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Citazione:
Originariamente scritto da FluidStream
io credo, a mio modesto e ignorante parere, che uno, che ha una passione che principalmente deve restituire gioia e piacere, deve si seguire dei riferimenti, ma tutto ha un limite dettato da se stesso.
Mi spiego, io adoro il cinema e il mio sogno è un home theater definitivo. Però per prima cosa voglio godermi il film, se devo passare la vita a tarare e modificare, smetto subito e torno al mivar. Credo che tutti abbiate + o - ragione e per quelli come me che si sono appena affacciati al mondo dell'alta fedeltà siete un riferimento, però alla fine, se uno è felice di vedere per esempio matrix virato seppia, perchè per lui è il massimo della libidine, che lo faccia, liberissimo di godersi la sua personale interpretazione di una passione che in primis deve appagare se stessi.
In teoria è un ragionamento molto valido, ma in realtà succede come nel mio caso per la parte audio, abituato a certi livelli se torni indietro cercando di ridimensionare l'impianto , ogni volta che rimetti qualche film già visto per delle prove ti rode :cry:
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Citazione:
Originariamente scritto da FluidStream
.....Però per prima cosa voglio godermi il film, se devo passare la vita a tarare e modificare,..........
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Infatti io lo faccio fare da persone capaci e professionisti ;) poi mi godo i risultati :cool:
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Originariamente scritto da FluidStream
.....
........se uno è felice di vedere per esempio matrix virato seppia, perchè per lui è il massimo della libidine, che lo faccia, liberissimo di godersi la sua personale interpretazione di una passione che in primis deve appagare se stessi.
Certamente, potrebbe essere leggittimo ....
Ma a quel punto risulterebbe fuorviante un suo qualsiasi commento visto che si baserebbe su esperienze, gusti e parametri fuori STandard !! :rolleyes:
E' un discorso pericoloso ....
Che affidabilita' posso dare ad un giudizio che non e' conforme alle basilari norme di colorimetria e frequenze ???? :eek:
OCCHIO ! Ecco perche' sarebbe opportuno che tutti si adeguassero agli standard, cosi quando dici una cosa, so a che cosa ti riferisci :cool:
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Originariamente scritto da Highlander
Ma a quel punto risulterebbe fuorviante un suo qualsiasi commento visto che si baserebbe su esperienze.....
Naturalmente mi trovi d'accordo, infatti commenti tecnici non ne dò, non mi sento ancora in grado di darli, cerco solo di imparare il + possibile ;) ;)
Fermo restando che come hai detto tu, fare un esperienza alternativa, è del tutto legittimo e se uno esprire il proprio paicere nel vedere il mondo ratz, sono contento per lui che si gode quello che gli piace.
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@FluidStream
La taratura porta a valori precisi e stabili; con una impostazione personalizzata per ogni fonte ( che possono essere al massimo 2/3 ).
Diversamente saresti sempre con il telecomado a smanettare chiedendoti se così everamenet giusto, o se è meglio una tacca di contrasto in più o in meno....
Una taratura buona apporta miglioramenti nella fedeltà sia che si tratti di un impianto economico (anzi viste le tarature preimpostate direi anche di più) che se si tratti di un impianto molto costoso...
Un sistema ben tarato darà la rappresentazione più fedele (nei suoi limiti) a quanto era nella mente del regista (e del direttore della fotografia).
Un sitema ben tarato fa vedere nel modo più fedele possibile anche le scelte di fotografia creative (quindi i viraggi, l' effetto grana, i filtri flou, i contrasti innaturali ecc...)_
Chi ama il cinema ne vuole una rappresentazione fedele, non gustosa, non fatta per il proprio autocompiacimento o per far sbuffare di invidia gli amici (tra l' altro questo succede comunque su un impianto ben tarato....).
Nel grande cinema, molte delle scelte fatte in termini di fotografia sono assolutamente e fortemente volute dagli autori; sto pensando ad alcune riprese a lume di candela di "Barry Lyndon" di Stanley Kubrik ove tutto quanto si vede è frutto della mente del regista... compresi i difetti delle immagini... pensa che si fece recapitare dalla Zeiss un ottica utilizzata nella seconda guerra mondiale (e quindi senza trattamento antiriflesso che eraun segreto militare USA) da 50mm F1,0; la utilizzò a tutta apertura con gli ineviatabili effetti di vignettatura, coma, aloni sulle luci, basso contrasto e nitidezza.
Altro esempio più recente è lo sbarco ad Iwo Jima nel film "Flags of Our Fathers" con una desaturazione voluta che porta le immagini al limite del BN per sottolineare la luce cupa e livida dell' avvenimento...
Lasciamo perdere volutamente i casi discutibili nei blockbuster recenti... vedi "300" ove le scelte effettuate sono coerenti con il tipo di film ma sono decisamente estreme e prolungate per tutto il film ( e alla lunga divengono pesanti come tutto il resto del film comunque, questo comunque è un giudizio riguardante il lato artistico, non tecnico ).
Agire sulla luminosità, sulla saturazione, sul contrasto e sullo sharpness andando oltre una resa trasparente sarebbe andare contro il volere del regista e alterare l' atmosfera e il messaggio del film, si è liberi di farlo ma chi ha un minimo di cultura .... se ne guarda bene...
Questo per quanto riguarda il cinema.... se invece ci mettiamo di mezzo le partite che vediamo in televisione... il discorso cambia in modo radicale...
Una partita di calcio su SKY HD se manifesta gli artefatti da compressione... si è pienamente autorizzati a spianarli con adeguato filtro di riduzione del rumore.... trattandosi di evento in diretta... non penso che la presenza di questi possa ricondursi ad una scelta artistica... :mad:
Anche qui nella realtà si persegue il massimo della fedeltà, è la sorgente che è inadeguata; la taratura deve quindi rivolgersi all' ottenimento del miglior compromesso possibile per attenuare i difetti della sorgente ( Sky o DVB-T ) senza introdurre ulteriori artefatti (dovuti all' insaziabile desiderio di nitidezza).
Ciao
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revenge72, sono senza parole ... :eek: :ave:
Ti dico solo che ho stampato il tuo intervento e l'ho appeso all'ingresso della mia saletta.
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@revenge72
@highlander
Che credete, io prendo nota :) :D
Mi trovate in pieno accordo con quanto dite, se dovessi esprimere un giudizio, si troverebbe in linea con quanto detto da voi, il mio post precedente era legato ad un più ampio campo di visione. Io mi sento un perfezionista, colleziono di tutto e se avessi il potere economico probabilmente collezionerei tutto tutto. Questo per dire che io adoro ricercare i dettagli, nel cinema, nei videogame, nei fumetti, nelle action figure. Ma non tutti sono come me, e l'intervento era appunto quello di dire a queste persone che se amano enfatizzare le gli effetti sui film, se amano pasticciare le copertine dei fumetti, ecc... fanno bene se è ciò che più li appaga, certo per me sarebbe una tragedia, ma la loro passione è la loro, mentre la mia è del perfezionismo, la passione è per forza un attività estremamente emozionale e personale.
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Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
La taratura porta a valori precisi e stabili;
Più che stabili direi ripetibili.
In realtà qualunque taratura va periodicamente controllata.
Citazione:
pensa che si fece recapitare dalla Zeiss un ottica utilizzata nella seconda guerra mondiale (e quindi senza trattamento antiriflesso che eraun segreto militare USA) da 50mm F1,0;…
Il Canon 50mm f/1 è un ottica in normale vendita (o quasi, visto il prezzo) era in catalogo fino a pochi anni fa e si trova ancora nuovo.
Quella che usò Kubrick mi sembra che fosse un 50mm f0.7.
Tutto il resto è condivisibilissimo ;)
Ciao.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Quella che usò Kubrick mi sembra che fosse un 50mm f0.7.
Hai perfettamente ragione andavo a memoria ricordando un articolo di 13 anni fa di "Progresso fotografico" e non ho verificato fidandomi della memoria...dato che la vecchaia avanza :old: oppure cresce il tasso alcolico :hic: la realtà invece è questa...
http://www.nadir.it/recensioni/Kubri...arryLyndon.htm
E' addirittura più complessa e significatica dello sforzo, del coivolgimento in prima persona, dell' attenzione per ogni minimo insignificante particolare e dell' amore dedicato al cinema da registi del calibro di Kubrik ( ammesso che ne esistano ancora così ) ...
A questo punto dopo aver letto questo articolo... è inevitabile che chi voglia vedere il film lo voglia fare nel pieno rispetto delle scelte artistiche del regista...
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
..... ...
A questo punto dopo aver letto questo articolo... è inevitabile che chi voglia vedere il film lo voglia fare nel pieno rispetto delle scelte artistiche del regista...
Ciao
Che ... a questo punto, per tornare in Topic e al fine di realizzare quanto dici, presupposto primario e fondamentale e' avere una catena neutra e linearizzata al fine di cogliere il piu' possibile cio' che ci viene trasmesso a livello di messaggio :cool:
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So che mi attirerò l'odio di tutti i "puristi" per quello che sto per scrivere, ma un conto è rispettare la scelta artistica del regista, un altro è dare sempre e comunque per scontato che tale scelta artistica sia felice...
Per fare un esempio in un altro campo: io sono un lettore appassionato, ma certi libri che mi sono sciroppato sono scritti con parti anatomiche che andrebbero adibite ad altri usi (chiedo perdono per l'espressione, ma davvero non mi capacito come sia possibile che vengano pubblicati certi libri, scritti da persone prive di stile e di talento e, peggio ancora, che tali libri vendano milioni di copie!) e, in tutta franchezza, quella carta sprecata sarebbe meglio usarla in bagno per altri fini...
Quello che voglio dire è che va bene rispettare le scelte artistiche del regista, ma quanti registi sono dei veri artisti? Quanti di loro fanno scelte per cui "il fine giustifica i mezzi", cioé l'arte (il fine) giustifica scelte tecniche/visive che molte persone potrebbero trovare discutibili (bianco e nero, viraggio dei colori, immagini sfocate, contrasto bassissimo e via dicendo) in questa epoca di "immagini iperrealistiche"? Ok alla fotografia "slavata" di Dracula, ok alle atmosfere "soft" di Barry Lindon e via dicendo, ma non certo tutti i registi sono Coppola o Kubrick e, rincarando la dose, anche i registi di maggior talento spesso sfornano delle "sole" memorabili.
Tornando all'esempio dei libri. Perché libri spesso pessimi vendono tanto? Perchè l'idea/la storia piace al lettore. Tralasciando il fatto tutt'altro che secondario che spesso e volentieri pure la storia fa pena (mi vengono in mente alcuni scrittori italiani con un target di pubblico adolescente... :rolleyes: ), restano quei libri con una storia potenzialmente bella ed avvincente, ma scritti con uno stile penoso. E' eresia pensare "bello sarebbe stato se questa storia l'avessa scritta (metteteci voi un nome, io direi Stephen King, anche se forse non è più quello di una volta)"? IMHO no. Stessa cosa per i fumetti. Una bella storia, scritta con grande maestria da un abile sceneggiatore e disegnata da un cane che non dovrebbe neppure disegnare le vignette del quotidiano locale. Non sarebbe stato meglio se a disegnarla fosse stato un vero artista del fumetto?
Chiaro, però, che una volta che il film è girato, tale resta. Si può smanettare finché si vuole sui settaggi (ma sarebbe comunque assurdo cambiare setting per ogni film!), ma non è che si possa fare più che tanto per rendere il film più di "proprio gradimento".
IMHO un film in HD dovrebbe avvicinarsi quanto più possibile alla pellicola originale (mi riferisco ad una pellicola restaurata o in perfette condizioni, naturalmente), con tutti i suoi pregi e difetti e nel pieno rispetto del film così come è stato concepito e diretto dal regista (con scelte che possono essere condivisibili o meno), ma ciò non toglie che la gente, spesso giustamente, possa storcere il naso di fronte a certe scelte (io ho ancora il voltastomaco a pensare a tutti gli sciami di inutili "moscerini" che tempestano 300 e che per me NIENTE hanno di artistico e che non hanno alcuna giustificazione neppure di carattere tecnico). Quello che secondo me andrebbe capito è che non tutti i film si prestano per una trasposizione in alta definizione (o meglio, non tutti i film possono essere "spettacolarizzati" dall'alta definizione), quindi IMHO è assurdo lamentarsi perché Eyes Wide Shut non è "sharp" e via dicendo. Il film così è nato e tale deve restare, IMHO compito dell'alta definizione è renderlo quanto più possibile simile alla versione originale proiettata al cinema, niente più e niente meno.
Un ultimo punto sui film "puliti", cioè nati e concepiti senza artefatti (grana o che altro) o particolari scelte di regia che ne pregiudichino il fuoco e/o la definizione, per non parlare di quei film "nati" per l'alta definizione, con scene chiare e luminose, alto contrasto "di base" e via dicendo. Tali film sono IMHO gli unici che si prestano (per il loro grado di "pulizia" e "nitidezza") ad eventuali "smanettamenti" sul filtro di sharpness o contouring o simili (presupponendo che questi funzionino come si deve e non generino artefatti già a bassi valori). Chiaro che il risultato non sarà forse "fedele" all'idea del regista, ma perché negare all'utente finale la possibilità di godersi un film con immagini "taglienti", contrastate, tridimensionali che, in fondo, è quello che lo "spettatore medio" (e non credo solo lui, anzi...) si aspetta dall'alta definizione?
IMHO un uso sensato di tali filtri su film che "si prestano" a queste manipolazioni, genera un'immagine più realistica, se non altro per il fatto di accentuare quella sensazione di tridimensionalità che è normale per la scena "dal vivo", mentre latita spesso e volentieri nei film. Il risultato finale non sarà fedele alla scelta artistica del regista? Può anche darsi, ma comunque se ne discosterà di poco e "farà contento" (e non poco) lo spettatore alla ricerca di quel "effetto finestra" che si aspetta dall'alta definizione.
Riassumendo, IMHO:
1) le trasposizioni in HD devono essere quanto più fedeli possibile alla pellicola originale (a meno che non sia lo stesso regista a voler diversamente)
2) l'uso di sharpening, contouring, etc. è "legittimo" se non genera artefatti e "doveroso" se aumenta la sensazione di "realismo e tridimensionalità"
3) non tutti i film, per come sono stati girati, "si prestano" all'uso di questi filtri
4) ognuno ha il diritto di lamentarsi delle scelte tecniche/artistiche del regista, ma IMHO è assurdo lamentarsi perché la versione in HD del film non "corregge" questi "difetti" (perché non sono difetti, ma scelte, e dunque non vanno corretti in fase di encoding, quello che casomai va criticato è il regista)
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Citazione:
Originariamente scritto da Highlander
Che ... a questo punto, per tornare in Topic e al fine di realizzare quanto dici, presupposto primario e fondamentale e' avere una catena neutra e linearizzata al fine di cogliere il piu' possibile cio' che ci viene trasmesso a livello di messaggio :cool:
diciamo che quello è sicuramente la base di partenza NECESSARIA.
Ma, visto che le macchine lo consentono, credo sia giustificabile crearsi dei profili più personalizzati con cui giocherellare ed aumentare il proprio piacere.
Tornando al topic
Quindi la nitidezza, il contrasto reale (non le porcate del marketing), la fedeltà cromatica, ecc. devono essere al massimo delle possibilità, sono quelle che misurano la bontà del prodotto.
Poi se ti vuoi massacrare con uno sharpness a palla o con dei colori ipersaturi, puoi sempre farlo, su un profilo personalizzato, se quello ti da gioia e piacere di visione.
Ciò non toglie che per giudicare una macchina o un'immagine devi conoscere la qualità reale che è in grado di esprimere.
Perciò secondo me, in realtà, il titolo del 3D è un non senso (lo so sono bastardo dentro :D ).
C'è una immagine pensata dal direttore della fotografia che necessariamente non è la stessa che trovi nel riversamento sul supporto digitale che non necessariamente viene riprodotta bene da tutta la catena (e non solo il proiettore) che infine viene giudicata SOLO sulla base della propria esperienza e della propria cultura...
Non esiste l'IMMAGINE vera incontrovertibile (dovrebbe verificarsi una serie di coincidenze irripetibili: l'autore è colui che riversa l'immagine in digitale, calibra il sistema e fruisce dell'immagine stessa).
Qualunque sia il risultato finale, la premessa comunque è poter disporre di una catena al di sopra di ogni sospetto, che consenta una calibrazione strumentale il più accurata possibile e poi da lì partire per trovare ciò che è l'immagine che ci piace ricreare.
ehehehe lo so che molti mi sputazzeranno addosso per questo....:D :D
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Originariamente scritto da maurocip
il titolo del 3D è un non senso (lo so sono bastardo dentro :D ).
Citazione:
Originariamente scritto da benegi
vi dico che Non ho preferenze.... dipende tutto da ciò che stò guardando
Vedi.... bastardo dentro :D ..... la mia risposta era consona alla tua provocazione :p
Quindi alla fine che se ne trae da questa discussione ???
Ognuno di noi possiede la sua verità..... così come nella vita, non esistono regole fisse.... ma fatti adattabili alle proprie caratteristiche :O
E così sia :)
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Originariamente scritto da maurocip
..... la premessa comunque è poter disporre di una catena al di sopra di ogni sospetto, che consenta una calibrazione strumentale il più accurata possibile ..........
E' quello che piu' o meno esplicitamente ho scritto e intendo dall'inizio del 3D ;)
In merito ai ragionamenti su registi/scelte artistiche/etc...
Conosco dei registi emergenti che curano personalmente i tranfer su supporto per mostre e concorsi, la maggior parte legati alla pellicola, e il loro ultimo sforzo e proprio quello di far arrivare correttamente anche il linguaggio cromatico del girato :cool:
Dette persone dopo essersi assicurati che il supporto realizzato fosse piu' vicino possibile alla pellicola, hanno fatto i conti in sala con vpr che neanche lontanamente restituivano quello su cui si era lavorato, a causa di una non perfetta, anzi inesistente, taratura sulla macchina di proiezione del concorso .... :D
Questo per ribadire che tutta la catena deve essere calibrata correttamente e che se alla fine ci fossero delle differenze, queste sarebbero comunque minime da risultare accetabili. ;)
Non ritengo che i ritocchi finali di calibrazione circa sharpness edge etc... debbano essere fatti su film o materiale di cui non si e' vissuto l'evento di ripresa .... meglio fotogrammi di vita reale magari ripresi con i propri occhi.... e' molto piu' facile cercare di riprodurre lo stesso risultato; ma qui sta anche a chi ci calibra la macchina....:D
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Originariamente scritto da benegi
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Ognuno di noi possiede la sua verità..... così come nella vita, non esistono regole fisse.... ma fatti adattabili alle proprie caratteristiche :O
E così sia :)
No no aspetta .....
Qui si vuole stravolgere il tutto ..... :rolleyes:
Molto banalmente ... esiste un linguaggio con cui ci si intende e ci si relaziona ! Esistono delle convenzioni per cui un concetto o un oggetto vengono interpretati e capiti ! E ci sono delle regole al di fuori delle quali si va incontro a rischi ....
Per assurdo ... se capisco il concetto di tensione e un apparecchio va a 220volts e non mi adeguo a questa tensione lo vado sicuramente a bruciare ! :O Esiste una tolleranza ... ma ho un target di riferimento di una tensione da rispettare e la tensione stessa ha un valore che nella media viene rappresentato anche se oscilla ! ;)
Gettare la cosa ad una libera interpretazione, porterebbe alla lunga a far intendere un valore di tensione in modo differente a differenti gruppi di persone, per cui cio' che per me fosse a 220volts per altri potrebbe essere la 380 ! :eek: Ecco perche' in TUTTO esistono gli STANDARD esistono le CONVENZIONI ed esistono le CONDIZIONI con cui gli STANDARD vengono ottenuti ! :O
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Citazione:
Originariamente scritto da benegi
Ognuno di noi possiede la sua verità..... così come nella vita, non esistono regole fisse....
alt, fermo lì, non ci siamo ! ;)
La "tensione" dell'appassionato dovrebbe essere verso la riproduzione oggettiva dell'immagine, pur sapendo che non sarà mai perfetta.
La difficoltà a raggiungere l'obiettivo non deve scoraggiare, ma fa parte del gioco.
Anzi, essere coscienti del proprio limite aiuta a ricercare il miglioramento. Altrimenti ognuno si chiude nella propria "verità" e non ne esce più.
L'opera cinematografica è un messaggio completo in se stesso, non una "bozza di partenza" da manipolare secondo i propri gusti.
Altrimenti avevano ragione quelli che coloravano le pellicole in b/n o quelli che cambiano il formato di immagine con il pan&scan ...