul tuo pre, prova ad inserirlo e vedere se il ballo si riduce.
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In effetti me lo sono chiesto anche io se il i coni ballerini nn siano un difetto del mio impianto anzichè una prerogativa del vinile...
La cosa è molto marcata, ma ho solo un pro ject debut III Esprit (testina Ortofon Alpha MM tarata a 2 grammi), collegato all' ingresso phono di dell' Ampli...tutto originale, non ho mosso niente,
le casse sono abbastanza lontane dal giradischi, boh...
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L'Alpha non dovrebbe dare problemi sul braccio del Project, tanto che viene data dalla casa in abbinamento. Dovresti allora verificare il posizionamento del giradischi, magari non è ottimale.
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Originariamente scritto da moneder
da ignorante su questo argomento, volevo sapere la differenza sostanziale di timbrica e qualita' di suono in generale, fra cd e vinile...
il CD viene campionato a 16 bit e 44khz con un bitrate/sec di circa 1400
il SACD è campionato il doppio.
l'analogico non ha questi limiti quindi contiene infinite più informazioni musicali con una resa più tridimensionale, piena e realistica.
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Originariamente scritto da NickByte
il SACD è campionato il doppio.
In realtà il campionamento del SACD è superiore ad oltre 60 volte il CD, con una gamma dinamica di 120 dB e una risposta in frequenza oltre i 100kHz.
Il DSD sulla carta era eccellente, così come lo sono i risultati dal punto di vista sonoro: un suono analogico su fonte digitale... peccato che ormai -di fatto- il SACD sia praticamente morto.
L'analogico è un segnale continuo, non campionato, quindi sulla carta potenzialmente migliore. Poi -come al solito- è "il manico" a fare la differenza. Con tutti i limiti del red book, ci sono dei CD con una resa straordinaria, così come dei vinili pessimi.
Ultima nota per i file in HD con campionamenti a 24 bit e frequenze dagli 88.2kHz fino a 96kHz (lascio stare i 192 che -secondo me- non servono a nulla). Senza richiedere costosissime attrezzature (come i SACD), si ottengono risultati strepitosi.
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Originariamente scritto da Marlenio
Dovresti allora verificare il posizionamento del giradischi, magari non è ottimale.
Era proprio quello, peccato, mi piaceva pensare al vinile superiore in maniera così evidete!!:D
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Non era dimostrazione di superiorità, ma di un difetto. :)
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Dopo aver letto limiti, pregi e difetti sia di cd che di vinile, giungo alla riflessione che secondo me non si tratta piu' di tanto di preferire un supporto rispetto all'altro per la fedelta' di riproduzione di tutte le frequenze sonore, quanto invece di preferirlo in base al genere musicale che si ha intenzione di ascoltare...proprio in virtu' di quei pregi/difetti (per alcuni pregi, per altri difetti) che manifestano non solo tutti i supporti, ma anche le incisioni-registrazioni.
Come scriveva Marlenio, dunque, vale proprio anche secondo me la regola empirica che di solito si trova la migliore qualita' su di un supporto audio dove e' registrata della musica prevista per quel supporto.
Dopodiche', pero', io ho ascoltato l'album dei Cypress Hill "III Temples of boom" sul cd di un mio amico, non notando granche' differenza rispetto al mio LP, se non quella minima dovuta all'impianto hi-fi che riproduceva la musica. E debbo dire che mi e' piaciuto di piu' su vinile. Tra l'altro il rap e' nato sul vinile e grazie al vinile.
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io per la cronaca ho dischi suonati ALMENO, e non scherzo, un'ottantina di volte e passa, suonano ancora molto bene... davvero...
altri acquistati di recente, seppur nuovi, hanno i primi segni di stranezze dopo 20/30 ascolti...
il fattore usura è talmente complesso e derivante da decine di fattori per il quale si potrebbe stare a postare altre 10 pagine di forum :O
ah naturalmente nella faida io mi schiero col grande ed intramontabile 33 giri... e non solo per un fattore di sentimento o bellezza... una volta ho letto una metafora bellissima su un altro sito, diceva: "il cd è come guardare una bella ragazza in fotografia, l'LP averla lì abbracciata con te..." verissimo!!! scusate :cry:
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ahahahah amici (rido ma ci sarebbe da piangere :D ), finchè i cd saranno afflitti da questa "piaga" http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=192324 il vinile è preferibile sempre e comunque, un album puo' essere registrato in studio in modo professionale con microfoni ed apparecchiature che costano migliaia di euro ma se poi l'addetto al mastering lo rovina perchè ha evidenti problemi di udito (quasi tutti da 15/20 anni a questa parte) bè non c'è altra salvezza per chi come noi è appassionato di hi-fi che rifugiarsi nei vinili.
saluti :)