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Altra domanda: ma questa crisi di insolvenza chi la pagherà?
Ci scommetto che la pagheranno quelli come me che evitano accuratamente di viviere al di sopra delle proprie possibilità e per quanto possibile evita accuratamente di indebitarsi. Io sono una caso patologico ma avendo la fortuna di avere una casa (non provengo da una famiglia ricca ma papà operaio e mamma bidella con i sacrifici hanno "sistemato" a me e mio fratello) non faccio debiti se non per opportunità. Ma quanti fanno debiti per comprarsi il televisore piatto che in quel momento non si possono permettere? Sono stupido io che mi metto un tot al mese da parte per la pensione integrativa, l'auto, gli studi da pagare a mio figlio o quelli che hanno 1000 euro sul conto e si comprano 2000 euro di televisione a rate?
La sensazione che dovrò essere io a pagare questi scellerati (vuoi perchè perdo il posto di lavoro, vuoi perchè pagherò più tasse) mi fa "arrabbiare" tremendamente.
Ciao.
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La tua rabbia è la mia. Anch'io prima di fare un acquisto ci penso su tantissimo e non ho mai fatto acquisti a rate per non avere il "pensiero" e la cosa di cui ho più paura è proprio il futuro di mio figlio. Mio padre se ne è andato 18 anni fa, quando mi ero appena laureato, ma mi ha lasciato con le spalle coperte: io ho il terrore che, per cause esterne, non potrò fare lo stesso con mio figlio.
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Citazione:
Originariamente scritto da chiaro_scuro
Sono stupido io che mi metto un tot al mese da parte per la pensione integrativa, l'auto, gli studi da pagare a mio figlio o quelli che hanno 1000 euro sul conto e si comprano 2000 euro di televisione a rate?
La sensazione che dovrò essere io a pagare questi scellerati (vuoi perchè perdo il posto di lavoro, vuoi perchè pagherò più tasse) mi fa "arrabbiare" tremendamente.
Ciao.
Personalmente non ci trovo niente di stupido nell'avere un comportamento del genere, credo che alla fine quelli che devono preoccuparsi di più sono coloro che vanno avanti a forza di rate e che aspettano l'accredito dello stipendio per coprire i "buchi" della carta di credito, e ce ne sono tanti così..
Riguardo il posto di lavoro mi sembra che il posticino sicuro sia da dimenticare, almeno per una buona maggioranza dei lavoratori, ma non credo neanche alle ipotesi apocalittiche, coloro che sapranno darsi da fare impegnandosi, migliorandosi ecc. avranno anche meno da temere, specialmente se non avranno scadenze a fine mese.
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Citazione:
Originariamente scritto da FuoriTempo
In Russia hanno bloccato e limitato i prelievi dai conti correnti come accadde in Argentina.
Per chi non lo sapesse in italia sembra che stiano attingendo dai "conti dormienti".....
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Attingere dai conti dormienti non è una tragedia anzi meglio che i soldi li spenda lo stato e non che se li cucchino le banche.
Piuttosto se volete farvela veramente sotto leggetevi questa roba che ho trovato su un blog...
"No, io non sono l'esperta di finanza della situazione. Ma questa devo proprio segnalarvela, visto che nella stampa mainstream le notizie passano col contagocce: il Paese di Sua Maestà britannica sta pericolosamente scricchiolando, e qualcuno vocifera che sarà il primo a crollare.
Non so come commentare, mi auguro che non accada. Vi passo però alcuni agghiaccianti articoli usciti sulla stampa internazionale.
Dal Telegraph: Gordon Brown porta la Gran Bretagna sull'orlo della bancarotta. Il Paese guarda il precipizio. Siamo a rischio della peggiore umiliazione, con Londra che diventa una Reykjavik sul Tamigi e l'Inghilterra che finisce sott'acqua. Grazie all'arroganza, alla presuntuosa incompetenza seriale del Governo e di un gruppo di banchieri, la possibilità della bancarotta nazionale non è irrealistica.
Dall'Independent: Vendete tutte le sterline che avete. E' finita. Uno dei principali investitori mondiali dà voce alle preoccupazioni del mercato. Jim Rogers, cofondatore della Quantum con George Soros, dichiara a Bloomberg: "Vi consiglio urgentemente di vendere tutte le sterline che avete. E' finita. Odio dirlo, ma non metterei più denaro nel Regno Unito."
Dal Telegraph : Il Regno Unito non può scegliere la strada soft dell'Islanda. Il governo inglese è di fronte a una scelta cruciale. Non può lasciare che la Bank of Scotland e le altre megabanche vadano a picco. Ma rischia di venire travolto dal massiccio debito estero optando per la nazionalizzazione.
Dal Guardian: Le banche sono fottute, noi siamo fottuti, il Paese è fottuto. In privato, qualcosa di molto somigliante alla disperazione sta cominciando a serpeggiare nel governo. Dopo aver visto lo scivolone delle banche, un Ministro del Gabinetto inglese non scherzava quando ha detto: "Le banche sono fottute, noi siamo fottuti, il Paese è fottuto.
Nel frattempo, chi può permetterselo fa la spesa, come l'oligarca russo che ha comprato il quotidiano inglese Evening Standard per appena una sterlina.
(Ci credete che scrivendo questo post mi tremavano le mani?)"
Ecco il link...
http://crisis.blogosfere.it/2009/01/...ancarotta.html
Paura!!! :(
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Quindi, secondo logica aumenterebbe in maniera apocalittica la criminalità spicciola: Cioè uscendo di casa t'ammazza un cog.... qualsiasi perchè vuole le tue 2 sterline per campare, no?
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Certo anche a leggere la barra laterale delle notizie di AVmagazine non
è che ci sia tanto da ridere.
Dunque? Si shorta la sterla sul forex? :mbe:
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Boh, io non sono esperto di economia, ma devo dire che tutta questa storia della crisi mi puzza, e non poco...
Ragionando un attimo per logica, ripensiamo un attimo alla storia....
Da sempre, nel mondo sono esistiti i ricchi (una grande minoranza) e tutto il resto, le popolazioni povere (la stragrande maggioranza) che facevano di tutto, tranne vivere nell'agiatezza....
Con l'inizio del secolo scorso, l'uso degli idrocarburi ha dato il via ad un era diversa, con possibilità impensate per il ceto medio/basso....
L'industria è decollata e ha permesso alla maggioranza degli abitanti del mondo occidentale una vita dignitosa, poggiando però le proprie basi su un concetto altamente pericoloso: la produzione destinata ai consumi deve sempre aumentare, per consentire maggiori profitti, nuovi investimenti, aumento della produzione, nuove assunzioni e così via, verso la bolla produttiva già menzionata....
Ora tutto questo potrebbe anche essere figo, ma c'è il problema dell'inquinamento (produzione anidride carbonica, smaltimento rifiuti, etc. etc.)
Quello che non mi torna a questo punto, e gradirei avere la vostra opinione, è: dato che non mi risulta che il castello stia crollando perchè si è deciso di limitare la produzione "consumistica" per problemi di inquinamento (anche se sarebbe stata una mossa molto intelligente), allora qual'è il problema?
Non sarà che si è voluto dare per anni e anni il messaggio che tutti i "terrestri" possono e devono vivere da nababbi, che il messaggio è stato recepito, ma adesso si sta iniziando a cogliere che è pura utopia?:cry:
Io sono del parere che a parte la remota speranza di energie alternative pulite e aggratisse, l'umanità sarà sempre caratterizzata da grandi, grandissime differenze di potere e ricchezza, molto di più del momento storico attuale....
Io sinceramente mi incaxxo di brutto quando ascolto le nuove generazioni che si lamentano di tutto quello che hanno, ingordi e insoddisfatti di qualunque gadget si ritrovano tra le mani....
Un po' di sana crisi ridimensionerà le aspettative di molti, ed aiuterà a riscoprire un sacco di belle cose che già abbiamo, e neanche ci rendiamo conto di avere.....
Adesso avanti, partite pure con verdure e pomodori, sono pronto....:D
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Barxo condivido,come sempre.Ci vuole un ritorno all'apprezzamento di valori meno materiali,soprattutto capire che la chiave per la serenita' consiste nel raggiungimento di equilibri interiori che neppure il bene piu' costoso al mondo possono garantire.Quanto agli inglesi...ho sentito ieri mio padre in vacanza a Londra:sono messi molto,ma molto peggio di noi.Strade storiche come Oxford Street semideserte,negozi con sconti tra il 60 e l'80%(vuoti),facce tristi.Che paghino il mancato ingresso nella zona euro?
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@Fuoritempo,
non mi pare che sia un segreto che il regno unito graviti nell'orbita USA piu' di qualunque altro paese europeo. Il loro problema e' non essere entrati nella moneta unica e ora la pagheranno molto cara.
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Sulla moneta unica ho maturato un'opinione molto precisa.
In primis sarebbe stato meglio non farla.
Se proprio andava fatta andava fatta diversamente.
Con doppia circolazione della moneta per almeno 2 o 3 anni, con un cambio decisamente diverso, con monete da un euro di carta.
L'Inghilterra non paga solo lo scotto di non essere entrata nell'euro ma piuttosto il fatto di aver basato la propria economia e la propria crescita su un modello di finanza fortemente speculativa e fortemente globalizzata.
In realtà l'Inghilterra non produce quasi nulla ed il poco che produceva lo ha abbandonato privilegiando un modello di sviluppo diverso ed appunto basato sulla finanza creativa. Questa crisi prima di essere economica è finanziaria e quindi l'Inghilterra ne paga maggiormente le conseguenze.
Anche la Spagan sta messa molto male nonostante sia entrata nell'euro ma sta male appunto perchè ha creduto in quell'ideologia. Lo stesso dicasi per l'Irlanda.
L'Inghilterra è diventata la capitale europea di questo modello sia par ragioni storiche legate alla sue vittoria da protagonista nella seconda guerra mondiale, sia perchè ha creduto fortemente in quel modello di sviluppo e sia effettivamente per i suoi ottimi rapporti con gli Usa che sono i creatori di questo modello.
Tornando all'Euro (che poi altro non è che il marco esteso al resto d'Europa), ebbene non lo considero la via d'uscita ma una delle cause di questa crisi.
Ovvero la scelta dell'Euro è stata fatta apposta perchè si è creduto in un modello di crescita basato sulla globalizzazione, sulla finanza, sul credito facile.
L'euro non è la salvezza ma il presupposto di questa crisi, la condicio sine qua non.
Se l'Europa non avesse fatto l'euro l'intero progetto mondiale sarebbe fallito.
Se non ci fosse stato l'euro non si sarebbero potute attuare quelle politiche finanziarie che hanno portato a questa crisi. Tant'è che ora l'esistenza dell'euro è fortemente in pericolo. Con l'aggravante che se l'euro saltasse noi ci ritroveremmo indebitati in valuta straniera.
Inoltre i paesi più forti stanno facendo pressioni per sbattere i paesi più deboli come l'Italia (il c.d. club med) fuori dall'euro. Quindi ci ritroveremmo peggio di prima. I conti insomma si fanno alla fine e continuo a ritenere che l'euro sia stato fatto male, anzi malissimo.
La faccenda comunque è complicata.
Per quanto mi riguarda cerco di informarmi leggendo questo sito www.effedieffe.com
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Citazione:
Originariamente scritto da GIANGI67
Che paghino il mancato ingresso nella zona euro?
Qualche anno fa discutevo con un mio fornitore inglese con cui lavoro da anni, e si parlava di euro vs sterlina, e gli ho chiesto cosa ne pensasse lui e come fosse in genere l'opione comune.
La riposta:
"In Inghilterra, gli imprenditori e i professionisti, la parte che produce del paese, sono in maggioranza a favore dell'entrata nell'euro, perchè ne vedono i vantaggi. Quelli contro, sono i dipendenti statali (i pochi rimasti), gli anziani e i ragazzini, che vedono l'europa come un pericolo per le loro tradizioni, oppure, nel caso dei ragazzini, un avversario come se si trattasse di una partita di calcio: Inghilterra contro Europa, sono contro l'euro solo per orgoglio nazionale"
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Gia',gli inglesi assurdamente legati alle loro tradizioni,con quell'aria di superiorita':la sterlina,l'oncia,il piede,il gallone,la guida a sinistra...
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Citazione:
Originariamente scritto da FuoriTempo
Sulla moneta unica ho maturato un'opinione molto precisa.
In primis sarebbe stato meglio non farla.....
forse non ti è chiaro che ora senza l'euro saremmo falliti! l'argentina sarebbe stato un piacevole ricordo! secondo te la liretta italiana quanto si sarebbe svalutata rispetto all'euro? ora un litro di benziana costerebbe almeno 5000 lire! la fine sarebbe stata ineluttabile con il nostro debito pubblico. chi avrebbe più acquistato i nostri bot in lire? solo un pazzo scatenato. poi posso essere daccordo con te che il passaggio è stato fatto con i piedi, ma mica tanto, è stato fatto come faceva comodo a chi era ed è al comando. ma questa è un'altra storia....
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Chi era al comando allora era quasi con le spalle al muro, il cambio si doveva fare per forza.
Mi pare che il marco, il franco e la peseta erano davanti alla liretta, no?
Quindi chi era al comando ha pensato bene che una moneta unica solo per questi tre ci avrebe frenato sotto tanti punti di vista e non è che adesso chi guadagna 1500euro avrebbe guadagnato 3 milioni......